EZETIMIBE ALT 30CPR 10MG
21,16 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 17/04/2018
Ipercolesterolemia primaria Ezetimibe somministrato assieme ad un inibitore della HMG-CoA reduttasi (statina), è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (eterozigote familiare e non-familiare) che non sono controllati adeguatamente con una statina somministrata da sola. La monoterapia con ezetimibe è indicata come terapia aggiuntiva alla dieta in pazienti con ipercolesterolemia primaria (familiare eterozigote e non-familiare) nei quali l’uso di statine è considerato inappropriato o non tollerato. Prevenzione di eventi cardiovascolari Ezetimibe è indicato per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari (vedere paragrafo 5.1) in pazienti con malattia coronarica (CHD) e con una storia di sindrome coronarica acuta (SCA), quando somministrato in aggiunta ad una terapia già in corso con una statina o una terapia iniziata contemporaneamente con una statina. Ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH omozigote) Ezetimibe somministrato contemporaneamente con una statina, è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta per un uso in pazienti con ipercolesterolemia familiare omozigote (HoFH). Il paziente può essere sottoposto anche ad ulteriori misure terapeutiche (per es., LDL aferesi). Sitosterolemia omozigote (Fitosterolemia) Ezetimibe è indicato come terapia aggiuntiva alla dieta per un uso in pazienti con sitosterolemia familiare omozigote.
Ogni compressa contiene 10 mg di ezetimibe. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 57 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Quando ezetimibe è somministrato contemporaneamente ad una statina, bisogna fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di questo particolare medicinale.
La terapia con ezetimibe somministrato contemporaneamente ad una statina è controindicata durante la gravidanza e l’allattamento.
Ezetimibe somministrato contemporaneamente ad una statina è controindicato nei pazienti con patologia epatica attiva o con valori delle transaminasi sieriche elevati, persistenti e di origine ignota. Posologia
- Posologia Il paziente deve seguire un adeguato regime dietetico ipolipemizzante e deve proseguire la dieta nel corso del trattamento con ezetimibe.
Il farmaco deve essere somministrato per via orale.
Il dosaggio raccomandato è di una compressa da 10 mg in monosomministrazione giornaliera.
Ezetimibe può essere somministrato a qualsiasi ora del giorno, indipendentemente dai pasti.
Quando si aggiunge ezetimibe ad una statina, si deve continuare la terapia con il normale dosaggio iniziale indicato per la specifica statina oppure si deve continuare ad utilizzare il dosaggio più elevato già prescritto in precedenza.
In tale circostanza deve essere consultata la posologia di quella particolare statina.
Uso in pazienti con malattia coronarica e storia di eventi SCA Per una riduzione degli eventi cardiovascolari, in pazienti con malattia coronarica e con storia di eventi SCA, ezetimibe 10 mg può essere somministrato con una statina con comprovato beneficio cardiovascolare.
Somministrazione contemporanea con sequestranti degli acidi biliari La somministrazione di Ezetimibe Alter deve avvenire o non meno di 2 ore prima o non meno di 4 ore dopo la somministrazione di un sequestrante degli acidi biliari.
Anziani Non è richiesto un adeguamento del dosaggio nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica L’inizio del trattamento deve essere effettuato sotto il controllo di uno specialista.
Bambini ed adolescenti di età superiore a 6 anni: la sicurezza e l’efficacia di ezetimibe in bambini e adolescenti di età compresa tra 6 e 17 anni non è stata stabilita.
I dati attualmente disponibili sono descritti nei paragrafi 4.4, 4.8, 5.1 e 5.2 ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Quando ezetimibe viene somministrato con una statina, si devono consultare le istruzioni relative al dosaggio di statine negli adolescenti.
Bambini di età inferiore a 6 anni: la sicurezza e l’efficacia di ezetimibe in bambini di età inferiore a 6 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Pazienti con compromissione epatica Non è richiesto un adeguamento del dosaggio in caso di insufficienza epatica lieve (punteggio di Child-Pugh da 5 a 6).
Il trattamento con ezetimibe va evitato in pazienti con disfunzione epatica moderata (punteggio di Child-Pugh da 7 a 9) o grave (punteggio di Child-Pugh >9), (vedere paragrafi 4.4 e 5.2).
Pazienti con danno renale Non è richiesto un adeguamento del dosaggio in pazienti con danno renale (vedere paragrafo 5.2). Avvertenze e precauzioni
- Quando ezetimibe è somministrato contemporaneamente ad una statina, bisogna fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di questo particolare medicinale.
Enzimi epatici In studi clinici controllati in cui i pazienti venivano trattati con ezetimibe ed una statina, sono stati osservati aumenti consecutivi delle transaminasi maggiori o uguali a 3 volte il Limite Normale Superiore [LSN]).
In caso di contemporanea somministrazione di ezetimibe con una statina, devono essere eseguiti test di funzionalità epatica all’inizio del trattamento e secondo quanto raccomandato per l’uso della statina (vedere paragrafo 4.8).
Nello studio IMProve Reduction of Outcomes: Studio Internazionale di Efficacia Vytorin (IMPROVE-IT), 18.144 pazienti con disturbo coronarico e con storia di eventi SCA sono stati randomizzati per ricevere ezetimibe/simvastatina 10/40 mg al giorno (n = 9.067) o simvastatina 40 mg al giorno (n = 9.077).
Durante un "follow-up" con un tempo mediano di 6.0 anni, l’incidenza di aumenti consecutivi delle transaminasi (con valori uguali o superiori a 3 volte il Limite Normale Superiore) è stata del 2,5% per ezetimibe/simvastatina e del 2,3% per simvastatina (vedere paragrafo 4.8).
In uno studio clinico controllato nel quale oltre 9.000 pazienti con malattia renale cronica sono stati randomizzati a ricevere ezetimibe 10 mg in associazione con simvastatina 20 mg al giorno (n=4.650) o placebo (n=4.620) (periodo di follow-up mediano di 4,9 anni), l’incidenza di aumenti consecutivi delle transaminasi (con valori uguali o superiori a 3 volte il Limite Normale Superiore) è stata dello 0,7% per ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,6% per il placebo (vedere paragrafo 4.8).
Muscolo scheletrico Nel periodo successivo alla commercializzazione sono stati segnalati casi di miopatia e rabdomiolisi.
La maggior parte dei pazienti che ha sviluppato rabdomiolisi era in terapia contemporaneamente con ezetimibe ed una statina.
Tuttavia, e molto raramente, sono stati segnalati casi di rabdomiolisi in monoterapia con ezetimibe e molto raramente anche quando la somministrazione di ezetimibe è stata effettuata contemporaneamente a quella di altri agenti noti per essere associati ad un incremento del rischio di rabdomiolisi.
Se sulla base dei sintomi muscolari, si sospetta un caso di miopatia o questa viene confermata da livelli di creatinfosfochinasi (CPK) 10 volte maggiori il Limite Normale Superiore (LSN), l’assunzione di ezetimibe, di qualsiasi statina, e di un qualunque altro farmaco di questo tipo che il paziente sta contemporaneamente assumendo, deve essere immediatamente interrotta.
Tutti i pazienti che iniziano la terapia con ezetimibe devono essere informati del rischio di miopatia e devono essere avvisati di riferire prontamente qualsiasi dolore, dolorabilità o debolezza muscolare inspiegabili (vedere paragrafo 4.8).
In IMPROVE-IT, 18.144 pazienti con malattia coronarica e con storia di eventi SCA, sono stati randomizzati per ricevere ezetimibe/simvastatina 10/40 mg al giorno (n = 9.067) o simvastatina 40 mg al giorno (n = 9.077).
Durante un "follow-up" con un tempo mediano di 6,0 anni, l’incidenza di miopatia è stata dello 0,2% per ezetimibe/simvastatina e 0,1% per simvastatina, casistica in cui la miopatia è stata definita come debolezza muscolare inspiegabile o dolore con valori sierici di CK ≥10 volte LSN o anche dopo due osservazioni consecutive con valori di CK ≥5 e <10 volte LSN.
L’incidenza di rabdomiolisi è stata dello 0,1% per ezetimibe/simvastatina e 0,2% per simvastatina, casistica in cui la rabdomiolisi è stata definita come debolezza muscolare inspiegabile o dolore, con valori sierici di CK ≥10 volte LSN con evidenza di danno renale, ≥5 volte LSN e in due occasioni consecutive <10 volte LSN, con evidenza di danno renale o valori di CK ≥10.000 IU/L senza evidenza di danno renale (vedere paragrafo 4.8.).
In uno studio clinico nel quale oltre 9.000 pazienti con malattia renale cronica sono stati randomizzati per ricevere ezetimibe 10 mg in associazione con simvastatina 20 mg al giorno (n=4.650) o placebo (n=4.620) (tempo mediano di "follow-up" di 4,9 anni), l’incidenza di miopatia/rabdomiolisi è stata dello 0,2% per ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,1% per il placebo (vedere paragrafo 4.8).
Pazienti con compromissione epatica Ezetimibe va evitato in pazienti con insufficienza epatica moderata o grave, a causa degli effetti non noti relativi all’aumento dell’esposizione a ezetimibe (vedere paragrafo 5.2).
Pazienti pediatrici L’efficacia e la sicurezza di ezetimibe in pazienti da 6 a 10 anni di età con ipercolesterolemia familiare o non familiare eterozigote, sono state valutate in uno studio clinico controllato contro placebo della durata di 12 settimane.
In tale fascia d’età non sono stati studiati gli effetti di ezetimibe per periodi di trattamento superiori a 12 settimane (vedere paragrafi 4.2, 4.8, 5.1 e 5.2).
Ezetimibe non è stato studiato in pazienti di età inferiore a 6 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Sicurezza ed efficacia di ezetimibe somministrato contemporaneamente con simvastatina, in pazienti da 10 a 17 anni di età, con ipercolesterolemia familiare eterozigote, sono state valutate in uno studio clinico controllato effettuato su ragazzi adolescenti (stadio di Tanner II e stadi superiori) e in ragazze in postâE.“menarca da almeno un anno.
In questo studio limitato e controllato, in generale, non è stato evidenziato, alcun effetto sulla crescita o sulla maturazione sessuale di ragazzi o ragazze adolescenti o, nelle ragazze, effetti sulla durata del ciclo mestruale.
Tuttavia, non sono stati studiati gli effetti di ezetimibe sulla crescita o sulla maturazione sessuale, per un periodo di trattamento superiore a 33 settimane (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
Sicurezza ed efficacia di ezetimibe somministrato contemporaneamente con dosi di simvastatina superiori a 40 mg al giorno, non sono stati studiati nei pazienti pediatrici di età compresa fra 10 e 17 anni.
Sicurezza ed efficacia di ezetimibe somministrato contemporaneamente con simvastatina non è stata studiata in pazienti pediatrici di età inferiore a 10 anni (vedere paragrafi 4.2 e 4.8).
L’efficacia a lungo termine della terapia con ezetimibe nel ridurre morbilità e mortalità in età adulta, non è stata studiata in pazienti di età inferiore a 17 anni.
Fibrati Non sono state stabilite sicurezza ed efficacia di ezetimibe somministrato con i fibrati.
Se in un paziente trattato con ezetimibe e fenofibrato si sospetta colelitiasi, vanno effettuati esami per la colecisti ed il trattamento deve essere interrotto (vedere paragrafi 4.5 e 4.8).
Ciclosporina Si deve agire con cautela all’inizio della terapia con ezetimibe in contesti terapeutici che includono l’uso di ciclosporina.
Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con ezetimibe e ciclosporina (vedere paragrafo 4.5).
Anticoagulanti Se ezetimibe viene somministrato con warfarin, con un altro anticoagulante cumarinico, o con fluindione, l’International Normalized Ratio (INR)/Tempo di protrombina, deve essere appropriatamente monitorato (vedere paragrafo 4.5).
Eccipienti Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale. Interazioni
- In studi preclinici, è stato evidenziato che ezetimibe non induce gli enzimi del citocromo P450 coinvolti nel metabolismo dei farmaci.
Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative fra ezetimibe ed i farmaci soggetti a metabolismo da parte dei citocromi P450 1A2, 2D6, 2C8, 2C9 e 3A4, o N-acetiltransferasi.
In studi clinici di interazione, ezetimibe non ha mostrato effetti sulle farmacocinetiche di dapsone, destrometorfano, digossina, contraccettivi orali (etinilestradiolo e levonorgestrel), glipizide, tolbutamide o midazolam, quando somministrati contemporaneamente.
Cimetidina, contemporaneamente somministrata con ezetimibe, non ha modificato la biodisponibilità di ezetimibe.
Antiacidi La contemporanea somministrazione di antiacidi riduce il tasso di assorbimento di ezetimibe ma non modifica la biodisponibilità di ezetimibe.
Tale diminuzione dell’assorbimento non è considerata significativa dal punto di vista clinico.Colestiramina La contemporanea somministrazione di colestiramina riduce il valore medio dell’area sotto la curva (AUC) di ezetimibe totale (ezetimibe + ezetimibe-glucuronide) di circa il 55%.
L’ulteriore riduzione di colesterolo lipoproteico a bassa densità (C-LDL) dovuta all’aggiunta di ezetimibe alla colestiramina, può essere diminuita da tale interazione (vedere paragrafo 4.2).
Fibrati In pazienti trattati con fenofibrato ed ezetimibe, i medici devono tenere in considerazione il possibile rischio di colelitiasi e di patologia della colecisti (vedere paragrafi 4.4 e 4.8).
Se in un paziente trattato con ezetimibe e fenofibrato si sospetta colelitiasi, il trattamento deve essere interrotto e vanno eseguiti esami per la funzionalità della colecisti (vedere paragrafo 4.8).
La contemporanea somministrazione di fenofibrato o gemfibrozil ha moderatamente aumentato le concentrazioni totali di ezetimibe (circa 1,5 ed 1,7 volte, rispettivamente).
La contemporanea somministrazione di ezetimibe con altri fibrati non è stata studiata.
I fibrati possono aumentare l’escrezione del colesterolo nella bile, che porta alla colelitiasi.
In studi sull’animale, ezetimibe ha talvolta aumentato il colesterolo nella bile della colecisti ma non in tutte le specie (vedere paragrafo 5.3).
Un rischio di litogenicità associato all’uso terapeutico di ezetimibe non può essere escluso.
Statine Non sono state osservate interazioni farmacocinetiche clinicamente significative quando ezetimibe è stato somministrato contemporaneamente con atorvastatina, simvastatina, pravastatina, lovastatina, fluvastatina o rosuvastatina.
Ciclosporina In uno studio condotto su otto pazienti successivamente ad un trapianto renale, con clearance della creatinina >50 ml/min e con dosaggi stabili di ciclosporina, la somministrazione di una dose singola di 10 mg di ezetimibe ha dato luogo ad un incremento di 3,4 volte (intervallo compreso fra 2,3 - 7,9 volte) del valore medio di AUC per ezetimibe totale, rispetto ad una popolazione sana di controllo proveniente da un altro studio (n=17) e trattata con ezetimibe da solo.
In uno studio differente, in cui un paziente con trapianto renale con grave danno renale, in terapia con ciclosporina e con diversi altri medicinali, si è evidenziata una esposizione a ezetimibe totale 12 volte superiore a quella dei relativi controlli trattati solamente con ezetimibe.
In uno studio di crossover a due periodi condotto su dodici soggetti sani, la somministrazione giornaliera di 20 mg di ezetimibe per 8 giorni, con una dose singola di 100 mg di ciclosporina, ha dato luogo, al 7° giorno, ad un aumento medio del 15% del valore di AUC della ciclosporina (intervallo compreso tra una diminuzione del 10% ed un aumento del 51%), rispetto a una dose singola di 100 mg di ciclosporina somministrata da sola.
Non è stato condotto uno studio controllato sull’effetto della contemporanea somministrazione di ezetimibe sull’esposizione alla ciclosporina, in pazienti con trapianto renale.
È necessario agire con cautela quando si instaura un trattamento con ezetimibe nel contesto di terapie che includono l’uso di ciclosporina.
Le concentrazioni di ciclosporina devono essere monitorate nei pazienti trattati con ezetimibe e ciclosporina (vedere paragrafo 4.4).
Anticoagulanti In uno studio condotto su dodici uomini adulti sani, la contemporanea somministrazione di ezetimibe (10 mg al giorno) non ha avuto effetti significativi sulla biodisponibilità di warfarin e sul tempo di protrombina.
Vi sono state tuttavia segnalazioni successive alla commercializzazione di incrementi della International Normalized Ratio (INR)/Tempo di protrombina, in pazienti che avevano aggiunto ezetimibe a warfarin o a fluindione.
Se ezetimibe viene aggiunto a warfarin, ad un altro anticoagulante cumarinico o a fluindione, il valore dell’INR/Tempo di protrombina deve essere adeguatamente monitorato (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica Gli studi di interazione sono stati condotti solo negli adulti. Effetti indesiderati
- Lista delle reazioni avverse (studi clinici ed esperienza successiva alla commercializzazione) In studi clinici di durata fino a 112 settimane, ezetimibe 10 mg/die è stato somministrato a 2.396 pazienti in monoterapia, a 11.308 pazienti con una statina, o a 185 pazienti con fenofibrato.
Le reazioni avverse sono state generalmente lievi e transitorie.
L’incidenza globale degli effetti indesiderati fra ezetimibe e placebo è risultata simile.
Allo stesso modo, il tasso di interruzioni dovute agli eventi avversi è stato paragonabile fra ezetimibe e placebo.
Ezetimibe somministrato da solo o in associazione con una statina: Le seguenti reazioni avverse sono state osservate in pazienti trattati con ezetimibe (n=2.396) e con una incidenza maggiore rispetto al placebo (n=1.159) o in pazienti trattati con ezetimibe in associazione con una statina (n=11.308) e con una incidenza maggiore rispetto alla statina somministrata da sola (n=9.361).
Le reazioni avverse successive alla commercializzazione sono state derivate da segnalazioni riguardanti ezetimibe somministrato da solo o con una statina.
Le frequenze sono definite come: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100 a 1/10); non comune (≥1/1.000 a <1/100); raro (≥1/10.000 a <1/1.000); molto raro (<1/10.000) e non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Ezetimibe somministrato contemporaneamente con fenofibrato Patologie gastrointestinali: dolore addominale (comune) In uno studio clinico multicentrico, in doppio cieco, controllato con placebo, condotto su pazienti con iperlipidemia mista, 625 pazienti sono stati trattati fino a 12 settimane e 576 pazienti fino ad 1 anno.Ezetimibe in monoterapia Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Frequenza Esami diagnostici aumento di ALT e/o AST; aumento di CPK ematica; aumento di gammaglutamiltransferasi; test di funzionalità epatica anormale Non comune Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche tosse Non comune Patologie gastrointestinali dolore addominale; diarrea; flatulenza Comune dispepsia; malattia da reflusso gastroesofageo; nausea Non comune Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo artralgia; spasmi muscolari; dolore al collo Non comune Disturbi del metabolismo e della nutrizione appetito ridotto Non comune Patologie vascolari vampate di calore; ipertensione Non comune Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione affaticamento Comune dolore toracico; dolore Non comune Ulteriori reazioni avverse con ezetimibe somministrato contemporaneamente con una statina Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Frequenza Esami diagnostici Aumento di ALT e/o AST Comune Patologie del sistema nervoso cefalea Comune parestesia Non comune Patologie gastrointestinali bocca secca; gastrite Non comune Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo prurito; eruzione cutanea; orticaria Non comune Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mialgia Comune dolore dorsale; debolezza muscolare; dolore agli arti Non comune Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione astenia; edema periferico Non comune Esperienza successiva alla Immissione in Commercio (con o senza una statina) Classificazione per sistemi e organi Reazioni avverse Frequenza Patologie del sistema emolinfopoietico trombocitopenia Non nota Patologie del sistema nervoso capogiro; parestesia Non nota Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche dispnea Non nota Patologie gastrointestinali pancreatite; stipsi Non nota Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo eritema multiforme Non nota Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mialgia; miopatia/rabdomiolisi (vedere paragrafo 4.4) Non nota Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione astenia Non nota Disturbi del sistema immunitario ipersensibilità, compresi eruzione cutanea, orticaria, anafilassi e angioedema Non nota Patologie epatobiliari epatite; colelitiasi; colecistite Non nota Disturbi psichiatrici depressione Non nota
In questo studio, 172 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato hanno completato 12 settimane di terapia e 230 pazienti trattati con ezetimibe e fenofibrato (inclusi 109 trattati con ezetimibe da solo per le prime 12 settimane) hanno completato 1 anno di terapia.
Questo studio non era stato disegnato per confrontare i gruppi di trattamento per la ricorrenza di eventi non frequenti.
I tassi di incidenza (IC 95%) per aumenti clinicamente rilevanti delle transaminasi sieriche (superiori a 3 volte il Limite massimo Normale, consecutivi) sono stati, rispettivamente, del 4,5% (1,9, 8,8) e del 2,7% (1,2, 5,4) per fenofibrato in monoterapia e per ezetimibe somministrato contemporaneamente con fenofibrato, adattati per l’esposizione al trattamento.
I corrispondenti tassi di incidenza per colecistectomia sono stati, rispettivamente, 0,6% (0,0, 3,1) e 1,7% (0,6, 4,0) per fenofibrato in monoterapia e per ezetimibe somministrato contemporaneamente con fenofibrato (vedere paragrafi 4.4 e 4.5).
Pazienti pediatrici (da 6 a 17 anni di età) In uno studio effettuato in pazienti pediatrici (da 6 a 10 anni di età) con ipercolesterolemia familiare e non familiare eterozigote (n = 138), aumenti dei valori delle ALT e/o AST (con valori uguali o maggiori a 3 volte il Limite Normale Superiore, consecutivi) sono stati osservati nel 1,1% dei pazienti (1 paziente) del gruppo ezetimibe rispetto allo 0% dei pazienti del gruppo placebo.
Non sono stati riportati casi di aumento dei valori di CPK (con valori uguali o maggiori a 10 volte il Limite Normale Superiore).
Non sono stati riportati casi di miopatia.
In uno studio separato che ha coinvolto adolescenti (da 10 a 17 anni di età), pazienti con ipercolesterolemia familiare eterozigote (n = 248), nel 3% dei pazienti (4 pazienti), sono stati osservati aumenti di ALT e/o AST (con valori uguali o maggiori a 3 volte il Limite Normale Superiore, consecutivi) del gruppo ezetimibe/simvastatina, rispetto al 2% dei pazienti (2 pazienti) del gruppo trattato, in monoterapia, con simvastatina; le percentuali relative agli aumenti dei valori di CPK (con valori uguali o maggiori a 10 volte il Limite Normale Superiore) sono state rispettivamente del 2% (2 pazienti) e dello 0%.
Non sono stati riportati casi di miopatia.
Questo studio non era adatto per confrontare reazioni avverse rare.
Pazienti con malattia coronarica e storia di eventi di Sindrome Coronarica Acuta (SCA) Nello studio IMPROVE-IT (vedere paragrafo 5.1), che coinvolge 18.144 pazienti trattati sia con ezetimibe/simvastatina 10/40 mg (n = 9.067; di cui 6% sono stati titolati a ezetimibe/simvastatina 10/80 mg) o simvastatina 40 mg (n = 9.077, di cui il 27% sono stati titolati a simvastatina 80 mg), i profili di sicurezza sono risultati simili nel corso di un tempo mediano di follow-up di 6,0 anni.
I tassi di interruzione della sperimentazione a causa di eventi avversi sono stati del 10,6% per i pazienti trattati con ezetimibe/simvastatina e 10,1% per i pazienti trattati con simvastatina.
L’incidenza di miopatia è stata dello 0,2% per ezetimibe/simvastatina e 0,1% per simvastatina, ed in cui la miopatia è stata definita come debolezza muscolare inspiegabile o dolore con un livello sierico di CK ≥10 volte il LSN o due osservazioni consecutive di CK ≥ 5 e < 10 volte il LSN.
L’incidenza di rabdomiolisi è stata dello 0,1% per ezetimibe/simvastatina e 0,2% per simvastatina, ed in cui la rabdomiolisi è stata definita come debolezza muscolare inspiegabile o dolore con un livello sierico di CK ≥10 volte il LSN, con evidenza di danno renale, ≥5 volte LSN e in due occasioni consecutive <10 volte il LSN con evidenza di danno renale, o con CK ≥10,000 IU/L senza evidenza di danno renale.
L’incidenza di aumenti consecutivi delle transaminasi (≥3 il LSN) è stata del 2,5% per ezetimibe/simvastatina e del 2,3% per simvastatina (vedere paragrafo 4.4.) Gli effetti negativi correlati alla colecisti sono stati riportati rispettivamente nel 3,1% dei pazienti assegnati a ezetimibe/simvastatina contro il 3,5% di simvastatina.
L’incidenza di ospedalizzazioni per colecistectomia è stata del 1,5% in entrambi i gruppi di trattamento.
Il cancro (definito come qualsiasi nuova neoplasia) è stato diagnosticato durante lo studio, rispettivamente, nel 9,4% e nel 9,5%.
Pazienti con malattia renale cronica Nello studio SHARP (Study of Heart and Renal Protection) (vedere paragrafo 5.1), che ha coinvolto oltre 9.000 pazienti trattati con una combinazione a dose fissa di ezetimibe 10 mg con simvastatina 20 mg al giorno (n=4.650) o con placebo (n=4.620), i profili di sicurezza sono stati comparabili durante un tempo mediano di follow-up di 4,9 anni.
In questo studio sono stati registrati soltanto gli eventi avversi seri e le interruzioni dalla sperimentazione dovute a qualsiasi evento avverso.
I tassi di interruzione della sperimentazione dovuti a eventi avversi sono stati comparabili (10,4% nei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina, 9,8% nei pazienti trattati con placebo).
L’incidenza di miopatia/rabdomiolisi è stata dello 0,2% nei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina e dello 0,1% nei pazienti trattati con placebo.
Aumenti consecutivi delle transaminasi (superiori a 3 volte il Limite massimo Superiore) si sono verificati nello 0,7% dei pazienti trattati con ezetimibe in associazione con simvastatina, rispetto allo 0,6% dei pazienti trattati con placebo (vedere sezione 4.4).
In questo studio, non ci sono stati aumenti statisticamente significativi dell’incidenza di eventi avversi pre-specificati, tra cui cancro (9,4% per ezetimibe in associazione con simvastatina, 9,5% per il placebo), epatite, colecistectomia o complicazioni di calcolosi biliare o pancreatite.
Esami di laboratorio In studi clinici controllati effettuati in monoterapia, l’incidenza degli aumenti delle transaminasi sieriche, importanti dal punto di vista clinico, (ALT e/o AST ≥ 3 volte consecutive il Limite Normale Superiore) è risultata simile fra ezetimibe (0,5%) e placebo (0,3%).
Negli studi effettuati in somministrazione concomitante, l’incidenza è risultata dell’1,3% per i pazienti trattati con ezetimibe in associazione con una statina e dello 0,4% per i pazienti trattati con una statina da sola.
Tali aumenti sono stati generalmente asintomatici, non associati a colestasi, e sono rientrati ai valori basali dopo interruzione della terapia o con trattamento continuato (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici, valori sierici di CPK >10 volte il Limite Normale Superiore, sono stati segnalati per 4 pazienti su 1.674 (0,2%), trattati con ezetimibe da solo rispetto a 1 paziente su 786 (0,1%) ai quali era stato somministrato placebo, e per 1 paziente su 917 (0,1%) in somministrazione concomitante con ezetimibe ed una statina, rispetto a 4 pazienti su 929 (0,4%) trattati con una statina da sola.
Non è stato rilevato alcun aumento di casi miopatia o rabdomiolisi associati a ezetimibe rispetto al braccio di controllo (placebo o statina da sola) (vedere paragrafo 4.4.).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili. Gravidanza e allattamento
- La contemporanea somministrazione di ezetimibe con una statina è controindicata in gravidanza e durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.3), fare riferimento al Riassunto delle Caratteristiche del Prodotto di quella particolare statina.
Gravidanza Ezetimibe deve essere somministrato a donne in gravidanza solo in caso di effettiva necessità.
Non sono disponibili dati clinici sull’uso di ezetimibe in gravidanza.
Gli studi sugli animali relativi all’uso di ezetimibe in monoterapia, non hanno mostrato alcuna evidenza di effetti nocivi diretti od indiretti su gravidanza, sviluppo embriofetale, nascita o sviluppo postnatale (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento Ezetimibe non deve essere utilizzato durante l’allattamento.
Studi sui ratti hanno evidenziato che ezetimibe viene secreto nel latte.
Non è noto se ezetimibe è secreto nel latte umano.
Fertilità Non sono disponibili dati relativi a studi clinici circa gli effetti di ezetimibe sulla fertilità umana.
Ezetimibe non ha avuto alcun effetto sulla fertilità dei ratti maschio o femmina (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
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