ESMOLOLO CL HIK 10FL 10ML100MG

63,14 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ESMOLOLO CLORIDRATO
  • ATC: C07AB09
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 11/02/2017

Tachicardia sopraventricolare (eccetto per le sindromi di preeccitazione) o tachicardia sinusale non compensatoria Esmololo cloridrato Hikma è indicato per il rapido controllo della velocità ventricolare in pazienti con fibrillazione atriali o flutter atriale in perioperatorio, postoperatorio o altre circostanze in cui è desiderabile il controllo a breve termine della velocità ventricolare con un agente ad azione rapida. Esmololo cloridrato Hikma è anche indicato per la tachicardia sinusale non compensatoria in cui, a giudizio del medico, la rapida velocità cardiaca richiede un intervento specifico. Tachicardia e ipertensione che si verificano nella fase perioperatoria. Il trattamento della tachicardia e dell'ipertensione che si verificano durante l'induzione dell'anestesia e dell'intubazione tracheale, durante l'intervento chirurgico, in emergenza a seguito di anestesia, e nel periodo postoperatorio, quando a giudizio del medico tale intervento specifico è considerato indicato. Esmololo cloridrato Hikma non è indicato per l’uso nei bambini fino ai 18 anni di età (vedere paragrafo 4.2). Esmololo cloridrato Hikma non è indicato per l’uso nelle terapie croniche.
Ogni ml di soluzione contiene 10 mg di esmololo cloridrato, equivalente a 8.9 mg di esmololo. Ogni flaconcino da 10 ml di soluzione contiene 100 mg di esmololo cloridrato, equivalente a 89 mg di esmololo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere il paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti (è possibile una sensibilità incrociata tra beta-bloccanti) elencati al paragrafo 6.1; • Grave bradicardia sinusale (meno di 50 battiti al minuto); • Disfunzione del nodo del seno; gravi disturbi nella conduzione del nodo AV (senza pacemaker); blocco AV di 2° o 3° grado; • Shock cardiogenico; • Grave ipotensione; • Insufficienza cardiaca scompensata; • Somministrazione endovenosa concomitante o recente di verapamil.
Esmololo cloridrato Hikma non deve essere somministrato entro 48 ore dall’interruzione di verapamil (vedere paragrafo 4.5); • Feocromocitoma non trattato; • Ipertensione polmonare; • Attacco asmatico acuto; • Acidosi metabolica.

Posologia

Esmololo cloridrato Hikma è una soluzione pronta all’uso di 10mg/ml raccomandata per la somministrazione endovenosa.
Questa forma di dosaggio viene usata per somministrare l’appropriata dose di carico di Esmololo cloridrato Hikma o una dose in bolo tramite siringa manualmente.
Tachiaritmia sopraventricolare (eccetto per le sindromi di preeccitazione) o tachicardia sinusale non compensatoria Il dosaggio di Esmololo cloridrato Hikma nella tachiaritmia sopraventricolare deve essere individualmente adattato come indicato nel diagramma di flusso seguente.
Carta di flusso per l’inizio ed il mantenimento del trattamento: Infusione di una dose di attacco di 500 microgrammi/kg/minuto per 1 minuto QUINDI un infusione di mantenimento di 50 microgrammi/kg/minuto per 4 minuti.
Risposta: Mantenere l’infusione a 50 microgrammi/kg/minuto.
Risposta inadeguata entro 5 minuti: Ripetere la dose di 500 microgrammi/kg/minuto per 1 minuto Aumentare la dose di mantenimento a 100 microgrammi/kg/minuto per 4 minuti.
Risposta: Mantenere l’infusione a 100 microgrammi/kg/minuto.
Risposta inadeguata entro 5 minuti: Ripetere la dose di 500 microgrammi/kg/minuto per 1 minuto Aumentare la dose di mantenimento a 150 microgrammi/kg/minuto per 4 minuti.
Risposta: Mantenere l’infusione a 150 microgrammi/kg/minuto.
Risposta inadeguata: Ripetere la dose di 500 microgrammi/kg/minuto per 1 minuto.
Aumentare la dose di mantenimento a 200 microgrammi/kg/min e mantenerla.
Dose d’attacco: Può essere necessario un aggiustamento della dose d’attacco in base alla risposta emodinamica (frequenza cardiaca, pressione sanguigna).
Dose di mantenimento: Per un dosaggio continuo e progressivo, una dose di mantenimento efficace è compresa tra 50 e 200 microgrammi/kg/minuto.
Possono essere utilizzate dosi di 25 microgrammi/kg/minuto.
Può essere necessario un aggiustamento della dose di mantenimento in base alla risposta emodinamica desiderata.
La somministrazione di dosi superiori a 200 mcg/kg/min fornisce un piccolo effetto di riduzione della frequenza cardiaca e aumenta la frequenza delle reazioni avverse.
Dose di attacco e dosi di mantenimento di Esmololo cloridrato Hikma da somministrare per pazienti con pesi diversi sono evidenziate nella tabella 1 e 2 rispettivamente.
Tabella 1 Volume di Esmololo cloridrato Hikma 10 mg/ml richiesto per una DOSE INIZIALE D’ATTACCO di 500 mcg/kg/minuto
     Peso del paziente (kg)  
40 50 60 70 80 90 100 110 120
Volume(ml) 2 2,5 3 3,5 4 4,5 5 5,5 6
Tabella 2 Volume di Esmololo cloridrato Hikma 10 mg/ml richiesto per fornire DOSI DI MANTENIMENTO per infusioni tra 12,5 e 300 mcg/kg/minuto
Peso del paziente(kg)  Dosi di infusione 
12,5 mcg/kg/min 25 mcg/kg/min 50 mcg/kg/min 100 mcg/kg/min 150 mcg/kg/min 200 mcg/kg/min 300 mcg/kg/min
  Quantità da somministrare per ora per raggiungere la dose (ml / hr) 
40 3 ml/hr 6 ml/hr 12 ml/hr 24 ml/hr 36 ml/hr 48 ml/hr 72 ml/hr
50 3,75 ml/hr 7,5 ml/hr 15 ml/hr 30 ml/hr 45 ml/hr 60 ml/hr 90 ml/hr
60 4.5 ml/hr 9 ml/hr 18 ml/hr 36 ml/hr 54 ml/hr 72 ml/hr 108 ml/hr
70 5,25 ml/hr 10,5 ml/hr 21 ml/hr 42 ml/hr 63 ml/hr 84 ml/hr 126 ml/hr
80 6 ml/hr 12 ml/hr 24 ml/hr 48 ml/hr 72 ml/hr 96 ml/hr 144 ml/hr
90 6,75 ml/hr 13,5 ml/hr 27 ml/hr 54 ml/hr 81 ml/hr 108 ml/hr 162 ml/hr
100 7.5 ml/hr 15 ml/hr 30 ml/hr 60 ml/hr 90 ml/hr 120 ml/hr 180 ml/hr
110 8,25 ml/hr 16,5 ml/hr 33 ml/hr 66 ml/hr 99 ml/hr 132 ml/hr 198 ml/hr
120 9 ml/hr 18 ml/hr 36 ml/hr 72 ml/hr 108 ml/hr 144 ml/hr 216 ml/hr
1 ml di Esmololo cloridrato Hikma è equivalente a 10 mg di esmololo Appena si raggiunge la frequenza cardiaca desiderata o condizioni fisiologiche sicure (per es., abbassamento della pressione sanguigna), OMETTERE la dose d’attacco e ridurre la dose di mantenimento nell’infusione da 50 microgrammi/kg/minuto a 25 microgrammi/kg/minuto o meno.
Se necessario, l’intervallo tra uno step e l’altro può essere aumentato da 5 a 10 minuti.
Tachicardia perioperatoria ed ipertensione: Per la tachicardia peri-operatoria e l’ipertensione il regime di dosaggio può variare come segue: Per il trattamento intraoperatorio - durante l’anestesia quando è necessario un controllo immediato: • Iniettare una dose sotto forma di un bolo da 80 mg in 15-30 secondi, seguita da un’infusione di 150 microgrammi/kg/min.
Regolare la velocità di infusione come richiesto fino a 300 microgrammi/kg/min.
Il volume di infusione richiesto a seconda del diverso peso dei pazienti è indicato nella Tabella 2.
Al momento del risveglio dall’anestesia • Iniettare 500 microgrammi/kg/min per 4 minuti e continuare con l’infusione di 300 microgrammi/kg/min.
Il volume di infusione richiesto a seconda del diverso peso dei pazienti è indicato nella Tabella 2 In situazioni post-operatorie quando è possibile la titolazione • Iniettare una dose d’attacco di 500 microgrammi/kg/min per 1 minuto prima di ogni fase di titolazione per produrre una rapida risposta.
Usare fasi di titolazione di 50, 100, 150, 200, 250 e 300 microgrammi/kg/min per 4 minuti e fermarsi quando si raggiunge l’effetto terapeutico desiderato.
Il volume di infusione richiesto a seconda del diverso peso dei pazienti è indicato nella Tabella 2.
Dose massima raccomandata: Per un adeguato controllo della pressione arteriosa, possono essere necessari dosaggi più elevati (250-300 mcg/kg/min).
La sicurezza di dosaggi superiori a 300 mcg/kg/min non è stata adeguatamente studiata.
Effetti potenziali da considerare durante il trattamento con Esmololo cloridrato Hikma: In caso di comparsa di effetti collaterali, il dosaggio di Esmololo cloridrato Hikma può essere ridotto o la sua somministrazione interrotta.
Gli effetti indesiderati dovrebbero risolversi in 30 minuti.
Se si verifica una reazione locale al sito di infusione, deve essere usato un sito di infusione alternativo e si deve fare attenzione per prevenire uno stravaso.
La somministrazione di Esmololo cloridrato Hikma per periodi maggiori di 24 ore non è stata completamente valutata.
Infusioni per più di 24 ore devono essere effettuate solo con attenzione.
Si consiglia di terminare l’infusione gradualmente per evitare il rischio di una tachicardia ed una ipertensione di “rimbalzo”.
Come con tutti i beta-bloccanti, dato che gli effetti dovuti all’interruzione non possono essere esclusi, attenzione va prestata nell’interruzione repentina dell’infusione di Esmololo cloridrato Hikma in pazienti con malattie coronariche.
Sostituzione della terapia con Esmololo cloridrato Hikma con farmaci alternativi: Dopo che nei pazienti si raggiungono un adeguato controllo della frequenza cardiaca ed uno stato clinico stabile, si può passare ad una terapia con farmaci alternativi (come antiaritmici o calcio-antagonisti).
Riduzione del dosaggio: Quando Esmololo cloridrato Hikma viene sostituito da farmaci alternativi, il medico deve considerare attentamente le istruzioni del farmaco alternativo prescelto e ridurre il dosaggio di Esmololo cloridrato Hikma secondo quanto segue: • Entro la prima ora dalla prima dose del farmaco alternativo, ridurre della metà (50%) la velocità di infusione di Esmololo cloridrato Hikma; • Dopo la somministrazione della seconda dose del farmaco alternativo, monitorare la risposta del paziente e se si mantiene un controllo soddisfacente per la prima ora, interrompere l’infusione di Esmololo cloridrato Hikma.
Ulteriori informazioni sul dosaggio: Quando si raggiunge l’effetto terapeutico desiderato o condizioni fisiologiche sicure per il paziente (per es.
abbassamento della pressione sanguigna), omettere la dose di carico e ridurre la dose di mantenimento a 12,5 o 25 microgrammi/kg/minuto.
Inoltre è possible, se si desidera, aumentare l’intervallo tra uno step e l’altro da 5 a 10 minuti.
La somministrazione di Esmololo cloridrato Hikma deve essere interrotta quando la frequenza cardiaca o la pressione sanguigna rapidamente raggiungono o superano un limite di sicurezza, e quindi quando la frequenza cardiaca o la pressione sanguigna sono ritornate ad un livello accettabile ricominciare la somministrazione senza bolo ed a una dose più bassa.
Popolazioni speciali.
Anziani: Gli anziani devono essere trattati con attenzione, iniziando con un dosaggio più basso.
Non sono stati condotti studi speciali negli anziani.
Tuttavia, l’analisi dei dati in 252 pazienti con più di 65 anni non hanno indicato variazioni negli effetti farmacodinamici paragonati a quelli raccolti in pazienti con meno di 65 anni.
Pazienti con insufficienza renale: Nei pazienti con insufficienza renale è necessario porre attenzione quando si somministra Esmololo cloridrato Hikma, dato che il metabolita acido di Esmololo cloridrato Hikma è eliminato immodificato dai reni.
L’eliminazione del metabolita acido è significativamente diminuita nei pazienti con malattia renale ad uno stadio finale; l’emivita di eliminazione aumenta di circa 10 volte rispetto alla norma, ed i livelli plasmatici sono considerevolmente elevati.
Pazienti con insufficienza epatica: In caso di insufficienza epatica non sono necessarie precauzioni speciali dato che le esterasi nei globuli rossi hanno un ruolo principale nel metabolismo di Esmololo cloridrato Hikma.
Popolazione pediatrica: La sicurezza e l’efficacia di Esmololo cloridrato Hikma nei bambini fino a 18 anni non è stata ancora dimostrata.
Quindi, Esmololo cloridrato Hikma non è indicato per l’uso nella popolazione pediatrica (vedere paragrafo 4.1).
I dati attualmente disponibili sono descritti nelle sezioni 5.1 e 5.2 ma nessuna raccomandazione può essere fatta sulla posologia.

Avvertenze e precauzioni

Avvertenze: Si raccomanda di monitorare continuamente la pressione sanguigna e l’ECG in tutti i pazienti trattati con Esmololo cloridrato Hikma.
L’uso di Esmololo cloridrato Hikma per il controllo della risposta ventricolare in pazienti con aritmie sopraventricolari deve essere effettuato con attenzione quando il paziente è compromesso emodinamicamente o sta assumendo altri farmaci che diminuiscono qualche o tutte le seguenti funzioni: resistenza periferica, riempimento del miocardio, contrattilità miocardica, o propagazione dell’impulso elettrico nel miocardio.
Nonostante la rapida insorgenza e cessazione degli effetti di Esmololo cloridrato Hikma, possono verificarsi gravi reazioni, incluso perdita di coscienza, shock cardiogenico, arresto cardiaco.
Alcuni decessi si sono verificati in situazioni in cui Esmololo cloridrato Hikma è stato presumibilmente usato per controllare la frequenza ventricolare in complessi stati clinici.
Il più frequente effetto collaterale osservato è l’ipotensione, che è correlata alla dose ma può verificarsi con qualsiasi dosaggio.
Può essere grave.
In caso di ipotensione la velocità di infusione deve essere abbassata o, se necessario, essere interrotta.
L’ipotensione è di solito rapidamente reversibile (di solito scompare entro 30 minuti dopo l’interruzione della somministrazione di Esmololo cloridrato Hikma).
In alcuni casi, possono essere necessari ulteriori interventi.
In pazienti con una pressione sistolica bassa, è necessaria un’attenzione supplementare quando si regola il dosaggio e durante il mantenimento dell’infusione.
Si sono verificate bradicardia, incluso grave bradicardia, ed arresto cardiaco con l’uso di Esmololo cloridrato Hikma.
Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con speciale attenzione in pazienti con basse frequenze cardiache e solo quando i benefici potenziali sono considerati maggiori dei rischi.
Esmololo cloridrato Hikma è controindicato in pazienti con pre-esistente grave bradicardia sinusale (ved.
sezione 4.3).
Se la frequenza cardiaca diminuisce sotto i 50-55 battiti al minuto a riposo e il paziente manifesta sintomi correlati alla bradicardia, il dosaggio deve essere ridotto o la somministrazione interrotta La stimolazione simpatica è necessaria nel supportare la funzione circolatoria nell’insufficienza cardiaca congestizia.
L’uso di beta-bloccanti comporta il rischio potenziale di una ulteriore depressione della contrattilità miocardica e di provocare un’insufficienza cardiaca più grave.
La depressione continua del miocardio con agenti beta-bloccanti per un periodo di tempo può, in alcuni casi, portare ad insufficienza cardiaca.
Va posta particolare attenzione nell’usare Esmololo cloridrato Hikma in pazienti con funzione cardiaca compromessa.
Al primo segno o sintomo di un’imminente insufficienza cardiaca, Esmololo cloridrato Hikma deve essere interrotto.
Sebbene l’interruzione possa essere sufficiente a causa della breve emivita di eliminazione di Esmololo cloridrato Hikma, può essere considerato anche uno specifico trattamento (ved.sezione 4.9).
Esmololo cloridrato Hikma è controindicato in pazienti con insufficienza cardiaca scompensata (ved.
sezione 4.3).
A causa del loro effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con attenzione solo a pazienti con blocco cardiaco di primo grado o altri disturbi della conduzione cardiaca (ved.
sezione 4.3).
Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con attenzione e solo dopo pre-trattamento con bloccanti degli alfa-recettori in pazienti con feocromocitoma (ved.
sezione 4.3).
Va posta attenzione quando Esmololo cloridrato Hikma è usato per trattare l’ipertensione indotta da ipotermia.
I pazienti con malattie broncospastiche non devono, in generale, ricevere betabloccanti.
Per la sua relativa beta-1 selettività e titolabilità, Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con cautela nei pazienti con malattie broncospastiche.
Tuttavia, dato che la beta-1 selettività non è assoluta, Esmololo cloridrato Hikma deve essere titolato con attenzione per ottenere la dose efficace più bassa possibile.
Nel caso di broncospasmo, l’infusione deve essere immediatamente sospesa e se necessario deve essere somministrato un beta2 agonista.
Se il paziente già usa un agente che stimola i beta-2 recettori, può essere necessario rivedere la dose di questo agente.
Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con cautela in pazienti con pregresso di dispnea o asma.
Precauzioni: Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con cautela nei diabetici o in caso di sospetta o effettiva ipoglicemia.
I betabloccanti possono mascherare i sintomi prodromici di un’ipoglicemia come la tachicardia.
Tuttavia le vertigini e la traspirazione possono non essere influenzati.
L’uso concomitante dei beta-bloccanti e degli agenti antidiabetici possono aumentare l’effetto degli agenti antidiabetici (abbassamento del glucosio nel sangue) (ved.sezione 4.5).
Reazioni al punto di infusione si sono verificate con l’uso di Esmololo cloridrato Hikma 10 mg/ml.
Queste reazioni hanno incluso irritazione dell’area di infusione ed infiammazione come pure reazioni più gravi come tromboflebite, necrosi, ed eruzione cutanea, in particolare quando associata a stravaso (ved.
Sezione 4.8).
Le infusioni in vene piccole o attraverso un catetere a farfalla devono essere evitate.
Se si sviluppa una reazione locale al punto di infusione, deve essere usato un punto di infusione alternativo.
I beta-bloccanti possono aumentare il numero e la durata degli attacchi di angina in pazienti con angina di Prinzemetal dovuta all’alfa-recettore incontrastato che funge da mediatore nella vasocostrizione dell’arteria coronarica.
In questi pazienti i beta-bloccanti non selettivi non devono essere usati ed i bloccanti beta-1 selettivi vanno usati solo con la massima attenzione.
Nei pazienti ipovolemici, Esmololo cloridrato Hikma può attenuare la tachicardia di riflesso ed aumentare il rischio di collasso circolatorio.
Di conseguenza, Esmololo cloridrato Hikma deve essere usato con cautela in tali pazienti.
In pazienti con disordini circolatori periferici (malattia o sindrome di Raynaud, claudicazione intermittente), i beta-bloccanti devono essere usati con grande cautela dato che può sopravvenire un peggioramento di questi disordini.
Alcuni beta-bloccanti, in particolare quelli somministrati per via endovenosa, incluso Esmololo cloridrato Hikma, sono stati associati ad aumento dei livelli di potassio nel siero ed iperkalemia.
Il rischio è aumentato nei pazienti con fattori di rischio come insufficienza renale e in quelli in emodialisi.
I beta-bloccanti possono aumentare sia la sensibilità verso gli allergeni che la gravità delle reazioni anafilattiche.
I pazienti che usano beta-bloccanti possono essere non reattivi alle dosi usuali di epinefrina usate per trattare le reazioni anafilattiche o anafilattoidi (ved.
sezione 4.5).
I beta-bloccanti sono stati associati allo sviluppo di psoriasi o eruzioni psoriasiformi e con il peggioramento della psoriasi.
Ai pazienti con un passato personale o familiare di psoriasi i betabloccanti devono essere somministrati solo dopo un’attenta considerazione dei benefici e dei rischi previsti.
I beta-bloccanti, quali il propranololo e il metoprololo, possono mascherare alcuni segnali clinici di ipertiroidismo (come la tachicardia).
L’interruzione brusca della terapia in essere con beta-bloccanti in pazienti a rischio o sospettati di sviluppare tireotossicosi può accelerare il rilascio di ormoni tiroidei e questi pazienti devono essere monitorati attentamente.
Questo medicinale contiene meno di 1mmole di sodio (23 mg) per flacone, per cui è essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Deve essere usata cautela nel caso in cui Esmololo cloridrato Hikma venga usato con agenti anti-ipertensivi o con altri farmaci che possono causare ipotensione o bradicardia: gli effetti di Esmololo cloridrato Hikma possono essere intensificati oppure gli effetti collaterali dell’ipotensione o bradicardia possono essere aggravati.
Calcio antagonisti come verapamil e in misura minore il diltiazem hanno un influenza negativa sulla contrattilità e la conduzione AV.
La combinazione non deve essere somministrata a pazienti con anomalie della conduzione e Esmololo cloridrato Hikma non deve essere somministrato entro 48 ore dall’interruzione del verapamil (ved.
sezione 4.3).
Calcio antagonisti come i derivati della diidropiridina (es.
nifedipina) possono aumentare il rischio di ipotensione.
Nei pazienti con insufficienza cardiaca e che sono trattati con un calcio antagonista, il trattamento con agenti beta-bloccanti può portare ad arresto cardiaco.
Sono raccomandati un’attenta titolazione di Esmololo cloridrato Hikma ed un appropriato monitoraggio emodinamico.
L’uso concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e farmaci anti-aritmici di classe I (per es.
disopiramide, chinidina) e amiodarone può avere un effetto potenziante sul tempo di conduzione atriale ed indurre effetto inotropo negativo.
L’uso concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e insulina o farmaci antidiabetici orali può intensificare l’effetto ipoglicemizzante (specialmente nel caso di beta-bloccanti non selettivi).
Il blocco beta-adrenergico può prevenire l’apparizione dei segni di ipoglicemia (tachicardia), ma altre manifestazioni come le vertigini e la traspirazione possono non essere mascherati.
Farmaci anestetici: in situazioni in cui lo stato del volume ematico del paziente è incerto oppure vengono utilizzati in concomitanza farmaci anti-ipertensivi, si può verificare attenuazione della tachicardia di riflesso e un aumentato rischio di ipotensione.
Il blocco continuato dei recettori beta riduce il rischio di aritmia durante l’induzione dell’anestesia e l’intubazione.
L’anestesista deve essere informato quando il paziente riceve un agente beta-bloccante in aggiunta a Esmololo cloridrato Hikma.
Gli effetti ipotensivi degli agenti anestetici per inalazione possono essere aumentati in presenza di Esmololo cloridrato Hikma.
Il dosaggio di ciascun agente può essere modificato come necessario per mantenere l’emodinamica desiderata.
L’associazione di Esmololo cloridrato Hikma con agenti ganglioplegici può provocare un potenziamento dell’effetto ipotensivo.
I FANS possono ridurre gli effetti ipotensivi dei beta-bloccanti.
Speciale cautela deve essere posta quando si usano floctafenina o amisulpride in concomitanza con i beta-bloccanti.
La somministrazione concomitante di antidepressivi triciclici (come l’imipramina e l’ amitriptilina), barbiturici o fenotiazine (come la clorpromazina), come pure di altri agenti antipsicotici (come la clozapina) può aumentare gli effetti di abbassamento della pressione sanguigna.
Il dosaggio di Esmololo cloridrato Hikma deve essere regolato conseguentemente per evitare un’ipotensione inattesa.
Quando si usano i beta-bloccanti, i pazienti a rischio di reazioni anafilattiche possono essere più reattivi all’esposizione ad allergeni (accidentale, diagnostica o terapeutica).
I pazienti che usano beta-bloccanti possono essere non reattivi alle dosi usuali di epinefrina usate per trattare reazioni anafilattiche (ved.sezione 4.4).
Gli effetti di Esmololo cloridrato Hikma possono essere contrastati dalla somministrazione concomitante di farmaci simpaticomimetici che hanno un’attività agonista beta-adrenergica.
La dose di ciascun agente può dover essere regolata sulla base della risposta del paziente, oppure l’uso di agenti terapeutici alternativi va considerato.
Le sostanze che riducono le catecolamine, per esempio la reserpina, possono avere un potenziamento dell’effetto se somministrate con beta-bloccanti.
I pazienti trattati contemporaneamente con Esmololo cloridrato Hikma e queste sostanzedevono dunque essere osservati attentamente per l’evidenza di ipotensione o marcata bradicardia, che si manifestano con vertigini, sincope o ipotensione posturale.
L’uso di beta-bloccanti con moxonidina o alfa-2-agonisti (come clonidina), aumenta il rischio dell’ipertensione di rimbalzo.
Se la clonidina o la moxonidina sono usate in associazione ad un beta-bloccante ed entrambi i trattamenti devono essere interrotti, il beta-bloccante deve essere interrotto per primo e successivamente clonidina o moxonidina dopo qualche giorno.
L’uso di beta-bloccanti con derivati dell’ergot può portare ad una grave vasocostrizione periferica ed ipertensione.
I dati ottenuti da uno studio di interazione tra Esmololo cloridrato Hikma e warfarin hanno dimostrato che la somministrazione concomitante di Esmololo cloridrato Hikma e warfarin non altera i livelli plasmatici del warfarin.
Le concentrazioni di Esmololo cloridrato Hikma, tuttavia, sono state inequivocabilmente maggiori se somministrato con warfarin.
Quando la digossina e Esmololo cloridrato Hikma sono stati somministrati contemporaneamente per via endovenosa a volontari sani, si è verificato un aumento del 1020% dei livelli ematici di digossina.
L’associazione di glicosidi digitalici e Esmololo cloridrato Hikma può aumentare il tempo di conduzione atrio-ventricolare.
La digossina non ha influenzato la farmacocinetica di Esmololo cloridrato Hikma.
Quando l’interazione tra morfina per via endovenosa e Esmololo cloridrato Hikma è stata studiata in soggetti normali, non sono stati osservati effetti sul tasso plasmatico di morfina.
I tassi plasmatici di Esmololo cloridrato Hikma allo stato d’equilibrio sono aumentati del 46% in presenza di morfina, ma gli altri parametri farmacocinetici non sono cambiati.
L’effetto di Esmololo cloridrato Hikma sulla durata del blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio cloruro o dal mivacurio è stato studiato in pazienti sottoposti ad intervento chirurgico.
Esmololo cloridrato Hikma non ha influenzato l’insorgenza del blocco neuromuscolare indotto dal suxametonio cloruro, ma la durata di tale blocco è aumentata da 5 ad 8 minuti.
Esmololo cloridrato Hikma ha moderatamente prolungato la durata d’azione clinica (18,6%) e l’indice di recupero (6,7%) del mivacurio.
Sebbene le interazioni osservate negli studi con warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio non sono di grande importanza clinica, Esmololo cloridrato Hikma deve essere titolato con cautela in pazienti che vengono trattati contemporaneamente con warfarin, digossina, morfina, suxametonio cloruro o mivacurio.

Effetti indesiderati

In caso di effetti indesiderati, La dose di Esmololo cloridrato Hikma può essere ridotta o interrotta.
La maggior parte delle reazioni avverse osservate sono lievi e transitori.
La più importante reazione avversa è stata l’ipotensione.
I seguenti effetti indesiderati sono classificati secondo la classificazione per Sistemi ed Organi (SOC) MedDra e in base alla loro frequenza.
La frequenza con la quale si verificano gli effetti indesiderati è classificata come segue: Molto comune (≥ 1/10); Comune (da ≥ 1/100 a < 1/10); Non comune (da ≥ 1/1000 a < 1/100); Molto rara (<1/10000); Non nota (Non si può stimare dai dati disponibili).
Classificazione per sistemi e organi   Frequenza  
Molto comune Comune Non comune Molto rara Non nota
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Anoressia   Iperkalemia Acidosi metabolica
Disturbi psichiatrici  Depressione Ansietà Pensieri anomali  
Patologie del sistema nervoso  Vertigini ¹Sonnolenza Mal di testa Parestesia Disturbi dell’attenzione Stato confusionale Agitazione Sincope Convulsioni Disordini verbali  
Patologie dell’occhio   Problemi visivi  
Patologie cardiache   Bradicardia Blocco atrioventricolare Aumento della pressione arteriosa polmonare Insufficienza cardiaca Extrasistoli ventricolari Ritmo nodale Angina pectoris Arresto sinusale Asistole Ritmo idioventricolare accelerato Arteriospasmo coronarico Arresto cardiaco
Patologie vascolari Ipotensione  Ischemia periferica Pallore Rossore Tromboflebiti 2 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche   Dispnea Edema polmonare Broncospasmo Asma Congestione nasale Sibili Rantoli  
Patologie gastrointestinali  Nausea Vomito Disgeusia Dispepsia Costipazione Bocca secca Dolore addominale  
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Diaforesi ¹  Scolorimento della pelle ²Eritema ² Necrosi della pelle ²(dovuta a stravaso) Psoriasi ³Angioedema Orticaria
Patologie del sistemamuscoloscheletrico e del tessuto connettivo   Dolore muscoloscheletrico 4  
Patologie renali ed urinarie   Ritenzione urinaria  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Astenia Affaticamento Reazione al punto di iniezione Reazione al punto di infusione Infiammazione del punto di infusione Indurimento del punto di infusione Brividi Piressia Edema ²Dolore ²Bruciore al sito di infusione Ecchimosi al sito di infusione  Flebiti al sito di infusione Vescicole al punto di infusione Formazione di vescicole ²
1 Vertigini e diaforesi sono associate a ipotensione sintomatica.
² In associazione a reazioni al punto di iniezione ed infusione.
³ I beta-bloccanti come classe di farmaci possono causare psoriasi in alcune situazioni o peggiorarla.
4 Incluso dolore medioscapolare e costocondrite.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette: La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco, sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse

Gravidanza e allattamento

Gravidanza: Ci sono dati limitati sull’uso dell’esmololo cloridrato nelle donne in stato di gravidanza.
Studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (ved.
paragrafo 5.3).
Esmololo cloridrato non è raccomandato durante la gravidanza.
In base all’azione farmacologica, nell’ultimo periodo della gravidanza, gli effetti collaterali sul feto e sul neonato (specialmente ipoglicemia, ipotensione e bradicardia) devono essere presi in considerazione.
Se il trattamento con Esmololo cloridrato Hikma è considerato necessario, il flusso del sangue uteroplacentare e la crescita fetale devono essere monitorati.
Il bambino appena nato deve essere monitorato attentamente.
Allattamento: L’esmololo cloridrato non deve essere usato durante l’allattamento.
Non è noto se l’esmololo cloridrato/metaboliti sono escreti nel latte umano.
Non può essere escluso un rischio per i neonati/infanti.
Fertilità: Non ci sono rapporti pubblicati sugli effetti dell’esmololo sulla fertilità.

Conservazione

Non conservare al di sopra di 25°C.
Conservare il flaconcino nella confezione esterna per proteggerlo dalla luce.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del prodotto, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.