ECALTA EV FL 100MG 30ML

594,15 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ANIDULAFUNGINA
  • ATC: J02AX06
  • Descrizione tipo ricetta: OSP - USO OSPEDALIERO
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 22/02/2018

Trattamento delle candidiasi invasive in pazienti adulti e pediatrici di età compresa tra 1 mese e < 18 anni (vedere paragrafi 4.4 e 5.1).
Ogni flaconcino contiene 100 mg di anidulafungina. La soluzione ricostituita contiene 3,33 mg/ml di anidulafungina e la soluzione diluita contiene 0,77 mg/ml di anidulafungina. Eccipiente con effetti noti: ECALTA contiene 119 mg di fruttosio per flaconcino. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Ipersensibilità ad altri medicinali della classe delle echinocandine.

Posologia

Il trattamento con ECALTA deve essere iniziato da un medico esperto nel trattamento delle infezioni micotiche invasive.
Posologia Prima dell’avvio della terapia devono essere prelevati i campioni per gli esami micologici.
La terapia può essere iniziata prima che siano noti i risultati dei test colturali e può essere adattata di conseguenza quando questi risultati saranno disponibili.
Popolazione adulta (dosaggio e durata del trattamento) Il 1° giorno di trattamento deve essere somministrata una singola dose da carico da 200 mg, successivamente seguita da 100 mg al giorno.
La durata del trattamento si deve basare sulla risposta clinica del paziente.
In generale, la terapia con gli antimicotici deve proseguire per almeno 14 giorni dopo l’ultima coltura positiva.
I dati disponibili non sono sufficienti per supportare l’impiego della dose da 100 mg per un periodo di trattamento superiore a 35 giorni.
Pazienti con compromissione renale ed epatica Non sono necessari aggiustamenti della posologia in pazienti con compromissione epatica lieve, moderata o grave.
Non sono necessari aggiustamenti della posologia in pazienti con insufficienza renale di qualsiasi grado, inclusi i pazienti sottoposti a dialisi.
ECALTA può essere somministrato indipendentemente da quando viene effettuata la dialisi (vedere paragrafo 5.2).
Altre popolazioni particolari di pazienti Non sono necessari aggiustamenti della posologia in pazienti adulti in relazione a sesso di appartenenza, peso, etnia, positività per l’HIV o nei pazienti anziani (vedere paragrafo 5.2).
Popolazione pediatrica (età compresa tra 1 mese e < 18 anni) (dosaggio e durata del trattamento) Il 1° giorno di trattamento deve essere somministrata una singola dose da carico di 3,0 mg/kg (fino a un massimo di 200 mg), successivamente seguita da una dose di mantenimento giornaliera di 1,5 mg/kg (fino a un massimo di 100 mg).
La durata del trattamento deve essere basata sulla risposta clinica del paziente.
In generale, il trattamento antimicotico deve proseguire per almeno 14 giorni dopo l’ultima coltura positiva.
La sicurezza e l’efficacia di ECALTA non sono state definite nei neonati (età inferiore a 1 mese) (vedere paragrafo 4.4).
Modo di somministrazione Solo per somministrazione endovenosa.
ECALTA deve essere ricostituito con acqua per preparazioni iniettabili alla concentrazione di 3,33 mg/ml e successivamente diluito ad una concentrazione di 0,77 mg/ml per la soluzione di infusione finale.
Per un paziente pediatrico, il volume della soluzione di infusione necessario per erogare le dosi varia in base al peso del bambino.
Per le istruzioni sulla ricostituzione del medicinale prima della somministrazione (vedere paragrafo 6.6).
Si raccomanda di somministrare ECALTA ad una velocità di infusione che non superi 1,1 mg/min (equivalente a 1,4 ml/min quando la polvere viene ricostituita e diluita come da istruzioni).
Le reazioni associate all’infusione non sono frequenti quando la velocità di infusione di anidulafungina non supera 1,1 mg/min (vedere paragrafo 4.4).
ECALTA non deve essere somministrato in bolo.

Avvertenze e precauzioni

ECALTA non è stato studiato in pazienti con endocardite, osteomielite o meningite da Candida.
L’efficacia di ECALTA è stata valutata soltanto in un numero limitato di pazienti neutropenici (vedere paragrafo 5.1).
Popolazione pediatrica Il trattamento con ECALTA non è raccomandato nei neonati (età inferiore a 1 mese).
Il trattamento dei neonati rende necessario considerare la copertura della candidiasi disseminata che include il sistema nervoso centrale (SNC); i modelli di infezioni non clinici indicano che, per ottenere una penetrazione adeguata nel sistema nervoso centrale, sono necessarie dosi maggiori di anidulafungina (vedere paragrafo 5.3) con conseguenti dosi più elevate di polisorbato 80, un eccipiente della formulazione.
Dosi elevate di polisorbati sono state associate a livelli di tossicità potenzialmente letali nei neonati, come riportato in letteratura.
Non ci sono dati clinici a supporto dell’efficacia e della sicurezza di dosi di anidulafungina superiori alla dose raccomandata nel paragrafo 4.2. Effetti epatici Un aumento dei livelli degli enzimi epatici è stato osservato in soggetti sani ed in pazienti trattati con anidulafungina.
In alcuni pazienti con gravi condizioni cliniche di base in trattamento con diversi medicinali concomitanti insieme ad anidulafungina, si sono verificate alterazioni epatiche clinicamente significative.
Episodi di significativa disfunzione epatica, epatite e insufficienza epatica sono stati non comuni negli studi clinici.
I pazienti con aumento degli enzimi epatici in corso di trattamento con anidulafungina devono essere monitorati per rilevare un possibile peggioramento della funzionalità epatica e valutare il rapporto rischio-beneficio derivante dal proseguimento della terapia con anidulafungina.
Reazioni anafilattiche Sono state riportate reazioni anafilattiche, compreso lo shock, durante l’uso di anidulafungina.
Se si presentassero tali reazioni, deve essere interrotta la somministrazione di anidulafungina e devono essere applicate le opportune terapie.
Reazioni correlate all’infusione In corso di trattamento con anidulafungina sono state segnalate reazioni avverse correlate all’infusione, compresi rash, orticaria, arrossamento, prurito, dispnea, broncospasmo e ipotensione.
Le reazioni avverse correlate all’infusione sono non frequenti quando la velocità di infusione non supera 1,1 mg/min (vedere paragrafo 4.8).
Nel corso di uno studio non clinico (nel ratto) è stato osservato un peggioramento delle reazioni correlate all’infusione a seguito della somministrazione concomitante di anestetici (vedere paragrafo 5.3).
Non si conosce la rilevanza clinica di questo effetto.
Tuttavia è necessario fare attenzione quando anidulafungina viene somministrata insieme ad agenti anestetici.
Contenuto di fruttosio ECALTA contiene fruttosio.
I pazienti affetti da intolleranza ereditaria al fruttosio (HFI) non devono ricevere questo medicinale se non strettamente necessario.
A neonati e bambini (di età inferiore ai 2 anni) può non essere stata ancora formulata una diagnosi di HFI.
Pertanto, i medicinali (contenenti fruttosio) somministrati per via endovenosa possono essere letali e non devono essere somministrati in questa popolazione, salvo nei casi di seria esigenza clinica e non siano disponibili alternative.
Per ogni paziente, deve essere registrata in modo dettagliato la storia dei sintomi di HFI prima di procedere alla somministrazione di questo medicinale.
Contenuto di sodio ECALTA contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per flaconcino.
I pazienti che seguono una dieta a basso contenuto di sodio possono essere informati che questo medicinale è essenzialmente “senza sodio”.
ECALTA può essere diluito con soluzioni contenenti sodio (vedere paragrafo 6.6) e questo deve essere tenuto in considerazione relativamente alla quantità totale di sodio derivante da tutte le fonti che verrà somministrata al paziente.

Interazioni

Anidulafungina non è un substrato, induttore o inibitore clinicamente rilevante degli isoenzimi del citocromo P450 (1A2, 2B6, 2C8, 2C9, 2C19, 2D6, 3A).
È importante sottolineare che gli studi in vitro non escludono completamente la possibilità di interazioni in vivo. Sono stati effettuati studi di interazione con anidulafungina ed altri medicinali per i quali è probabile una co-somministrazione.
Non si raccomanda un aggiustamento della posologia di questi medicinali o di anidulafungina quando quest’ultima viene somministrata con ciclosporina, voriconazolo o tacrolimus e non si raccomanda un aggiustamento della dose di anidulafungina quando somministrata insieme ad amfotericina B o rifampicina.
Popolazione pediatrica Sono stati effettuati studi d’interazione solo negli adulti.

Effetti indesiderati

Sintesi del profilo di sicurezza In corso di trattamento con anidulafungina negli studi clinici sono state segnalate reazioni avverse correlate all’infusione, come riassunto nella Tabella 1, quali: eruzione cutanea, prurito, dispnea, broncospasmo, ipotensione (eventi comuni), arrossamenti, vampate di calore e orticaria (eventi non comuni) (vedere paragrafo 4.4).
Tabulato delle reazioni avverse La tabella sotto riportata include le reazioni avverse per qualsiasi causa (termini MedDRA) riscontrate in 840 soggetti trattati con 100 mg di anidulafungina con frequenza corrispondente a molto comune (≥ 1/10), comune (≥ 1/100, < 1/10), non comune (≥ 1/1.000, < 1/100), raro (≥ 1/10.000, < 1/1.000), molto raro (< 1/10.000) e da segnalazioni spontanee con frequenza non nota (non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Nell’ambito di ciascuna classe di frequenza, gli effetti indesiderati sono riportati in ordine di gravità decrescente.
Tabella 1.
Tabella delle Reazioni Avverse
Classificazione per sistemi e organi Molto comune ≥ 1/10 Comune ≥ 1/100, 1/10 Non comune ≥ 1/1.000, < 1/100 Raro ≥ 1/10.000, < 1/1.000 Molto raro < 1/10.000 Frequenza non nota
Patologie del sistema emolinfopoietico   Coagulopatia   
Disturbi del sistema immunitario      Shock anafilattico, reazione anafilattica*
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Ipopotassiemia Iperglicemia    
Patologie del sistema nervoso  Convulsioni, cefalea    
Patologie vascolari  Ipotensione, ipertensione Arrossamento, vampate di calore   
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche  Broncospasmo, dispnea    
Patologie gastrointestinali Diarrea, nausea Vomito Dolore addominale superiore   
Patologie epatobiliari  Aumento di alanina aminotransferasi, aumento della fosfatasi alcalina nel sangue, aumento di aspartato aminotransferasi, aumento della bilirubinemia, colestasi Aumento di gamma-glutamiltransferasi   
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Rash, prurito Orticaria   
Patologie renali e urinarie  Aumento della creatininemia    
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione   Dolore nel sito di infusione   
* Vedere paragrafo 4.4.
Popolazione pediatrica La sicurezza dell’anidulafungina è stata studiata in 68 pazienti pediatrici (di età compresa tra 1 mese e < 18 anni) affetti da candidiasi invasiva inclusa candidemia (ICC) nel contesto di uno studio pediatrico prospettico, in aperto e non comparativo (vedere paragrafo 5.1).
La frequenza di determinati eventi avversi epatobiliari, inclusi alanina aminotransferasi (ALT) aumentata e aspartato aminotransferasi (AST) aumentata, è risultata maggiore (7-10%) in questi pazienti pediatrici rispetto a quanto osservato negli adulti (2%).
Sebbene la probabilità o le differenze in termini di gravità della patologia di base possano aver contribuito, non è possibile escludere che le reazioni avverse epatobiliari si verifichino con maggiore frequenza nei pazienti pediatrici rispetto agli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite l’Agenzia Italiana del Farmaco Sito web: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Non sono disponibili dati provenienti dall’uso di anidulafungina in donne in gravidanza.
Gli studi sugli animali hanno mostrato una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
ECALTA non è raccomandato durante la gravidanza a meno che il beneficio per la madre non sia chiaramente superiore al potenziale rischio per il feto.
Allattamento Non è noto se anidulafungina sia eliminata nel latte materno.
I dati farmacodinamici/tossicologici disponibili negli animali hanno mostrato l’escrezione di anidulafungina nel latte.
Non è possibile escludere il rischio per i bambini allattati al seno.
La decisione se interrompere l’allattamento o interrompere/astenersi dalla terapia con ECALTA deve essere presa tenendo conto del beneficio dell’allattamento per il bambino e del beneficio della terapia per la donna.
Fertilità Per l’anidulafungina, non sono stati evidenziati effetti sulla fertilità negli studi condotti sui ratti maschi e femmine (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C-8°C).
Per le condizioni di conservazione dopo ricostituzione e diluizione del prodotto medicinale, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.