INNOHEP 10SIR 2500UI/0,25ML

29,04 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TINZAPARINA SODICA
  • ATC: B01AB10
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 03/04/2021

Profilassi della tromboembolia venosa (TEV) in pazienti adulti sottoposti a intervento chirurgico, in particolare ortopedico, generale o oncologico. Profilassi della tromboembolia venosa in pazienti adulti non chirurgici, immobilizzati a causa di una condizione clinica acuta, ivi incluse: insufficienza cardiaca acuta, insufficienza respiratoria acuta, infezioni gravi, neoplasia attiva nonché esacerbazioni di malattie reumatiche. Prevenzione della coagulazione nei circuiti extracorporei durante l’emodialisi e l’emofiltrazione negli adulti.
Tinzaparina sodica 10.000 UI anti-Xa/mL in siringa preriempita: Tinzaparina sodica 2.500 UI anti-Xa/0,25 mL soluzione iniettabile, Tinzaparina sodica 3.500 UI anti-Xa/0,35 mL soluzione iniettabile, Tinzaparina sodica 4.500 UI anti-Xa/0,45 mL soluzione iniettabile. Eccipienti con effetti noti: Sodio (in totale <23 mg/mL). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; Presenza o anamnesi di trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II) (vedere paragrafo 4.4).
Emorragia grave in atto o condizioni che predispongono all’insorgere di un’emorragia grave.
Si definisce grave un’emorragia che soddisfi uno qualsiasi di questi tre criteri: a) si verifica in un’area o in un organo critico (per esempio intracranica, intraspinale, intraoculare, retroperitoneale, intra-articolare o pericardica, intra-uterina o intramuscolare con sindrome compartimentale), b) causa una riduzione del livello di emoglobina di 20 g/L (1,24 mmol/L) o più, oppure c) comporta la necessità di procedere alla trasfusione di una o più unità di sangue intero o di eritrociti.Endocardite settica.

Posologia

Posologia Profilassi degli eventi tromboembolici negli adulti: Il prodotto deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea.
Pazienti chirurgici a rischio moderato di eventi tromboembolici: 3.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea 2 ore prima dell’intervento chirurgico e successivamente una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.
Pazienti chirurgici ad alto rischio di eventi tromboembolici, per esempio sottoposti a intervento chirurgico ortopedico o oncologico: 4.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea 12 ore prima dell’intervento chirurgico e successivamente una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.
Pazienti non chirurgici immobilizzati a causa di una condizione clinica acuta: 3.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea una volta al giorno nei pazienti a rischio moderato di TEV oppure 4.500 UI anti-Xa somministrate per via sottocutanea una volta al giorno nei pazienti ad alto rischio di TEV.
La somministrazione deve continuare per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.
Anestesia neuroassiale Si consiglia di usare cautela nell’eseguire un’anestesia neuroassiale o una rachicentesi in pazienti in terapia con Innohep a dosi profilattiche, vedere paragrafo 4.4: Anestesia neuroassiale.
Se è programmata un’anestesia neuroassiale, osservare un intervallo minimo di 12 ore tra l’ultima dose profilattica e l’inserimento dell’ago o del catetere.
La somministrazione di Innohep non dovrà essere ripresa prima che siano trascorse almeno 4-6 ore dall’esecuzione dell’anestesia spinale o dalla rimozione del catetere.
Pertanto, l’avvio di una tromboprofilassi preoperatoria con Innohep nelle due ore antecedenti l’intervento chirurgico non è compatibile con l’anestesia neuroassiale.
Emodialisi ed emofiltrazione negli adulti: Durata pari o inferiore a 4 ore: Iniezione in bolo di 2.000-2.500 UI anti-Xa all’inizio della dialisi.
Durata superiore a 4 ore: Iniezione in bolo di 2.500 UI anti-Xa all’inizio della dialisi/filtrazione, seguita da 750 UI anti-Xa/ora in infusione continua.
Regolazione della dose: Se necessario, la dose del bolo può essere aumentata o diminuita gradualmente con incrementi di 500 UI anti-Xa fino ad ottenere una risposta soddisfacente.
La dose abituale è di 2.000-4.500 UI anti-Xa.
In caso di concomitante trasfusione di sangue o di emazie concentrate, si potrà somministrare un’ulteriore iniezione in bolo di 500-1.000 UI anti-Xa.
Monitoraggio della dose: Per monitorare la dose di Innohep durante l’emodialisi/emofiltrazione si potrà procedere alla determinazione dell’attività plasmatica anti-Xa.
Un’ora dopo la somministrazione, il livello di anti-Xa plasmatico deve essere di circa 0,5 UI anti-Xa/mL.
Intercambiabilità Per l'intercambiabilità con altre eparine a basso peso molecolare (LMWH), vedere paragrafo 4.4.
Popolazioni speciali Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Innohep nei bambini di età inferiore ai 18 anni non sono state ancora stabilite.
I dati al momento disponibili sono riportati al paragrafo 5.2; non si può, tuttavia, formulare alcuna raccomandazione in merito alla posologia.
Danno renale Se si sospetta la presenza di un danno renale, la funzionalità renale dovrà essere valutata utilizzando una formula basata sulla creatinina sierica per stimare il livello di clearance della creatinina.
L’uso nei pazienti con un livello di clearance della creatinina <30 mL/minuto non è raccomandato visto che il dosaggio non è stato stabilito in questa popolazione.
Le evidenze disponibili non mostrano accumulo nei pazienti con livelli di clearance della creatinina fino a 20 mL/min.
Se necessario, in questi pazienti la somministrazione di Innohep può essere avviata con concomitante monitoraggio di anti-Xa, se il beneficio supera il rischio (vedere paragrafo 4.4: Danno renale).
Anziani Innohep deve essere usato alle dosi standard negli anziani.
Si raccomanda precauzione nel trattamento dei pazienti anziani con danno renale.
Se si sospetta la presenza di un danno renale, vedere paragrafo 4.2: Danno renale e paragrafo 4.4: Danno renale.
Peso Per i pazienti di peso corporeo molto basso o molto alto, in alternativa alla dose fissa si può prendere in considerazione la somministrazione di 50 UI anti-Xa per kg di peso corporeo una volta al giorno.
Per i pazienti chirurgici, la prima dose viene somministrata per via sottocutanea 2 ore prima dell’intervento.
La somministrazione deve continuare una volta al giorno per tutto il periodo in cui il paziente è considerato a rischio di TEV.
Modo di somministrazione Prima della somministrazione, controllare visivamente i prodotti parenterali.
Non usare se si osserva torbidità o precipitato.
Il liquido può diventare giallo durante la conservazione ma è comunque utilizzabile.
Per la profilassi degli eventi tromboembolici negli adulti, il prodotto deve essere somministrato mediante iniezione sottocutanea che può essere eseguita nella cute addominale, nella parte esterna della coscia, nella zona lombare della schiena, nella parte superiore della gamba o nella parte superiore del braccio.
Non iniettare nell’area intorno all’ombelico, vicino a cicatrici o nelle ferite.
Per le iniezioni addominali, il paziente deve essere in posizione supina; alternare le iniezioni sul lato sinistro e sul lato destro.
Non espellere la bolla d’aria presente nella siringa.
Eseguire l’iniezione in una plica cutanea tenuta fra l’indice ed il pollice.
Per l’emodialisi, la dose di Innohep deve essere somministrata nella cannula arteriosa del dializzatore oppure per via endovenosa.
Il dializzatore può essere preparato facendo scorrere attraverso di esso 500-1.000 mL di sodio cloruro isotonico (9 mg/mL) contenente 5.000 UI anti-Xa di Innohep per litro.

Avvertenze e precauzioni

Anestesia neuroassiale In considerazione del rischio di ematomi spinali in grado di determinare una paralisi prolungata o permanente, si consiglia di usare cautela nell’eseguire un’anestesia neuroassiale o una rachicentesi in pazienti in terapia con Innohep a dosi profilattiche .
Si dovrà osservare un intervallo minimo di 12 ore tra l’ultima dose profilattica e l’inserimento dell’ago o del catetere.
Anche per le tecniche continue, si dovrà osservare un analogo intervallo di tempo prima di rimuovere il catetere.
La somministrazione di Innohep non dovrà essere ripresa prima che siano trascorse almeno 4-6 ore dall’esecuzione dell’anestesia spinale o dalla rimozione del catetere.
I pazienti devono essere monitorati attentamente per individuare eventuali segni e sintomi di lesione neurologica.
Emorragia Si consiglia di usare cautela nel somministrare Innohep a pazienti a rischio di emorragia.
Per i pazienti a rischio di emorragia grave, vedere paragrafo 4.3.
L’associazione con medicinali che influiscono sulla funzionalità piastrinica o sul sistema della coagulazione deve essere evitata o monitorata attentamente (vedere paragrafo 4.5).
Iniezioni intramuscolari In considerazione del rischio di ematoma, Innohep non deve essere somministrato mediante iniezione intramuscolare.
In considerazione del rischio di ematoma, si dovranno, inoltre, evitare anche iniezioni intramuscolari concomitanti.
Trombocitopenia indotta dall’eparina La conta piastrinica dovrà essere misurata prima dell’inizio del trattamento e, quindi, periodicamente a causa del rischio di trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II).
La somministrazione di Innohep deve essere interrotta nei pazienti che sviluppano trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II) (vedere paragrafi 4.3 e 4.8).
Le conte piastriniche si normalizzano generalmente entro 2-4 settimane dalla sospensione del trattamento.
Iperkaliemia I prodotti a base di eparina possono sopprimere la secrezione surrenale di aldosterone, inducendo iperkaliemia.
I fattori di rischio comprendono diabete mellito, insufficienza renale cronica, acidosi metabolica pre-esistente, potassio plasmatico aumentato pre-trattamento, terapia concomitante con farmaci che possono aumentare il potassio plasmatico e uso a lungo termine di Innohep.
Nei pazienti a rischio, i livelli di potassio devono essere misurati prima dell’inizio dell’assunzione di Innohep e successivamente monitorati con regolarità.
L’iperkaliemia correlata all’uso di eparina è generalmente reversibile con l’interruzione del trattamento, sebbene possa essere necessario considerare altri approcci nel caso in cui il trattamento con Innohep sia ritenuto salvavita (per esempio riduzione dell’assunzione di potassio, interruzione di altri farmaci che potrebbero influire sull’equilibrio del potassio).
Valvole cardiache protesiche Casi di insuccesso terapeutico sono stati segnalati in pazienti con valvole cardiache protesiche trattati con dosi anticoagulanti piene di Innohep ed altre eparine a basso peso molecolare.
L’uso di Innohep non è raccomandato in questa popolazione.
Danno renale L’uso nei pazienti con un livello di clearance della creatinina <30 mL/minuto non è raccomandato in quanto il dosaggio non è stato stabilito in questa popolazione.
Le evidenze disponibili non mostrano accumulo nei pazienti con livelli di clearance della creatinina fino a 20 mL/minuto.
Se necessario, in questi pazienti la somministrazione di Innohep può essere effettuata con cautela con concomitante monitoraggio di anti-Xa, se il beneficio supera il rischio (vedere paragrafo 4.2).
Pur rimanendo un inadeguato predittore di rischio emorragico, il monitoraggio anti-Xa è la misura più appropriata degli effetti farmacodinamici di Innohep.
Anziani Avendo gli anziani maggiore probabilità di avere una funzionalità renale ridotta (vedere paragrafo 4.4: Danno renale), occorre usare cautela nel prescrivere loro Innohep.
Intercambiabilità Le eparine a basso peso molecolare non devono essere usate in modo intercambiabile viste le differenze che le contraddistinguono a livello di farmacocinetica ed attività biologica.
Il passaggio ad un’eparina a basso peso molecolare alternativa, specialmente durante l’uso prolungato, deve essere eseguito con particolare cautela seguendo le specifiche istruzioni di dosaggio di ciascun prodotto.
Avvertenze relative agli eccipienti Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per mL, ovvero è essenzialmente ‘privo di sodio’.

Interazioni

L’effetto anticoagulante di Innohep può essere intensificato da altri farmaci che agiscono sul sistema della coagulazione, quali quelli che inibiscono la funzionalità piastrinica (come, per esempio, l’acido acetilsalicilico e altri farmaci anti-infiammatori non steroidei), agenti trombolitici, antagonisti della vitamina K, proteina C attivata, inibitori diretti dei fattori Xa e IIa.
Queste associazioni devono essere evitate o monitorate attentamente (vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

Gli effetti indesiderati segnalati con maggiore frequenza sono eventi emorragici, anemia secondaria a emorragia e reazioni al sito di iniezione.
L’emorragia può presentarsi in qualsiasi organo e con diversi gradi di gravità.
Si possono verificare complicazioni, in particolare con la somministrazione di dosi elevate.
Sebbene le emorragie gravi non siano comuni, in alcuni casi sono state segnalate morte o disabilità permanente.
La trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II) si manifesta perlopiù entro 5-14 giorni dalla somministrazione della prima dose.
Inoltre, nei pazienti precedentemente esposti ad eparina, ne è stata descritta una forma a insorgenza rapida.
La trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II) può essere associata a trombosi arteriosa e venosa.
Innohep deve essere interrotto in tutti i casi di trombocitopenia immuno-mediata indotta da eparina (tipo II) (vedere paragrafo 4.4).
In casi rari, Innohep può causare iperkaliemia dovuta a ipoaldosteronismo.
I pazienti a rischio includono quelli con diabete mellito o danno renale (vedere paragrafo 4.4).
Talvolta possono verificarsi reazioni allergiche gravi, tra cui casi rari di necrosi della cute, eruzione cutanea tossica (per esempio sindrome di Stevens-Johnson), angioedema e anafilassi.
Il trattamento deve essere interrotto tempestivamente al minimo sospetto di tali reazioni gravi.
La stima della frequenza degli effetti indesiderati è basata su un’analisi aggregata dei dati ottenuti con studi clinici e da segnalazioni spontanee.
Gli effetti indesiderati sono elencati in base alla classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA e i singoli effetti indesiderati sono riportati a partire da quelli segnalati con la maggiore frequenza.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono presentate in ordine decrescente di gravità.
Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000).
Patologie del sistema emolinfopoietico
Comune ≥1/100, <1/10 Anemia (compresa diminuzione dell’emoglobina)
Non comune ≥81/1.000, <1/100 Trombocitopenia (tipo I) (compresa diminuzione della conta delle piastrine)
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Trombocitopenia indotta dall’eparina (tipo II), Trombocitosi
Disturbi del sistema immunitario
Non comune ≥1/1.000, <1/100 Ipersensibilità
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Reazione anafilattica
Disturbi del metabolismo e della nutrizione
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Iperkaliemia
Patologie vascolari
Comune ≥1/100, <1/10 Emorragia, Ematoma
Non comune ≥1/1.000, <1/100 Contusione, ecchimosi e porpora
Patologie epatobiliari
Non comune ≥1/1.000, <1/100 Enzimi epatici aumentati (comprese transaminasi, ALT, AST e GGT aumentate)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo
Non comune ≥1/1.000, <1/100 Dermatite (compresa dermatite allergica e bollosa), Eruzione cutanea, Prurito
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Eruzione cutanea tossica (compresa sindrome di Stevens-Johnson), Necrosi della cute, Angioedema, Orticaria
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Osteoporosi (associata al trattamento a lungo termine)
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella
Raro ≥1/10.000, <1/1.000 Priapismo
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione
Comune ≥1/100, <1/10 Reazione in sede di iniezione (compresi ematoma, emorragia, dolore, prurito, nodulo, eritema e stravaso in sede di iniezione)
Popolazione pediatrica Le limitate informazioni emerse da uno studio e dai dati rilevati successivamente all’immissione in commercio indicano che l’andamento delle reazioni avverse nei bambini e negli adolescenti è comparabile a quello riscontrato negli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza L’uso di farmaci anticoagulanti in gravidanza richiede il coinvolgimento di uno specialista.
Gli studi condotti sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti a livello di tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
Un ampio numero di dati relativi a donne in gravidanza (più di 2.200 esiti di gravidanze esposte) indica che la tinzaparina non causa effetti teratogeni o di tossicità feto/neonatale.
La tinzaparina non attraversa la placenta.
Innohep può essere usato durante tutti i trimestri della gravidanza, se clinicamente necessario.
Anestesia epidurale: In considerazione del rischio di ematoma vertebrale, le dosi terapeutiche di Innohep (175 UI/kg) sono controindicate nei pazienti sottoposti ad anestesia neuroassiale.
Pertanto, l’anestesia epidurale nelle donne in gravidanza deve essere sempre eseguita osservando un intervallo di almeno 24 ore dalla somministrazione dell’ultima dose di Innohep.
Dosi profilattiche possono essere somministrate osservando un intervallo minimo di 12 ore tra l’ultima somministrazione di Innohep e l’inserimento dell’ago o del catetere.
Donne in gravidanza con valvole cardiache protesiche: Casi di insuccesso terapeutico sono stati segnalati in donne in gravidanza con valvole cardiache protesiche trattate con dosi intere ad effetto anticoagulante di Innohep e altre eparine a basso peso molecolare.
L’uso di Innohep non può essere raccomandato in questa popolazione.
Allattamento I dati sugli animali indicano che l’escrezione di Innohep nel latte materno è minima.
Non è noto se la tinzaparina sia escreta nel latte materno.
Sebbene l’assorbimento orale delle eparine a basso peso molecolare sia improbabile, il rischio per i neonati/lattanti non può essere escluso.
Nei pazienti a rischio, l’incidenza di tromboembolia venosa è particolarmente alto nelle prime sei settimane successive al parto.
Si dovrà, pertanto, decidere se interrompere l’allattamento al seno o interrompere la terapia/astenersi dalla terapia con Innohep tenendo in considerazione il beneficio dell’allattamento al seno per il bambino e quello della terapia per la donna.
Fertilità Non esistono studi clinici sulla fertilità condotti con Innohep.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 05/11/2024.

Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.