COPAXONE SC 28SIR 20MG/ML

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Prezzo indicativo

COPAXONE SC 28SIR 20MG/ML

Principio attivo: GLATIRAMER ACETATO
  • ATC: L03AX13
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 04/02/2017

Copaxone è indicato per il trattamento di forme recidivanti di sclerosi multipla (SM) (vedere paragrafo 5.1 per informazioni importanti sulla popolazione in cui è stata stabilita l’efficacia). Copaxone non è indicato in pazienti affetti da SM progressiva primaria o secondaria.
1 siringa preriempita (1 ml) di soluzione iniettabile contiene 20 mg di glatiramer acetato*, equivalenti a 18 mg di glatiramer. * Glatiramer acetato è il sale acetato di polipeptidi sintetici, contenenti quattro amminoacidi naturali: acido L-glutammico, L-alanina, L-tirosina e L-lisina, in ambiti di frazione molare rispettivamente di 0,129-0,153, 0,392-0,462, 0,086- 0,100 e 0,300-0,374. Il peso molecolare medio di glatiramer acetato è compreso fra 5.000 e 9.000 dalton. A causa della sua complessità compositiva, nessun polipeptide specifico può essere completamente caratterizzato, anche in termini di sequenza amminoacidica, sebbene la composizione finale di glatiramer acetato non è del tutto casuale. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Copaxone è controindicato nelle seguenti condizioni: • Ipersensibilità al principio attivo (glatiramer acetato) o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

L'inizio del trattamento con Copaxone deve essere supervisionato da un neurologo o da un medico esperto nel trattamento della SM.
Posologia La posologia raccomandata negli adulti è di 20 mg di glatiramer acetato (una siringa preriempita), somministrato come iniezione sottocutanea una volta al giorno.
Attualmente non si sa per quanto tempo il paziente debba essere trattato.
Una decisione concernente il trattamento a lungo termine deve essere presa caso per caso dal medico curante.
Compromissione renale Copaxone non è stato studiato specificamente in pazienti con compromissione renale (vedere paragrafo 4.4).
Anziani Copaxone non è stato studiato specificamente nell’anziano.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l'efficacia di glatiramer acetato nei bambini e negli adolescenti non sono state stabilite.
Tuttavia, gli scarsi dati pubblicati suggeriscono che il profilo di sicurezza in adolescenti da 12 a 18 anni che ricevono 20 mg di Copaxone al giorno sottocute sia simile a quello osservato negli adulti.
Non essendoci abbastanza informazioni disponibili sull'uso di Copaxone in bambini sotto i 12 anni non è possibile farne alcuna raccomandazione d’uso.
Di conseguenza, Copaxone non deve essere utilizzato in questa popolazione.
Modo di somministrazione Copaxone è per uso sottocutaneo.
I pazienti devono essere istruiti sulle tecniche di auto-iniezione e devono essere seguiti da un operatore sanitario la prima volta che si iniettano da soli il prodotto e nei 30 minuti successivi.
Deve essere scelta una diversa sede per ogni iniezione, in modo da ridurre le possibilità di un’eventuale irritazione o di dolore nella sede dell’iniezione.
Le sedi dell’auto-iniezione comprendono l’addome, le braccia, le anche e le cosce.
Se i pazienti desiderano effettuare l'iniezione con un dispositivo di iniezione, è disponibile il dispositivo CSYNC.
Il dispositivo CSYNC è un autoiniettore da utilizzare con le siringhe preriempite di Copaxone e non è stato testato con altre siringhe preriempite.
Il dispositivo CSYNC deve essere utilizzato come raccomandato nelle informazioni fornite dal produttore del dispositivo.

Avvertenze e precauzioni

Glatiramer acetato può causare reazioni post-iniezione e reazioni anafilattiche (vedere paragrafo 4.8): Reazioni post-iniezione Copaxone deve essere somministrato esclusivamente per via sottocutanea.
Copaxone non deve essere somministrato per via endovenosa o intramuscolare.
Il medico curante deve spiegare al paziente che, entro alcuni minuti dopo l’iniezione di Copaxone, può verificarsi una reazione associata ad almeno uno dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazioni o tachicardia (vedere paragrafo 4.8).
La maggior parte di questi sintomi è di breve durata e si risolve spontaneamente senza lasciare alcuna conseguenza.
Se si manifesta un evento avverso grave, il paziente deve sospendere immediatamente il trattamento con Copaxone e contattare il medico curante o un medico del pronto soccorso.
Un trattamento sintomatico può essere istituito a discrezione del medico.
Non vi sono evidenze che suggeriscano che qualche particolare gruppo di pazienti sia esposto ad un rischio speciale in seguito a queste reazioni.
Tuttavia bisogna esercitare cautela quando si somministra Copaxone a pazienti con disturbi cardiaci pre-esistenti.
Questi pazienti devono essere seguiti regolarmente durante il trattamento.
Reazioni anafilattiche Possono verificarsi reazioni anafilattiche poco dopo la somministrazione di glatiramer acetato, anche dopo mesi o anni dall’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.8).
Sono stati segnalati casi con esito fatale.
Alcuni segni e sintomi delle reazioni anafilattiche possono sovrapporsi alle reazioni post-iniezione.
Tutti i pazienti in trattamento con Copaxone e le persone che se ne prendono cura devono essere informati sui segni e sui sintomi specifici delle reazioni anafilattiche, e sulla necessità di richiedere immediatamente assistenza medica nel caso in cui si manifestassero tali sintomi (vedere paragrafo 4.8).
In caso di insorgenza di una reazione anafilattica, il trattamento con Copaxone deve essere interrotto (vedere paragrafo 4.3).
Anticorpi reattivi contro glatiramer acetato sono stati riconosciuti nel siero di pazienti durante il trattamento cronico giornaliero con Copaxone.
I livelli massimi sono stati raggiunti dopo una durata media del trattamento di 3-4 mesi e, successivamente, sono diminuiti e si sono stabilizzati ad un livello leggermente superiore a quello basale.
Non vi sono prove che facciano ritenere che questi anticorpi reattivi contro glatiramer acetato siano neutralizzanti o che la loro formazione influenzi probabilmente l’efficacia clinica di Copaxone.
In pazienti con compromissione renale, la funzione renale deve essere monitorata durante il trattamento con Copaxone.
Sebbene non vi siano prove di un deposito a livello glomerulare di immunocomplessi nei pazienti, non si può escludere tale possibilità.
Sono stati segnalati rari casi di danno epatico grave (inclusi epatite con ittero, insufficienza epatica e, in casi isolati, necessità di trapianto di fegato)).
Il danno epatico si è verificato da giorni ad anni dopo l'inizio del trattamento con Copaxone.
La maggior parte dei casi di danno epatico grave si sono risolti con l’interruzione del trattamento.
In alcuni casi, queste reazioni si sono verificate in presenza di consumo eccessivo di alcol, presenza o anamnesi di danno epatico e uso di altri farmaci potenzialmente epatotossici.
I pazienti devono essere monitorati regolarmente per rilevare eventuali segni di danno epatico, e devono essere istruiti a rivolgersi immediatamente al medico qualora insorgano sintomi di danno epatico.
In caso di danno epatico clinicamente significativo, si deve prendere in considerazione la sospensione di Copaxone.

Interazioni

Le interazioni fra Copaxone e altri farmaci non sono state valutate formalmente.
Osservazioni provenienti da studi clinici esistenti e dall'esperienza post-marketing non suggeriscono alcuna interazione significativa di Copaxone con le terapie comunemente usate in pazienti con SM, incluso l'uso concomitante di corticosteroidi per un massimo di 28 giorni.
Uno studio in vitro fa ritenere che glatiramer acetato in circolo si leghi in misura elevata alle proteine plasmatiche, ma che non venga spostato dalla fenitoina o dalla carbamazepina e che non sposti esso stesso la fenitoina o la carbamazepina.
Tuttavia, dato che Copaxone ha, teoricamente, la possibilità di alterare la distribuzione delle sostanze legate alle proteine, deve essere accuratamente monitorato l’impiego concomitante di tali prodotti medicinali.

Effetti indesiderati

In tutti gli studi clinici le reazioni avverse osservate più frequentemente sono state reazioni nella sede dell’iniezione, che sono state segnalate dalla maggior parte dei pazienti trattati con Copaxone.
In studi controllati, la percentuale di pazienti che hanno riferito queste reazioni, almeno una volta, era più elevata dopo trattamento con Copaxone (70%) rispetto a quanto segnalato dopo iniezioni di un placebo (37%).
Le reazioni segnalate più di frequente nella sede dell’iniezione, negli studi clinici e nell'esperienza post-marketing, erano: eritema, dolore, presenza di masse, prurito, edema, infiammazione, ipersensibilità e rari casi di lipoatrofia e necrosi cutanea.
Come reazione immediata dopo l’iniezione è stata descritta una reazione associata ad almeno uno o più dei seguenti sintomi: vasodilatazione (vampate di calore), dolore toracico, dispnea, palpitazione o tachicardia (vedere paragrafo 4.4).
Questa reazione può verificarsi entro alcuni minuti dopo l’iniezione di Copaxone.
Almeno un componente di questa reazione immediata dopo l’iniezione è stato segnalato almeno una volta dal 31% dei pazienti trattati con Copaxone rispetto al 13% del gruppo trattato con placebo.
Le reazioni avverse identificate dagli studi clinici e dall’esperienza successiva all’immissione in commercio vengono presentate nella tabella riportata qui di seguito.
I dati da studi clinici derivano da quattro studi clinici-pivotal, in doppio cieco, controllati con placebo, eseguiti su un totale di 512 pazienti trattati con Copaxone e di 509 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi.
Tre studi hanno incluso un totale di 269 pazienti affetti da sclerosi multipla recidivante-remittente (RRMS) trattati con Copaxone e 271 pazienti trattati con placebo fino a 35 mesi.
Il quarto studio, eseguito in pazienti che avevano manifestato un primo episodio clinico e che erano considerati essere ad alto rischio di sviluppare SM clinicamente definita, ha incluso 243 pazienti trattati con Copaxone e 238 pazienti trattati con placebo fino a 36 mesi.
Classificazione per sistemi e organi (SOC) Molto comune (≥1/10) Comune (≥1/100, <1/10) Non comune (≥1/1000, <1/100) Raro (≥1/10,000, <1/1,000 Non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili)
Infezioni ed infestazioni Infezioni, influenza Bronchite, gastroenteriti, Herpes Simplex, otite media, rinite, ascesso dentale, candidiasi vaginale* Ascessi, cellulite, foruncolosi, Herpes Zoster, pielonefrite  
Tumori benigni, maligni e non specificati (cisti e polipi compresi)  Neoplasie benigne della pelle, neoplasie Cancro della pelle  
Patologie del sistema emolinfopoietico  Linfoadenopatia* Leucocitosi, leucopenia, splenomegalia, trombocitopenia, morfologia linfocitaria anormale  
Disturbi del sistema immunitario  Ipersensibilità Reazione anafilattica  
Patologie endocrine   Gozzo, ipertiroidismo  
Disturbi del metabolismo e della nutrizione  Anoressia, aumento di peso* Intolleranza all’alcool, gotta, iperlipidemia, aumento dei livelli di sodio nel sangue, diminuzione dei livelli sierici di ferritina  
Disturbi psichiatrici Ansia*, depressione Nervosismo Sogni anormali, stato confusionale, euforia, allucinazioni, ostilità, comportamenti maniacali, disturbi della personalità, tentativi di suicidio  
Patologie del sistema nervoso Cefalea Disgeusia, ipertonia, emicrania, disordini della parola, sincope, tremore* Sindrome del tunnel carpale, disturbi cognitivi, convulsioni, disgrafia, dislessia, distonia, disfunzione motoria, mioclono, nevriti, blocco neuromuscolare, nistagmo, paralisi, paralisi del nervo peroneale, stupore, difetti del campo visivo  
Patologie dell’occhio  Diplopia, disturbi oculari* Cataratta, lesione alla cornea, occhi secchi, emorragie oculari, ptosi palpebrali, midriasi, atrofia ottica  
Patologie dell’orecchio e del labirinto  Disturbi dell’orecchio   
Patologie cardiache  Palpitazioni*, tachicardia* Extrasistole, bradicardia sinusale, tachicardia parossistica  
Patologie vascolari Vasodilatazione*  Vene varicose  
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea* Tosse, rinite stagionale Apnea, epistassi, iperventilazione, laringospasmo, patologie polmonari, sensazione di soffocamento  
Patologie gastrointestinali Nausea* Patologie ano-rettali, costipazione, carie dentali, dispepsia, disfagia, incontinenza fecale, vomito* Colite, polipi al colon, enterocoliti, eruttazione, ulcera esofagea, periodontite, emorragie rettali, ingrossamento delle ghiandole salivari  
Patologie epatobiliari  Test di funzionalità epatica anormale Colelitiasi, epatomegalia Epatite tossica, danno epatico Insufficienza epatica*
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Eruzione cutanea * Ecchimosi, iperidrosi, prurito, patologie della cute*, orticaria Angioedema, dermatite da contatto, eritema nodoso, nodulo cutaneo  
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Artralgia, dolore alla schiena* Dolore al collo Artrite, borsite, dolore al fianco, atrofia muscolare, osteoartrite  
Patologie renali ed urinarie  Urgenza minzionale, pollachiuria, ritenzione urinaria Ematuria, nefrolitiasi, patologie del tratto urinario, disturbi urinari  
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella   Ingorgo mammario, disfunzione erettile, prolasso pelvico, priapismo, disfunzioni della prostata, striscio cervicale anormale, disturbo testicolare, emorragie vaginali, disturbi vulvovaginali  
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Astenia, dolore al petto*, reazioni al sito di iniezione*¹, dolore* Brividi*, edema facciale*, atrofia nella sede dell’iniezione², reazioni locali*, edema periferico, edema, piressia Cisti, effetti tipo postumi da sbornia, ipotermia, reazione immediata dopo l’iniezione, infiammazione, necrosi nella sede dell’iniezione, disturbi delle mucose.  
Traumatismo, avvelenamento e complicazioni da procedura   Sindrome post-vaccinica  
* incidenza superiore al 2% (>2/100) nel gruppo trattato con Copaxone rispetto al gruppo trattato con placebo.
Gli effetti indesiderati senza il simbolo * riportano un’incidenza inferiore o uguale al 2%.
¹ il termine “reazioni nella sede dell’iniezione” (varie tipologie) include tutti gli effetti indesiderati osservati nella sede dell’iniezione ad eccezione dell’atrofia e della necrosi nella sede dell’iniezione che sono riportati separatamente nella tabella. ² include i termini correlati alla lipoatrofia localizzata nella sede dell’iniezione. *In alcuni casi è stata segnalata necessità di trapianto di fegato. Nel quarto studio descritto sopra, una fase di trattamento in aperto ha seguito il periodo di controllo con placebo (vedere paragrafo 5.1).
Nessun cambiamento nel profilo di rischio noto di Copaxone è stato osservato durante il periodo di follow-up in aperto fino a 5 anni.
Descrizione di reazioni avverse selezionate Possono verificarsi reazioni anafilattiche poco dopo la somministrazione di glatiramer acetato, anche dopo mesi o anni dall’inizio del trattamento (vedere paragrafo 4.4).
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Un moderato numero di dati in donne in gravidanza (tra 300 e 1 000 gravidanze esposte) non indica malformazioni o tossicità fetale/neonatale.
Gli studi sugli animali non mostrano una tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L’uso di Copaxone durante la gravidanza può essere considerato, se necessario.
Allattamento Le proprietà fisico-chimiche e il basso assorbimento orale suggeriscono che l'esposizione di neonati/bambini a glatiramer acetato attraverso il latte materno umano è trascurabile.
Uno studio retrospettivo non interventistico su 60 bambini allattati al seno da madri esposte a glatiramer acetato rispetto a 60 bambini allattati al seno da madri non esposte ad alcuna terapia modificante la malattia e dati limitati post-marketing sull'uomo non hanno mostrato effetti negativi del glatiramer acetato.
Copaxone può essere utilizzato durante l'allattamento.

Conservazione

Tenere le siringhe preriempite nell’imballaggio esterno, per proteggere il medicinale dalla luce.
Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Non congelare.
Se non è possibile conservare le siringhe preriempite in frigorifero, esse possono essere conservate tra 15°C e 25°C una sola volta fino ad un massimo di 1 mese.
Dopo questo mese, se le siringhe preriempite di Copaxone 20 mg/ml non sono state usate e sono ancora nella loro confezione originale devono essere messe in frigorifero (2°C - 8°C).

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.