CEREZYME IV 1FL 400U/10ML

2.193,00 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: IMIGLUCERASI
  • ATC: A16AB02
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 01/03/2008

Cerezyme (imiglucerasi) è indicato per l’uso come terapia enzimatica sostitutiva a lungo termine, in pazienti con diagnosi confermata di malattia di Gaucher non neuropatica (Tipo 1) o neuropatica cronica (Tipo 3), i quali evidenzino inoltre significative manifestazioni cliniche non neurologiche della malattia. Le manifestazioni non neurologiche della malattia di Gaucher includono una o più delle condizioni seguenti: • anemia dopo esclusione di altri fattori causali, quali carenza di ferro; • trombocitopenia; • interessamento osseo dopo esclusione di altri fattori causali quali carenza di Vitamina D; • epatomegalia o splenomegalia.
Ogni flaconcino contiene 400 unità* di imiglucerasi**. La soluzione ricostituita contiene 40 unità (circa 1,0 mg) di imiglucerasi per ml (400 U/10 ml). *Una unità enzimatica (U) corrisponde alla quantità di enzima necessaria per catalizzare l’idrolisi di una micromole del substrato sintetico paranitrofenil-β-D-glucopiranoside (pNP-Glc) in un minuto a 37 °C. **L'imiglucerasi è una forma modificata di β-glucosidasi acida umana prodotta mediante tecniche di DNA ricombinante da colture cellulari di ovaio di criceto cinese (CHO) con modifica del mannosio per l'orientamento dei macrofagi. Eccipienti: Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1. Questo medicinale contiene sodio, ed è somministrato in una soluzione di sodio cloruro allo 0,9% per infusione endovenosa (vedere paragrafo 6.6). La soluzione ricostituita contiene 1,24 mmol di sodio (400 U/10 mL). Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.

Posologia

La gestione della malattia deve essere seguita da medici esperti nel trattamento del morbo di Gaucher.
Posologia A causa della eterogeneità e della natura multisistemica della malattia di Gaucher, il dosaggio deve essere personalizzato per ciascun paziente sulla base di una valutazione complessiva di tutte le manifestazioni cliniche della malattia.
Una volta stabilita correttamente la risposta dei singoli pazienti a tutte le manifestazioni cliniche rilevanti, i dosaggi e la frequenza di somministrazione possono essere regolati con l'obiettivo di conservare i parametri ottimali già raggiunti per tutte le manifestazioni cliniche o migliorare ulteriormente i parametri clinici non ancora normalizzati.
Vari regimi posologici si sono dimostrati efficaci per alcune o per tutte le manifestazioni non neurologiche della patologia.
Le dosi iniziali sino a 60 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane hanno dimostrato un miglioramento dei parametri ematologici e viscerali entro 6 mesi di terapia e l’uso continuato ha arrestato la progressione o ha migliorato i problemi ossei.
La somministrazione di basse dosi quali 15 U/kg di peso corporeo una volta ogni 2 settimane ha dimostrato di migliorare i parametri ematologici e l’organomegalia, ma non i parametri ossei.
La frequenza normale di infusione è una volta ogni 2 settimane; si tratta della frequenza di infusione per la quale sono disponibili più dati.
Popolazione pediatrica Non è necessaria alcuna correzione della dose per la popolazione pediatrica.
L’efficacia di Cerezyme sui sintomi neurologici dei pazienti con malattia di Gaucher neuropatica cronica non è stata stabilita con esattezza e non è possibile raccomandare uno specifico regime posologico per queste manifestazioni (vedere paragrafo 5.1).
Modo di somministrazione Una volta ricostituito e diluito, il preparato viene somministrato mediante infusione endovenosa.
Nelle infusioni iniziali, Cerezyme deve essere somministrato a una velocità non superiore a 0,5 unità per kg di peso corporeo al minuto.
Alle successive somministrazioni, la velocità di infusione può essere aumentata, ma senza superare 1 unità per kg di peso corporeo al minuto.
Gli incrementi della velocità di infusione devono avvenire sotto la supervisione di un operatore sanitario.
Per i pazienti che tollerano bene le infusioni per diversi mesi, può essere presa in considerazione la possibilità di eseguire l'infusione di Cerezyme a domicilio.
La decisione di passare all'infusione domiciliare per il paziente deve essere presa dopo la valutazione e raccomandazione da parte del medico curante.
L'infusione di Cerezyme eseguita a domicilio dal paziente o da una persona che se ne prende cura richiede la formazione da parte di un operatore sanitario in un contesto clinicamente controllato.
Il paziente o la persona che se ne prende cura verranno istruiti sulla tecnica di infusione e nella compilazione di un diario di trattamento.
I pazienti che manifestano eventi avversi durante l’infusione devono immediatamente interrompere il processo di infusione e rivolgersi ad un operatore sanitario.
Le infusioni successive potrebbero dover essere somministrate in un contesto clinicamente controllato.
La dose e la velocità dell'infusione devono rimanere invariate in caso di somministrazione domiciliare e non devono essere modificate senza la supervisione di un operatore sanitario.
Per le istruzioni sulla ricostituzione e la diluizione del medicinale prima della somministrazione, vedere paragrafo 6.6.
Il personale medico è invitato a registrare i pazienti affetti da morbo di Gaucher, inclusi i pazienti con manifestazioni neuropatiche croniche, nel “ICGG Gaucher Registry” (vedere paragrafo 5.1).

Avvertenze e precauzioni

Ipersensibilità I dati attuali, ottenuti da uno screening ELISA seguito da un'analisi di radio immunoprecipitazione di conferma, suggeriscono che durante il primo anno di terapia, nel 15% dei pazienti trattati si sviluppano anticorpi della classe IgG anti-imiglucerasi.
Sembra che i pazienti che sviluppano anticorpi della classe IgG lo facciano con maggior frequenza entro i primi 6 mesi di trattamento e raramente lo facciano dopo 12 mesi di terapia.
Si suggerisce di monitorare periodicamente la formazione di anticorpi IgG anti imiglucerasi nei pazienti in cui si sospetta una diminuzione della risposta al trattamento.
I pazienti con anticorpi all'imiglucerasi hanno un rischio più elevato di sviluppare reazioni di ipersensibilità (vedere paragrafo 4.8).
Nel caso in cui un paziente dovesse manifestare una reazione che indica ipersensibilità, si consiglia di eseguire ulteriori prove sugli anticorpi anti-imiglucerasi.
Come per qualsiasi prodotto proteico per infusione endovenosa, sono possibili gravi reazioni di ipersensibilità di tipo allergico, anche se si verificano con una frequenza non comune.
Se tali reazioni si manifestano, si raccomanda l’interruzione immediata dell’infusione di Cerezyme e l’instaurazione del trattamento medico appropriato.
Vanno osservate le pratiche mediche standard in vigore per i trattamenti di emergenza.
I pazienti che hanno sviluppato anticorpi o sintomi di ipersensibilità verso il Ceredase (alglucerasi) devono essere trattati con cautela durante la somministrazione di Cerezyme (imiglucerasi).
Sodio Questo medicinale contiene sodio e viene somministrato in soluzione di sodio cloruro allo 0,9% per infusione endovenosa (vedere paragrafo 6.6).
Da tenere in considerazione nei pazienti che seguono una dieta a contenuto controllato di sodio.
Questo medicinale contiene 280 mg di sodio per flaconcino, equivalente a 14% dell’assunzione massima giornaliera raccomandata dall’OMS che corrisponde a 2 g di sodio per un adulto.
Tracciabilità Al fine di migliorare la tracciabilità dei medicinali biologici, il nome e il numero di lotto del medicinale somministrato devono essere chiaramente registrati.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione.

Effetti indesiderati

Tabella delle reazioni avverse Le reazioni avverse sono elencate in base alla classificazione sistemica organica e alla frequenza (comune (≥1/100, <1/10), non comune (≥1/1.000, <1/100) e raro (≥1/10.000, <1/1.000)) nella tabella di seguito.
All’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità.
Classificazione per sistemi e organi secondo MedDRA Comune Non comune Raro
Patologie del sistema nervoso  Capogiro, cefalea, parestesia* 
Patologie cardiache  Tachicardia*, cianosi* 
Patologie vascolari  Vampate*, ipotensione* 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Dispnea*, tosse*  
Patologie gastrointestinali  Vomito, nausea, crampi addominali, diarrea 
Disturbi del Sistema immunitario Reazioni da ipersensibilità  Reazioni anafilattoidi
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Orticaria/angioedema*, prurito*, eritema*  
Patologie del Sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo  Artralgia, mal di schiena* 
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione  Fastidio in sede di infusione, bruciore in sede di infusione, gonfiore in sede di infusione, ascesso sterile in sede di infusione, fastidio al torace*, febbre, irrigidimenti, affaticamento 
Complessivamente nel 3% circa dei pazienti sono comparsi sintomi riconducibili ad una ipersensibilità verso il prodotto (* indicati nella tabella precedente).
L’insorgenza di questi sintomi è avvenuta durante o poco dopo le infusioni.
In generale questi sintomi rispondono al trattamento con antistaminici e/o corticosteroidi.
I pazienti devono essere informati circa l’opportunità di sospendere il trattamento e contattare il personale medico quando si verifichino questi sintomi.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione riportato nell’allegato V.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza È disponibile una limitata esperienza derivante dagli esiti di 150 gravidanze (basata principalmente su segnalazioni spontanee e su revisione della letteratura), che suggerisce come l’uso di Cerezyme sia utile per controllare la malattia di Gaucher durante la gravidanza.
Inoltre questi dati non evidenziano un effetto tossico teratogenico (malformativo) per il feto da parte di Cerezyme, sebbene tale evidenza sia modesta dal punto di vista statistico.
In rari casi è stata riferita morte del feto, sebbene non sia chiara la sua correlazione all’uso di Cerezyme o alla malattia di Gaucher di fondo.
Non sono stati eseguiti studi in animali per valutare gli effetti di Cerezyme su gravidanza, sviluppo embrionale/fetale, parto e sviluppo post-natale.
Non è noto se Cerezyme passi attraverso la placenta al feto in gestazione.
Nelle pazienti Gaucher in gravidanza o che intendono procreare è necessario procedere a una valutazione caso per caso del rapporto rischio-beneficio del trattamento.
Le pazienti con malattia di Gaucher in stato di gravidanza possono andare incontro ad un periodo di intensificazione della patologia durante la gravidanza e il puerperio.
Ciò include un aumentato rischio di manifestazioni scheletriche, esacerbazione della citopenia, emorragia e maggiore bisogno di trasfusioni.
È risaputo che sia la gravidanza che l’allattamento stressano l’omeostasi materna del calcio ed accelerano il turnover osseo.
Ciò può contribuire al carico di malattia a livello scheletrico indotto dalla malattia di Gaucher.
Si deve consigliare alle donne naïve al trattamento di considerare l’avvio della terapia prima del concepimento, per ottimizzare lo stato di salute.
Nelle donne che ricevono Cerezyme deve essere preso in considerazione il proseguimento della terapia per l’intera gravidanza.
Per individuare la dose in base alle esigenze e alla risposta terapeutica della paziente è necessario un attento monitoraggio della gravidanza e delle manifestazioni cliniche della malattia di Gaucher.
Allattamento al seno Non è noto se questo principio attivo venga escreto nel latte umano, tuttavia è probabile che l’enzima venga digerito nel tratto gastrointestinale del bambino.

Conservazione

Conservare in frigorifero (2°C - 8°C).
Per le condizioni di conservazione del medicinale dopo la diluizione, vedere paragrafo 6.3.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.