MAGALDRATO TEVA OS SOSP40BS800

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Prezzo indicativo

MAGALDRATO TEVA OS SOSP40BS800

Principio attivo: MAGALDRATO
  • ATC: A02AD02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 19/04/2023

Trattamento dell’ulcera duodenale e gastrica e della esofagite da reflusso. Trattamento sintomatico delle gastriti e gastro-duodeniti di varia eziologia caratterizzate da iperacidità nell’adulto e negli adolescenti di età superiore ai 12 anni.
Ogni bustina contiene 800 mg di magaldrato come magaldrato anidro. Eccipiente con effetti noti: glicole propilenico. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; - Porfiria; - Ipofosfatemia; - Gravi insufficienze renali (vedere paragrafo 4.4); - Bambini e adolescenti di età inferiore ai 12 anni; - Stato di cachessia.

Posologia

Posologia La dose raccomandata è il contenuto di una bustina di Magaldrato Teva, quattro volte al giorno, un’ora dopo i pasti principali ed immediatamente prima di coricarsi.
Popolazione pediatrica Magaldrato Teva è controindicato nei bambini e negli adolescenti di età inferiore ai 12 anni (vedere paragrafo 4.3).
Modo di somministrazione Omogeneizzare il contenuto della bustina, manipolandola prima della sua apertura.
In caso di necessità si deve considerare un eventuale aumento dei dosaggi sopra indicati.
Appena possibile, ridurre il dosaggio al minimo efficace per controllare la sintomatologia.
Non superare la dose massima giornaliera di 6.400 mg.
Il trattamento deve essere continuato per almeno 4 settimane anche dopo la scomparsa dei sintomi.
Se i sintomi persistono per più di 2 settimane durante il trattamento deve essere fatto un esame clinico per escludere un’eventuale patologia maligna.

Avvertenze e precauzioni

In pazienti con insufficienza renale e durante l’uso prolungato di dosi elevate, possono verificarsi depositi di alluminio, in particolare nel tessuto nervoso e osseo, e deplezione di fosfato.
In pazienti con ridotta funzionalità renale (clearance della creatinina <30 ml/min) il magaldrato deve essere utilizzato esclusivamente sotto regolare monitoraggio dei livelli sierici di magnesio ed alluminio.
I livelli sierici di alluminio non devono superare 40 ng/ml.
Possono insorgere manifestazioni di tossicità da alluminio e magnesio, che possono includere: ipermagnesemia, ipofosfatemia che può portare a rachitismo renale e osteomalacia e sintomi di eccessivo assorbimento di alluminio, ad es.
costipazione e encefalopatie indotte da alluminio.
Si deve prestare particolare attenzione nei pazienti sottoposti a dialisi per una possibile correlazione tra gli elevati livelli di alluminio sierico e lo sviluppo di encefalopatie.
Livelli moderatamente elevati di alluminio sierico sono stati occasionalmente rilevati in soggetti con funzionalità renale nella norma (vedere paragrafo 5.2).
L’uso prolungato di antiacidi contenenti alluminio può ridurre l’assorbimento di fosfati.
Un elevato pH del succo gastrico aumenta il rischio di colonizzazione da parte di organismi patogeni, che può portare all’insorgenza di polmoniti in pazienti con ventilazione artificiale.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Magaldrato Teva contiene: - meno di 1 mmol (23mg) di sodio per dose, cioè essenzialmente ‘senza sodio’; - 14,76 mg di glicole propilenico per bustina.

Interazioni

Poiché gli antiacidi possono influenzare l’assorbimento di altri farmaci assunti contemporaneamente, devono trascorrere 1-2 ore tra l’assunzione di magaldrato e quella di altri medicinali.
In particolare, durante l’uso di antiacidi, si è osservata una sostanziale riduzione nell’assorbimento delle tetracicline e dei derivati chinolonici, come ad esempio ciprofloxacina, ofloxacina e norfloxacina.
Si possono osservare modeste riduzioni dell’assorbimento di digossina, isoniazide, preparati a base di ferro, indometacina e clorpromazina quando vengono somministrati contemporaneamente al magaldrato.
Può essere rilevato un potenziamento dell’effetto anticoagulante dei derivati cumarinici.
L’assunzione di antiacidi contenenti alluminio con bevande acide (per es.
succo di frutta e vino) o con compresse effervescenti contenenti acido citrico o tartarico aumenta l’assorbimento intestinale di alluminio.
Magaldrato Teva può influenzare l’assorbimento di benzodiazepine e acido cheno ed ursodesossicolico.

Effetti indesiderati

Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza.
Le frequenze sono definite come molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1 000, <1/100); raro (≥1/10 000, <1/1 000); molto raro (<1/10 000); non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Frequenza/Classificazione per sistemi e organi Molto comune Molto raro Non Noto
Patologie del sistema nervoso   Neurotossicità, encefalopatia
Patologie gastrointestinali Feci molli Diarrea, stipsi Nausea, vomito, dispepsia e dolore addominale
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Ipermagnesiemia Ipofosfatemia
Disturbi del sistema immunitario   Ipersensibilità
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati clinici per il rischio in gravidanza.
L’utilizzo in gravidanza non è raccomandato.
La somministrazione di Magaldrato Teva durante la gravidanza deve essere presa in considerazione solo se il beneficio atteso per la madre supera il rischio per il nascituro.
Inoltre, deve essere usata una dose più bassa per evitare la possibile insorgenza di effetti tossici da alluminio nel feto.
Negli studi sugli animali, la somministrazione di sali di alluminio ha avuto un effetto dannoso sulla prole.
Non è noto il potenziale rischio per la specie umana.
Allattamento I composti di alluminio passano nel latte materno.
Considerato il basso assorbimento, si ritiene non ci siano rischi per il bambino.
Fertilità Non sono disponibili dati.

Conservazione

Non refrigerare o congelare.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.