KOFIMUCIL MUCOL 30BUST 200MG
12,50 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/06/2024
Trattamento delle affezioni respiratorie caratterizzate da ipersecrezione densa e vischiosa.
Una bustina contiene: Principio attivo Acetilcisteina 200 mg. Eccipienti: saccarosio 2,24 g. Per l’elenco completo degli eccipienti vedere par. 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Generalmente controindicato in gravidanza e nell’allattamento (vedere par.
4.6).
Bambini di età inferiore a 12 anni. Posologia
- Adulti: 1 bustina di KOFIMUCIL MUCOLITICO 200 mg granulato per soluzione orale 2–3 volte al giorno La durata della terapia è da 5 a 10 giorni nelle forme acute e nelle forme croniche andrà proseguita, a giudizio del medico, per periodi di alcuni mesi.
L’uso del prodotto è riservato agli adulti.
Modalità d’uso Sciogliere il contenuto di una bustina in un bicchiere contenente un pò d’acqua mescolando al bisogno con un cucchiaino.
La soluzione va assunta appena pronta. Avvertenze e precauzioni
- I pazienti affetti da asma bronchiale debbono essere strettamente controllati durante la terapia, se compare broncospasmo il trattamento deve essere immediatamente sospeso.
Somministrare il medicinale con particolare attenzione a pazienti affetti da ulcera peptica o con storia di ulcera peptica, specialmente in caso di contemporanea assunzione di altri farmaci con un noto effetto gastrolesivo.
La somministrazione di acetilcisteina, soprattutto all’inizio del trattamento, fluidificando le secrezioni bronchiali, può aumentarne nello stesso tempo il volume.
Se il paziente è incapace di espettorare in modo efficace, per evitare la ritenzione dei secreti occorre ricorrere al drenaggio posturale e alla broncoaspirazione.
L’eventuale presenza di un odore sulfureo non indica alterazione del preparato ma è propria del principio attivo in esso contenuto.
Informazioni importanti su alcuni eccipienti Il medicinale contiene saccarosio (ogni dose di KOFIMUCIL MUCOLITICO fornisce 2,24 g di saccarosio): pertanto, questo medicinale deve essere assunto con cautela nei soggetti affetti da rari problemi di intolleranza ereditaria al fruttosio, da malassorbimento glucosio–galattosio e da insufficienza di sucrasi–isomaltasi.
Inoltre, tale apporto di zucchero deve essere considerato per la somministrazione in soggetti diabetici o che seguono regimi dietetici ipocalorici. Interazioni
- Interazione farmaco–farmaco Sono stati condotti studi di interazione farmaco–farmaco solo su pazienti adulti.
Farmaci antitussivi ed acetilcisteina non devono essere assunti contemporaneamente poiché la riduzione del riflesso della tosse potrebbe portare ad un accumulo delle secrezioni bronchiali.
Il carbone attivo può ridurre l’effetto dell’acetilcisteina.
Si consiglia di non mescolare altri farmaci alla soluzione di KOFIMUCIL MUCOLITICO.
Le informazioni disponibili in merito all’interazione antibiotico–N–acetilcisteina si riferiscono a prove in vitro, nelle quali sono state mescolate le due sostanze, che hanno evidenziato una diminuita attività dell’antibiotico.
Tuttavia, a scopo precauzionale, si consiglia di assumere antibiotici per via orale ad almeno due ore di distanza dalla somministrazione dell’N–acetilcisteina.
È stato dimostrato che la contemporanea assunzione di nitroglicerina e N–acetilcisteina causa una significativa ipotensione e determina dilatazione dell’arteria temporale con possibile insorgenza di cefalea.
Qualora fosse necessaria la contemporanea somministrazione di nitroglicerina e N–acetilcisteina, occorre monitorare i pazienti per la comparsa di ipotensione che può anche essere severa ed allertarli circa la possibe insorgenza di cefalea.
Interazioni farmaco–test di laboratorio L’N–Acetilcisteina può causare interferenze con il metodo di dosaggio colorimetrico per la determinazione dei salicilati.
L’ N–Acetilcisteina può interferire con il test per la determinazione dei chetoni nelle urine. Effetti indesiderati
- Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati (e la relativa frequenza) che si sono manifestati dopo l’assunzione di N–acetilcisteina per via orale, organizzati secondo la classificazione sistemica organica MedDRA.
In rarissimi casi, si è verificata la comparsa di gravi reazioni cutanee in connessione temporale con l’assunzione di N–acetilcisteina, come la sindrome di Stevens–Johnson e la sindrome di Lyell.Classificazione organo–sistemica Reazioni avverse Poco comuni (≥1/1.000; <1/100) Rare (≥1/10.000; <1/1.000) Molto rare (<1/10.000) Non note Disturbi del sistema immunitario Ipersensibilità Shock anafilattico, reazione anafilattica/ anafilattoide Patologie del sistema nervoso Cefalea Patologie dell’orecchio e del labirinto Tinnito Patologie cardiache Tachicardia Patologie vascolari Emorragia Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Broncospasmo, dispnea Ostruzione bronchiale Patologie gastrointestinali Vomito, diarrea, stomatite, dolore addominale, nausea Dispepsia Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria, rash, angioedema, prurito Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Piressia Edema della faccia Esami diagnostici Pressione Arteriosa ridotta
Sebbene nella maggior parte dei casi sia stato identificato almeno un altro farmaco sospetto più probabilmente coinvolto nella genesi delle suddette sindromi mucocutanee, in caso di alterazioni mucocutanee è opportuno sospendere l’assunzione di N–acetilcisteina.
Alcuni studi hanno confermato una riduzione dell’aggregazione piastrinica durante l’assunzione di N–Acetilcisteina.
Il significato clinico di tali evidenze non è ancora stato definito. Gravidanza e allattamento
- La somministrazione di acetilcisteina nel corso della gravidanza e durante il periodo di allattamento, va effettuata solo in caso di effettiva necessità sotto il diretto controllo del medico.
Conservazione
- Conservare nella confezione originale per riparare il medicinale dall’umidità.
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