ELETRIPTAN MY 6CPR RIV 40MG
18,57 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 12/03/2016
Trattamento acuto della fase cefalalgica degli attacchi emicranici con o senza aura negli adulti.
Ogni compressa rivestita con film contiene eletriptan bromidrato equivalente a 20 mg di eletriptan. Ogni compressa rivestita con film contiene eletriptan bromidrato equivalente a 40 mg di eletriptan. Eccipienti con effetti noti: Ogni compressa contiene 34,00 mg di lattosio anidro e 0,14 mg di giallo tramonto. Ogni compressa contiene 68,00 mg di lattosio anidro e 0,28 mg di giallo tramonto. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Eletriptan è controindicato nei pazienti con • Ipersensibilità ad eletriptan bromidrato o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Pazienti con grave insufficienza epatica o renale.
• Ipertensione da moderata a grave o ipertensione lieve non trattata.
• Pazienti con coronaropatia documentata, inclusa la cardiopatia ischemica (angina pectoris, precedente infarto del miocardio o ischemia silente documentata).
Pazienti con vasospasmo dell’arteria coronaria (angina di Prinzmetal), sintomi oggettivi o soggettivi di cardiopatia ischemica.
• Pazienti con aritmie o insufficienza cardiaca significative.
• Pazienti con vasculopatia periferica.
• Pazienti con un precedente episodio di accidente cerebrovascolare (CVA) o attacco ischemico transitorio (TIA).
• Somministrazione di ergotamina o derivati dell’ergotamina (inclusa metisergide) nelle 24 ore che precedono o seguono il trattamento con eletriptan (vedere paragrafo 4.5).
• Somministrazione concomitante di altri agonisti dei recettori 5-HT1 ed eletriptan. Posologia
- Posologia Eletriptan Mylan deve essere assunto il più presto possibile dopo l’inizio dell’attacco di emicrania, ma è efficace anche se assunto in una fase più tardiva.
Non è stato dimostrato che eletriptan, assunto durante la fase dell’aura, prevenga l’attacco emicranico e pertanto deve essere assunto solo durante la fase cefalalgica degli attacchi emicranici.
Eletriptan non deve essere utilizzato per la profilassi.
Adulti (età 18-65 anni) La dose iniziale raccomandata è di 40 mg.
In caso di ricomparsa della cefalea entro 24 ore: se l’attacco emicranico si ripresenta nell’arco delle 24 ore dopo una risposta iniziale, è stato dimostrato che una seconda dose di eletriptan dello stesso dosaggio è efficace nel trattamento delle recidive.
Se è necessaria una seconda dose, questa non deve essere assunta nelle 2 ore successive all’assunzione della dose iniziale.
In caso di mancata risposta: se un paziente non riscontra un miglioramento della cefalea nell’arco delle 2 ore successive all’assunzione della prima dose eletriptan, non deve assumere una seconda dose per lo stesso attacco perché gli studi clinici non hanno adeguatamente stabilito l’efficacia di una seconda dose in questi casi.
Gli studi clinici dimostrano che probabilmente i pazienti che non rispondono al trattamento di un attacco emicranico possono comunque rispondere al trattamento di un attacco successivo.
I pazienti che non ottengono una risposta soddisfacente dopo avere assunto 40 mg (p.es.
buona tollerabilità e insuccesso in 2 attacchi su 3) possono essere trattati in modo soddisfacente con la dose da 80 mg (2 compresse da 40 mg) nel trattamento di attacchi successivi (vedere paragrafo 5.1).
Non deve essere assunta una seconda dose da 80 mg nell’arco di 24 ore.
La dose massima giornaliera non deve superare 80 mg (vedere paragrafo 4.8).
Anziani (età superiore ai 65 anni) La sicurezza e l’efficacia di eletriptan in pazienti di età superiore ai 65 anni non sono state valutate in modo sistematico a causa dell’esiguo numero di questi pazienti arruolati negli studi clinici.
Pertanto, l’uso di Eletriptan Mylan in pazienti anziani non è raccomandato.
Popolazione pediatrica Adolescenti (età 12-17 anni) L’efficacia di eletriptan non è stata stabilita negli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 17 anni.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Bambini (età 6-11 anni) La sicurezza e l’efficacia di eletriptan nei bambini di età compresa tra 6 a 11 anni non sono state valutate.
I dati al momento disponibili sono riportati nel paragrafo 5.2, ma non può essere fatta alcuna raccomandazione riguardante la posologia.
Pazienti con insufficienza epatica Nei pazienti con insufficienza epatica di grado lieve o moderato non è necessario un aggiustamento della posologia.
Poiché eletriptan non è stato studiato in pazienti con grave insufficienza epatica, il prodotto è controindicato in questi pazienti.
Pazienti con insufficienza renale Poiché gli effetti di Eletriptan Mylan sulla pressione arteriosa aumentano in presenza di un’insufficienza renale (vedi 4.4), si raccomanda l’impiego di una dose iniziale da 20 mg in pazienti con insufficienza renale lieve o moderata.
La massima dose giornaliera non deve superare 40 mg.
Eletriptan Mylan è controindicato in pazienti con grave insufficienza renale.
Modo di somministrazione Per uso orale.
Le compresse devono essere ingerite intere con acqua. Avvertenze e precauzioni
- Eletriptan non deve essere impiegato insieme ai potenti inibitori del CYP3A4 ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, josamicina ed agli inibitori delle proteasi (ritonavir, indinavir e nelfinavir).
Eletriptan deve essere utilizzato solo quando sia stata stabilita una diagnosi certa di emicrania.
Eletriptan non è indicato per il trattamento dell’emicrania emiplegica, oftalmoplegica o basilare.
Eletriptan non deve essere somministrato per il trattamento delle cefalee "atipiche", ovvero delle cefalee che possono essere correlate a condizioni mediche potenzialmente gravi (ictus, rottura di aneurisma) nelle quali la vasocostrizione cerebrale può essere pericolosa.
L’impiego di eletriptan può essere associato ad alcuni sintomi transitori, incluso dolore al torace e senso di costrizione al torace, che possono essere intensi e possono interessare la gola (vedere paragrafo 4.8).
Quando si pensa che questi sintomi siano suggestivi di una cardiopatia ischemica, non devono essere assunte altre dosi e deve essere effettuata una valutazione appropriata.
Pazienti con insufficienza cardiaca Eletriptan non deve essere somministrato, senza previo accertamento, in pazienti in cui è probabile la presenza di una patologia cardiaca non diagnosticata o in pazienti a rischio di coronaropatie (CAD) (p.es.
pazienti con ipertensione, diabete, fumatori o soggetti che fanno uso di una terapia sostitutiva a base di nicotina, uomini di età superiore ai 40 anni, donne in post-menopausa e persone con una storia familiare significativa di coronaropatie).
Gli accertamenti cardiaci possono non identificare tutti i pazienti che presentano malattie cardiache e, in casi molto rari, quando sono stati somministrati gli agonisti dei recettori 5-HT1 si sono verificati eventi cardiaci gravi in pazienti che non avevano una malattia cardiaca di base.
Eletriptan non deve essere somministrato ai pazienti con coronaropatia accertata (vedere paragrafo 4.3).
L’impiego degli agonisti dei recettori 5-HT1 è stato associato a vasospasmo coronarico.
In seguito all’uso degli agonisti dei recettori 5-HT1 sono stati segnalati rari casi di ischemia miocardica o infarto del miocardio.
Gli effetti indesiderati possono essere più comuni quando i triptani vengono assunti in concomitanza a preparati di erboristeria contenenti l’erba di S.
Giovanni (Hypericum perforatum).
Nell’ambito dei dosaggi terapeutici utilizzati negli studi clinici, l’impiego di dosi di eletriptan da 60 mg o superiori ha comportato incrementi lievi e transitori della pressione arteriosa.
Tuttavia, non è stato riportato un riscontro clinico di tali variazioni pressorie nell’ambito degli studi clinici.
L’effetto è stato molto più pronunciato in soggetti con insufficienza renale e negli anziani.
Nei soggetti con insufficienza renale, il range degli incrementi massimi medi per la pressione sistolica è stato di 14-17 mmHg (normale 3 mmHg) e per la pressione diastolica di 14-21 mmHg (normale 4 mmHg).
In soggetti anziani, l’incremento massimo medio della pressione sistolica è stato di 23 mmHg rispetto a 13 mmHg rilevato nei soggetti giovani adulti (placebo 8 mmHg).
Nella fase successiva alla commercializzazione del prodotto sono stati segnalati incrementi della pressione anche in pazienti trattati con dosi di eletriptan da 20 mg e 40 mg ed in pazienti che non presentavano una compromissione renale e che non erano anziani.
Cefalea da uso eccessivo di medicinali (Medication Overuse Headache - MOH) L’uso prolungato di qualsiasi antidolorifico per il trattamento della cefalea può peggiorarla.
Se si sospetta o si verifica questa condizione, si deve consigliare al paziente di ricorrere al parere del medico, e il trattamento deve essere interrotto.
Nel caso in cui si manifestino attacchi di cefalea frequenti o giornalieri, nonostante (o a causa di) un uso regolare di medicinali per il trattamento della cefalea, si deve presumere che i pazienti abbiano sviluppato cefalea da uso eccessivo di medicinali (MOH).
Sindrome serotoninergica In seguito alla somministrazione concomitante di triptani e di medicinali inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) o inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SNRI) sono stati segnalati episodi di sindrome serotoninergica (inclusi stati di alterazione mentale, instabilità autonomica ed anormalità neuromuscolari).
Tali reazioni possono essere gravi.
Quando è clinicamente giustificato l’uso concomitante di eletriptan e di un SSRI o SNRI, si consiglia un appropriato monitoraggio del paziente, in particolare all’inizio del trattamento, in caso di aumenti del dosaggio o in casi di somministrazione di un’ulterioremedicinale con attività serotoninergica (vedere paragrafo 4.5).
Eccipienti Questo medicinale contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi, o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Questo medicinale contiene il colorante giallo tramonto che può causare reazioni allergiche.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa, vale a dire essenzialmente "privo sodio". Interazioni
- Effetti di altri medicinali su eletriptan Negli studi clinici pivotali condotti con eletriptan non è stata riportata evidenza di interazione con beta-bloccanti, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi del reuptake della serotonina e flunarizina, ma non sono disponibili dati di studi di interazione specifici con questi medicinali (ad eccezione del propranololo, vedi di seguito).
L’analisi di farmacocinetica di popolazione, sulla base dei dati raccolti dagli studi clinici, ha suggerito che è improbabile che i seguenti medicinali possano modificare le proprietà farmacocinetiche di eletriptan: beta-bloccanti, antidepressivi triciclici, inibitori selettivi del reuptake della serotonina, terapia ormonale sostitutiva a base di estrogeni, contraccettivi orali contenenti estrogeni e calcio-antagonisti.
Eletriptan non è un substrato per le MAO.
Pertanto, non si prevedono interazioni tra eletriptan e gli inibitori delle MAO.
Per questo motivo non sono stati condotti studi specifici di interazione.
Negli studi con propranololo (160 mg), verapamil (480 mg) e fluconazolo (100 mg) la Cmax di eletriptan è aumentata rispettivamente di 1.1 volte, 2.2 volte e 1.4 volte.
L’AUC di eletriptan è aumentata rispettivamente di 1.3, 2.7 e 2.0 volte.
Questi effetti non sono considerati clinicamente significativi perché non si è verificato un aumento della pressione arteriosa o degli eventi indesiderati rispetto alla sola somministrazione di eletriptan.
Negli studi clinici con eritromicina (1000 mg) e ketoconazolo (400 mg), specifici e potenti inibitori del CYP3A4, sono stati osservati incrementi significativi della Cmax (2 e 2.7 volte) e della AUC (3.6 e 5.9 volte) di eletriptan.
Questo aumento dell’esposizione è stato associato ad un incremento del T½ di eletriptan da 4.6 a 7.1 ore in seguito a somministrazione con eritromicina e da 4.8 a 8.3 ore dopo somministrazione con ketoconazolo (vedi 5.2).
Pertanto, eletriptan non deve essere impiegato insieme ai potenti inibitori del CYP3A4 ad esempio ketoconazolo, itraconazolo, eritromicina, claritromicina, josamicina ed agli inibitori delle proteasi (ritonavir, indinavir e nelfinavir).
Negli studi clinici con caffeina/ergotamina per via orale somministrata 1 e 2 ore dopo eletriptan, sono stati osservati incrementi della pressione arteriosa di lieve entità, seppure additivi; tali incrementi sono prevedibili in base alla farmacologia dei due farmaci.
Si raccomanda pertanto di non assumere farmaci contenenti ergotamina o ergotamino-simili (p.es.
diidroergotamina) nelle 24 ore successive alla somministrazione di eletriptan.
Ugualmente, devono passare almeno 24 ore tra la somministrazione di un preparato contenente ergotamina e la somministrazione di eletriptan.
Effetti di eletriptan su altri medicinali Non vi è in vitro o in vivo alcuna evidenza che le dosi terapeutiche di eletriptan (e le concentrazioni ad esse associate) possano determinare un’inibizione o un’induzione degli enzimi del citocromo P450, incluso il CYP3A4, preposti al metabolismo dei farmaci.
Si ritiene pertanto improbabile che eletriptan causi reazioni clinicamente significative di interazione farmacologica mediate da questi enzimi.
Inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI)/ Inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SNRI) e Sindrome serotoninergica: In alcuni pazienti sono stati segnalati sintomi compatibili con la sindrome serotoninergica (inclusi stati di alterazione mentale, instabilità autonomica ed anormalità neuromuscolari) in seguito all’uso di inibitori selettivi del reuptake della serotonina (SSRI) o inibitori del reuptake di serotonina e noradrenalina (SNRI) e di triptani (vedere paragrafo 4.4). Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Eletriptan è stato somministrato negli studi clinici ad oltre 5000 soggetti che hanno assunto una o due dosi da 20 mg, 40 mg o 80 mg.
Le reazioni avverse più comuni sono state astenia, sonnolenza, nausea e capogiri.
Negli studi clinici randomizzati condotti con dosi da 20 mg, 40 mg e 80 mg è stata osservata una correlazione tra l’incidenza degli eventi avversi e l’aumento della dose.
Le reazioni avverse sono elencate per classe sistemica organica e frequenza.
Elenco tabulato delle reazioni avverse Le seguenti reazioni avverse (con un’incidenza ≥ 1% e maggiore del placebo) sono state segnalate nel corso di studi clinici in pazienti trattati alle dosi terapeutiche.
Gli eventi sono suddivisi per frequenza: comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100), raro (≥1/10.000, <1/1.000): Sistema organico - Reazioni avverse Infezioni e infestazioni Comune: faringite e rinite; Raro: infezioni delle vie respiratorie.
Patologie del sistema emolinfopoietico Raro: linfadenopatia.
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune: anoressia.
Disturbi psichiatrici Non comune: alterazione del pensiero, agitazione, confusione, depersonalizzazione, euforia, depressione e insonnia; Raro: instabilità emotiva.
Patologie del sistema nervoso Comune: sonnolenza, cefalea, capogiri, formicolio o sensazioni anomale, ipertonia, ipoestesia e miastenia; Non comune: tremore, iperestesia, atassia, ipocinesia, disturbi del linguaggio, torpore e alterazione del gusto.
Patologie dell’occhio Non comune: alterazione della vista, dolore oculare, fotofobia e alterazione della lacrimazione; Raro: congiuntivite.
Patologie dell’orecchio e del labirinto Comune: vertigini; Non comune: otalgia, tinnito.
Patologie cardiache Comune: palpitazioni e tachicardia; Raro: bradicardia.
Patologie vascolari Comune: vampate di calore; Non comune: disturbi vascolari periferici; Raro: shock.
Patologie respiratorie, del torace e del mediastino Comune: senso di costrizione alla gola; Non comune: dispnea, disturbi respiratori e sbadigli; Raro: asma e alterazione della voce.
Patologie gastrointestinali Comune: dolore addominale, nausea, secchezza delle fauci e dispepsia; Non comune: diarrea e glossite; Raro: stipsi, esofagite, edema della lingua ed eruttazione.
Patologie epatobiliari Raro: iperbilirubinemia e aumento AST.
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune: sudorazione; Non comune: rash e prurito; Raro: alterazioni della cute e orticaria.
Patologie del sistema muscoloscheletrico, del tessuto connettivo e delle ossa Comune: dolore alla schiena, algia muscolare; Non comune: artralgia, artrosi e dolore osseo; Raro: artrite, miopatia e spasmi muscolari.
Patologie renali e urinarie Non comune: pollachiuria, disturbi del tratto urinario e poliuria.
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Raro: dolore al seno e menorragia.
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune: sensazione di calore, astenia, sintomi toracici (dolore, senso di costrizione, pressione), brividi e dolore; Non comune: malessere, edema facciale, senso di sete, edema e edema periferico.
Gli eventi avversi riscontrati comunemente con eletriptan sono quelli tipici già riportati per la classe degli agonisti dei recettori 5-HT1.
Nella fase successiva alla commercializzazione del prodotto sono stati segnalati i seguenti effetti indesiderati: Disturbi del sistema immunitario: reazioni allergiche, alcune delle quali possono essere gravi, incluso angioedema.
Patologie del sistema nervoso: sindrome serotoninergica, rari casi di sincope, accidente cerebrovascolare Patologie cardiache: ischemia o infarto del miocardio, arteriospasmo coronarico Patologie vascolari: ipertensione Patologie gastrointestinali: come per altri agonisti dei recettori 5-HT1B/1D sono stati riportati rari casi di colite ischemica; vomito.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzohttps://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni- reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Non sono disponibili dati clinici sull’impiego di eletriptan in gravidanza.
Gli studi sugli animali non evidenziano effetti dannosi diretti o indiretti su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto o sviluppo post-natale.
Eletriptan Mylan deve essere utilizzato in gravidanza solo se strettamente necessario.
Allattamento Eletriptan viene escreto nel latte materno.
In uno studio condotto su 8 donne trattate con una singola dose da 80 mg, la quantità media totale di eletriptan riscontrata nel latte materno nell’arco delle 24 ore è stata dello 0.02% della dose.
Ciò nonostante, è necessaria cautela quando si prende in considerazione la somministrazione di eletriptan nelle donne che allattano.
L’esposizione del bambino può essere ridotta al minimo evitando l’allattamento nelle 24 ore successive all’assunzione del farmaco. Conservazione
- Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.
Cerca farmaci per nome:
La fonte dei dati utilizzati e pubblicati è Banche Dati Farmadati Italia. Farmadati Italia garantisce il massimo impegno affinché la Banca dati e gli Aggiornamenti relativi a farmaci, parafarmaci, prodotti omeopatici e principi attivi siano precisi, puntuali e costantemente aggiornati. Questo materiale è fornito solo a scopo didattico e non è inteso per consulenza medica, diagnosi o trattamento e non deve in nessun caso sostituirsi alla visita specialistica o ad un consulto medico. Farmadati Italia e SilhouetteDonna.it non si assumono responsabilità sull’utilizzo dei dati. E’ doveroso contattare il proprio medico e/o uno specialista per la prescrizione e assunzione di farmaci. L’ultimo aggiornamento dei dati e la messa online del database da parte di Silhouette Donna è stato effettuato in data 23/11/2024.
Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.