MANIDIPINA AURO 28CPR 20MG

11,33 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: MANIDIPINA CLORIDRATO
  • ATC: C08CA11
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 02/06/2023

Ipertensione essenziale da lieve a moderata.
Ogni compressa contiene 20 mg di manidipina cloridrato. Eccipiente con effetti noti: ogni compressa contiene 124 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad altre diidropiridine o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
- Età pediatrica.
- Angina pectoris instabile ed infarto miocardico (da meno di 4 settimane).
- Insufficienza cardiaca non trattata.
- Disfunzione renale di grado severo (clearance della creatinina < 10 ml/min).
- Disfunzione epatica da moderata a grave.

Posologia

Posologia La dose inziale raccomandata è di 10 mg una volta al giorno.
Dopo 2-4 settimane di trattamento, qualora l’effetto antiipertensivo fosse insufficiente, si consiglia di aumentare il dosaggio alla dose abituale di mantenimento di 20 mg una volta al giorno.
Manidipina Aurobindo non è disponibile nel dosaggio da 10 mg; se è richiesto questo dosaggio, fare riferimento ad altri medicinali a base di manidipina cloridrato.
Anziani In considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, la dose raccomandata è di 10 mg una volta al giorno.
Tale dosaggio risulta adeguato nella maggior parte dei pazienti anziani; incrementi di dose richiedono attenta valutazione del rischio/beneficio su base individuale.
Compromissione renale L’incremento della dose da 10 a 20 mg una volta al giorno deve essere attentamente valutato nei pazienti con disfunzioni renali da lievi a moderate.
Compromissione epatica Data l’ampia metabolizzazione a livello epatico di Manidipina Aurobindo, nei pazienti con disfunzioni epatiche lievi non deve essere superata la dose di 10 mg una volta al giorno (vedere anche paragrafo 4.3, Controindicazioni).
Popolazione pediatrica Manidipina Aurobindo è controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione La compressa deve essere ingerita al mattino dopo colazione, senza masticarla, con poco liquido.

Avvertenze e precauzioni

Nei pazienti con compromissione epatica lieve, la somministrazione del prodotto deve avvenire con cautela poiché l’effetto antiipertensivo potrebbe essere aumentato (vedere anche paragrafo 4.2 “Posologia”).
In considerazione del rallentamento dei processi metabolici nei pazienti anziani, è richiesto un aggiustamento del dosaggio (vedere anche paragrafo 4.2 “Posologia”).
Manidipina Aurobindo deve essere somministrata con cautela in pazienti con disfunzione ventricolare sinistra, in pazienti con ostruzione all’eiezione ventricolare sinistra, in pazienti con isolata insufficienza cardiaca destra ed in pazienti con sindrome del nodo del seno (se non è impiantato un pacemaker).
Poiché non sono disponibili studi su pazienti coronarici stabili, è richiesta cautela nell’utilizzo in tali pazienti a causa di un possibile aumentato rischio coronarico (vedere paragrafo 4.8).
Poiché non sono disponibili studi di interazione in vivo sull’effetto di farmaci inibitori o induttori del CYP3A4 sulla farmacocinetica della manidipina, Manidipina Aurobindo non deve essere somministrato con inibitori del citocromo CYP3A4, come gli antiproteasi, cimetidina, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, e induttori del citocromo CYP3A4 come fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale e rifampicina (vedere paragrafo 4.5).
Particolare cautela deve essere posta nel prescrivere Manidipina Aurobindo in concomitanza con altri substrati del CYP3A4, quali ad esempio terfenadina, astemizolo, chinidina ed antiaritmici di classe III come l’amiodarone (vedere paragrafo 4.5).
Eccipienti: Manidipina Aurobindo contiene lattosio monoidrato.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.

Interazioni

L’effetto antiipertensivo di Manidipina Aurobindo può essere potenziato dall’associazione con diuretici, β-bloccanti ed in genere con altri farmaci antiipertensivi.
Studi in vitro hanno dimostrato che il potenziale effetto inibitorio della manidipina sul citocromo P450 può essere considerato clinicamente irrilevante.
Analogamente ad altri calcio-antagonisti diidropiridinici, è probabile che il metabolismo di Manidipina Aurobindo sia catalizzato dal citocromo P4503A4.
Poiché non sono disponibili studi di interazione in vivo sull’effetto di farmaci inibitori o induttori del citocromo CYP3A4 sulla farmacocinetica di manidipina, Manidipina Aurobindo non deve essere somministrato con gli inibitori del CYP3A4, quali antiproteasi, cimetidina, ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina e claritromicina, come pure con gli induttori del CYP3A4, quali fenitoina, carbamazepina, fenobarbitale e rifampicina (vedere anche paragrafo 4.4).
È richiesta cautela nella prescrizione concomitante di manidipina ed altri substrati del CYP3A4, quali terfenadina, astemizolo, chinidina e farmaci antiaritmici di classe III come amiodarone (vedere anche paragrafo 4.4).
Inoltre, la somministrazione concomitante di calcio antagonisti in associazione a digossina può determinare un aumento delle concentrazioni del glucoside.
Alcol: analogamente a tutti gli antiipertensivi ad attività vasodilatatrice, l’assunzione concomitante di alcol richiede cautela in quanto potrebbe potenziarne l’effetto.
Succo di pompelmo: il metabolismo delle diidropiridine può essere inibito dal succo di pompelmo, con conseguente aumento della loro biodisponibilità sistemica ed aumento del loro effetto ipotensivo.
Pertanto, Manidipina Aurobindo non deve essere assunto contemporaneamente al succo di pompelmo.
Non sono stati identificati fenomeni di interazione con gli ipoglicemizzanti orali.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse più comuni (> 1% e < 10%) sono palpitazioni, vampate di calore, cefalea, edema, vertigini e capogiri.
Tutte queste reazioni avverse sono attribuibili alle proprietà vasodilatatrici di Manidipina Aurobindo.
Queste sono reazioni dose-dipendenti e solitamente si risolvono spontaneamente con la prosecuzione del trattamento.
Durante la terapia con Manidipina Aurobindo ed altre diidropiridine sono stati osservati gli effetti indesiderati di seguito riportati, con le seguenti frequenze: Molto comune ≥ 1/10 Comune ≥ 1/100 e < 1/10 Non comune ≥ 1/1.000 e < 1/100 Raro ≥ 1/10.000 e < 1/1.000 Molto raro < 1/10.000 Non nota La frequenza non può essere stimata sulla base dei dati disponibili
Classificazione per organi e sistemi Reazione avversa Frequenza
Patologie del sistema nervoso Vertigini, capogiri, cefalea Comune
Parestesia Non comune
Sonnolenza Raro
Patologie cardiache Palpitazioni Comune
Tachicardia Non comune
Dolore al torace, angina pectoris Raro
Infarto del miocardio Molto raro
In pazienti con angina pectoris preesistente, può verificarsi un aumento della frequenza o della durata o dell’intensità di questi attacchi Molto raro
Patologie vascolari Vampate di calore Comune
Ipotensione Non comune
Ipertensione Raro
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea Non comune
Patologie gastrointestinali Nausea, vomito, costipazione, bocca secca, disturbo gastrointestinale Non comune
Gastralgia, dolori addominali, diarrea, anoressia Raro
Gengiviti ed iperplasia gengivale, che generalmente cessano all’interruzione della terapia e richiedono attente cure odontoiatriche Molto raro
Patologie epatobiliari Ittero Raro
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea, eczema Non comune
Eritema, prurito Raro
Eritema multiforme, dermatite esfoliativa Non nota
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Mialgia Non nota
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Ginecomastia Non nota
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Edema Comune
Astenia Non comune
Irritabilità Raro
Esami diagnostici Sono stati osservati i seguenti effetti reversibili: aumento dell’alanina aminotransferasi, aumento dell’aspartato aminotransferasi, aumento della lattato deidrogenasi ematica, aumento della gamma-glutamiltransferasi, aumento della fosfatasi alcalina ematica, aumento dell’azoto ureico ematico e aumento della creatinina ematica Non comune
Aumento della bilirubina ematica Raro
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto rischio/beneficio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non risultano disponibili dati clinici su donne esposte a questo medicinale in gravidanza.
Gli studi effettuati con manidipina cloridrato nell’animale hanno fornito informazioni insufficienti sullo sviluppo embrio-fetale (vedere paragrafo 5.3).
Poiché altri analoghi diidropiridinici sono risultati teratogeni nell’animale ed il rischio potenziale per la specie umana è sconosciuto, per motivi di sicurezza, manidipina cloridrato non deve essere somministrata in gravidanza.
Allattamento Manidipina ed i suoi metaboliti sono escreti in elevate quantità nel latte di femmina di ratto nel corso dell’allattamento.
Poiché non è noto se manidipina cloridrato sia escreta nel latte umano, l’uso di manidipina cloridrato deve essere evitato durante l’allattamento.
Se il trattamento con manidipina cloridrato fosse insostituibile, l’allattamento al seno deve essere interrotto.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.