FARGANESSE 20CPR RIV 25MG
2,65 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 26/09/2018
Trattamento sintomatico degli stati allergici a carico dell’apparato respiratorio, delle mucose e della cute. Reazioni allergiche da farmaci e da trasfusioni di sangue o emoderivati. Pruriti diffusi. Reazioni anafilattiche. Punture d’insetti. Come sedativo ipnotico e per le turbe emotive di lieve entità.
Ogni compressa rivestita contiene: Principio attivo: prometazina cloridrato 28 mg pari a base 25 mg. 1 fiala di soluzione iniettabile contiene: Principio attivo: prometazina cloridrato 56,4 mg, pari a base 50 mg
Controindicazioni
- Gravidanza accertata o presunta; ipersensibilità nota verso la prometazina e verso altri antistaminici di analoga struttura chimica.
Il prodotto è inoltre controindicato nei bambini sotto i due anni di età, durante l’allattamento, nei pazienti in trattamento con inibitori delle monoamino–ossidasi (IMAO), in corso di terapia nelle affezioni delle basse vie respiratorie, compresa l’asma bronchiale.
Per i suoi effetti anticolinergici non utilizzare in caso di glaucoma, nell’ipertrofia prostatica, nell’ostruzione del collo vescicale, nelle stenosi pilorica e duodenale o di altri tratti dell’apparato gastroenterico ed urogenitale. Posologia
- Adulti – Via orale: 1–4 compresse nelle 24 ore, ripartiti in più somministrazioni ai pasti.
Somministrare alla sera la dose più alta.
Adulti – Via parenterale: generalmente 25–50 mg (1–2 mi) per iniezione intramuscolare profonda o in caso di urgenza le stesse dosi per iniezione endovenosa lenta (diluire 1 mi di Farganesse in 10 ml di acqua per preparazioni iniettabili).Non sì deve superare la dose di 100 mg per via parenterale.
Bambini – Via parenterale: l’uso nei bambini, in particolare in quelli tra 6 mesi e i 2 anni di età, va limitato a trattamenti occasionali o in situazioni dì emergenza ed effettuato sotto il diretto controllo del medico.
Da 6 mesi a 1 anno: 2,5 – 5 mg al giorno, per via i.m.
profonda.
Da 1 anno a 5 anni; 5– 7,5 mg al giorno, per via i.m.
profonda.
Da 5 a 10 anni; 7,5–12,5 mg al giorno, per via i.m.
profonda, Per ottenere un effetto ipnotico sedativo è sufficiente una dose serale di 2,5–5 mg.
Nel trattamento di pazienti anziani la posologia deve essere attentamente stabilita dal medico che dovrà valutare una eventuale riduzione dei dosaggi sopraindicati. Avvertenze e precauzioni
- Alle comuni dosi terapeutiche gli antistaminici in genere presentano effetti secondari assai variabili da composto a composto e da soggetto a soggetto.
Particolare cautela occorre nel determinare la dose in soggetti anziani e nei bambini in considerazione della loro maggiore sensibilità verso gli antistaminici.
Gli effetti degli antistaminici sono accentuati dall’alcool, dagli ipnotici, dai sedativi e tranquillanti e da altri farmaci ad effetto depressivo sul SNC.
L’uso degli antistaminici può mascherare i primi segni di ototossicità di certi antibiotici.
L’effetto antiemetico della prometazina può mascherare i sintomi di una malattia non riconosciuta e ostacolare la diagnosi.
Ad alte dosi, in genere per via parenterale, è possibile la comparsa di segni extrapiramidali, pertanto la prometazina non dovrebbe essere impiegata nei bambini che presentano segni indicativi di sindrome di Reye o di altra affezione epatica.
La prometazina infine deve essere usata con cautela in soggetti con affezioni epatiche e cardiovascolari.
Poiché la prometazina deprime l’attività del midollo osseo, la comparsa di leucopenia e agranulocitosi risulta facilitata dall’associazione con altri farmaci mielodepressori.
Tale associazione dovrebbe pertanto essere evitata.
TENERE FUORI DALLA PORTATA DEI BAMBINI Interazioni
- Gli effetti degli antistaminici sono accentuati dall’alcool, dagli ipnotici, dai sedativi e tranquillanti e da altri farmaci ad effetto depressivo sul SNC
Effetti indesiderati
- Alle comuni dosi terapeutiche gli effetti collaterali più frequenti consistono in sedazione e sonnolenza, astenia, facile affaticabilità, difficoltà nella coordinazione motoria, visione indistinta, diplopia, vertigini, ronzii auricolari.
Sono tuttavia possibili segni d’eccitazione centrale, specialmente nei bambini, con la comparsa di euforia, nervosismo, tremori e insonnia e, ad altre dosi, convulsioni.
Le reazioni extrapiramidali sono rare e si riscontrano con l’impiego di alte dosi per via parenterale.
Sono inoltre frequenti per gli effetti anticolinergici del preparato, secchezza della bocca, della gola e del naso, stipsi, difficoltà nella minzione e ritenzione urinaria, riduzione ed ispessimento della secrezione bronchiale accompagnati da senso di oppressione toracica e respiro difficoltoso.
La comparsa di disturbi epigastrici, anoressia, nausea, vomito e diarrea può essere evitata somministrando gli antistaminici al momento dei pasti.
Il prodotto può determinare reazioni da fotosensibilizzazione e manifestazioni allergiche fino allo shock anafilattico.
Alle comuni dosi d’impiego il prodotto non manifesta effetti sul sistema cardiovascolare.
È tuttavia possibile, specie negli anziani o nei soggetti ipersensibili o con l’uso di prometazina per via parenterale, cefalea, ipotensione, tachicardia ed extrasistoli.
Sono stati riportati casi di porpora trombocitopenica, leucopenia, agranulocitosi ed ittero di tipo ostruttivo. Gravidanza e allattamento
- In gravidanza e durante l’allattamento il farmaco dovrà essere somministrato soltanto in caso di effettiva necessità.
Conservazione
- Conservare al riparo dalla luce.
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