MEMANTINA TECN 56CPR RIV 10MG

19,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MEMANTINA CLORIDRATO
  • ATC: N06DX01
  • Descrizione tipo ricetta: RRL - LIMITATIVA RIPETIBILE
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 28/09/2014

Trattamento di pazienti con malattia di Alzheimer da moderata a grave.
Ogni compressa rivestita con film contiene 10 mg di memantina cloridrato equivalente a 8,31 mg di memantina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e controllato da un medico esperto nella diagnosi e nel trattamento della demenza di Alzheimer.
La terapia deve essere iniziata esclusivamente se una persona che assiste il paziente si rende disponibile a monitorare regolarmente la somministrazione del medicinale al paziente.
La diagnosi deve essere effettuata seguendo le linee guida correnti.
La tollerabilità e il dosaggio di memantina cloridrato andrebbero regolarmente rivalutati, preferibilmente entro tre mesi dall’inizio del trattamento.
Pertanto, il beneficio clinico di memantina cloridrato e la tollerabilità del trattamento da parte del paziente devono essere regolarmente rivalutati secondo le linee guida cliniche aggiornate.
La terapia di mantenimento può essere continuata fino a quando è presente un beneficio terapeutico e il paziente tollera il trattamento con memantina.
È opportuno considerare di sospendere il trattamento quando non vi è più evidenza di un effetto terapeutico o se il paziente non tollera il trattamento.
Memantina TecniGen deve essere somministrato una volta al giorno e deve essere assunto ogni giorno alla stessa ora.
Le compresse rivestite con film possono essere assunte vicino o lontano dai pasti.
Adulti Titolazione della dose La dose giornaliera massima è di 20 mg.
Per ridurre il rischio di effetti indesiderati la dose di mantenimento si ottiene aumentando di 5 mg per settimana per le prime 3 settimane come segue: Prima settimana (giorno 1–7) Il paziente deve assumere mezza compressa rivestita con film da 10 mg (5 mg) al giorno per 7 giorni.
Seconda settimana (giorno 8–14) Il paziente deve assumere una compressa rivestita con film da 10 mg (10 mg) al giorno per 7 giorni.
Terza settimana (giorno 15–21) Il paziente deve assumere una compressa rivestita con film e mezza da 10 mg (15 mg) al giorno per 7 giorni.
Dalla quarta settimana in poi: Il paziente deve assumere due compresse rivestite con film da 10 mg (20 mg) al giorno.
Dose di mantenimento La dose di mantenimento consigliata è di 20 mg al giorno.Anziani: sulla base di studi clinici la dose raccomandata per i pazienti oltre i 65 anni di età è di 20 mg al giorno (due compresse rivestite con film da 10 mg una volta al giorno) come indicato sopra.
Bambini e adolescenti: l’uso di Memantina TecniGen non è raccomandato nei bambini al di sotto di 18 anni a causa della mancanza di dati sulla sicurezza ed efficacia.
Compromissione renale: nei pazienti con funzionalità renale lievemente compromessa (clearance della creatinina 50–80 ml/min) non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Nei pazienti con moderata compromissione renale (clearance della creatinina 30–49 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg al giorno.
Se ben tollerata dopo almeno 7 giorni di trattamento, la dose può essere aumentata fino a 20 mg al giorno, in accordo allo schema di titolazione standard.
Nei pazienti con grave compromissione renale (clearance della creatinina 5–29 ml/min) la dose giornaliera deve essere di 10 mg al giorno.
Compromissione epatica: in pazienti con funzionalità epatica lievemente o moderatamente compromessa (Child–Pugh A e Child–Pugh B) non è necessario alcun aggiustamento della dose.
Non sono disponibili dati sull’utilizzo di memantina in pazienti con grave compromissione epatica.
La somministrazione di Memantina TecniGen non è consigliata in pazienti con grave compromissione epatica.

Avvertenze e precauzioni

Si raccomanda cautela in pazienti con epilessia, precedente storia di convulsioni o pazienti con fattori predisponenti l’epilessia.
Evitare l’uso concomitante di antagonisti–N–metil–D–aspartato (NMDA) quali amantadina, ketamina, o destrometorfano.
Questi composti agiscono sullo stesso sistema recettoriale di memantina, quindi le reazioni avverse (principalmente a livello del sistema nervoso centrale – SNC) possono essere più frequenti o più evidenti (vedere anche paragrafo 4.5).
Alcuni fattori che possono aumentare il pH delle urine (vedere paragrafo 5.2 "Eliminazione") possono richiedere un accurato controllo del paziente.
Questi fattori includono drastici cambiamenti di alimentazione, ad esempio da una dieta a base di carne ad una vegetariana, o una eccessiva ingestione di soluzioni tampone alcalinizzanti per lo stomaco.
Anche il pH delle urine può aumentare a causa di acidosi tubulare renale (RTA) o gravi infezioni del tratto urinario da batteri Proteus.
Nella maggior parte degli studi clinici, sono stati esclusi i pazienti con infarto miocardico recente, insufficienza cardiaca congestizia non compensata (NYHA III–IV) o ipertensione non controllata.
Di conseguenza, è disponibile un numero limitato di dati ed i pazienti con tali condizioni cliniche devono essere attentamente monitorati.

Interazioni

A causa degli effetti farmacologici e del meccanismo di azione di memantina possono verificarsi le seguenti interazioni: – La modalità d’azione suggerisce che gli effetti di L–dopa, agonisti dopaminergici e anticolinergici possono essere aumentati durante il trattamento concomitante con antagonisti–NMDA, come memantina.
Gli effetti di barbiturici e neurolettici possono essere ridotti.
La somministrazione concomitante di memantina con agenti antispastici, dantrolene o baclofene, può modificare i loro effetti rendendo necessario l’aggiustamento della dose.
– Evitare l’uso concomitante di memantina e amantadina, a causa del rischio di psicosi farmacotossica.
Entrambi i composti sono chimicamente associati a quelli del tipo antagonisti– NMDA.
Lo stesso dicasi per ketamina e destrometorfano (vedere anche paragrafo 4.4).
Esiste solamente un caso clinico pubblicato sul possibile rischio derivante dall’associazione tra memantina e fenitoina.
– Altri principi attivi come cimetidina, ranitidina, procainamide, chinidina, chinina e nicotina, che utilizzano lo stesso sistema di trasporto renale cationico dell’amantadina, possono interagire anche con memantina, portando ad un potenziale rischio di aumento dei livelli plasmatici.
– Vi può essere la possibilità di una riduzione dei livelli sierici di idroclorotiazide in caso di somministrazione concomitante di memantina con idroclorotiazide o con prodotti contenenti associazioni con idroclorotiazide.
– Durante l’esperienza post–marketing, sono stati segnalati casi isolati di aumento del Rapporto Internazionale Normalizzato (INR) in pazienti in trattamento concomitante con warfarin.
Per quanto non sia stato stabilito un rapporto causale, si consiglia uno stretto monitoraggio del tempo di protrombina o dell’INR nei pazienti in trattamento con anticoagulanti orali.
In studi di farmacocinetica a dose singola (PK), in soggetti giovani sani, non sono state osservate interazioni principio attivo–principio attivo rilevanti tra memantina e gliburide/metformina o donepezil.
In uno studio clinico in giovani volontari sani, non si sono osservati effetti rilevanti di memantina sulla farmacocinetica di galantamina.
La memantina non ha inibito in vitro CYP 1A2, 2A6, 2C9, 2D6, 2E1, 3A, monossigenasi contenente flavina, idrolasi epossidica o la sulfatazione.

Effetti indesiderati

Negli studi clinici nella malattia di Alzheimer da lieve a grave, che hanno coinvolto 1.784 pazienti trattati con memantina e 1.595 pazienti trattati con placebo, l’incidenza globale di reazioni avverse nei trattati con memantina non differiva da quelli trattati con placebo; le reazioni avverse erano generalmente di gravità da lieve a moderata.
Le reazioni avverse che si sono manifestate con una più elevata incidenza nel gruppo trattato con memantina rispetto a quello trattato con placebo sono stati vertigini (6,3% vs 5,6% rispettivamente), cefalea (5,2% vs 3,9%), stipsi (4,6% vs 2,6%) sonnolenza (3,4% vs 2,2%) e ipertensione (4,1% vs 2,8%).
Le seguenti reazioni avverse elencate nella tabella seguente derivano dagli studi clinici con memantina e dalle segnalazioni dopo la sua introduzione in commercio.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine decrescente di gravità.
Le reazioni avverse sono state classificate in accordo alla classificazione per sistemi e organi e secondo la convenzione sulla frequenza: molto comuni (>1/10), comuni (>1/100, <1/10), non comuni (>1/1.000, <1/100), rari (>1/10.000, <1/1.000), molto rari (<1/10.000), non note (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Infezioni e infestazioniNon comuniInfezioni fungine
Disturbi del sistema immunitarioComuniIpersensibilità al farmaco
Disturbi psichiatriciComuniSonnolenza
Non comuniConfusione
Non comuniAllucinazioni¹
Non noteReazioni psicotiche²
Patologie del sistema nervosoComuniVertigini
ComuniDisturbi dell’equilibrio
Non comuniDisturbi dell’andatura
Molto rareConvulsioni
Patologie cardiacheNon comuniInsufficienza cardiaca
Patologie vascolariComuniIpertensione
Non comuniTrombosi venosa/tromboembolismo
Patologie respiratorie, toraciche e mediastinicheComuniDispnea
Patologie gastrointestinaliComuniStipsi
Non comuniVomito
Non notePancreatite²
Patologie epatobiliariComuniTest di funzionalità epatica elevato
Non noteEpatite
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazioneComuniCefalea
Non comuniFatica
¹ Le allucinazioni sono state osservate principalmente nei pazienti affetti da malattia di Alzheimer di grado severo.
² Casi isolati riportati durante l’esperienza post–marketing.
La malattia di Alzheimer è stata associata a depressione, ideazione suicidaria e suicidio.
Durante l’esperienza post–marketing questi eventi sono stati riportati in pazienti trattati con memantina.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non esistono dati clinici disponibili in relazione all’assunzione di memantina in gravidanza.
Studi su animali indicano che esiste una possibile riduzione della crescita intrauterina per livelli di esposizione al farmaco identici o lievemente più alti dei livelli di esposizione umana (vedere paragrafo 5.3).
Non è noto il rischio potenziale per gli esseri umani.
Non assumere memantina in gravidanza a meno che non sia strettamente necessario.
Allattamento Non è noto se memantina sia escreta nel latte materno, ma considerata la lipofilia della sostanza, è probabile che tale passaggio avvenga.
Le donne che assumono memantina non devono allattare.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.