CREONIPE 100CPS 420MG 35000U
75,22 €
Prezzo indicativo
Data ultimo aggiornamento: 20/02/2022
Terapia sostitutiva con enzimi pancreatici per l’insufficienza pancreatica esocrina dovuta a fibrosi cistica o altre condizioni (p. es. pancreatite cronica, pancreatectomia o cancro pancreatico). Le capsule gastroresistenti di CREONIPE sono indicate nei bambini, negli adolescenti e negli adulti.
CREONIPE 20000 U.Ph.Eur: Una capsula contiene 300 mg di pancrelipasi* pari a Lipasi 20.000 U.Ph.Eur. Amilasi 16.000 U.Ph.Eur. Proteasi 1.200 U.Ph.Eur. CREONIPE 35000 U.Ph.Eur: Una capsula contiene 420 mg di pancrelipasi* pari a Lipasi 35.000 U.Ph.Eur. Amilasi 25.200 U.Ph.Eur. Proteasi 1.400 U.Ph.Eur. * prodotto da tessuto pancreatico suino Per l’elenco completo degli eccipienti vedere paragrafo 6.1
Controindicazioni
- Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Posologia
- Posologia La posologia deve essere determinata su base individuale e dipende dalla gravità della malattia e dalla composizione della dieta.
La terapia deve essere iniziata alla dose minima raccomandata e deve essere aumentata gradualmente monitorando attentamente la risposta del paziente, i suoi sintomi e il suo stato nutrizionale.
I pazienti devono essere istruiti di non aumentare il dosaggio di propria iniziativa.
Modifiche del dosaggio possono richiedere un periodo di aggiustamento di diversi giorni.
Dosaggio nella fibrosi cistica Bambini: I dosaggi di 20.000 e 35.000 di unità lipasiche potrebbero non essere adatte per l'inizio della terapia in pazienti che non raggiungono un determinato peso corporeo, a seconda dell'età.
Nella fascia di età pediatrica, si consiglia di iniziare la somministrazione con 1.000 unità lipasiche per chilogrammo di peso corporeo per pasto nei bambini di età inferiore ai quattro anni e con 500 unità lipasiche per chilogrammo di peso corporeo a pasto nei bambini di età pari o superiore a 4 anni.
È quindi necessario stabilire la dose necessaria in questa popolazione con forme di dosaggio contenenti meno unità lipasiche (ad es.
10.000 o 5.000 unità lipasiche).
Adolescenti e adulti: La dose enzimatica in base al peso deve iniziare con 500 unità lipasiche per chilogrammo di peso corporeo a pasto.
Tutti i gruppi di età: Il dosaggio deve essere regolato in base alla gravità della malattia, al controllo della steatorrea e al mantenimento di un buon stato nutrizionale.
I pazienti non devono superare le 2.500 unità lipasiche per kg di peso corporeo per pasto o 10.000 unità lipasiche per chilogrammo di peso corporeo al giorno o 4.000 unità lipasiche per grammo di grassi ingerito.
Nei pazienti con fibrosi cistica sono stati segnalati casi di colonpatia fibrosante in caso di assunzione di un dosaggio superiore a 10000 unità lipasiche per chilogrammo di peso corporeo al giorno (vedere paragrafo 4.4).
Dosaggio in altre condizioni associate all'insufficienza pancreatica esocrina Adolescenti e adulti: La posologia va adattata in base alle necessità individuali secondo il grado di mal digestione ed il contenuto di grassi del pasto.
Il dosaggio per pasto varia tra 25000 e 80000 unità lipasiche mentre è la metà per gli spuntini. Modo di somministrazione Per uso orale.
Si consiglia di assumere gli enzimi durante o immediatamente dopo i pasti.
Le capsule devono essere ingerite intere, senza romperle o masticarle, durante o immediatamente dopo ciascun pasto o spuntino, con una sufficiente quantità di liquido.
Se risultasse difficile deglutire le capsule (per esempio nei bambini piccoli o pazienti anziani), queste possono essere accuratamente aperte e i granuli gastroresistenti aggiunti a cibi acidi semi-solidi (pH< 5.5) che non richiedono masticazione o assunti insieme a liquidi acidi (pH < 5.5).
Per esempio purea di mela o yogurt o succo di frutta con un pH inferiore a 5,5, ad es.
succo di mela, arancia o ananas.
Questa miscela non deve essere conservata.
I granuli gastroresistenti non devono essere miscelati con acqua, latte o cibi caldi.
Qualsiasi miscela con cibi semi-solidi o liquidi deve essere assunta immediatamente senza masticarla, seguita da acqua o succo, per assicurare l’ingestione completa.
La rottura o la masticazione dei granuli gastroresistenti, così come la loro aggiunta a cibi o liquidi con pH maggiore di 5.5 può distruggere il rivestimento gastroprotettivo.
Ciò può determinare il rilascio precoce degli enzimi nel cavo orale e può portare ad una ridotta efficacia del farmaco e all’irritazione delle mucose.
Occorre prestare attenzione che non rimanga del farmaco nella bocca. Avvertenze e precauzioni
- Colonpatia fibrosante In pazienti con fibrosi cistica trattati con dosi elevate di preparati a base di pancreatina sono state segnalate stenosi ileocecale e dell’intestino crasso (colonpatia fibrosante).
Come precauzione, in presenza di sintomi addominali insoliti o variazioni della sintomatologia addominale il paziente deve essere sottoposto ad accertamenti medici per escludere la possibilità di colonpatia fibrosante, in particolare se il paziente assume oltre 10.000 unità lipasiche/kg/die.
Reazioni anafilattiche Raramente, sono state segnalate reazioni anafilattiche con l’assunzione di prodotti a base di enzimi pancreatici.
Qualora si manifesti questa reazione, i pazienti devono essere avvisati di interrompere immediatamente il trattamento e richiedere assistenza medica urgente.
Per ridurre il rischio di reazioni avverse a causa di ipersensibilità, si consiglia cautela nei pazienti con allergia alle proteine di origine suina.
Irritazione della mucosa orale Dolore al cavo orale, irritazione (stomatite), sanguinamento e formazione di ulcere in bocca possono verificarsi nel caso in cui le capsule vengano masticate e/o mantenute troppo a lungo in bocca.
Risciacquare la bocca e bere un bicchiere d'acqua può essere di aiuto in caso compaiano i primi segni di irritazione della bocca.
Questo medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per dose, cioè è praticamente “senza sodio”. Interazioni
- Non sono stati effettuati studi di interazione.
Effetti indesiderati
- Le reazioni avverse serie più importanti osservate con medicinali a base di enzimi pancreatici sono reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.4) e colonpatia fibrosante (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi clinici, più di 1000 pazienti sono stati esposti a CREONIPE.
Le reazioni avverse più comunemente segnalate sono state disturbi gastrointestinali, prevalentemente di lieve o moderata gravità.
Le seguenti reazioni avverse sono state segnalate durante gli studi clinici con le frequenze sotto indicate.
* Durante l'uso post-approvazione sono stati osservati i seguenti sintomi di ipersensibilità: rash generalizzato, angioedema, gonfiore delle labbra, gonfiore di mucosa orale e del viso, bruciore e gonfiore intorno agli occhi, disturbi asmatici.Classe sistemico-organica Molto comune ≥ 1/ 10 Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1.000, <1/100) Frequenza non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili) Patologie del sistema immunitario Ipersensibilità*, reazioni anafilattiche* Patologie gastrointestinali Dolore addominale Nausea, vomito, stipsi, gonfiore addominale, diarrea Stenosi dell'ileo e cieco e dell'intestino crasso (colonpatia fibrosante) Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Rash cutaneo Prurito, orticaria
Inoltre, sono state segnalate tachicardia e ipotensione in caso di shock anafilattico.
Popolazione pediatrica Nessuna specifica reazione avversa è stata identificata nella popolazione pediatrica.
La frequenza, il tipo e la gravità delle reazioni avverse sono risultati simili nei bambini con fibrosi cistica rispetto agli adulti.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione http://www.aifa.gov.it/content/come-segnalare-una-sospetta-reazione-avversa. Gravidanza e allattamento
- Gravidanza I dati relativi all’uso degli enzimi pancreatici suini in donne in gravidanza non esistono o sono in numero limitato (meno di 300 gravidanze esposte).
Non ci sono dati da studi su animali riguardo alla tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3), ma studi animali evidenziano che non vi è alcun assorbimento di enzimi pancreatici suini.
Di conseguenza, non è attesa alcuna tossicità sulla riproduzione o sullo sviluppo del feto.
Questo medicinale può essere usato durante la gravidanza se necessario per fornire un adeguato apporto nutrizionale a una donna incinta con insufficienza pancreatica esocrina.
Allattamento Non sono attesi effetti sull’allattamento poiché l’assorbimento sistemico degli enzimi pancreatici di origine suina nella donna che allatta è trascurabile.
CREONIPE può essere somministrato durante l’allattamento.
Fertilità Non sono previsti effetti sulla fertilità, dal momento che gli enzimi pancreatici non vengono assorbiti dal tratto gastrointestinale. Conservazione
- Conservare a temperatura non superiore ai 25 °C.
Per le condizioni di conservazione dopo la prima apertura del medicinale, vedere paragrafo 6.3.
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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.