MANIDIPINA ZENT 28CPR 20MG
11,33 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 23/03/2012
Ipertensione essenziale da lieve a moderata.
Ogni compressa contiene 20 mg di manidipina cloridrato. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 132,80 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- • Ipersensibilità al principio attivo, o ad altre diidropiridine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1..
• Nei bambini.
• Angina pectoris instabile ed infarto miocardico da meno di 4 settimane.
• Insufficienza cardiaca congestizia non trattata.
• Insufficienza renale grave (clearance della creatinina <10 ml/min).
• Insufficienza epatica da moderata a grave. Posologia
- Posologia La dose iniziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno.
Dopo 2 - 4 settimane di trattamento, qualora l'effetto antipertensivo fosse insufficiente, si consiglia di aumentare il dosaggio alla dose abituale di mantenimento di 20 mg una volta al giorno.
Anziani In considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, la dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno.
Tale dosaggio risulta adeguato nella maggior parte dei pazienti anziani.
Il rapporto rischio/beneficio di ogni incremento di dose richiede una attenta valutazione su base individuale.
Compromissione della funzione renale o epatica Nei pazienti con compromissione renale da lieve a moderata si deve usare cautela nell’incremento della dose da 10 mg - 20 mg una volta al giorno.
Data l’ampia metabolizzazione a livello epatico della manidipina, nei pazienti con insufficienza epatica lieve non deve essere superata la dose di 10 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione Le compresse devono essere ingerite al mattino dopo colazione, senza masticarle, con poco liquido. Avvertenze e precauzioni
- Manidipina deve essere somministrata con cautela nei pazienti con compromissione epatica lieve, poiché l'effetto antipertensivo potrebbe essere aumentato (vedere paragrafo 4.2).
In considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, è richiesta una riduzione della dose (vedere paragrafo 4.2).
La manidipina deve essere somministrata con cautela in pazienti con insufficienza ventricolare sinistra, in pazienti con ostruzione all’eiezione ventricolare sinistra, in pazienti con isolata insufficienza cardiaca destra o con sindrome del nodo del seno (senza un pace-maker).
Poiché non sono disponibili studi su pazienti con patologia coronarica stabile, deve essere usata cautela in tali pazienti a causa della possibilità di un aumentato rischio coronarico (vedere paragrafo 4.8).
Eccipienti Questo medicinale contiene lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- Come per gli altri calcio-antagonisti diidropiridinici, è probabile che il metabolismo della manidipina sia catalizzato dal citocromo P450 3A4.
Si deve usare cautela quando Manidipina Zentiva viene somministrata assieme a farmaci che inibiscono l’enzima CYP 3A4, come ketoconazolo, itraconazolo o con farmaci che inducono il CYP 3A4, come fenitoina, carbamazepina, fenobarbital e rifampicina e se necessario la posologia di manidipina deve essere adattata.
Altri farmaci antipertensivi L’effetto antipertensivo della manidipina può essere potenziato dalla somministrazione concomitante di diuretici, beta-bloccanti ed in generale di ogni altro farmaco antipertensivo.
Alcool Analogamente agli altri antipertensivi vasodilatatori, l’assunzione concomitante di alcool richiede estrema cautela in quanto potrebbe potenziarne l’effetto.
Succo di pompelmo Il metabolismo delle diidropiridine può essere inibito dal succo di pompelmo, con conseguente aumento della loro biodisponibilità sistemica ed aumento del loro effetto ipotensivo.
Pertanto la manidipina non deve essere assunta contemporaneamente al succo di pompelmo.
Ipoglicemizzanti orali Non sono stati identificati fenomeni di interazione con gli ipoglicemizzanti orali.
Amifostina Aumentato rischio dell'effetto antipertensivo.
Antidepressivi triciclici/antipsicotici Aumentato effetto antipertensivo ed aumentato rischio di ipotensione ortostatica.
Baclofene Potenziamento dell’effetto antipertensivo.
Se necessario monitoraggio della pressione sanguigna e della funzionalità renale ed adattamento della dose di antipertensivo.
Corticosteroidi, tetracosactide Riduzione dell’effetto antipertensivo (ritenzione di sali e liquidi causata dai corticosteroidi).
Alfa bloccanti (prazosina, alfusozina, doxazosina, tamsulosina, terazosina) Aumentato effetto antipertensivo ed aumentato rischio di ipotensione ortostatica. Effetti indesiderati
- Gli effetti indesiderati comuni sono dose-dipendenti e di solito scompaiono dopo o durante il trattamento.
Elenco tabellare delle reazioni avverse Gli effetti indesiderati comuni (da ≥ 1/100 a <1/10) sono i seguenti: palpitazioni, vampate di calore, mal di testa, edema, capogiri, e vertigini.
Questi effetti indesiderati sono dovuti alle proprietà vasodilatatrici della manidipina.
Sono dose-dipendenti e di solito scompaiono dopo o durante il trattamento.
La seguente tabella riassume le reazioni avverse al farmaco manidipina e ad altre diidropiridine suddivise in gruppi secondo la terminologia MedDRA assieme alla loro frequenza: molto comune (≥ 1/10); comune (da ≥ 1/100; <1/10); non comune (da ≥ 1 / 1.000 a <1/100); raro (da ≥ 1 / 10.000 a <1 / 1.000); molto raro (<1 / 10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.Classificazione per sistemi e organi MedDRA Frequenza Effetto indesiderato Patologie del sistema nervoso Comune Mal di testa, capogiri, vertigini Non comune Parestesia Raro Sonnolenza, torpore Non nota Sindrome extrapiramidale è stata riportata con alcuni calcio- antagonisti Patologie cardiache Comune Palpitazioni, edema Non comune Tachicardia Raro Dolore al torace, angina Molto raro Infarto del miocardio e in casi isolati, in pazienti con angina pectoris pre-esistente, può verificarsi un aumento della frequenza, della durata e dell’intensità di questi attacchi. Patologie vascolari Comune Vampate di calore Non comune Ipotensione Raro Ipertensione Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea Patologie gastrointestinali Non comune Nausea, vomito, costipazione, bocca secca, disordini digestivi Raro Gastralgia, dolori addominali Molto raro Gengiviti ed iperplasia gengivale, che generalmente cessano all’interruzione della terapia ma richiedono attente cure odontoiatriche Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Non comune Eruzione cutanea, eczema Raro Eritema, prurito Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Non nota Mialgia Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Non nota Ginecomastia Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non comune Astenia Raro Irritabilità Esami diagnostici Non comune Aumenti reversibili di SGPT, SGOT, LDH, gamma-GT, fosfatasi alcalina, azotemia (BUN) e creatinina sierica
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non risultano disponibili dati clinici sull’uso di questo medicinale in donne in gravidanza.
Gli studi effettuati con la manidipina nell’animale non hanno fornito informazioni sufficienti sullo sviluppo fetale (vedere paragrafo 5.3).
Poiché altri medicinali diidropiridinici sono risultati teratogeni nell’animale ed il rischio clinico potenziale non è noto, la manidipina non deve essere somministrata in gravidanza.
Allattamento La manidipina ed i suoi metaboliti sono escreti in elevate quantità nel latte di femmina di ratto.
Poiché non è noto se la manidipina è escreta nel latte umano, l’uso della manidipina deve essere evitato durante l’allattamento.
Se il trattamento con la manidipina fosse necessario, l’allattamento al seno deve essere interrotto.
Fertilità In alcuni pazienti trattati con calcio-antagonisti, sono state riportate alterazioni biochimiche reversibili della testa degli spermatozoi che possono alterare la fecondazione. Conservazione
- Questo medicinale non richiede particolari condizioni di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.