CIBINQO 91CPR RIV 100MG

6.815,88 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: ABROCITINIB
  • ATC: D11AH08
  • Descrizione tipo ricetta: RNRL - LIMITATIVA NON RIPETIB.
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 28/01/2023

Cibinqo è indicato per il trattamento della dermatite atopica da moderata a severa negli adulti e negli adolescenti di età pari o superiore a 12 anni candidati alla terapia sistemica.
Cibinqo 50 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 50 mg di abrocitinib.Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 1,37 mg di lattosio monoidrato. Cibinqo 100 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 100 mg di abrocitinib. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 2,73 mg di lattosio monoidrato. Cibinqo 200 mg compresse rivestite con film Ogni compressa rivestita con film contiene 200 mg di abrocitinib. Eccipiente con effetti noti Ogni compressa rivestita con film contiene 5,46 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1; • Infezioni sistemiche attive gravi, tra cui la tubercolosi (TBC) (vedere paragrafo 4.4); • Compromissione epatica severa (vedere paragrafo 4.2); • Gravidanza e allattamento (vedere paragrafo 4.6).

Posologia

Il trattamento deve essere iniziato e seguito da un operatore sanitario esperto nella diagnosi e nel trattamento della dermatite atopica.
Posologia La dose iniziale raccomandata è di 100 mg o 200 mg una volta al giorno in base alle caratteristiche del singolo paziente.• Una dose iniziale di 100 mg una volta al giorno è raccomandata per i pazienti a più alto rischio di tromboembolia venosa (TEV), eventi cardiovascolari avversi maggiori (Major adverse cardiovascular event, MACE) e tumori maligni (vedere paragrafo 4.4).
Se il paziente non risponde adeguatamente a 100 mg una volta al giorno, la dose può essere aumentata a 200 mg una volta al giorno.
• Una dose di 200 mg una volta al giorno potrebbe essere appropriata per i pazienti che non sono a più alto rischio di TEV, MACE e tumori maligni con elevato carico di malattia o per i pazienti con una risposta inadeguata a 100 mg una volta al giorno.
Dopo aver raggiunto il controllo della malattia, la dose deve essere ridotta a 100 mg una volta al giorno.
Se il controllo della malattia non viene mantenuto dopo la riduzione della dose, può essere preso in considerazione il ritorno a 200 mg una volta al giorno.
Negli adolescenti (da 12 a 17 anni) di peso compreso tra 25 kg e < 59 kg, si raccomanda una dose iniziale di 100 mg una volta al giorno.
Se il paziente non risponde adeguatamente a 100 mg una volta al giorno, la dose può essere aumentata a 200 mg una volta al giorno.
Negli adolescenti che pesano almeno 59 kg, potrebbe essere appropriata una dose iniziale di 100 mg o 200 mg una volta al giorno.
Per il mantenimento deve essere considerata la dose efficace più bassa.
L’interruzione del trattamento deve essere presa in considerazione nei pazienti che non mostrano evidenza di beneficio terapeutico dopo 24 settimane.
Cibinqo può essere utilizzato con o senza terapie topiche medicate per la dermatite atopica.
Monitoraggio in laboratorio Tabella 1.
Misure del laboratorio e guida al monitoraggio
Misure del laboratorio Guida al monitoraggio Azione
Emocromo completo tra cui conta piastrinica, conta linfocitaria assoluta (ALC), conta assoluta dei neutrofili (ANC) ed emoglobina (Hb) Prima dell’inizio del trattamento, 4 settimane dopo l’inizio e successivamente secondo la normale gestione dei pazienti. Piastrine: il trattamento deve essere interrotto se la conta piastrinica è < 50 x 10³/mm³.
ALC: il trattamento deve essere interrotto in caso di ALC < 0,5 x 10³/mm³ e può essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore.
Il trattamento deve essere interrotto se confermata.
ANC: il trattamento deve essere interrotto in caso di ANC < 1 x 10³/mm³ e può essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore.
Hb: il trattamento deve essere interrotto in caso di Hb < 8 g/dL e può essere ripreso quando torna al di sopra di questo valore.
Parametri lipidici Prima dell’inizio del trattamento, 4 settimane dopo l’inizio e successivamente in base al rischio del paziente di malattie cardiovascolari e alle linee guida cliniche relative all’iperlipidemia. I pazienti devono essere monitorati secondo le linee guida cliniche relative all’iperlipidemia.
Inizio del trattamento Il trattamento non deve essere iniziato in pazienti con conta piastrinica < 150 x 10³/mm³, conta linfocitaria assoluta (ALC) < 0,5 x 10³/mm³, conta assoluta dei neutrofili (Absolute neutrophil count, ANC) < 1,2 x 10³/mm³ o con un valore di emoglobina < 10 g/dLl (vedere paragrafo 4.4).
Sospensione della dose Se un paziente sviluppa un’infezione severa, una sepsi o un’infezione opportunistica, si deve prendere in considerazione la sospensione della dose fino a quando l’infezione non è sotto controllo (vedere paragrafo 4.4).
Può essere necessaria la sospensione della somministrazione per la gestione delle anomalie di laboratorio come descritto nella Tabella 1.
Dosi dimenticate Se si dimentica una dose, i pazienti devono essere avvisati di assumere la dose il prima possibile, a meno che non manchino meno di 12 ore alla dose successiva, nel qual caso il paziente non deve assumere la dose dimenticata.
Successivamente, la somministrazione deve essere ripresa alla regolare ora prevista.
Interazioni Nei pazienti che ricevono sostanze con doppia azione di inibitori forti del CYP2C19 e inibitori moderati del CYP2C9, o solamente inibitori forti del CYP2C19 (ad es.
fluvoxamina, fluconazolo, fluoxetina e ticlopidina), la dose raccomandata deve essere dimezzata a 100 mg o 50 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5).
Il trattamento non è raccomandato in concomitanza con induttori moderati o forti degli enzimi CYP2C19/CYP2C9 (ad es.
rifampicina, apalutamide, efavirenz, enzalutamide, fenitoina) (vedere paragrafo 4.5).
Nei pazienti che assumono agenti riducenti l'acidità (ad es.
antiacidi, inibitori della pompa protonica e antagonisti del recettore H2), si deve prendere in considerazione la dose di 200 mg di abrocitinib una volta al giorno (vedere paragrafo 4.5).
Popolazioni speciali Compromissione renale Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione renale lieve, ovvero velocità di filtrazione glomerulare stimata (eGFR) compresa tra 60 e < 90 mL/min.
Nei pazienti con compromissione renale moderata (eGFR compresa tra 30 e < 60 mL/min), la dose raccomandata di abrocitinib deve essere dimezzata a 100 mg o 50 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 5.2).
Nei pazienti con compromissione renale severa (eGFR < 30 mL/min), la dose iniziale raccomandata è di 50 mg una volta al giorno.
La dose massima giornaliera è di 100 mg (vedere paragrafo 5.2).
Abrocitinib non è stato studiato in pazienti con malattia renale allo stadio terminale (ESRD) in terapia di sostituzione renale.
Compromissione epatica Non è richiesto alcun aggiustamento della dose nei pazienti con compromissione epatica lieve (Child Pugh A) o moderata (Child Pugh B).
Abrocitinib è controindicato nei pazienti con compromissione epatica severa (Child Pugh C) (vedere paragrafo 4.3).
Anziani Per i pazienti di età pari o superiore a 65 anni, la dose raccomandata è di 100 mg una volta al giorno (vedere paragrafo 4.4).
Popolazione pediatrica La sicurezza e l’efficacia di Cibinqo nei bambini di età inferiore a 12 anni non sono state ancora stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione Questo medicinale deve essere assunto per via orale una volta al giorno indipendentemente dai pasti circa alla stessa ora ogni giorno.
Nei pazienti che manifestano nausea, l’assunzione di compresse con il cibo può ridurre il senso di nausea.
Le compresse devono essere deglutite intere con acqua e non devono essere divise, frantumate o masticate poiché questi metodi non sono stati studiati nelle sperimentazioni cliniche.

Avvertenze e precauzioni

Abrocitinib deve essere utilizzato solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate nei pazienti: - di età pari o superiore a 65 anni; - con storia di malattia cardiovascolare aterosclerotica o altri fattori di rischio cardiovascolare (fumatori o coloro che in passato hanno fumato per lungo tempo); - con fattori di rischio per tumori maligni (ad es.
tumore maligno attuale o storia clinica di tumore maligno).
Infezioni/infezioni severe Nei pazienti trattati con abrocitinib sono state riportate infezioni severe.
Le infezioni severe più frequenti negli studi clinici sono state herpes simplex, herpes zoster e polmonite (vedere paragrafo 4.8).
Poiché in generale vi è una maggiore incidenza di infezioni negli anziani e nelle popolazioni diabetiche, si raccomanda cautela nel trattamento di anziani e pazienti diabetici.
Nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni, abrocitinib deve essere utilizzato solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate (vedere paragrafo 4.2).
Il trattamento non deve essere iniziato in pazienti con un’infezione sistemica severa attiva (vedere paragrafo 4.3).
Prima di iniziare la terapia con abrocitinib, devono essere considerati rischi e benefici del trattamento per i pazienti: • con infezione cronica o ricorrente, • che sono stati esposti a TBC, • con un’anamnesi di infezione severa o opportunistica, • che hanno risieduto o viaggiato in aree di tubercolosi endemica o micosi endemiche, oppure • con condizioni di base che possono renderli più vulnerabili a contrarre un’infezione.
I pazienti devono essere attentamente monitorati per rilevare l’insorgenza di segni e sintomi di infezione durante e dopo il trattamento con abrocitinib.
Un paziente che sviluppa una nuova infezione nel corso del trattamento deve essere sottoposto a test diagnostici tempestivi e completi e deve essere iniziata un’appropriata terapia antimicrobica.
Il paziente deve essere attentamente monitorato e, qualora non dovesse rispondere alla terapia standard, la terapia deve essere temporaneamente interrotta.
Tubercolosi Negli studi clinici con abrocitinib è stata osservata la tubercolosi.
Prima di iniziare il trattamento i pazienti devono essere sottoposti a screening per la tubercolosi e deve essere considerato lo screening annuale per quei pazienti in zone altamente endemiche per la tubercolosi.
Abrocitinib non deve essere somministrato a pazienti con tubercolosi attiva (vedere paragrafo 4.3).
Per i pazienti con una nuova diagnosi di tubercolosi latente o precedente tubercolosi latente non trattata, la terapia preventiva per la tubercolosi latente deve essere iniziata prima dell’inizio del trattamento.
Riattivazione virale Negli studi clinici è stata riportata riattivazione virale, tra cui la riattivazione del virus dell’herpes (ad es.
herpes zoster, herpes simplex) (vedere paragrafo 4.8).
Il tasso di infezioni da herpes zoster era più alto nei pazienti che erano trattati con 200 mg, di età pari o superiore a 65 anni, con un’anamnesi di herpes zoster, un’ALC confermata < 1 x 10³/mm³ prima dell’evento e nei pazienti con dermatite atopica severa al basale (vedere paragrafo 4.8).
Se un paziente sviluppa l’herpes zoster, deve essere presa in considerazione l’interruzione temporanea del trattamento fino alla risoluzione dell’episodio.
Lo screening per l’epatite virale deve essere eseguito secondo le linee guida cliniche prima e nel corso della terapia.
I pazienti con sintomi di infezione attiva da epatite B o epatite C (PCR positiva per l’epatite C) sono stati esclusi dagli studi clinici (vedere paragrafo 5.2).
I pazienti negativi all’antigene di superficie dell’epatite B, positivi all’anticorpo core dell’epatite B e positivi agli anticorpi di superficie dell’epatite B sono stati sottoposti a test per il DNA del virus dell’epatite B (HBV).
Sono stati esclusi i pazienti con DNA dell’HBV al di sopra del limite inferiore di quantificazione (LLQ).
I pazienti con DNA dell’HBV negativo o inferiore a LLQ potevano iniziare il trattamento; tali pazienti sono stati sottoposti a monitoraggio del DNA dell’HBV.
Se il DNA dell’HBV è rilevato, è necessario consultare un epatologo.
Vaccinazione Non sono disponibili dati sulla risposta alla vaccinazione nei pazienti trattati con abrocitinib.
L’uso di vaccini vivi attenuati deve essere evitato durante o immediatamente prima del trattamento.
Prima di iniziare il trattamento con questo medicinale, si raccomanda che i pazienti abbiano effettuato tutte le vaccinazioni, tra cui quelle profilattiche contro l’herpes zoster, in accordo con le attuali linee guida concernenti l’immunizzazione.
Tromboembolia venosa (TEV) Sono stati riportati eventi di trombosi venosa profonda (TVP) ed embolia polmonare (EP) in pazienti in trattamento con abrocitinib (vedere paragrafo 4.8).
In un ampio studio randomizzato, con controllo attivo su tofacitinib (un altro inibitore delle JAK) in pazienti con artrite reumatoide di età pari o superiore a 50 anni con almeno un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo, con tofacitinib è stato osservato un tasso più elevato di TEV dose- dipendente, incluse la trombosi venosa profonda (TVP) e l’embolia polmonare (EP), rispetto agli inibitori del TNF.
Un tasso più elevato di TEV è stato osservato con abrocitinib 200 mg rispetto ad abrocitinib 100 mg.
Nei pazienti con fattori di rischio cardiovascolari o per tumori maligni (vedere anche paragrafo 4.4 “Eventi avversi cardiovascolari maggiori (Major adverse cardiovascular event, MACE)” e “Tumori maligni”), abrocitinib deve essere utilizzato solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate.
Nei pazienti con fattori di rischio perTEV diversi da fattori di rischio cardiovascolari o per tumori maligni, abrocitinib deve essere usato con cautela.
Fattori di rischio per TEV diversi dai fattori di rischio cardiovascolari o per tumori maligni includono precedente TEV, pazienti sottoposti a intervento chirurgico maggiore, immobilizzazione, uso di contraccettivi ormonali combinati o terapia ormonale sostitutiva, disturbo ereditario della coagulazione.
Durante il trattamento con abrocitinib, i pazienti devono essere sottoposti periodicamente a nuova valutazione per determinare eventuali variazioni del rischio di TEV.
Valutare tempestivamente i pazienti con segni e sintomi di TEV e interrompere la somministrazione di abrocitinib nei pazienti con sospetta TEV, indipendentemente dalla dose.
Eventi avversi cardiovascolari maggiori (Major adverse cardiovascular event, MACE) Casi di MACE sono stati osservati in pazienti che assumevano abrocitinib.
In un ampio studio randomizzato, con controllo attivo su tofacitinib (un altro inibitore delle JAK) in pazienti con artrite reumatoide di età pari o superiore a 50 anni con almeno un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo, con tofacitinib è stato osservato un tasso più elevato di eventi avversi cardiovascolari maggiori (Major adverse cardiovascular event, MACE), definiti come morte cardiovascolare, infarto miocardico (IM) non fatale e ictus non fatale, rispetto agli inibitori del TNF.
Pertanto, nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni, nei pazienti fumatori o coloro che in passato hanno fumato per lungo tempoe nei pazienti con storia di malattia cardiovascolare aterosclerotica o altri fattori di rischio cardiovascolare, abrocitinib deve essere utilizzato solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate.
Tumore maligno (escluso il tumore cutaneo non-melanoma [NMSC]) Linfoma e altri tumori maligni sono stati segnalati in pazienti che assumevano inibitori delle JAK, incluso abrocitinib.
In un ampio studio randomizzato, con controllo attivo su tofacitinib (un altro inibitore delle JAK) in pazienti con artrite reumatoide di età pari o superiore a 50 anni con almeno un fattore di rischio cardiovascolare aggiuntivo, con tofacitinib è stato osservato un tasso di tumori maligni più elevato, in particolare cancro del polmone, linfoma e tumore cutaneo non melanoma (NMSC), rispetto agli inibitori del TNF.
Con abrocitinib 200 mg rispetto ad abrocitinib 100 mg è stato osservato un tasso più elevato di tumori maligni (escluso il tumore cutaneo non melanoma, NMSC).
Nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni, in quelli che sono fumatori o coloro che in passato hanno fumato per lungo tempo o che presentano altri fattori di rischio per tumori maligni (ad es.
tumore maligno attualmente presente o con storia di tumore maligno), abrocitinib deve essere utilizzato solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate.
Tumore cutaneo non melanoma (NMSC) Nei pazienti trattati con abrocitinib sono stati riportati NMSC.
Si raccomanda un esame periodico della pelle per tutti i pazienti, in particolare in coloro che presentano un rischio aumentato di tumore cutaneo.
Anomalie ematologiche Sono state osservate ALC confermata < 0,5 x 10³/mm³ e conta piastrinica < 50 x 10³/mm³ in meno dello 0,5% dei pazienti partecipanti agli studi clinici (vedere paragrafo 4.8).
Il trattamento con abrocitinib non deve essere iniziato in pazienti con conta piastrinica < 150 x 10³/mm³, ALC < 0,5 x 10³/mm³, ANC < 1,2 x 10³/mm³ o con un valore di emoglobina < 10 g/dL (vedere sezione 4.2).
L’emocromo completo deve essere monitorato 4 settimane dopo l’inizio della terapia e successivamente secondo la normale gestione dei pazienti (vedere Tabella 1).
Lipidi Sono stati riportati aumenti dose-dipendenti dei parametri lipidici nel sangue nei pazienti trattati con abrocitinib rispetto al placebo (vedere paragrafo 4.8).
I parametri lipidici devono essere valutati circa 4 settimane dopo l’inizio della terapia e successivamente in base al rischio di malattie cardiovascolari del paziente (vedere Tabella 1).
L’effetto di questi aumenti dei parametri lipidici sulla morbilità e mortalità cardiovascolare non è stato determinato.
I pazienti con parametri lipidici anomali devono essere ulteriormente monitorati e gestiti secondo le linee guida cliniche, per via dei rischi cardiovascolari noti associati all’iperlipidemia.
Anziani Il profilo di sicurezza osservato nei pazienti anziani era simile a quello della popolazione adulta con le seguenti eccezioni: una percentuale maggiore di pazienti di età pari o superiore a 65 anni si è ritirata dagli studi clinici ed era maggiormente a rischio di manifestare reazioni avverse severe rispetto ai pazienti più giovani; i pazienti di età pari o superiore a 65 anni avevano maggiori probabilità di sviluppare bassi valori della conta piastrinica e ALC; il tasso di incidenza dell’herpes zoster nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni era superiore a quello dei pazienti più giovani (vedere paragrafo 4.8).
In pazienti di età superiore a 75 anni sono disponibili dati limitati.
Uso in pazienti di età pari o superiore a 65 anni Considerato l’aumento del rischio di MACE, tumori maligni, infezioni severe e mortalità per tutte le cause nei pazienti di età pari o superiore a 65 anni, come osservato in un ampio studio randomizzato su tofacitinib (un altro inibitore delle JAK), abrocitinib deve essere utilizzato in questi pazienti solo se non sono disponibili alternative terapeutiche adeguate.
Condizioni immunosoppressive o medicinali I pazienti con disturbi da immunodeficienza o aventi un parente di primo grado con un’immunodeficienza ereditaria sono stati esclusi dagli studi clinici e non sono disponibili informazioni su questi pazienti.
L’associazione con immunomodulatori biologici, potenti immunosoppressori come la ciclosporina o altri inibitori della Janus chinasi (JAK) non è stata studiata.
Il loro uso concomitante con abrocitinib non è raccomandato in quanto non è possibile escludere un rischio di immunosoppressione additiva.
Eccipienti Lattosio monoidrato I pazienti affetti da rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, da deficit totale di lattasi o da malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Sodio Questo medicinale contiene meno di 1 mmol (23 mg) di sodio per compressa, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Potenziale capacità di altri medicinali di influire sulla farmacocinetica di abrocitinib Abrocitinib è metabolizzato principalmente dagli enzimi CYP2C19 e CYP2C9 e, in misura minore, dagli enzimi CYP3A4 e CYP2B6, e i suoi metaboliti attivi sono escreti per via renale e sono substrati del trasportatore di anioni organici 3 (OAT3).
Pertanto, le esposizioni ad abrocitinib e/o ai suoi metaboliti attivi possono essere influenzate da medicinali che inibiscono o inducono questi enzimi e trasportatori.
Gli aggiustamenti della dose, se appropriati, sono descritti nel paragrafo 4.2.
Somministrazione concomitante con inibitori di CYP2C19/CYP2C9 Nei casi in cui abrocitinib 100 mg è stato somministrato in concomitanza con fluvoxamina (un forte inibitore del CYP2C19 e moderato inibitore del CYP3A) o fluconazolo (un forte inibitore del CYP2C19 e moderato inibitore del CYP2C9 e del CYP3A), l’entità dell’esposizione alla frazione attiva di abrocitinib (vedere paragrafo 5.2) è aumentata del 91% e 155%, rispettivamente, rispetto alla somministrazione in monoterapia (vedere paragrafo 4.2).
Somministrazione concomitante con induttori di CYP2C19/CYP2C9 La somministrazione di abrocitinib 200 mg dopo dosi multiple di rifampicina, un forte induttore degli enzimi CYP, ha determinato una riduzione dell’esposizione alla frazione attiva di abrocitinib del 56% circa (vedere paragrafo 4.2).
Somministrazione concomitante con inibitori di OAT3 Nei casi in cui abrocitinib 200 mg è stato somministrato in concomitanza con probenecid, un inibitore di OAT3, le esposizioni alla frazione attiva di abrocitinib sono aumentate del 66% circa.
Questo non è clinicamente significativo, pertanto non è necessario un aggiustamento della dose.
Somministrazione concomitante con prodotti che aumentano il pH gastrico Nei casi in cui abrocitinib 200 mg è stato somministrato in concomitanza con famotidina 40 mg, un antagonista del recettore H2, le esposizioni alla frazione attiva di abrocitinib sono diminuite del 35%.
L’effetto dell’aumento del pH gastrico con antiacidi o inibitori della pompa protonica (omeprazolo) sulla farmacocinetica di abrocitinib non è stato studiato e può ridurre l’assorbimento di abrocitinib in modo simile a quanto osservato con la famotidina.
La dose giornaliera più elevata di 200 mg deve essere presa in considerazione per i pazienti trattati in concomitanza con medicinali che aumentano il pH gastrico, poiché possono ridurre l'efficacia di abrocitinib.
Potenziale capacità di abrocitinib di influire sulla farmacocinetica di altri medicinali Negli studi di interazione con contraccettivi orali (ad es.
etinilestradiolo/levonorgestrel) non sono stati osservati effetti clinicamente significativi di abrocitinib.
In vitro, abrocitinib è un inibitore della glicoproteina P (P-gp).
La somministrazione concomitante di dabigatran etexilato (un substrato della P-gp) con una singola dose di abrocitinib 200 mg ha aumentato l’AUCinf e la Cmax di dabigatran del 53% e 40% circa, rispettivamente, rispetto alla somministrazione in monoterapia.
Si deve prestare attenzione all’uso concomitante di abrocitinib con dabigatran.
L’effetto di abrocitinib sulla farmacocinetica di altri substrati della P-gp non è stato valutato.
Si deve prestare attenzione poiché i livelli dei substrati della P-gp con un ristretto indice terapeutico, come la digossina, possono aumentare.
In vitro, abrocitinib è un inibitore dell’enzima CYP2C19.
La somministrazione concomitante di abrocitinib 200 mg una volta al giorno con una singola dose di omeprazolo 10 mg ha aumentato l’AUCinf e la Cmax di omeprazolo del 189% e 134% circa, rispettivamente, a indicare che abrocitinib è un moderato inibitore dell’enzima CYP2C19.
Si deve prestare attenzione all’uso concomitante di abrocitinib con medicinali con un ristretto indice terapeutico che vengono metabolizzati principalmente dall’enzima CYP2C19 (ad es.
S-mefenitoina e clopidogrel).
Può essere necessario un aggiustamento della dose per altri medicinali metabolizzati principalmente dall’enzima CYP2C19 in accordo con le rispettive informazioni sul medicinale (ad es.
citalopram, clobazam, escitalopram e selumetinib).
La somministrazione concomitante di abrocitinib 200 mg una volta al giorno con una singola dose di caffeina 100 mg ha aumentato l’AUCinf della caffeina del 40% senza effetti sulla Cmax, suggerendo che abrocitinib è un lieve inibitore dell’enzima CYP1A2.
Non è possibile raccomandare alcun aggiustamento generale della dose.

Effetti indesiderati

Riassunto del profilo di sicurezza Le reazioni avverse più comunemente riportate sono nausea (15,1%), cefalea (7,9%), acne (4,8%), herpes simplex (4,2%), creatinfosfochinasi ematica aumentata (3,8%), vomito (3,5%), capogiro (3,4%) e dolore addominale superiore (2,2%).
Le reazioni avverse severe più frequenti sono le infezioni (0,3%) (vedere paragrafo 4.4).
Tabella delle reazioni avverse 3 848 pazienti in totale sono stati trattati con abrocitinib negli studi clinici sulla dermatite atopica.
Tra questi, 3 050 pazienti (che rappresentano 5 166 anni-paziente di esposizione) sono stati integrati per l’analisi della sicurezza.
L’analisi della sicurezza integrata ha incluso 1 997 pazienti che ricevevano una dose costante di abrocitinib 200 mg e 1 053 pazienti che ricevevano una dose costante di 100 mg.
Per 2 013 pazienti l’esposizione è stata di almeno 48 settimane.
Sono stati integrati cinque studi controllati con placebo (703 pazienti trattati con 100 mg una volta al giorno, 684 pazienti trattati con 200 mg una volta al giorno e 438 pazienti trattati con placebo) per valutare la sicurezza di abrocitinib rispetto al placebo per un massimo di 16 settimane.
Nella Tabella 2 sono elencate le reazioni avverse osservate negli studi clinici sulla dermatite atopica presentati secondo la classificazione per sistemi e organi e per frequenza, mediante le seguenti categorie: molto comune (≥ 1/10); comune (≥ 1/100, < 1/10); non comune (≥ 1/1 000, < 1/100); raro (≥ 1/10 000, < 1/1 000); molto raro (< 1/10 000).
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Tabella 2.
Reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Molto comune Comune Non comune
Infezioni ed infestazioni  Herpes simplexa, Herpes zosterb Polmonite
Patologie del sistema emolinfopoietico   Trombocitopenia, Linfopenia
Disturbi del metabolismo e della nutrizione   Iperlipidemiac
Patologie del sistema nervoso  Cefalea, Capogiro 
Patologie vascolari   Tromboembolia venosad
Patologie gastrointestinali Nausea Vomito, Dolore addominale superiore 
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo  Acne 
Esami diagnostici  Creatinfosfochinasi aumentata > 5 x ULNe 
a L’herpes simplex comprende l’herpes orale, l’herpes simplex oftalmico, l’herpes genitale e la dermatite erpetica.
b L’herpes zoster include l’herpes zoster oftalmico.
c L’iperlipidemia comprende dislipidemia e ipercolesterolemia.
d La tromboembolia venosa comprende l’embolia polmonare e la trombosi venosa profonda.
e Sono incluse le alterazioni rilevate nel corso del monitoraggio in laboratorio (consultare il testo sottostante).
Descrizione di alcune reazioni avverse Infezioni Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, sono state riportate infezioni nel 27,4% dei pazienti trattati con placebo e nel 34,9% e 34,8% dei pazienti trattati con abrocitinib 100 mg e 200 mg, rispettivamente.
La maggior parte delle infezioni era di grado lieve o moderato.
La percentuale di pazienti che hanno riportato reazioni avverse correlate a infezione nei gruppi trattati con 200 mg e 100 mg rispetto al placebo è stata: herpes simplex (4,2% e 2,8% rispetto a 1,4%), herpes zoster (1,2% e 0,6% rispetto a 0%), polmonite (0,1% e 0,1% rispetto a 0%).
L’herpes simplex era più frequente nei pazienti con un’anamnesi di herpes simplex o eczema erpetico.
La maggior parte degli eventi di herpes zoster interessava un singolo dermatomero ed era non severa.
La maggior parte delle infezioni opportunistiche erano casi di herpes zoster, (0,70 per 100 anni-paziente nel gruppo di abrocitinib 100 mg e 0,96 per 100 anni-paziente nel gruppo di abrocitinib 200 mg), la maggior parte delle quali erano infezioni cutanee multidermatomeriche non severe.
Tra tutti i pazienti trattati negli studi clinici con regimi di dosaggio costanti di abrocitinib 100 mg o 200 mg, compreso lo studio di estensione a lungo termine, il tasso di incidenza di herpes zoster nei pazienti trattati con abrocitinib 200 mg (4,36 per 100 anni-paziente) era superiore a quello dei pazienti trattati con 100 mg (2,61 per 100 anni-paziente).
I tassi di incidenza dell’herpes zoster erano superiori anche per i pazienti di età pari o superiore a 65 anni (HR 1,76), i pazienti con un’anamnesi di herpes zoster (HR 3,41), i pazienti con dermatite atopica severa al basale (HR 1,17) e un’ALC confermata < 1,0 x 10³/mm³ prima dell’evento di herpes zoster (HR 2,18) (vedere paragrafo 4.4).
Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, il tasso di infezioni severe era pari a 1,81 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con placebo, 3,32 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con 100 mg e 1,12 per 100 anni-paziente in pazienti trattati con 200 mg.
Tra tutti i pazienti trattati negli studi clinici con regimi di dosaggio costanti di abrocitinib 100 mg o 200 mg, includendo lo studio di estensione a lungo termine, il tasso di infezioni severe era pari a 2,20 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con 100 mg e 2,46 per 100 anni-paziente nei pazienti trattati con 200 mg.
Le infezioni severe più comunemente riportate sono state herpes simplex, herpes zoster e polmonite (vedere paragrafo 4.4).
Tromboembolia venosa Tra tutti i pazienti trattati negli studi clinici con regimi di dosaggio costanti di abrocitinib 100 mg o 200 mg includendo lo studio di estensione a lungo termine, il tasso di EP era pari a 0,21 per 100 anni- paziente per 200 mg e a 0,05 per 100 anni-paziente per 100 mg.
Il tasso di TVP era pari a 0,06 per 100 anni-paziente nel gruppo trattato con 200 mg e a 0,05 per 100 anni-paziente nel gruppo trattato con 100 mg (vedere paragrafo 4.4).
Trombocitopenia Negli studi controllati con placebo, per un massimo di 16 settimane, il trattamento è stato associato a una diminuzione della conta piastrinica correlata alla dose.
Gli effetti massimi sulle piastrine sono stati osservati entro 4 settimane, dopo di che la conta piastrinica è tornata al basale nonostante la prosecuzione della terapia.
Conte piastriniche confermate di < 50 x 10³/mm³ sono state riportate nello 0,1% dei pazienti esposti a 200 mg e in 0 pazienti trattati con 100 mg o placebo.
Tra tutti i pazienti trattati negli studi clinici con regimi di dosaggio costanti di abrocitinib 100 mg o 200 mg, includendo lo studio di estensione a lungo termine, il tasso delle conte piastriniche confermate di < 50 x 10³/mm³ era pari a 0,15 per 100 anni-paziente per 200 mg e a 0 per 100 anni- paziente per 100 mg, la maggior parte verificatesi alla settimana 4.
I pazienti di età pari o superiore a 65 avevano un tasso più elevato delle conte piastriniche < 75 x 10³/mm³ (vedere paragrafo 4.4).
Linfopenia Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, si è verificata una ALC confermata < 0,5 x 10³/mm³ nello 0,3% dei pazienti trattati con 200 mg e nello 0% dei pazienti trattati con 100 mg o placebo.
Entrambi i casi si sono verificati nelle prime 4 settimane di esposizione.
Tra tutti i pazienti trattati negli studi clinici con regimi di dosaggio costanti di abrocitinib 100 mg o 200 mg,, includendo l’estensione a lungo termine, il tasso della ALC confermata < 0,5 x 10³/mm³ era pari a 0,34 per 100 anni-paziente per 200 mg e a 0 per 100 anni-paziente per 100 mg, tassi più alti sono stati osservati nei pazienti , di età pari o superiore a 65 anni (vedere paragrafo 4.4).
Aumento dei livelli lipidici Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, si è verificato un aumento correlato alla dose del colesterolo legato a lipoproteine a bassa densità (LDL-c), del colesterolo totale e del colesterolo legato a lipoproteine ad alta densità (HDL-c) rispetto al placebo alla settimana 4, rimasto elevato fino alla visita finale nel periodo di trattamento.
Non vi è stata alcuna variazione significativa nel rapporto LDL/HDL nei pazienti trattati con abrocitinib rispetto ai pazienti trattati con placebo.
Eventi correlati all’iperlipidemia si sono verificati nello 0,4% dei pazienti esposti ad abrocitinib 100 mg, nello 0,6% dei pazienti esposti a 200 mg e nello 0% dei pazienti esposti al placebo (vedere paragrafo 4.4).
Innalzamenti della creatinfosfochinasi (CPK) Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, si sono verificati aumenti significativi dei valori di CPK (> 5 x ULN) nell’1,8% dei pazienti trattati con placebo, nell’1,8% dei pazienti trattati con 100 mg e nel 3,8% dei pazienti trattati con 200 mg di abrocitinib, rispettivamente.
La maggior parte degli innalzamenti è stata transitoria e nessuno ha portato all’interruzione del trattamento.
Nausea Negli studi controllati con placebo, fino a 16 settimane, la nausea è stata riportata nell’1,8% dei pazienti trattati con placebo e nel 6,3% e nel 15,1% dei pazienti trattati rispettivamente con 100 mg e 200 mg.
L’interruzione per via della nausea si è verificata nello 0,4% dei pazienti trattati con abrocitinib.
Tra i pazienti con nausea, il 63,5% dei pazienti ha manifestato insorgenza di nausea nella prima settimana di terapia.
La durata mediana della nausea è stata di 15 giorni.
La maggior parte dei casi è risultata di gravità da lieve a moderata.
Popolazione pediatrica Un totale di 635 pazienti adolescenti (di età compresa tra 12 e meno di 18 anni) sono stati trattati con abrocitinib negli studi sulla dermatite atopica, rappresentando 1 326,1 anni-paziente di esposizione.
Il profilo di sicurezza osservato negli adolescenti negli studi clinici sulla dermatite atopica era simile a quello della popolazione adulta.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Donne in età fertile Le donne con potenziale riproduttivo devono essere informate della necessità di usare un metodo contraccettivo efficace nel corso del trattamento e per 1 mese dopo la dose finale di Cibinqo.
È opportuno incoraggiare le donne con potenziale riproduttivo a pianificare e prevenire la gravidanza.
Gravidanza I dati sull’uso di abrocitinib nelle donne in gravidanza non sono disponibili o lo sono in numero limitato.
Studi condotti sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva.
È stato dimostrato che abrocitinib causa mortalità embriofetale in ratti e conigli gravidi, variazioni scheletriche nei feti di ratti e conigli gravidi e influisce sul parto e sullo sviluppo peri/postnatale nei ratti (vedere paragrafo 5.3).
Cibinqo è controindicato in gravidanza (vedere paragrafo 4.3).
Allattamento Non vi sono dati sulla presenza di abrocitinib nel latte umano, sugli effetti sul neonato allattato al seno o sugli effetti sulla produzione di latte.
Abrocitinib è stato secreto nel latte di ratti in allattamento. Non è possibile escludere un rischio per neonati/lattanti, pertanto Cibinqo è controindicato durante l’allattamento al seno (vedere paragrafo 4.3).
Fertilità Sulla base dei risultati nei ratti, la somministrazione orale di Cibinqo può determinare una temporanea riduzione della fertilità nelle pazienti con potenziale riproduttivo.
Gli effetti sulla fertilità del ratto femmina sono risultati reversibili 1 mese dopo l’interruzione della somministrazione orale di abrocitinib (vedere paragrafo 5.3).

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.