INUVER POLV INAL 120D 100+6MCG

49,31 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: BECLOMETASONE DIPROPIONATO/FORMOTEROLO FUMARATO
  • ATC: R03AK08
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 01/07/2022

Asma INUVER è indicato nel trattamento regolare dell’asma quando l’uso di un prodotto di associazione (corticosteroidi per via inalatoria e beta2-agonisti a lunga durata d’azione) è appropriato: - in pazienti non adeguatamente controllati con corticosteroidi per via inalatoria e beta2-agonisti per via inalatoria a breve durata d’azione usati “al bisogno” oppure - in pazienti che sono già adeguatamente controllati sia con corticosteroidi per via inalatoria che con beta2-agonisti a lunga durata d’azione. INUVER è indicato in pazienti adulti. BPCO Trattamento sintomatico di pazienti con BPCO grave (FEV1 < 50% del valore normale predetto) e anamnesi di riacutizzazioni ripetute, con presenza di sintomi significativi nonostante la terapia regolare con broncodilatatori a lunga durata d’azione.
Ogni dose erogata di 10 mg di polvere per inalazione contiene: 100 microgrammi di beclometasone dipropionato anidro e 6 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato. Questo equivale ad una dose inalata (la dose rilasciata dalla valvola) di 81,9 microgrammi di beclometasone dipropionato anidro e 5,0 microgrammi di formoterolo fumarato diidrato. Eccipiente(i) con effetti noti: Ogni inalazione contiene 9,9 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità a beclometasone dipropionato, formoterolo fumarato diidrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

INUVER è per uso inalatorio.
ASMA INUVER non deve essere usato come terapia iniziale dell’asma.
La dose di INUVER è su base individuale e deve essere adattata in relazione alla gravità della patologia.
Ciò deve essere preso in considerazione non solo quando si inizia il trattamento con l’associazione, ma anche quando la dose viene modificata.
Se un paziente dovesse aver bisogno di una combinazione di dosi diverse da quelle disponibili con l’associazione fissa, si devono prescrivere le dosi appropriate di beta2-agonisti e/o corticosteroidi in inalatori separati.
Essendo INUVER caratterizzato da una distribuzione di particelle extrafini, è necessario un adattamento della dose quando un paziente passa da una formulazione con una distribuzione di particelle non extrafini a INUVER polvere per inalazione.
Quando i pazienti effettuano il cambiamento dai trattamenti precedenti, si deve considerare che la dose totale giornaliera raccomandata di beclometasone dipropionato per INUVER polvere per inalazione e’ inferiore rispetto agli attuali prodotti con particelle non extrafini che contengono beclometasone dipropionato e deve essere adattata al bisogno del singolo paziente.Tuttavia, i pazienti che passano da INUVER soluzione pressurizzata per inalazione a INUVER polvere per inalazione non richiedono adattamenti della dose.
Ci sono due modalità di trattamento: A.
Terapia di mantenimento:
Inuver è assunto come trattamento di mantenimento regolare con un altro broncodilatatore a rapida azione da utilizzarsi al bisogno.
B.
Terapia di mantenimento e al bisogno:
Inuver è assunto sia quale trattamento di mantenimento regolare sia al bisogno in risposta ai sintomi dell’asma.
A.
Terapia di mantenimento
Ai pazienti si deve consigliare di avere sempre a disposizione l’altro broncodilatatore a rapida azione per l’uso al bisogno.
Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di età: Una o due inalazioni due volte al giorno.
La dose giornaliera massima è di 4 inalazioni al giorno.
B.
Terapia di mantenimento e al bisogno
I pazienti assumono una dose giornaliera di mantenimento di Inuver e inoltre assumono Inuver al bisogno in risposta ai sintomi dell’asma.
Ai pazienti si deve consigliare di avere sempre Inuver disponibile per l’uso al bisogno.
La terapia di mantenimento e al bisogno con Inuver si deve prendere in considerazione specialmente per i pazienti con: § controllo dell’asma inadeguato e necessità di un farmaco al bisogno; § esacerbazioni dell’asma che hanno richiesto, in passato, un intervento medico Nei pazienti che assumono frequentemente un alto numero di inalazioni al bisogno di Inuver è necessario uno stretto monitoraggio degli eventi avversi correlati alla dose.
Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di età: La dose di mantenimento raccomandata è di 1 inalazione due volte al giorno (una inalazione al mattino ed una inalazione alla sera).
I pazienti devono assumere una ulteriore inalazione al bisogno in risposta ai sintomi.
Se i sintomi persistono dopo alcuni minuti, deve essere assunta un’ulteriore inalazione.
La dose massima giornaliera è di 8 inalazioni. Ai pazienti che necessitano un uso frequente giornaliero di inalazioni al bisogno deve essere fortemente raccomandato di richiedere un parere medico.
Si deve procedere ad una rivalutazione della loro condizione asmatica e la loro terapia di mantenimento deve essere riconsiderata.
Dose raccomandata per bambini e adolescenti al di sotto di 18 anni: La sicurezza e l’efficacia di INUVER nei bambini e negli adolescenti al di sotto dei 18 anni di età non sono state stabilite.
INUVER non deve essere somministrato a bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni, per questioni di sicurezza.
I dati disponibili in questo gruppo di età sono riportati nella sezione 5.1 e 5.2.
I dati clinici al momento disponibili negli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni sono riportati nei paragrafi 4.8 e 5.1, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
I pazienti devono essere controllati regolarmente dal medico, in modo da garantire che la dose di INUVER rimanga ottimale e che sia modificata solo su consiglio del medico.
La dose deve essere aggiustata alla più bassa capace di mantenere un efficace controllo dei sintomi.
Una volta ottenuto il controllo dei sintomi con la dose più bassa raccomandata, come fase successiva si può provare la somministrazione del solo corticosteroide inalatorio.
I pazienti devono essere avvisati di assumere INUVER tutti i giorni, anche quando sono asintomatici.
BPCO Dose raccomandata per adulti a partire dai 18 anni di età: Due inalazioni due volte al giorno.
Popolazioni speciali Non occorre modificare la dose nei pazienti anziani.
Non ci sono dati disponibili sull’uso di INUVER in pazienti con compromissione epatica o renale (vedere paragrafo 5.2).
Modo di somministrazione Nexthaler è un inalatore che si attiva col respiro.
È stato dimostrato che pazienti con asma moderata e grave e pazienti con BPCO sono in grado di produrre un flusso inspiratorio sufficiente ad attivare il rilascio della dose da Nexthaler (vedere paragrafo 5.1).
L’erogazione di INUVER con Nexthaler è indipendente dal flusso inspiratorio, nell’intervallo di valori che questa popolazione di pazienti è in grado di raggiungere attraverso l’inalatore.
L’uso corretto dell’inalatore Nexthaler è essenziale per il successo del trattamento.
Si deve avvertire il paziente di leggere attentamente il Foglio Illustrativo e seguire le istruzioni per l’uso ivi descritte.
Per praticità del medico prescrittore queste istruzioni sono riportate qui di seguito.
Il numero di dosi visibile nella finestra indicatrice posta nella parte inferiore del corpo esterno dell’inalatore non diminuisce al richiudersi del cappuccio se il paziente non ha inalato attraverso l’inalatore.
Il paziente deve essere istruito ad aprire il cappuccio dell’inalatore solo quando necessario.
Nel caso in cui il paziente abbia aperto l’inalatore ma non abbia inalato, ed il cappuccio venga poi richiuso, la dose viene riconvogliata nel serbatoio della polvere all’interno dell’inalatore; la dose successiva può tranquillamente essere inalata.
Dopo ogni inalazione i pazienti devono risciacquare la bocca o fare gargarismi con l’acqua o lavarsi i denti (vedere paragrafo 4.4).
ISTRUZIONI PER L’USO DELL’INALATORE NEXTHALERINUVER è disponibile in due confezioni: • un inalatore da 120 erogazioni • un inalatore da 180 erogazioni A.
Contenuto della Confezione Per le informazioni sul contenuto della confezione vedere il paragrafo 6.5.
Se il contenuto della confezione non corrisponde a quanto sopra dichiarato restituisca l’inalatore alla persona che glielo ha fornito (ad es.
il farmacista o il medico) e se ne procuri uno nuovo.
B.
Avvertenze e Precauzioni Generali • Non rimuova l’inalatore dalla sua busta se non intende usarlo immediatamente.
• Usi l’inalatore esclusivamente nel modo indicato.
• Tenga chiuso il cappuccio dell’inalatore fino al momento dell’assunzione della sua dose.
• Quando non utilizza l’inalatore, lo conservi in un luogo pulito e asciutto.
Non tenti di smontare l’inalatore Nexthaler per nessun motivo.
C.
Caratteristiche principali dell’inalatore Nexthaler L’assunzione di una dose dall’inalatore Nexthaler richiede solo tre semplici passaggi: Apertura, Inalazione, Chiusura D.
Prima di usare un nuovo inalatore Nexthaler 1.
Apra la busta ed estragga l’inalatore.
-Non usi l’inalatore se la busta non è sigillata o è danneggiata - lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.
- Usi l’etichetta adesiva presente sulla confezione per scrivere la data di prima apertura della busta 2.
Controlli l’inalatore. - Se l’inalatore appare rotto o danneggiato, lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.
3.
Controlli la finestra del contadosi.
Se l’inalatore è nuovo, nella finestra del contadosi appare il numero “120 o 180”.
- Non usi un inalatore nuovo se il numero indicato è inferiore a “120 o 180” - lo riporti al fornitore e se ne procuri uno nuovo.
E.
Come usare l’inalatore Nexthaler 1.
Se non é sicuro di ricevere la dose in modo corretto, contatti il farmacsita o il medico.
2.
Se non è sicuro che il numero indicato dal contadosi sia sceso di una unità dopo l’inalazione, aspetti fino alla dose successiva programmata e la assuma normalmente.
Non prenda una dose doppia.
E.1.
Apertura 1.
Tenga l’inalatore ben saldo in posizione verticale.
2.
Controlli il numero di dosi rimaste: qualsiasi numero compreso tra “1” e “120 o 180” indica che vi sono ancora delle dosi.
- Se la finestra del contadosi indica “0”, significa che non vi sono più dosi rimaste - l’inalatore deve essere smaltito ed è necessario procurarsene uno nuovo.3.
Apra completamente il cappuccio.
4.
Prima dell’inalazione, espiri il più possibile.
- Non respiri attraverso l’inalatore.
E.2.
Inalazione Quando possibile, resti in piedi o si sieda in posizione verticale durante l’inalazione.
1.
Sollevi l’inalatore, lo porti all’altezza della bocca e richiuda le labbra intorno al boccaglio.
- Non copra la presa d’aria mentre tiene l’inalatore.
- Non inali attraverso la presa d’aria.
2.
Inspiri rapidamente e profondamente attraverso la bocca.
- Può percepire un certo sapore in bocca mentre assume la dose.
- Può sentire o avvertire un “click” mentre assume la dose.
- Non inali attraverso il naso.
- Non sposti le labbra dall’inalatore durante l’inalazione.
3.
Rimuova l’inalatore dalla bocca.
4.
Trattenga il respiro per 5 o 10 secondi o per un tempo che le è agevole.
5.
Espiri lentamente.
- Non espiri attraverso l’inalatore.
E.3.
Chiusura 1.
Riposizioni l’inalatore in verticale e richiuda completamente il cappuccio.
2.
Controlli che il contadosi abbia scalato di un numero.
3.
Se ha bisogno di assumere un’altra dose, ripeta le operazioni dal punto E.1 al punto E.3.
F.
Pulizia • Normalmente non è necessario pulire l’inalatore.
• Se necessario, può mantenere l’inalatore pulito dopo l’utilizzo passando sull’apparecchio un panno o un fazzoletto di carta asciutto.
Non pulisca l’inalatore con acqua o altri liquidi.
Tenga l’apparecchio sempre asciutto.
G.
Conservazione e smaltimento Per le informazioni sulle condizioni di conservazione e le istruzioni sullo smaltimento, vedere i paragrafi 6.4 e 6.6.

Avvertenze e precauzioni

Si raccomanda di ridurre gradualmente la dose quando si interrompe il trattamento; il trattamento non deve quindi essere interrotto bruscamente.
Il trattamento dell’asma deve essere eseguito normalmente sulla base di un programma graduale, e la risposta del paziente deve essere controllata sia clinicamente sia mediante test di funzionalità respiratoria.
Occorre prestare attenzione da parte del medico se il paziente non ritiene il trattamento efficace.
L’aumento dell’uso di broncodilatatori di emergenza è indice di un peggioramento delle condizioni di base e giustifica una rivalutazione della terapia antiasmatica.
Il peggioramento improvviso e progressivo del controllo dell’asma è potenzialmente pericoloso per la vita ed il paziente deve essere urgentemente sottoposto a valutazione medica.
Deve essere presa in considerazione la necessità di aumentare il trattamento con corticosteroidi, per via inalatoria o per terapia orale, o iniziare un trattamento con antibiotici se si sospetta una infezione.
I pazienti non devono iniziare INUVER durante un’esacerbazione oppure se hanno un significativo peggioramento o un deterioramento acuto dell’asma.
Durante il trattamento con INUVER possono manifestarsi eventi avversi gravi correlati all’asma ed esacerbazioni.
Si deve chiedere ai pazienti di continuare il trattamento ma di ricorrere al consiglio del medico se i sintomi dell’asma permangono non controllati o se peggiorano dopo l’inizio con INUVER.
Come con altre terapie per inalazione, si può manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro sibilante, tosse e dispnea dopo la somministrazione.
Questo deve essere trattato immediatamente per via inalatoria con un broncodilatatore ad effetto rapido.
INUVER deve essere sospeso immediatamente ed il paziente valutato e sottoposto ad una terapia alternativa, se necessario.
INUVER non deve essere usato come terapia iniziale dell’asma.
Si deve consigliare ai pazienti di tenere sempre a portata di mano il loro broncodilatatore a breve durata di azione per il trattamento degli attacchi acuti di asma, che può essere sia Inuver (per i pazienti che assumono Inuver come terapia di mantenimento e al bisogno) sia un altro broncodilatatore a rapida azione (per tutti i pazienti che assumono Inuver solo come terapia di mantenimento).
Si deve ricordare ai pazienti di assumere INUVER giornalmente come prescritto, anche quando sono asintomatici.
Le inalazioni al bisogno di Inuver devono essere assunte in risposta ai sintomi dell’asma, ma non sono da intendersi per uso profilattico regolare, per esempio prima di un esercizio fisico.
Per tale uso si deve prendere in considerazione un altro broncodilatatore ad azione rapida.
Quando i sintomi dell’asma sono sotto controllo, si può prendere in considerazione l’opportunità di ridurre gradualmente la dose di INUVER.
È importante controllare regolarmente i pazienti se il trattamento viene ridotto.
Si deve usare la più bassa dose efficace di INUVER (vedere paragrafo 4.2).
Polmonite nei pazienti con BPCO Un aumento della incidenza di polmonite, tra cui polmonite che richiede il ricovero in ospedale, è stata osservata in pazienti con BPCO in trattamento con corticosteroidi per via inalatoria.
Vi è qualche evidenza di un aumentato rischio di polmonite con l’aumento della dose di steroidi ma questo non è stato dimostrato in maniera conclusiva dagli studi.
Non c’è evidenza clinica conclusiva di differenze all’interno della classe circa l’entità del rischio di polmonite tra i corticosteroidi inalatori.
I medici devono rimanere vigili per il possibile sviluppo di polmonite nei pazienti con BPCO poiché le manifestazioni cliniche di questo tipo di infezioni si sovrappongono ai sintomi delle riacutizzazioni di BPCO.
I fattori di rischio della polmonite in pazienti con BPCO comprendono il fumo, l’età avanzata, il basso indice di massa corporea (BMI) e la BPCO grave.
Si possono presentare effetti sistemici con i corticosteroidi inalatori, in particolare quando prescritti ad alte dosi per periodi prolungati.
Tali effetti si verificano con meno probabilità rispetto al trattamento con i corticosteroidi orali.
I possibili effetti sistemici includono: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide, soppressione surrenale, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, riduzione della densità minerale ossea, cataratta, glaucoma e, più raramente, una serie di effetti psicologici o comportamentali che comprendono iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione o aggressività (in particolare nei bambini).
Pertanto è importante che la dose di corticosteroide inalatorio sia aggiustata alla dose minima con la quale si mantiene un efficace controllo dell’asma.
L’uso di alte dosi di corticosteroidi inalatori per lunghi periodi può causare soppressione surrenale e crisi surrenali acute.
I bambini e gli adolescenti di età inferiore a 16 anni che inalano dosi di beclometasone dipropionato più alte di quelle raccomandate possono essere particolarmente a rischio.
Le situazioni che possono potenzialmente scatenare delle crisi surrenaliche acute includono traumi, operazioni chirurgiche, infezioni o qualsiasi altro caso che implichi una rapida riduzione della dose.
I sintomi che si presentano sono tipicamente vaghi e possono includere anoressia, dolori addominali, perdita di peso, stanchezza, cefalea, nausea, vomito, ipotensione, diminuzione del livello di coscienza, ipoglicemia e convulsioni.
Si deve prendere in considerazione la necessità di una copertura addizionale con corticosteroidi sistemici durante periodi di stress o chirurgia elettiva.
Pazienti che sono stati trasferiti da una terapia con corticosteroidi orali ad una con corticosteroidi inalatori possono rimanere a rischio di un peggioramento della riserva surrenale per un considerevole periodo di tempo.
Possono essere a rischio anche pazienti che hanno avuto bisogno in emergenza, in passato, di alte dosi di corticosteroidi in casi di emergenza o che sono stati trattati per un periodo prolungato con alte dosi di corticosteroidi per via inalatoria.
Occorre sempre considerare la possibilità di una compromessa funzionalità residua in situazioni di emergenza o elettive che producono stress, e si deve prendere in considerazione l’adozione di un appropriato trattamento con corticosteroidi.
L’entità della compromissione surrenale può richiedere il consiglio di uno specialista prima di adottare procedure specifiche.
INUVER deve essere somministrato con cautela in pazienti con tubercolosi polmonare attiva o quiescente e infezioni fungine e virali delle vie respiratorie.
INUVER deve essere usato con cautela (che può includere il monitoraggio) in pazienti con aritmia cardiaca, specialmente nei casi di blocco atrioventricolare di terzo grado e tachiaritmia, stenosi aortica subvalvolare idiopatica, miocardiopatia ostruttiva ipertrofica, ischemia cardiaca, grave insufficienza cardiaca, grave ipertensione arteriosa e aneurisma.
Si deve prestare attenzione anche quando si trattano pazienti con noto o sospetto prolungamento dell’intervallo QTc, sia congenito che indotto da farmaci (QTc > 0,44 secondi).
Il formoterolo stesso può provocare un prolungamento dell’intervallo QTc.
È richiesta cautela anche quando INUVER è utilizzato da pazienti con tireotossicosi, diabete mellito, feocromocitoma ed ipokaliemia non trattata.
La terapia con medicinali β2-agonisti può provocare una ipokaliemia potenzialmente grave.
Particolare cautela deve essere posta in pazienti affetti da asma grave poiché questo effetto può essere potenziato dalla ipossia.
La ipokaliemia può anche essere potenziata da trattamenti concomitanti con altri medicinali che possono indurre ipokaliemia, come i derivati xantinici, gli steroidi ed i diuretici (vedere paragrafo 4.5).
Si raccomanda di usare cautela anche nell’asma instabile, quando possono essere usati alcuni broncodilatatori “di salvataggio”.
Si raccomanda, in questi casi, di monitorare i livelli sierici di potassio.
L’inalazione di formoterolo può causare un aumento dei livelli di glucosio nel sangue.
Di conseguenza, nei pazienti diabetici deve essere costantemente monitorata la glicemia.
Se si deve effettuare una anestesia con anestetici alogenati, occorre assicurarsi che INUVER non venga somministrato da almeno 12 ore prima dell’inizio dell’anestesia, dal momento che sussiste il rischio di aritmie cardiache.
I pazienti devono essere informati di risciacquare la bocca o fare gargarismi con acqua o lavarsi i denti dopo aver inalato la dose prescritta per minimizzare il rischio di infezioni fungine orofaringee e di disfonia.
Questo medicinale contiene lattosio.
Il lattosio contiene piccole quantità di proteine del latte, che possono causare reazioni allergiche.
I pazienti affetti da rari problemi di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Disturbi visivi Con l’uso di corticosteroidi sistemici e topici possono essere riferiti disturbi visivi.
Se un paziente si presenta con sintomi come visione offuscata o altri disturbi visivi, è necessario considerare il rinvio a un oculista per la valutazione delle possibili cause che possono includere cataratta, glaucoma o malattie rare come la corioretinopatia sierosa centrale (CSCR), che sono state segnalate dopo l’uso di corticosteroidi sistemici e topici.

Interazioni

Interazioni farmacocinetiche Il beclometasone dipropionato si metabolizza molto rapidamente tramite gli enzimi esterasi.
Beclometasone dipende in misura minore dal metabolismo di CYP3A rispetto ad altri corticosteroidi e, in generale interazioni sono improbabili; tuttavia, poiché non può essere esclusa la possibilità di effetti sistemici con l’utilizzo concomitante di forti inibitori del CYP3A (ad esempio ritonavir, cobicistat), si raccomanda di prestare attenzione e di monitorare adeguatamente l’uso di tali agenti.
Interazioni farmacodinamiche L’utilizzo di beta-bloccanti (inclusi i colliri) deve essere evitato nei pazienti asmatici.
Se vengono somministrati beta-bloccanti per ragioni impellenti, l’effetto del formoterolo sarà ridotto o annullato.
L’uso di altri farmaci beta-adrenergici può dar luogo ad effetti potenzialmente additivi, pertanto si richiede cautela nella prescrizione di teofillina o di altri farmaci beta-adrenergici contemporaneamente al formoterolo.
Il trattamento concomitante con chinidina, disopiramide, procainamide, fenotiazine, alcuni antistaminici (ad es.
terfenadina), inibitori delle monoammino-ossidasi e antidepressivi triciclici può causare un prolungamento dell’intervallo QTc e aumentare il rischio di aritmie ventricolari.
Inoltre, L-dopa, L-tiroxina, ossitocina ed alcool possono alterare la tolleranza cardiaca nei confronti dei beta-2 simpaticomimetici.
Il trattamento concomitante con inibitori delle monoammino-ossidasi, inclusi agenti con proprietà simili come furazolidone e procarbazina, può precipitare reazioni ipertensive.
Esiste un elevato rischio di aritmie in pazienti sottoposti simultaneamente ad anestesia con idrocarburi alogenati.
Il trattamento concomitante con derivati xantinici, steroidi o diuretici può potenziare un possibile effetto di ipokaliemia dei beta2-agonisti (vedere paragrafo 4.4).
In pazienti trattati con glicosidi digitalici, una ipokaliemia può incrementare la predisposizione alle aritmie.

Effetti indesiderati

La reazione avversa più comune è stata il tremore.
In uno studio clinico con INUVER della durata di 12 settimane, il tremore è stato osservato solo con dosi più elevate (2 inalazioni due volte al giorno), e si è manifestato più frequentemente all’inizio del trattamento e con intensità lieve.
Nessun paziente ha dovuto sospendere lo studio a causa del tremore.
Esperienza negli studi clinici con pazienti asmatici La sicurezza di INUVER è stata valutata in studi clinici con il farmaco attivo in confronto a placebo nei quali 719 pazienti di età uguale e superiore ai 12 anni affetti da asma di varia gravità sono stati esposti al farmaco.
L’incidenza delle reazioni avverse riportata nella tabella sottostante si riferisce a pazienti asmatici di età uguale e superiore a 12 anni, ed è basata sui dati relativi alla sicurezza provenienti da due studi clinici pilota in cui INUVER è stato somministrato alle dosi raccomandate in questo RCP per un periodo compreso tra 8 e 12 settimane.
Negli studi clinici con INUVER non sono stati osservati disturbi psichiatrici, ma questi sono stati comunque riportati nella tabella come un potenziale effetto di classe dei corticosteroidi per via inalatoria.
Di seguito sono riportati gli effetti indesiderati che sono stati correlati con beclometasone dipropionato e formoterolo in associazione fissa (INUVER), elencati secondo classificazione per sistemi e organi.
Le frequenze sono state definite come segue: molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, <1/10), non comune (≥ 1/1000, <1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1000), molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi Reazione Avversa Frequenza
Infezioni ed infestazioni Nasofaringite Non comune
Candidosi orale Non comune
Polmonite (nei pazienti con BPCO) Comune
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipertrigliceridemia Non comune
Disturbi psichiatrici Iperattività psicomotoria, disturbi del sonno, ansia, depressione, aggressività, alterazioni comportamentali (prevalentemente nei bambini) Non nota
Patologie dell'occhio Visione, offuscata (vedere anche il paragrafo 4.4) Non nota
Patologie del sistema nervoso Tremore Comune
Cefalea Non comune
Patologie cardiache Tachicardia Non comune
Bradicardia sinusale Non comune
Angina pectoris Non comune
Ischemia miocardica Non comune
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Irritazione alla gola, esacerbazione dell’asma Non comune
Dispnea Non comune
Dolore orofaringeo Non comune
Disfonia Non comune
Tosse Non comune
Patologie gastrointestinali Nausea Non comune
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Affaticamento Non comune
Irritabilità Non comune
Esami diagnostici Intervallo QT dell’elettrocardiogramma prolungato Non comune
Riduzione del cortisolo libero urinario Non comune
Riduzione del cortisolo ematico Non comune
Aumento dei livelli del potassio ematico Non comune
Aumento dei livelli di glucosio sierico Non comune
Scarsa progressione dell’onda R all’elettrocardiogramma Non comune
Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate con formoterolo sono: tremore, cefalea, tachicardia, bradicardia sinusale, angina pectoris, ischemia miocardica, prolungamento dell’intervallo QT.
Tra le reazioni avverse osservate, quelle tipicamente associate al beclometasone dipropionato sono: nasofaringite, candidosi orale, disfonia, irritazione alla gola, irritabilità, riduzione del cortisolo libero urinario, riduzione del cortisolo sierico, aumento dei livelli di glucosio sierico.
Ulteriori reazioni avverse, non osservate nell’esperienza clinica con INUVER ma tipicamente associate con la somministrazione per via inalatoria di beclometasone dipropionato, includono altre infezioni fungine orali e polmonite.
Alterazioni del gusto sono state segnalate occasionalmente durante terapia inalatoria corticosteroidea.
Riguardo le misure da prendere per minimizzare l’insorgenza di infezioni fungine orali, candidosi orale e disfonia, (vedere il paragrafo 4.4).
Gli effetti sistemici dei corticosteroidi inalatori (ad esempio il beclometasone dipropionato) possono verificarsi in particolar modo quando si somministrano alte dosi del medicinale per lunghi periodi di tempo, e possono comprendere: sindrome di Cushing, aspetto cushingoide, soppressione surrenale, diminuzione della densità minerale ossea, ritardo della crescita nei bambini e negli adolescenti, cataratta e glaucoma (vedere anche paragrafo 4.4).
Ulteriori reazioni avverse, non osservate nell’esperienza clinica con INUVER a dosi terapeutiche ma tipicamente associate con la somministrazione di beta2-agonisti come il formoterolo, sono palpitazioni, fibrillazione atriale, extrasistole ventricolari, tachiaritmia, ipokaliemia potenzialmente grave e aumento/diminuzione della pressione arteriosa.
Durante la terapia inalatoria con formoterolo sono state segnalate occasionalmente insonnia, capogiri, irrequietezza ed ansia.
Il formoterolo può inoltre indurre crampi muscolari, mialgia.
Sono state osservate anche reazioni di ipersensibilità che includono eruzione cutanea, orticaria, prurito, eritema ed edema ad occhi, viso, labbra e gola (angioedema).
Come per altre terapie inalatorie, si può manifestare broncospasmo paradosso, con un immediato aumento di respiro sibilante, tosse e dispnea dopo l’inalazione (vedere anche paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica I dati di farmacocinetica disponibili non supportano la sicurezza di INUVER nei bambini di età compresa tra i 5 e 11 anni.
Sono disponibili informazioni cliniche limitate relativamente agli adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni (vedere i paragrafi 4.2, 5.1 e 5.2).
In uno studio clinico randomizzato della durata di 12 settimane condotto in pazienti adulti ed adolescenti, 162 adolescenti di età compresa tra 12 e 17 anni affetti da asma di entità da moderata a grave hanno ricevuto INUVER o la corrispondente formulazione in soluzione pressurizzata per inalazione, alla dose di 1 o 2 inalazioni due volte al giorno; frequenza, tipologia e gravità delle reazioni avverse al farmaco non sono apparse differenti negli adolescenti rispetto agli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa

Gravidanza e allattamento

Fertilità Non sono disponibili dati sugli esseri umani.
In studi effettuati nei ratti, la presenza di beclometasone dipropionato ad alte dosi nel trattamento combinato è stata associata a ridotta fertilità femminile ed embriotossicità (vedere paragrafo 5.3).
Gravidanza Non vi sono dati clinici rilevanti sull’uso di INUVER in donne in gravidanza.
Studi nell’animale con l’associazione di beclometasone dipropionato e formoterolo hanno evidenziato segni di tossicità sulla riproduzione e sul feto dopo elevata esposizione sistemica (vedere paragrafo 5.3).
È noto che elevate dosi di corticosteroidi somministrati negli animali gravidi causano anomalie nello sviluppo fetale, inclusa palatoschisi, e ritardo della crescita intrauterina.
A causa dell’effetto tocolitico degli agenti beta2-simpaticomimetici occorre esercitare particolare cautela durante il travaglio.
L’uso di formoterolo non è raccomandato durante la gravidanza, ed in particolare alla fine della gravidanza o durante il travaglio, a meno che non esista nessun’altra (e più sicura) alternativa disponibile.
INUVER deve essere usato durante la gravidanza solamente se i benefici attesi superino i potenziali rischi.
Allattamento Non ci sono dati clinici rilevanti sull’uso di INUVER durante l’allattamento nella specie umana.
Nonostante non ci siano dati provenienti da studi sugli animali, è ragionevole ritenere che il beclometasone dipropionato sia escreto nel latte materno, come altri corticosteroidi.
Mentre non è noto se il formoterolo passi nel latte materno umano, é stato rilevato nel latte di animali.
La somministrazione di INUVER alle donne durante l’allattamento al seno deve essere presa in considerazione se i benefici attesi superano i potenziali rischi.
Deve essere presa la decisione se interrompere l’allattamento al seno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con INUVER, tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento per il bambino e il beneficio della terapia per la donna.

Conservazione

Conservare nella confezione originale per proteggere il medicinale dall’umidità.
Estrarre l’inalatore dalla sua confezione in alluminio immediatamente prima del primo utilizzo.
Precedentemente alla prima apertura della busta: Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Dopo la prima apertura della busta: Non conservare a temperatura superiore ai 25°C.

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Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.