FROBEN RAFFREDDORE 15ML 0,05%
10,40 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 15/01/2024
Decongestionante della mucosa nasale (libera il naso chiuso), specie in caso di raffreddore.
100 ml di prodotto contengono: Principio attivo: ossimetazolina cloridrato 50 mg. Uno spruzzo corrisponde a 0,1 ml di soluzione e contiene 0,05 mg di ossimetazolina. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- - Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1 - Ipertrofia prostatica - Malattie cardiache ed ipertensione arteriosa grave - Glaucoma - Ipertiroidismo - Infiammazione o lesioni della mucosa orale o della pelle intorno alle narici.
Non somministrare nei pazienti in trattamento con farmaci antidepressivi, durante e nelle due settimane successive alla terapia.
In particolare, l’uso concomitante con inibitori delle monoamminossidasi (IMAO) può causare un aumento della pressione sanguigna o crisi ipertensive (vedere paragrafo 4.5); Il farmaco è controindicato nei bambini di età inferiore ai 12 anni. Posologia
- Posologia Adulti e bambini oltre i dodici anni Uno spruzzo per narice ogni 6 - 12 ore, se necessario.
Non superare i 4 giorni di trattamento salvo diversa indicazione del medico.
Non superare le dosi consigliate.
Modo di somministrazione Per l’uso togliere il cappuccio di plastica, introdurre l’estremità del flacone nella narice e premere con moto rapido e deciso, respirando profondamente con il naso. Avvertenze e precauzioni
- Nei pazienti con malattie cardiovascolari, specialmente negli ipertesi, l’uso dei decongestionanti nasali deve comunque essere di volta in volta sottoposto al giudizio del medico.
I pazienti con patologie della tiroide, diabete, o difficoltà nella minzione per ingrossamento della prostata non dovrebbero assumere ossimetazolina, salvo diversa indicazione del medico.
Possono verificarsi fastidi temporanei come bruciore, pizzicore, starnuti o aumentata secrezione nasale.
L’uso frequente o protratto dei vasocostrittori può alterare la normale funzione della mucosa del naso e dei seni paranasali, inducendo anche assuefazione al farmaco.
Il ripetere le applicazioni per lunghi periodi può risultare dannoso.Impiegare con cautela negli anziani per il pericolo di ritenzione urinaria.
L’uso, specie se prolungato, dei medicinali topici può dar luogo a fenomeni di sensibilizzazione e riduzione dell'efficacia del farmaco somministrato (tachifilassi): in tal caso è necessario interrompere il trattamento ed istituire una terapia idonea.
Se i sintomi persistono o peggiorano, o compaiono nuovi sintomi, i pazienti devono interrompere l’utilizzo e consultare un medico; in ogni caso il trattamento non deve essere protratto per oltre 4 giorni per evitare un effetto rebound e fenomeni di rinite indotti dal farmaco.
Attenersi con scrupolo alle dosi consigliate.
Non deve essere usato per via orale.
Il medicinale, se accidentalmente ingerito o se impiegato per lungo periodo in dosi eccessive può determinare fenomeni tossici.
Esso va tenuto lontano dalla portata dei bambini, poiché l’ingestione accidentale può provare sedazione spiccata.
Evitare il contatto del liquido con gli occhi.
Attenzione per chi svolge attività sportive: il prodotto contiene sostanze vietate per doping.
È vietata un’assunzione diversa, per schema posologico e per via di somministrazione, da quelle riportate. Interazioni
- Non somministrare durante e nelle due settimane successive a terapia con farmaci antidepressivi.
L’ossimetazolina esercita le sue proprietà vasocostrittrici stimolando i recettori adrenergici e favorendo il rilascio di noradrenalina dai siti di stoccaggio neuronali.
Gli inibitori delle monoamminossidasi (IMAO), ostacolano il metabolismo delle ammine simpaticomimetiche aumentando la disponibilità di noradrenalina rilasciabile nel sistema nervoso, possono potenziare l'effetto pressorio dell’ossimetazolina.
In letteratura medica sono stati riportati casi di crisi ipertensive acute dovuti all’uso concomitante di IMAO e amine simpaticomimetiche.
L’ossimetazolina potrebbe ridurre l’efficacia dei farmaci beta-bloccanti, metil dopa o altri farmaci antiipertensivi.
Potrebbero verificarsi fenomeni di ipertensione e di aritmie quando gli antidepressivi triciclici vengono somministrati con farmaci simpaticomimetici come l’ossimetazolina.
Può verificarsi un aumento della tossicità cardiovascolare quando i farmaci simpaticomimetici vengono somministrati in concomitanza di farmaci antiparchinsoniani come le bromocriptine. Effetti indesiderati
- Di seguito vengono riportate le reazioni avverse identificate durante l’esperienza post marketing con ossimetazolina, suddivise in base all’incidenza delle segnalazioni spontanee e secondo le categorie di frequenza che utilizzano la seguente convenzione: Molto comune (≥1/10); Comune (≥1/100, <1/10); Non comune (≥1/1.000, <1/100); Raro (≥1/10.000, <1/1.000); Molto raro (<1/10.000); Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Il medicinale può determinare localmente fenomeni di sensibilizzazione e congestione delle mucose di rimbalzo.Classificazione per sistemi e organi Raro (≥1/10.000 a <1/1000) Molto raro (<1/10.000) Patologie dell’occhio Irritazione degli occhi Fastidio o rossore Patologie cardiache Tachicardia Palpitazioni Innalzamento della pressione arteriosa Bradicardia riflessa. Patologie del sistema nervoso centrale Insonnia Nervosismo Tremore Ansia Agitazione Irritabilità Cefalea. Patologie gastrointestinali Nausea Patologie renali e urinarie Disturbi della minzione. Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Epistassi Fastidio nasale Irritazione della gola Starnuti
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- Non ci sono studi clinici adeguati e controllati su donne in gravidanza o in allattamento per l’ossimetazolina.
Questo medicinale non deve essere usato durante la gravidanza o l'allattamento a meno che il potenziale beneficio del trattamento per la madre sia maggiore dei possibili rischi per il feto in via di sviluppo o l'allattamento infantile.
Non è noto se l’ossimetazolina e i suoi metaboliti vengano escreti nel latte umano. Conservazione
- Conservare a temperatura inferiore a 25°C.
Non refrigerare.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.