CLINDAX 3 OV VAG 100MG

25,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: CLINDAMICINA FOSFATO
  • ATC: G01AA10
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 10/06/2022

Clindax è indicato per il trattamento delle vaginosi batteriche (in passato indicate come vaginiti da Haemophilus, vaginiti da Gardnerella, vaginiti aspecifiche, vaginiti da Corynebacterium o vaginosi da anaerobi). Occorre prendere in considerazione le linee guida ufficiali sull’uso appropriato degli agenti antibatterici.
Ogni ovulo contiene clindamicina fosfato equivalente a clindamicina 100 mg. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo, lincomicina, o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
Clindax è controindicato anche negli individui con anamnesi di colite associata ad antibiotici.

Posologia

Posologia La dose raccomandata è un ovulo per somministrazione intravaginale prima di andare a letto, per tre giorni consecutivi (vedere paragrafo 6.6).
Anziani L’uso di Clindax non è stato studiato in pazienti di età superiore ai 65 anni.
Pazienti con compromissione renale L’uso di Clindax non è stato studiato in pazienti con funzionalità renale compromessa.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Clindax nei bambini di età inferiore ai 16 anni non sono state stabilite.
Modo di somministrazione Clindax deve essere somministrato per via intravaginale (vedere paragrafo 6.6).

Avvertenze e precauzioni

Prima o dopo aver iniziato la terapia con Clindax, può essere necessario ricercare mediante adeguati test di laboratorio la presenza di altre infezioni, incluse infezioni da Trichomonas vaginalis, Candida albicans, Chlamidia trachomatis ed infezioni gonococciche.
L’uso di Clindax può provocare la crescita eccessiva di organismi non sensibili, in particolare lieviti.
Durante o dopo la terapia antimicrobica, è possibile la comparsa di sintomi indicativi di colite pseudomembranosa (vedere paragrafo 4.8).
La colite pseudomembranosa è stata segnalata con quasi tutti gli agenti antibatterici, inclusa la clindamicina, e può variare da una intensità lieve fino a diventare rischiosa per la vita.
È quindi importante tenerlo in considerazione nei pazienti che presentano diarrea a seguito di somministrazione di agenti antibatterici.
I casi di gravità moderata possono migliorare con l’interruzione del farmaco.
Il trattamento con la clindamicina deve essere interrotto in caso di insorgenza di colite pseudomembranosa.
Deve essere prescritta un’adeguata terapia antibatterica.
I farmaci inibitori della peristalsi sono controindicati in questa situazione.
Si raccomanda cautela nei pazienti, in caso di prescrizione di Clindax in individui con malattia infiammatoria intestinale, come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa.
Come nel caso di tutte le infezioni vaginali, durante il trattamento con Clindax non sono raccomandati i rapporti sessuali.
I preservativi di lattice e i diaframmi possono essere indeboliti se posti in contatto con la sostanza base dell’ovulo usato in Clindax (vedere paragrafo 6.2).
L’uso di tali dispositivi entro le 72 ore successive al trattamento con Clindax non è raccomandato, poiché può comportare una riduzione dell’efficacia contraccettiva e della protezione verso malattie trasmesse sessualmente.
Durante il trattamento con Clindax non è raccomandato l’uso di altri prodotti per via vaginale (es: tamponi e lavande vaginali).
Non sono stati condotti studi relativi alla sicurezza e all’efficacia di Clindax nelle seguenti popolazioni: gravidanza, allattamento, pazienti con compromessa funzionalità epatica, con immunodeficienze o affetti da colite.
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Clindax nei pazienti pediatrici non sono state stabilite (vedere paragrafo 4.2).

Interazioni

Nessuna informazione è disponibile sull’uso concomitante di altri farmaci somministrati per via vaginale con Clindax.
La clindamicina fosfato per via sistemica ha mostrato avere effetti di blocco neuromuscolare che possono potenziare l’azione di altri agenti con tali caratteristiche.
Pertanto, si raccomanda particolare cautela nei pazienti che assumono tali farmaci (vedere paragrafi 4.9 e 5.2).

Effetti indesiderati

La sicurezza degli ovuli vaginali a base di clindamicina è stata valutata in donne non in stato di gravidanza nel corso di studi clinici.
Le frequenze sono riportate come segue: comune (1/100 a <1/10); non comune (1/1.000 a <1/100).
Classificazione per sistemi e organi Comune (≥1/100 a <1/10) Non comune (≥1/1.000 a <1/100)
Infezioni ed infestazioni Infezione fungina, infezione da Candida 
Patologie del sistema nervoso Cefalea 
Patologie gastrointestinali Dolore addominale, diarrea, nausea Vomito
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Prurito (sito diverso da quello di applicazione) Eruzione cutanea
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Dolore al fianco
Patologie renali ed urinarie  Pielonefrite, disuria
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Candidiasi vulvovaginale, dolore vulvovaginale, patologia vulvovaginale Infezione della vagina, secrezione vaginale, disturbo mestruale
Patologie generali e condizioni relative alla sede di somministrazione  Dolore in sede di applicazione, prurito (sito di applicazione topica), edema localizzato, dolore, piressia
La colite pseudomembranosa è un effetto di classe per gli antibatterici.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza Gli studi sugli animali hanno mostrato tossicità riproduttiva (vedere paragrafo 5.3).
L’uso di Clindax non è raccomandato durante il primo trimestre di gravidanza, in quanto non esistono studi adeguati e ben controllati condotti in donne gravide durante tale periodo.
Negli studi clinici, l’uso intravaginale di prodotti vaginali contenenti clindamicina in donne gravide durante il secondo trimestre, e l’uso sistemico di clindamicina fosfato durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza, non sono stati associati ad anomalie congenite.
Clindax può essere somministrato a donne gravide durante il secondo e il terzo trimestre di gravidanza se strettamente necessario.
Durante la gravidanza è consigliabile l’applicazione dell’ovulo vaginale con le dita.
Allattamento Non è noto se la clindamicina venga escreta nel latte materno umano dopo la somministrazione per via vaginale, ma è utilizzata in dosi molto inferiori rispetto alla clindamicina per via sistemica, e circa il 30% (range: 6% - 70%) viene assorbito a livello sistemico.
È stato riportato che, a seguito di somministrazione per via sistemica, la clindamicina è presente nel latte materno umano in range compresi tra <0,5 e 3,8 mcg/ml.
Se la clindamicina viene somministrata per via sistemica ad una madre in allattamento, esiste il rischio di effetti avversi sulla flora gastrointestinale del bambino allattato al seno, come diarrea o sangue nelle feci o eruzione cutanea.
L’uso di Clindax in una donna in allattamento può essere preso in considerazione se il beneficio atteso per la madre supera i rischi per il bambino.
Fertilità Gli studi sugli animali non hanno rivelato effetti sulla fertilità.

Conservazione

Conservare a temperatura inferiore a 30°C.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.

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