EDURANT 30CPR RIV 25MG FL
407,31 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 31/01/2013
EDURANT, in associazione con altri medicinali antiretrovirali, è indicato nel trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di Tipo 1 (Human Immudeficiency Virus, HIV-1), in pazienti adulti e pediatrici con peso corporeo di almeno 25 kg senza mutazioni note associate a resistenza alla classe degli inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI) (vedere paragrafi 4.4 e 5.1) e con una carica virale ≤ 100.000 HIV-1 RNA copie/ml (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).Il test di resistenza genotipica deve guidare l’uso di EDURANT (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Ogni compressa rivestita con film contiene rilpivirina cloridrato pari a 25 mg di rilpivirina. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 56 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
EDURANT non deve essere impiegato in associazione ai seguenti medicinali, poiché possono manifestarsi riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina (a causa dell’induzione dell’enzima CYP3A o dell’aumento del pH gastrico), che può comportare una perdita dell’effetto terapeutico di EDURANT (vedere paragrafo 4.5): - Gli anticonvulsivanti carbamazepina, oxcarbazepina, fenobarbitale, fenitoina; - Gli antimicobatterici rifampicina, rifapentina; - Gli inibitori della pompa protonica, come omeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo, rabeprazolo; - Il glucocorticoide desametasone sistemico, eccetto come una dose singola; - Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum). Posologia
- La terapia deve essere iniziata da un medico con esperienza nella gestione dell’infezione da HIV.
Posologia La dose raccomandata di EDURANT nei pazienti adulti e pediatrici con peso corporeo di almeno 25 kg è di una compressa da 25 mg assunta una volta al giorno.
EDURANT deve essere assunto con un pasto (vedere paragrafo 5.2).
Compresse dispersibili EDURANT è disponibile anche in compresse dispersibili da 2,5 mg per pazienti pediatrici di età compresa tra 2 e meno di 18 anni e peso corporeo compreso tra 14 e meno di 25 kg.
Il dosaggio raccomandato di EDURANT per questi pazienti pediatrici si basa sul peso corporeo.
Poiché è stata osservata una differenza di biodisponibilità tra 1 compressa rivestita con film da 25 mg e 10 compresse dispersibili da 2,5 mg, esse non sono interscambiabili.
Aggiustamento della dose Per i pazienti che ricevono in concomitanza rifabutina, la dose di EDURANT deve essere aumentata a 50 mg (due compresse di 25 mg l’una) una volta al giorno.
Quando viene interrotta la co- somministrazione con rifabutina, la dose di EDURANT deve essere diminuita a 25 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5).
Dose dimenticata Se il paziente dimentica una dose di EDURANT entro le 12 ore successive all’orario in cui viene solitamente assunta, il paziente deve assumere il medicinale con un pasto il prima possibile e prendere la dose successiva all’orario normalmente programmato.
Se un paziente dimentica una dose di EDURANT e sono trascorse più di 12 ore, il paziente non deve assumere la dose dimenticata, ma ricominciare con la dose prevista al solito orario.
Se un paziente vomita entro 4 ore dall’assunzione del medicinale, un’altra compressa di EDURANT deve essere assunta con un pasto.
Se un paziente vomita più di 4 ore dopo l’assunzione del medicinale, il paziente non ha bisogno di prendere un’altra dose di EDURANT fino alla prossima dose normalmente programmata.
Popolazioni speciali Anziani Esistono informazioni limitate sull’uso di EDURANT in pazienti con età > 65 anni.
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di EDURANT nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
EDURANT deve essere impiegato con cautela in questa popolazione di pazienti.
Compromissione renale EDURANT è stato principalmente studiato nei pazienti con funzionalità renale normale.
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di rilpivirina nei pazienti con compromissione renale lieve o moderata.
Rilpivirina deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione renale severa o con una patologia renale allo stadio terminale.
Nei pazienti con compromissione renale severa o con una patologia renale allo stadio terminale, l’associazione di rilpivirina e di un forte inibitore del CYP3A (ad esempio inibitore della proteasi dell’HIV potenziato con ritonavir) deve essere presa in considerazione solo se il beneficio supera il rischio (vedere paragrafo 5.2).
Il trattamento con rilpivirina ha determinato un iniziale lieve aumento dei livelli medi di creatinina sierica che è rimasta stabile nel tempo e non è stata considerata clinicamente rilevante (vedere paragrafo 4.8).
Compromissione epatica Ci sono informazioni limitate riguardo l’uso di EDURANT nei pazienti con compromissione epatica lieve o moderata (Classe A o B di Child-Pugh).
Non è richiesto alcun aggiustamento della dose di EDURANT in pazienti con compromissione epatica lieve o moderata.
EDURANT deve essere usato con cautela in pazienti con compromissione epatica moderata.
EDURANT non è stato studiato in pazienti con compromissione epatica severa (Classe C di Child-Pugh).
Pertanto, EDURANT non è raccomandato nei pazienti con severa compromissione epatica (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di EDURANT nei bambini di età inferiore a 2 anni o di peso corporeo inferiore a 14 kg non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Gravidanza In gravidanza sono state osservate esposizioni inferiori a rilpivirina, pertanto la carica virale deve essere attentamente monitorata.
In alternativa, può essere preso in considerazione il passaggio ad un altro regime con terapia antiretrovirale (Anti Retroviral Therapy, ART) (vedere paragrafi 4.4, 4.6, 5.1 e 5.2).
Modo di somministrazione EDURANT deve essere assunto per via orale, una volta al giorno con un pasto (vedere paragrafo 5.2).
Si raccomanda che la compressa rivestita con film sia assunta intera con acqua e non sia masticata o rotta. Avvertenze e precauzioni
- Fallimento virologico e sviluppo di resistenza EDURANT non è stato valutato in pazienti con precedente fallimento virologico a qualsiasi altra terapia antiretrovirale.
L’elenco delle mutazioni associate alla resistenza alla rilpivirina presentata nel paragrafo 5.1 deve solamente guidare all’uso di EDURANT nella popolazione naïve al trattamento.
Nell’analisi aggregata di efficacia degli studi di fase 3 TMC278-C209 (ECHO) e TMC278-C215 (THRIVE) negli adulti della durata di 96 settimane, i pazienti trattati con rilpivirina con una carica virale basale > 100.000 HIV-1 RNA copie/ml avevano un rischio maggiore di fallimento virologico (18,2% con rilpivirina rispetto al 7,9% con efavirenz) rispetto ai pazienti con carica virale basale ≤ 100.000 HIV-1 RNA copie/ml (5,7% con rilpivirina rispetto al 3,6% con efavirenz).
È stato osservato il rischio maggiore di fallimento virologico nei pazienti nel braccio con rilpivirina nelle prime 48 settimane di questi studi clinici (vedere paragrafo 5.1).
Pazienti con una carica virale basale > 100.000 HIV-1 RNA copie/ml che hanno avuto esperienza di fallimento virologico hanno esibito un più alto tasso di resistenza al trattamento alla classe degli inibitori non nucleosidici della trascrittasi inversa (Non-Nucleoside Reverse Transcriptase Inhibitor, NNRTI).
Un maggior numero di pazienti falliti virologicamente con rilpivirina rispetto ai falliti virologicamente con efavirenz ha sviluppato resistenza associata a lamivudina/emtricitabina (vedere paragrafo 5.1).
I risultati negli adolescenti e nei pazienti pediatrici nello studio TMC278-C213 sono stati generalmente in linea con questi dati.
Nello studio TMC278HTX2002 non sono stati osservati fallimenti virologici (per i dettagli vedere paragrafo 5.1).
Solo i pazienti che si prevede possano avere una buona aderenza alla terapia antiretrovirale devono essere trattati con rilpivirina in quanto l’aderenza non ottimale può portare allo sviluppo di resistenza e alla perdita di future opzioni di terapia.
Come con altri medicinali antiretrovirali, il test di resistenza deve guidare l’uso di rilpivirina (vedere paragrafo 5.1).Effetti cardiovascolari A dosi sovra-terapeutiche (75 e 300 mg una volta al giorno), rilpivirina è stata associata al prolungamento dell’intervallo QTc dell’elettrocardiogramma (ECG) (vedere paragrafi 4.5, 4.8 e 5.2).
EDURANT alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno non è associata a un effetto clinicamente rilevante sul QTc.
EDURANT deve essere usato con cautela quando co-somministrato insieme a medicinali con un rischio noto di torsione di punta (Torsade de Pointes).
Sindrome da riattivazione immunitaria Nei pazienti infetti da HIV che, al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale combinata (CART), manifestano una severa immunodeficienza, è possibile che insorga una reazione infiammatoria verso agenti patogeni opportunistici asintomatici o residui, causando gravi condizioni cliniche o un peggioramento dei sintomi.
Di norma, tali reazioni sono state osservate nelle prime settimane o mesi dall’inizio della CART.
Alcuni esempi importanti sono la retinite da citomegalovirus, le infezioni micobatteriche generalizzate e/o focali e la polmonite causata da Pneumocystis jiroveci.
Devono essere valutati eventuali sintomi infiammatori e, se necessario, deve essere istituito un trattamento.
Nel contesto della riattivazione immunitaria è stato riportato anche il verificarsi di disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves ed epatite autoimmune); tuttavia il tempo di insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.8).
Gravidanza EDURANT deve essere impiegato in gravidanza solo se il potenziale beneficio giustifica il potenziale rischio.
Quando 25 mg di rilpivirina una volta al giorno sono stati assunti in gravidanza, sono state osservate esposizioni inferiori a rilpivirina.
Negli studi di fase 3, un’esposizione inferiore a rilpivirina, simile a quella osservata in gravidanza, è stata associata a un maggiore rischio di fallimento virologico, pertanto la carica virale deve essere attentamente monitorata (vedere paragrafi 4.6, 5.1 e 5.2).
In alternativa, può essere preso in considerazione il passaggio ad un altro regime di (ART).
Informazioni importanti su alcuni eccipienti di EDURANT EDURANT contiene lattosio.
I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, deficit totale di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo prodotto medicinale. Interazioni
- Medicinali che incidono sull’esposizione a rilpivirina Rilpivirina è principalmente metabolizzata dal citocromo P450 (CYP)3A.
I medicinali che inducono o inibiscono il CYP3A possono quindi influire sulla clearance di rilpivirina (vedere paragrafo 5.2).
È stato osservato che la co-somministrazione di rilpivirina e medicinali che inducono il CYP3A riduce le concentrazioni plasmatiche di rilpivirina, con una diminuzione dell’effetto terapeutico di rilpivirina.
È stato osservato che la co-somministrazione di rilpivirina e di medicinali che inibiscono il CYP3A aumenta le concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
La co-somministrazione di rilpivirina e medicinali che aumentano il pH gastrico può generare una riduzione delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina, con una potenziale diminuzione dell’effetto terapeutico di EDURANT.
Medicinali influenzati dall’utilizzo di rilpivirinaRilpivirina somministrata alla dose raccomandata è improbabile che abbia un effetto clinicamente rilevante sull’esposizione ai medicinali metabolizzati dagli enzimi CYP.
Rilpivirina inibisce la glicoproteina-P (gp-P) in vitro (IC50 is 9,2 mcM).
In uno studio clinico rilpivirina non ha influenzato significativamente la farmacocinetica della digossina.
Tuttavia, non si può escludere completamente che rilpivirina possa aumentare l’esposizione ad altri medicinali trasportati dalla glicoproteina-P che sono più sensibili all’inibizione della gp-P intestinale ad esempio dabigatran etexilato.
Rilpivirina è un inibitore in vitro del trasportatore Multi Antimicrobial Extrusion Protein (MATE)-2K con un IC50 < 2,7 nM.
Attualmente non sono note le implicazioni cliniche di questi risultati.
Nella Tabella 1 sono riportate le interazioni comprovate e teoriche che possono manifestarsi con i medicinali antiretrovirali e non antiretrovirali principali.
Tabella delle interazioni Studi di interazione sono stati eseguiti solo negli adulti Le interazioni fra rilpivirina e i medicinali co-somministrati sono elencate nella Tabella 1 (l’aumento è indicato con “↑”, la diminuzione con “↓”, l’assenza di variazione con “↔”, l’inapplicabilità con “NA” (not applicable), l’intervallo di confidenza con “IC”).
* L’interazione fra rilpivirina e il medicinale è stata valutata in uno studio clinico.Tabella 1: INTERAZIONI E RACCOMANDAZIONI SULLA DOSE CON ALTRI MEDICINALI Medicinali per area terapeutica Interazioni Variazione media geometrica (%) Raccomandazioni relative alla co-somministrazione ANTINFETTIVI Antiretrovirali Inibitori nucleosidici della trascrittasi inversa (NRTI)/Inibitori nucleotidici della trascrittasi inversa (N[t]RTI) dell’HIV Didanosina*# 400 mg una volta al giorno AUC didanosina ↑ 12% Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Didanosina deve essere somministrata almeno due ore prima o quattro ore dopo la somministrazione di rilpivirina.Cmin didanosina, NA Cmax didanosina ↔ AUC rilpivirina ↔ Cmin rilpivirina ↔ Cmax rilpivirina ↔ Tenofovir disoproxil*# 245 mg una volta al giorno AUC tenofovir ↑ 23% Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Cmin tenofovir ↑ 24% Cmax tenofovir ↑ 19% AUC rilpivirina ↔ Cmin rilpivirina ↔ Cmax rilpivirina ↔ Altri NRTI (abacavir, emtricitabina, lamivudina, stavudina e zidovudina) Non studiato.
Non sono attese interazioni farmaco-farmaco clinicamente rilevantiNon è richiesto alcun aggiustamento della dose. Inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI) dell’HIV Inibitori non-nucleosidici della trascrittasi inversa (NNRTI) (delavirdina, efavirenz, etravirina, nevirapina) Non studiato. La co-somministrazione di rilpivirina con altri NNRTI non è raccomandata. Inibitori della proteasi (IP) dell’HIV - con co-somministrazione di ritonavir a basse dosi Darunavir/ritonavir*# 800/100 mg una volta al giorno AUC darunavir ↔ L’uso concomitante di rilpivirina con inibitori della proteasi potenziati con ritonavir genera un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina, ma non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Cmin darunavir ↓ 11% Cmax darunavir ↔ AUC rilpivirina ↑ 130% Cmin rilpivirina ↑ 178% Cmax rilpivirina ↑ 79% (inibizione degli enzimi CYP3A) Lopinavir/ritonavir (capsule morbide in gel)*# 400/100 mg due volte al giorno AUC lopinavir ↔ Cmin lopinavir ↓ 11% Cmax lopinavir ↔ AUC rilpivirina ↑ 52% Cmin rilpivirina ↑ 74% Cmax rilpivirina ↑ 29% (inibizione degli enzimi CYP3A) Altri IP potenziati (boosted) (atazanavir/ritonavir, fosamprenavir/ritonavir, saquinavir/ritonavir, tipranavir/ritonavir) Non studiato. Inibitori della proteasi (IP) dell’HIV - senza co-somministrazione di ritonavir a basse dosi IP non potenziati (unboosted) (atazanavir, fosamprenavir, indinavir, nelfinavir) Non studiato.
Si prevede un aumento dell’esposizione a rilpivirina.
(inibizione degli enzimi CYP3A)Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Antagonisti del recettore delle chemochine CCR5 Maraviroc Non studiato.
Non si prevede alcun’interazione farmaco-farmaco clinicamente rilevante.Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Inibitori dell’attività “strand transfer” dell’integrasi dell’HIV Raltegravir* raltegravir AUC ↑ 9% Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. raltegravir Cmin ↑ 27% raltegravir Cmax ↑ 10% rilpivirina AUC ↔ rilpivirina Cmin ↔ rilpivirina Cmax ↔ Altri antivirali Ribavirina Non studiato.
Non si prevede alcun’interazione farmaco-farmaco clinicamente rilevante.Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Simeprevir* simeprevir AUC ↔ Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. simeprevir Cmin ↔ simeprevir Cmax ↑ 10% rilpivirina AUC ↔ rilpivirina Cmin ↑ 25% rilpivirina Cmax ↔ ALTRI FARMACI ANTICONVULSIVANTI Carbamazepina, Oxcarbazepina, Fenorbitale, Fenitoina Non studiato.
Si prevedono riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(induzione degli enzimi CYP3A)Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a questi anticonvulsivanti come co-somministrazione.
Può manifestarsi una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3).ANTIMICOTICI AZOLICI Chetoconazolo*# 400 mg una volta al giorno AUC chetoconazolo ↓ 24% Alla dose raccomandata di 25 mg una volta al giorno non è richiesto alcun aggiustamento della dose quando rilpivirina è co-somministrato con chetoconazolo. Cmin chetoconazolo ↓ 66% Cmax chetoconazolo ↔ (induzione di CYP3A a causa di alte dosi di rilpivirina nello studio) AUC rilpivirina ↑ 49% Cmin rilpivirina ↑ 76% Cmax rilpivirina ↑ 30% (inibizione degli enzimi CYP3A) Fluconazolo, Itraconazolo, Posaconazolo, Voriconazolo Non studiato.
L’uso concomitante di EDURANT con antimicotici azolici può generare un aumento delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(inibizione degli enzimi CYP3A)Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. ANTIMICOBATTERICI Rifabutina*: 300 mg una volta al giorno† AUC rifabutina ↔ Durante la co-somministrazione di rilpivirina con rifabutina, la dose di rilpivirina deve essere aumentata da 25 mg una volta al giorno a 50 mg una volta al giorno.
Quando termina la co- somministrazione con rifabutina, la dose di rilpivirina deve essere diminuita a 25 mg una volta al giorno.Cmin rifabutina ↔ Cmax rifabutina ↔ AUC 25-O-desacetil-rifabutina ↔ Cmin 25-O-desacetil-rifabutina ↔ Cmax 25-O-desacetil-rifabutina ↔ 300 mg una volta al giorno (+ 25 mg di rilpivirina una volta al giorno) rilpivirina AUC ↓ 42% rilpivirina Cmin ↓ 48% rilpivirina Cmax ↓ 31% 300 mg una volta al giorno (+ 50 mg di rilpivirina una volta al giorno) rilpivirina AUC ↑ 16%* rilpivirina Cmin ↔* rilpivirina Cmax ↑ 43%* * rispetto a 25 mg di rilpivirina da sola una volta al giorno (induzione degli enzimi CYP3A) Rifampicina*# 600 mg una volta al giorno AUC rifampicina ↔ Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a rifampicina, come co- somministrazione è probabile che comporti una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). Cmin rifampicina, NA Cmax rifampicina ↔ AUC 25-desacetil-rifampicina ↓ 9% Cmin 25-desacetil-rifampicina, NA Cmax 25-desacetil-rifampicina ↔ AUC rilpivirina ↓ 80% Cmin rilpivirina ↓ 89% Cmax rilpivirina ↓ 69% (induzione degli enzimi CYP3A) Rifapentina Non studiato.
Si prevedono riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(induzione degli enzimi CYP3A)Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a rifapentina, come co- somministrazione è probabile che comporti una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). ANTIBIOTICI MACROLIDI Claritromicina, Eritromicina Non studiato.
Si prevede un aumento dell’esposizione a rilpivirina.
(inibizione degli enzimi CYP3A)Se possibile, devono essere considerate alternative terapeutiche come azitromicina. GLUCOCORTICOIDI Desametasone (sistemico, eccetto come dose singola) Non studiato.
Si prevedono riduzioni dose dipendente delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(induzione degli enzimi CYP3A)Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a desametasone sistemico (eccetto come dose singola), come co- somministrazione, può manifestarsi una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3).
Devono essere considerate alternative terapeutiche, in particolare per un uso a lungo termine.INIBITORI DELLA POMPA PROTONICA Omeprazolo*# 20 mg una volta al giorno AUC omeprazolo ↓ 14% Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a inibitori della pompa protonica, come co-somministrazione è probabile che comporti una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). Cmin omeprazolo, NA Cmax omeprazolo ↓ 14% AUC rilpivirina ↓ 40% Cmin rilpivirina ↓ 33% Cmax rilpivirina ↓ 40% (ridotto assorbimento a causa dell’aumento del pH gastrico) Lansoprazolo, Rabeprazolo, Pantoprazolo, Esomeprazolo Non studiato.
Si prevedono riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(ridotto assorbimento a causa dell’aumento del pH gastrico)ANTAGONISTI DEI RECETTORI HISTAMINERGICI H2 Famotidina*# dose singola da 40 mg assunta 12 ore prima di rilpivirina AUC rilpivirina ↓ 9% Cmin rilpivirina, NA Cmax rilpivirina ↔ L’associazione di rilpivirina e antagonisti dei recettori H2 deve essere impiegata con particolare cautela.
Devono essere utilizzati solo gli antagonisti dei recettori H2 che possono essere dosati una volta al giorno.
Deve essere usato un rigoroso programma di dose, con l’assunzione degli antagonisti dei recettori H2 almeno 12 ore prima o 4 ore dopo la somministrazione di rilpivirina.Famotidina*# dose singola da 40 mg assunta 2 ore prima di rilpivirina AUC rilpivirina ↓ 76% Cmin rilpivirina, NA Cmax rilpivirina ↓ 85% (ridotto assorbimento a causa dell’aumento del pH gastrico) Famotidina*# dose singola da 40 mg assunta 4 ore dopo di rilpivirina AUC rilpivirina ↑ 13% Cmin rilpivirina, NA Cmax rilpivirina ↑ 21% Cimetidina, Nizatidina, Ranitidina Non studiato.
(ridotto assorbimento a causa dell’aumento del pH gastrico)ANTIACIDI Antiacidi (ad esempio, idrossido di alluminio o magnesio, calcio carbonato) Non studiato.
Si prevedono riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(ridotto assorbimento a causa dell’aumento del pH gastrico)L’associazione di rilpivirina e antiacidi deve essere impiegata con particolare cautela.
Gli antiacidi devono essere somministrati almeno 2 ore prima o 4 ore dopo la somministrazione di rilpivirina.ANALGESICI NARCOTICI Metadone* 60-100 mg una volta al giorno, dose personalizzata AUC R(-) metadone ↓ 16% Non occorre alcun aggiustamento della dose, quando si inizia la co-somministrazione di metadone con rilpivirina.
Tuttavia, si raccomanda di effettuare un monitoraggio clinico, poiché in alcuni pazienti può essere necessario aggiustare la terapia di mantenimento con metadone.Cmin R(-) metadone ↓ 22% Cmax R(-) metadone ↓ 14% AUC rilpivirina ↔* Cmin rilpivirina ↔* Cmax rilpivirina ↔* * in base a controlli storici. ANTIARITMICI Digossina* digossina AUC ↔ Non è richiesto l’aggiustamento della dose. digossina Cmin NA digossina Cmax ↔ ANTICOAGULANTI Dabigatran etexilato Non studiato.
Non si può escludere un rischio di aumento delle concentrazioni plasmatiche di dabigatran.
(inibizione di P-gp intestinale)L’associazione di rilpivirina e dabigatran etexilato deve essere utilizzata con cautela. ANTIDIABETICI Metformina* 850 mg dose singola metformina AUC ↔ Non è richiesto l’aggiustamento della dose. metformina Cmin NA metformina Cmax ↔ PRODOTTI ERBORISTICI Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum) Non studiato.
Si prevedono riduzioni significative delle concentrazioni plasmatiche di rilpivirina.
(induzione degli enzimi CYP3A)Rilpivirina non deve essere impiegato in associazione a prodotti contenenti l’Erba di San Giovanni poiché può manifestarsi una perdita dell’effetto terapeutico di rilpivirina (vedere paragrafo 4.3). ANALGESICI Paracetamolo*# 500 mg dose singola AUC paracetamolo ↔ Cmin paracetamolo, NA Cmax paracetamolo ↔ AUC rilpivirina ↔ Cmin rilpivirina ↑ 26% Cmax rilpivirina ↔ Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. CONTRACCETTIVI ORALI Etinilestradiolo* 0,035 mg una volta al giorno; Noretindrone* 1 mg una volta al giorno AUC etinilestradiolo ↔ Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Cmin etinilestradiolo ↔ Cmax etinilestradiolo ↑ 17% AUC noretindrone ↔ Cmin noretindrone ↔ Cmax noretindrone ↔ AUC rilpivirina ↔* Cmin rilpivirina ↔* Cmax rilpivirina ↔* * in base a controlli storici. INIBITORI DELLA HMG CO-A REDUTTASI Atorvastatina*# 40 mg una volta al giorno AUC atorvastatina ↔ Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Cmin atorvastatina ↓ 15% Cmax atorvastatina ↑ 35% AUC rilpivirina ↔ Cmin rilpivirina ↔ Cmax rilpivirina ↓ 9% INIBITORI DELLA FOSFODIESTERASI DI TIPO 5 (PDE-5) Sildenafil*# 50 mg dose singola AUC sildenafil ↔ Non è richiesto alcun aggiustamento della dose. Cmin sildenafil, NA Cmax sildenafil ↔ AUC rilpivirina ↔ Cmin rilpivirina ↔ Cmax rilpivirina ↔ Vardenafil Tadalafil Non studiato. Non è richiesto alcun aggiustamento della dose.
Sono state previste tutte le altre interazioni farmaco-farmaco evidenziate.
# Lo studio d’interazione è stato condotto con una dose maggiore di quella raccomandata per rilpivirina, valutando l’effetto massimo sul medicinale co-somministrato.
La raccomandazione della dose è applicabile alla dose raccomandata di rilpivirina da 25 mg una volta al giorno.
† Questo studio di interazione è stato condotto con una dose più alta di rilpivirina rispetto a quella raccomandata.
Medicinali che prolungano il QT Esistono informazioni limitate sul potenziale di un’interazione farmacodinamica fra rilpivirina e medicinali che prolungano l’intervallo QTc nell’ECG.
In uno studio condotto in soggetti sani, è stato dimostrato che dosi superiori a quelle terapeutiche di rilpivirina (75 mg una volta al giorno e 300 mg una volta al giorno) hanno prolungato l’intervallo QTc nell’ECG (vedere paragrafo 5.1).
EDURANT deve essere utilizzato con cautela, se co-somministrato con un medicinale noto per provocare un rischio di torsione di punta. Effetti indesiderati
- Riassunto del profilo di sicurezza Durante il programma di sviluppo clinico (1.368 pazienti degli studi clinici di fase 3, controllati, TMC278-C209 (ECHO) e TMC278-C215 (THRIVE)), il 55,7% dei soggetti ha manifestato almeno una reazione avversa al farmaco (vedere paragrafo 5.1).
Le reazioni avverse da farmaco (ADR) più frequentemente riportate (≥ 2%) che erano almeno di moderata intensità sono state depressione (4.1%), cefalea (3.5%), insonnia (3.5%), eruzione cutanea (2.3%) e dolore addominale (2.0%).
Le più frequenti ADRs gravi correlate al trattamento sono state segnalate in 7 (1.0%) pazienti trattati con rilpivirina.
La durata mediana di esposizione per i pazienti arruolati nel braccio dello studio con rilpivirina e con efavirenz è stata rispettivamente di 104,3 settimane e di 104,1 settimane.
Le ADR si sono verificate maggiormente nelle prime 48 settimane di trattamento.
Le alterazioni degli esami di laboratorio, riscontrate in seguito al trattamento in questione, (grado 3 o grado 4), ritenute ADR, riportate in pazienti trattati con EDURANT, sono state aumento dell’amilasi pancreatica (3.8%), aumento AST (2.3%), aumento ALT (1.6%), aumento del colesterolo LDL (a digiuno, 1.5%), diminuzione della conta dei globuli bianchi (1.2%), aumento della lipasi (0.9%), aumento della bilirubina (0.7%), aumento dei trigliceridi (a digiuno, 0.6%), diminuzione dell’emoglobina (0.1%), diminuzione della conta piastrinica (0.1%), e aumento del colesterolo totale (a digiuno, 0.1%).
Tabella delle reazioni avverse Nella Tabella 2 sono riportati in forma sintetica le reazioni avverse segnalate in pazienti adulti trattati con rilpivirina.
Le reazioni avverse sono elencate secondo la classificazione per sistemi e organi (system organ class, SOC) e secondo la categoria di frequenza.
La categoria di frequenza è definita come, molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100).
All’interno di ogni categoria di frequenza, le ADR sono riportate in ordine decrescente di frequenza.
BR= regime di background.Tabella 2: Reazioni avverse riportate in pazienti adulti trattati con rilpivirina infetti da HIV, mai sottoposti a trattamento con antiretrovirali (dati aggregati provenienti dall’analisi alla settimana 96 degli studi di fase 3 ECHO e THRIVE) N=686 Classificazione per sistemi e organi (SOC) Categoria di frequenza ADR (rilpivirina + BR) Patologie del sistema emolinfopoietico comune diminuzione della conta leucocitaria, diminuzione dell’emoglobina, diminuzione della conta piastrinica Disturbi del sistema immunitario non comune sindrome da riattivazione immunitaria Disturbi del metabolismo e della nutrizione molto comune aumento del colesterolo totale (a digiuno), aumento del colesterolo LDL (a digiuno) comune diminuzione dell’appetito, aumento dei trigliceridi (a digiuno) Disturbi psichiatrici molto comune Insonnia comune sogni anormali, depressione, disturbi del sonno, umore depresso Patologie del sistema nervoso molto comune Cefalea, capogiri comune sonnolenza Patologie gastrointestinali molto comune Nausea, aumento amilasi pancreatica comune dolore addominale, vomito, aumento delle lipasi, disturbo addominale, secchezza della bocca Patologie epatobiliari molto comune aumento delle transaminasi comune aumento della bilirubina Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo comune eruzione cutanea Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione comune affaticamento
N= numero di soggetti.
Alterazioni negli esami di laboratorio Nell’analisi alla settimana 96 degli studi clinici di fase 3 ECHO e THRIVE, nel braccio rilpivirina la variazione media dal basale del colesterolo totale (a digiuno) è stata di 5 mg/dl, del colesterolo HDL (a digiuno) di 4 mg/dl, del colesterolo LDL (a digiuno) di 1 mg/dl e dei trigliceridi (a digiuno) di -7 mg/dl.
Descrizione delle reazioni avverse selezionate Sindrome da riattivazione immunitaria Nei pazienti con infezione da HIV con severa immunodeficienza al momento dell’inizio della terapia antiretrovirale combinata (CART), è possibile che s’instauri una reazione infiammatoria verso infezioni opportunistiche asintomatiche o residue.
Sono stati riportati anche disturbi autoimmuni (come la malattia di Graves ed epatite autoimmune); tuttavia il tempo all’insorgenza registrato è più variabile e questi eventi possono verificarsi anche molti mesi dopo l’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica (da 12 a 18 anni di età) Coorte 1 di TMC278-C213 La valutazione della sicurezza si è basata sull’analisi alla settimana 48 della Coorte 1 dello studio di fase 2 TMC278-C213, a singolo braccio, in aperto, in cui 36 pazienti adolescenti con infezione HIV-1 mai sottoposti al trattamento antiretrovirale del peso di almeno 32 kg hanno assunto rilpivirina (25 mg una volta al giorno) in associazione con altri agenti antiretrovirali (vedere paragrafo 5.1).
La durata mediana dell’esposizione per i pazienti era 63,5 settimane.
Non ci sono stati pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa di ADR.
Non sono state identificate nuove ADR rispetto a quelle osservate negli adulti.
La maggior parte delle ADR è stata di grado 1 o 2.
Le ADR più comuni segnalate nella Coorte 1 dello studio TMC278-C213 (di tutti i gradi, maggiori o uguali al 10%) sono state cefalea (19,4%), depressione (19,4%), sonnolenza (13,9%) e nausea (11,1%).
Non sono state riportate anomalie di laboratorio di grado 3-4 per AST/ALT o ADR di grado 3 4 di incremento delle transaminasi.
Non sono state individuate nuove problematiche di sicurezza nell’analisi alla settimana 240 della Coorte 1 dello studio TMC278-C213 negli adolescenti.
Popolazione pediatrica (da 2 a meno di 12 anni) Coorte 2 di TMC278-C213 La Coorte 2 dello studio di fase 2 in aperto a braccio singolo TMC278-C213, era intesa a valutare la sicurezza delle dosi adattate in base al peso di rilpivirina 12,5, 15 e 25 mg una volta al giorno in pazienti infettati da HIV-1 (età: da 6 a meno di 12 anni; peso: almeno 17 kg) mai sottoposti al trattamento antiretrovirale (vedere paragrafo 5.1).
La durata mediana dell’esposizione per i pazienti nell’analisi alla settimana 48 (inclusa l’estensione successiva alla settimana 48) era 69,5 settimane (range da 35 a 218).
Tutti le ADR sono state lievi o moderate.
Le ADR riportate in almeno 2 partecipanti, indipendentemente dalla gravità, sono state: riduzione dell’appetito (3/18, 16,7%), vomito (2/18, 11,1%), aumento delle ALT (2/18, 11,1%), aumento delle AST (2/18, 11,1%) ed eruzione cutanea (2/18, 11,1%).
Non ci sono stati pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa delle ADR.
Non sono state identificate nuove ADR rispetto a quelle osservate negli adulti.
TMC278HTX2002 Lo studio di fase 2 in aperto a braccio singolo TMC278HTX2002 è stato disegnato per valutare la sicurezza delle dosi adattate in base al peso di rilpivirina 12,5, 15 e 25 mg una volta al giorno in pazienti infettati da HIV-1 (età: da 2 a meno di 12 anni; peso: almeno 10 kg) con soppressione virologica (vedere paragrafo 5.1).
La durata mediana dell’esposizione per i pazienti nell’analisi alla settimana 48 era 48,4 settimane (range da 47 a 52).
Tutti le ADR sono state lievi o moderate.
Le ADR riportate in almeno 2 partecipanti, indipendentemente dalla gravità, sono state: vomito (4/26, 15,4%), dolore addominale (3/26, 11,5%), nausea (2/26, 7,7%), aumento delle ALT (3/26, 11,5%), aumento delle AST (2/26, 7,7%), e riduzione dell’appetito (2/26, 7,7%).
Non ci sono stati pazienti che hanno interrotto il trattamento a causa delle ADR.
Non sono state identificate nuove ADR rispetto a quelle osservate negli adulti.
La sicurezza e l’efficacia di rilpivirina nei bambini di età inferiore a 2 anni o con peso inferiore a 14 kg non sono state stabilite.
Altre popolazioni speciali Pazienti con coinfezione da virus dell’epatite B e/o dell’epatite C Nei pazienti coinfetti dai virus dell’epatite B o C in trattamento con rilpivirina, l’incidenza dell’aumento degli enzimi epatici è stata maggiore rispetto a quella riscontrata in pazienti non coinfetti trattati con rilpivirina.
Questa osservazione è stata la stessa del braccio di trattamento con efavirenz.
La farmacocinetica di rilpivirina in pazienti coinfetti è stata paragonabile a quella dei pazienti senza coinfezione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’Allegato V. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza Una moderata quantità di dati su donne in gravidanza (tra 300-1000 esiti di gravidanza) indica l’assenza di tossicità malformativa o feto / neonatale di rilpivirina (vedere paragrafi 4.4, 5.1 e 5.2).
In gravidanza sono state osservate esposizioni inferiori a rilpivirina, pertanto la carica virale deve essere attentamente monitorata.
Gli studi sugli animali non indicano effetti dannosi diretti o indiretti per quanto riguarda la tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L’uso di rilpivirina può essere preso in considerazione durante la gravidanza, se necessario.
Allattamento Non è noto se rilpivirina venga escreta nel latte materno.
Rilpivirina viene escreto nel latte dei ratti.
Le madri devono essere informate di non allattare con latte materno se sono in terapia con rilpivirina, per le potenziali reazioni avverse da rilpivirina nei neonati allattati con latte materno.
Per evitare la trasmissione dell’HIV al bambino, si raccomanda alle donne affette da HIV di non allattare al seno.
Fertilità Non ci sono dati relativi all’effetto di rilpivirina sulla fertilità umana.
Negli studi condotti sugli animali non sono stati riscontrati effetti clinicamente rilevanti sulla fertilità (vedere paragrafo 5.3). Conservazione
- Conservare nel flacone originale, per proteggere il medicinale dalla luce.
Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.