DOXAZOSINA PENSA 30CPR 2MG
7,43 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 21/04/2011
Ipertensione essenziale. Doxazosina Pensa è indicata per il trattamento dei sintomi clinici dell’iperplasia prostatica benigna (BPH).
Le compresse Doxazosina Pensa 2 mg contengono ciascuna 2,43 mg di doxazosina mesilato per compressa, equivalente a 2 mg di doxazosina. Le compresse Doxazosina Pensa 4 mg contengono ciascuna 4,85 mg di doxazosina mesilato per compressa, equivalente a 4 mg di doxazosina. Eccipienti con effetti noti: lattosio monoidrato, sodio e colorante giallo tramonto (E110). Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.
Controindicazioni
- Doxazosina è controindicata in 1) pazienti con nota ipersensibilità alle chinazoline (per es.
prazosina, terazosina e doxazosina), o uno qualsiasi degli eccipienti.
2) Pazienti con una storia di ipotensione ortostatica.
3) Pazienti con iperplasia prostatica benigna e concomitante congestione delle vie urinarie superiori, infezioni croniche delle vie urinarie o calcoli vescicali.
4) Durante l’allattamento (vedere paragrafo 4.6)¹ 5) Pazienti affetti da ipotensione² Doxazosina è controindicata in monoterapia nei pazienti con incontinenza urinaria da sovrariempimento, anuria o insufficienza renale progressiva.
¹Solamente se prescritta per l’ipertensione ²Solamente se prescritta per l’iperplasia prostatica benigna Posologia
- Doxazosina Pensa va assunta una volta al giorno assieme a una quantità sufficiente di acqua.
La durata del trattamento deve essere stabilita dal medico curante.
Ipertensione: Il dosaggio abituale di Doxazosina Pensa è compreso tra 1 e 8 mg al giorno.
La dose massima raccomandata è di 16 mg al giorno.
Il dosaggio iniziale è costituito da 1 mg che va assunto prima di coricarsi, e tale regime posologico deve essere continuato per circa 1-2 settimane.
Il dosaggio può quindi essere aumentato a 4 mg una volta al giorno per altre 1-2 settimane.
Se necessario, a intervalli analoghi, il dosaggio può essere aumentato gradualmente a 4, 8 e 16 mg una volta al giorno, a seconda della risposta del paziente.
Iperplasia prostatica benigna (BPH): Il regime posologico raccomandato all’inizio della terapia è di seguito indicato: - dalla 1a alla 8a giornata: 1x1 compressa di Doxazosina Pensa 1 mg (1 mg di doxazosina) al giorno - dalla 9a alla 14a giornata: 1x1 compressa di Doxazosina Pensa 2 mg (2 mg di doxazosina) al giorno A seconda delle caratteristiche urodinamiche e della sintomatologia BPH del paziente, il dosaggio può essere aumentato a 4 mg e, successivamente, sino alla dose massima raccomandata di 8 mg.
L’intervallo di titolazione raccomandato è di 1-2 settimane.
Il dosaggio giornaliero raccomandato è di 2-4 mg.
Doxazosina Pensa va assunta una volta al giorno.
Se la terapia con Doxazosina Pensa è stata interrotta da diverso tempo, occorre ristabilire il dosaggio corretto.
Uso nei pazienti anziani e nei pazienti con insufficienza renale È raccomandato il normale dosaggio indicato per gli adulti in quanto la farmacocinetica non cambia nei pazienti affetti da disfunzione renale e non esistono indicazioni di un effetto peggiorativo sulla condizione di insufficienza renale.
Tuttavia non può essere escluso un aumento della sensibilità per cui potrebbe essere necessario iniziare la terapia con maggiore cautela.
Doxazosina Pensa non viene eliminata con la dialisi.
Uso nei pazienti con insufficienza epatica: Non sono disponibili dati per i pazienti affetti da insufficienza epatica grave per cui il regime posologico deve essere aumentato con cautela, (vedere paragrafo 4.4 Speciali avvertenze e precauzioni per l’uso).
Uso pediatrico: Non sono state stabilite la sicurezza e l’efficacia nei bambini per cui il suo utilizzo non è consigliabile nei bambini di età inferiore ai 12 anni. Avvertenze e precauzioni
- Avvio della terapia: in relazione alle proprietà alfa-bloccanti della doxazosina, i pazienti potrebbero avere episodi di ipotensione posturale, evidenziata da capogiri e debolezza, o raramente da perdita di coscienza (sincope), in particolar modo all’avvio della terapia.
È pertanto pratica medica prudente monitorare la pressione arteriosa all’avvio della terapia, in modo da minimizzare le possibilità di presentazione di effetti posturali.
Il paziente deve essere avvertito di evitare situazioni che possono provocare infortuni, in caso di capogiri o debolezza nelle fasi iniziali della terapia con doxazosina.
Occorre fare particolare attenzione negli anziani, nei pazienti affetti da insufficienza epatica o renale, nei pazienti che seguono una dieta iposodica rigorosa o in pazienti in trattamento con diuretici.
Nelle fasi iniziali della terapia con doxazosina, questi pazienti devono essere avvertiti di evitare situazioni in cui possono derivargli lesioni a causa di vertigini o debolezza.Occorre inoltre prestare attenzione quando la doxazosina viene somministrata in associazione con medicinali che possono modificare il metabolismo epatico (ad es.
cimetidina).
Doxazosina Pensa deve essere somministrata con cautela nei pazienti con neuropatia autonomica diabetica.
Uso con inibitori della PDE-5: è necessario prestare particolare cautela quando doxazosina è somministrata insieme ad inibitori della PDE-5 (come sildenafil, tadalafil, vardenafil), poiché entrambi i farmaci hanno effetto vasodilatatore e ciò potrebbe causare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti.
Al fine di minimizzare il rischio di sviluppare ipotensione posturale, il paziente deve essere stabile nella terapia con alfa-bloccanti prima di iniziare ad usare inibitori della fosfodiesterasi-5.
Si raccomanda di iniziare il trattamento con la dose più bassa possibile di inibitore della PDE-5 rispettando 6 ore di intervallo di tempo dall’assunzione di doxazosina.
Uso nei pazienti con patologie cardiache acute Come con qualsiasi altro farmaco antipertensivo vasodilatatore, è pratica medica prudente usare cautela quando si somministra doxazosina a pazienti affetti dalle seguenti condizioni cardiache acute: - edema polmonare dovuto a stenosi aortica o mitralica - insufficienza cardiaca ad alta gittata - insufficienza cardiaca destra dovuta a embolia polmonare o effusione pericardica - insufficienza cardiaca ventricolare sinistra con bassa pressione di riempimento Uso nei pazienti sottoposti a chirurgia per la cataratta:In alcuni pazienti in trattamento o precedentemente trattati con tamsulosin, durante l’intervento chirurgico per la cataratta è stata osservata la ‘Sindrome intraoperatoria dell’iride a bandiera’ (IFIS, una variante della sindrome della pupilla piccola).
Sono inoltre stati riferiti casi isolati con altri alfa-1 bloccanti, pertanto non si può escludere la possibilità di un effetto di classe.
Poiché la IFIS può causare un aumento nelle complicanze procedurali durante l’intervento chirurgico di cataratta, l’uso attuale o passato di alfa-1 bloccanti deve essere comunicato al chirurgo oftalmologo prima dell’avvio dell’intervento stesso.
Uso in pazienti con compromissione della funzionalità epatica: Come con qualsiasi altro farmaco totalmente metabolizzato dal fegato, la doxazosina deve essere somministrata con particolare cautela nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica.
A causa della mancanza di esperienza clinica nei pazienti con grave compromissione della funzionalità epatica, l’uso di doxazosina in questi pazienti non è raccomandato.
Uso pediatrico: Poiché la sicurezza e l’efficacia di doxazosina nei bambini non sono state stabilite, si sconsiglia la somministrazione del farmaco nei bambini.
Eccipienti: Doxazosina Pensa contiene lattosio monoidrato.
Pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit di Lapp lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio, non devono assumere questo medicinale.
Doxazosina Pensa contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente ‘senza sodio’.
Doxazosina Pensa contiene il colorante giallo tramonto FCF (E110) che può causare reazioni allergiche. Interazioni
- La doxazosina potenzia l’effetto ipotensivo di altri alfa-bloccanti e di altri farmaci antipertensivi.
La diminuzione della pressione può aumentare quando la doxazosina viene somministrata in associazione con vasodilatatori e nitrati.
Per quanto riguarda gli altri antiipertensivi: gli antireumatici non steroidei possono ridurre l’effetto ipotensivo di Doxazosina Pensa.
I farmaci simpaticomimetici possono ridurre l’effetto ipotensivo di Doxazosina Pensa; doxazosina può inibire l’effetto di dopamina, efedrina, epinefrina, metaraminolo e fenilefrina sulla pressione e sulle reazioni dei vasi sanguigni.
Doxazosina Pensa può interferire con l’attività della renina plasmatica e con l’escrezione dell’acido vanillilmandelico nell’urina.
Tali fatti vanno considerati quando si interpretano i dati di laboratorio.
La somministrazione concomitante di inibitori della fosfodiesterasi-5 (ad es.
sildenafil, tadalafil, vardenafil) e doxazosina può provocare ipotensione sintomatica in alcuni pazienti (vedere paragrafo 4.4).
La maggior parte (98%) della doxazosina plasmatica è legata alle proteine.
I dati in vitro relativi al plasma umano indicano che la doxazosina non ha effetto sul legame proteico di digossina, warfarin, fenitoina o indometacina.
Nell’esperienza clinica, la doxazosina convenzionale è stata somministrata senza alcuna interazione farmacologica avversa in associazione a diuretici tiazidici, furosemide, beta-bloccanti, farmaci antinfiammatori non steroidei, antibiotici, farmaci ipoglicemizzanti orali, farmaci uricosurici e anticoagulanti.
Non sono tuttavia presenti dati relativi a studi formali di interazione farmaco/farmaco.
In una sperimentazione in aperto, randomizzata, controllata con placebo, su 22 volontari sani di sesso maschile, la somministrazione di una singola dose da 1 mg di doxazosina al giorno 1 di un regime di quattro giorni di cimetidina per via orale (400 mg due volte al giorno) ha causato un innalzamento del 10% nell’AUC media della doxazosina, e non ha causato modifiche statisticamente significative nella Cmax media e nell’emivita media della doxazosina.
L’innalzamento del 10% nell’AUC media per la doxazosina associata a cimetidina rientra nella variazione tra soggetti (27%) dell’AUC media per la doxazosina con placebo. Effetti indesiderati
- Le frequenze impiegate vengono definite come segue: Molto comune ≥ 1/10, comune ≥1/100 e < 1/10, non comune ≥ 1/1.000 e < 1/100, raro ≥ 1/10.000 e < 1/1.000, molto raro < 1/10.000.
Casi singoli Aumento dei livelli ematici di azoto e creatinina, diminuzione degli eritrociti.Classificazione per sistemi ed organi secondo MedDRA Frequenza Effetti indesiderati Infezioni ed infestazioni Comune Infezioni del tratto respiratorio Infezioni del tratto urinario Patologie del sistema emolinfopoietico Molto raro Leucopenia, trombocitopenia Disturbi del sistema immunitario Non comune Reazione allergica al farmaco Disturbi del metabolismo e della nutrizione Non comune Gotta Aumento dell’appetito Sete Ipokaliemia Anoressia Raro Ipoglicemia Disturbi psichiatrici Comune Apatia Non comune Parasomnia Amnesia Labilità emotiva Depressione Agitazione Ansia Insonnia Nervosismo Patologie del sistema nervoso Comune Sonnolenza Capogiri Cefalea Non comune Accidente cerebrovascolare Ipoestesia Sincope Tremore Rigidità muscolare Molto raro Capogiri di tipo posturale Parestesia Patologie dell'occhio Comune Disturbi dell’accomodazione Non comune Aumentata lacrimazione Fotofobia Raro Congiuntivite Molto raro Offuscamento della vista Non nota Sindrome dell’iride a bandiera (vedere paragrafo 4.4) Patologie dell'orecchio e del labirinto Comune Vertigini Non comune Tinnito Patologie cardiache Comune Palpitazioni Tachicardia Non comune Angina pectoris Infarto del miocardio Ischemia periferica Molto raro Bradicardia Aritmia cardiaca Patologie vascolari Comune Ipotensione Ipotensione posturale Raro Disturbi cerebrovascolari Molto raro Vampate di calore Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune Bronchite Tosse Dispnea Rinite Congestione nasale Non comune Epistassi Laringite Raro Edema della laringe Molto raro Broncospasmo Patologie gastrointestinali Comune Dolore addominale Dispepsia Secchezza della bocca Nausea Diarrea Non comune Stipsi Flatulenza Vomito Gastroenterite Non noto Alterazione del gusto Patologie epatobiliari Non comune Risultati anormali dei test di funzionalità epatica Raro Aumento degli enzimi epatici Molto raro Colestasi Epatite Ittero Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune Prurito Non comune Eruzione cutanea Raro Sudorazione Molto raro Orticaria Alopecia Porpora Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Dolore lombare Mialgia Non comune Artralgia Raro Crampi muscolari Debolezza muscolare Patologie renali e urinarie Comune Cistite Incontinenza urinaria Non comune Disuria Frequenza della minzione Ematuria Raro Poliuria Molto raro Aumento della diuresi Disturbi della minzione Nicturia Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella Non comune Impotenza Molto raro Ginecomastia Priapismo Non nota Eiaculazione retrograda Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Comune Astenia, dolore al torace Sintomi simil-influenzali Edema periferico Non comune Dolore Edema facciale Febbre Brividi Pallore Raro Ipotermia (negli anziani) Molto raro Affaticamento Malessere Esami diagnostici Non comune Aumento ponderale
All’inizio della terapia, possono verificarsi ipotensione ortostatica e, in altri casi, sincope, soprattutto alle dosi più elevate.
Possono verificarsi anche alla ripresa della terapia dopo una breve interruzione.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse. Gravidanza e allattamento
- Per l’indicazione relativa all’iperplasia prostatica benigna questo paragrafo non è pertinenente.
Gravidanza Per l’indicazione ipertensione Poiché non esistono studi adeguati e ben controllati sulla donna in stato di gravidanza, la sicurezza di doxazosina durante la gravidanza non è stata stabilita.
Di conseguenza, durante la gravidanza la doxazosina deve essere utilizzata solamente qualora i potenziali benefici superano i rischi.
Sebbene negli studi condotti su animali non siano stati rilevati effetti teratogeni, ad alte dosi negli animali è stata osservata una riduzione nella sopravvivenza fetale (vedere paragrafo 5.3, Dati preclinici di sicurezza).
Allattamento Per l’indicazione ipertensione La doxazosina è controindicata durante l’allattamento, poiché il farmaco si accumula nel latte dei ratti in allattamento e non esistono informazioni relative all’escrezione del farmaco nel latte materno umano.
In alternativa, qualora il trattamento con doxazosina si riveli necessario le madri devono interrompere l’allattamento (vedere paragrafo 5.3, Dati preclinici di sicurezza). Conservazione
- Conservare il farmaco nella confezione originaria Tenere ben chiuso il contenitore Nessuna temperatura di conservazione particolare
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.