BITRAPOL COLL 30FL0,3MG+5MG/ML

18,40 €

Prezzo indicativo

Principio attivo: TIMOLOLO MALEATO/BIMATOPROST
  • ATC: S01ED51
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine:
  • Presenza Lattosio:

Data ultimo aggiornamento: 31/05/2022

Riduzione della pressione intraoculare (PIO) in pazienti adulti con glaucoma ad angolo aperto o con ipertensione oculare, che non rispondono adeguatamente ai beta-bloccanti o agli analoghi delle prostaglandine per uso topico.
1 ml di soluzione contiene 0,3 mg di bimatoprost e 5 mg di timololo (come 6,83 mg di timololo maleato). Eccipiente con effetti noti. 1 ml di soluzione contiene 0.95 mg di fosfato di sodio bibasico eptaidrato Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

• Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
• Patologie delle vie aeree di tipo reattivo, comprese l’asma bronchiale in atto o pregressa e la broncopneumopatia cronica ostruttiva grave.
• Bradicardia sinusale, sindrome del nodo del seno, blocco seno-atriale, blocco atrioventricolare di secondo o terzo grado, non controllato da pace-maker.
Scompenso cardiaco manifesto, shock cardiogeno.

Posologia

Posologia. Dosaggio raccomandato negli adulti (compresi gli anziani). La dose raccomandata è una goccia di BITRAPOL nell’occhio o negli occhi affetti, una volta al giorno, somministrata al mattino o alla sera.
Deve essere somministrato ogni giorno alla stessa ora.
I dati di letteratura disponibili su bimatoprost e timololo (formulazione multidose) suggeriscono che la somministrazione serale possa essere più efficace rispetto alla somministrazione mattutina nella riduzione della PIO.
Tuttavia, è necessario prendere in considerazione la compliance del paziente nel decidere per la somministrazione mattutina o serale (vedere paragrafo 5.1).
Il contenitore monodose è esclusivamente monouso; un contenitore è sufficiente per il trattamento di entrambi gli occhi.
Eventuale soluzione non utilizzata deve essere gettata immediatamente dopo l’uso.
Se viene dimenticata una dose, il trattamento deve essere continuato con la dose successiva, secondo lo schema.
Il dosaggio non deve superare quello di una goccia al giorno nell’occhio o negli occhi affetti.
Insufficienza renale ed epatica. Bimatoprost e timololo non è stato studiato in pazienti con insufficienza epatica o renale, per cui è necessario procedere con cautela nel trattamento di pazienti affetti da tali patologie.
Popolazione pediatrica. La sicurezza e l’efficacia di bimatoprost e timololo nei bambini di età inferiore a 18 anni non sono state stabilite.
Non ci sono dati disponibili.
Modo di somministrazione. Qualora fosse necessario l’impiego di più di un medicinale oftalmico per uso topico, instillare ciascun medicinale con un intervallo di almeno 5 minuti l’uno dall’altro.
Quando si utilizza un’occlusione nasolacrimale o se si chiudono le palpebre per 2 minuti, l’assorbimento sistemico è ridotto.
Ciò potrebbe comportare una riduzione degli effetti indesiderati sistemici e un aumento dell’attività locale.

Avvertenze e precauzioni

Come altri medicinali oftalmici per uso topico, le sostanze attive (timololo/bimatoprost) presenti in BITRAPOL possono essere assorbite a livello sistemico.
Con timololo e bimatoprost (formulazione multidose) non è stato osservato alcun incremento dell’assorbimento sistemico dei singoli principi attivi.
A causa della componente beta-adrenergica, il timololo, potrebbe verificarsi lo stesso tipo di reazioni avverse cardiovascolari, polmonari e altre reazioni avverse (ADR) di quelle che si verificano con i beta-bloccanti sistemici.
L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Patologie cardiache.
I pazienti con patologie cardiovascolari (per es.
coronaropatie, angina di Prinzmetal e insufficienza cardiaca) e in terapia ipotensiva con beta-bloccanti devono essere valutati criticamente e deve essere considerata la terapia con altri principi attivi.
I pazienti con malattie cardiovascolari devono essere monitorati per segni di peggioramento delle patologie ed eventi avversi.
A causa dell’effetto negativo sul tempo di conduzione, i beta-bloccanti devono essere somministrati con cautela a pazienti con blocco cardiaco di primo grado.
Patologie vascolari.
I pazienti con disturbi/disordini circolatori periferici gravi (cioè forme avanzate del fenomeno di Raynaud o della sindrome di Raynaud) vanno trattati con cautela.
Patologie respiratorie.
In seguito alla somministrazione di alcuni beta-bloccanti oftalmici sono state segnalate reazioni respiratorie, incluso il decesso per broncospasmo in pazienti asmatici.
BITRAPOL deve essere usato con cautela, in pazienti con broncopneumopatia cronica ostruttiva lieve/moderata (BPCO) e solo se il potenziale beneficio supera il potenziale rischio.
Patologie endocrine.
I medicinali che inducono un blocco beta-adrenergico devono essere somministrati con cautela nei pazienti soggetti a ipoglicemia spontanea o nei pazienti con diabete instabile, dal momento che i beta-bloccanti possono mascherare i segni e i sintomi dell’ipoglicemia acuta.
I beta-bloccanti possono inoltre mascherare i segni di ipertiroidismo.
Patologie corneali.
I beta-bloccanti oftalmici potrebbero indurre secchezza degli occhi.
I pazienti con patologie corneali devono essere trattati con cautela.
Altri agenti beta-bloccanti.
L’effetto sulla pressione intraoculare o gli effetti sistemici noti dei beta-bloccanti possono essere potenziati quando il timololo viene somministrato a pazienti già in trattamento con un beta-bloccante sistemico.
La risposta di questi pazienti deve essere attentamente monitorata.
L’uso di due agenti topici beta-bloccanti adrenergici non è raccomandato (vedere paragrafo 4.5).
Reazioni anafilattiche.
Durante il trattamento con i beta-bloccanti, i pazienti con anamnesi positiva di atopia o di gravi reazioni anafilattiche causate da allergeni di varia natura, possono essere più responsivi allo stimolo ripetuto con tali allergeni e non rispondere alla dose di adrenalina impiegata abitualmente per il trattamento delle reazioni anafilattiche.
Distacco della coroide.
Il distacco della coroide è stato riportato con la somministrazione di terapie inibenti la produzione dell’acqueo (es.
timololo, acetazolamide) dopo procedure di filtrazione.
Anestesia.
Le preparazioni oftalmiche a base di beta-bloccanti possono bloccare gli effetti sistemici dei beta-agonisti, per esempio dell’adrenalina.
L’anestesista deve essere informato se il paziente assume timololo.
Alterazioni epatiche.
Nei pazienti con anamnesi positiva di epatopatia lieve o con livelli iniziali anomali di alanina aminotransferasi (ALT), aspartato aminotransferasi (AST) e/o bilirubina, il bimatoprost collirio non ha causato reazioni avverse relative alla funzione epatica per oltre 24 mesi.
Non si conoscono reazioni avverse causate dal timololo per via oftalmica sulla funzione epatica.
Alterazioni oculari.
Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere informati della possibilità di allungamento delle ciglia e della iperpigmentazione della cute periorbitale poiché tali reazioni sono state rilevate durante il trattamento con bimatoprost e timololo monodose.
Durante il trattamento con bimatoprost e timololo (formulazione multidose) è stato inoltre osservato un aumento della pigmentazione marrone dell’iride.
L’aumento della pigmentazione iridea potrebbe essere permanente e potrebbe causare differenze di aspetto tra i due occhi quando è solo un occhio ad essere sottoposto a trattamento.
Dopo la sospensione di bimatoprost e timololo la pigmentazione dell’iride può essere permanente.
Dopo 12 mesi di trattamento con bimatoprost e timololo (formulazione multidose), l’incidenza della pigmentazione dell’iride è risultata pari allo 0,2%.
Dopo 12 mesi di trattamento con un collirio contenente il solo bimatoprost, l’incidenza è stata dell’1,5% e non è aumentata dopo 3 anni di trattamento.
Il cambiamento nella pigmentazione dipende dall’aumento del contenuto di melanina nei melanociti piuttosto che dall’aumento del numero di melanociti.
Gli effetti a lungo termine della maggiore pigmentazione iridea non sono noti.
Le variazioni di colore dell’iride rilevate con la somministrazione oftalmica di bimatoprost potrebbero non essere osservabili per diversi mesi o anni.
Né i nevi né le macchie iridee sembrano essere interessate dal trattamento.
Per alcuni pazienti è stata riportata la reversibilità della pigmentazione dei tessuti periorbitali.
Casi di edema maculare, compreso edema maculare cistoide, sono stati riportati con bimatoprost e timololo (formulazione multidose).
BITRAPOL monodose deve quindi essere impiegato con cautela nei pazienti afachici, nei pazienti pseudofachici con rottura della capsula posteriore del cristallino o nei pazienti con fattori di rischio noti per l’edema maculare (ad esempio, intervento chirurgico intraoculare, occlusioni venose retiniche, malattia infiammatoria oculare e retinopatia diabetica).
BITRAPOL deve essere utilizzato con cautela nei pazienti affetti da infiammazione intraoculare attiva (ad esempio uveite) poiché l’infiammazione potrebbe essere esacerbata.
Cute.
Esiste la possibilità che si verifichi crescita di peli nelle aree cutanee che vengono ripetutamente in contatto con BITRAPOL.
Pertanto è importante applicare BITRAPOL secondo le istruzioni ed evitare che coli sulla guancia o su altre aree cutanee.
Altre patologie.
Bimatoprost e timololo non è stato studiato in pazienti affetti da malattie infiammatorie oculari, glaucoma neovascolare, infiammatorio, ad angolo chiuso, congenito o ad angolo stretto.In studi riguardanti la somministrazione di bimatoprost 0,3 mg/l in pazienti affetti da glaucoma o ipertensione oculare, è stato dimostrato che una più frequente esposizione dell’occhio a più di 1 dose giornaliera di bimatoprost potrebbe abbassare l’effetto di riduzione della PIO.
I pazienti che utilizzano BITRAPOL con altri analoghi delle prostaglandine devono essere sottoposti a monitoraggio delle variazioni della pressione intraoculare.
BITRAPOL contiene fosfati. Questo medicinale contiene 0.95 mg di fosfato in ogni ml di collirio, soluzione.

Interazioni

Non sono stati effettuati studi di interazione specifici con l’associazione fissa di bimatoprost/timololo.
Esiste la possibilità di ottenere effetti additivi, quali ipotensione e/o bradicardia marcata quando la soluzione di beta-bloccanti oftalmici è somministrata in modo concomitante a preparati orali di calcio-antagonisti, guanetidina, agenti bloccanti beta-adrenergici, parasimpaticomimetici, antiaritmici (incluso amiodarone) e glicosidi digitalici.
È stato osservato un potenziamento del beta-blocco sistemico (ad esempio, riduzione della frequenza cardiaca, depressione) durante il trattamento combinato con inibitori di CYP2D6 (es.
chinidina, fluoxetina, paroxetina) e timololo.
Occasionalmente è stata riportata midriasi risultante dall’uso concomitante di beta-bloccanti oftalmici e adrenalina (epinefrina).

Effetti indesiderati

Riepilogo del profilo di sicurezza.
Le reazioni avverse segnalate nello studio clinico che prevedeva l’uso di bimatoprost e timololo monodose sono state limitate a quelle riportate in precedenza per bimatoprost e timololo (formulazione multidose) o per le singole sostanze attive bimatoprost o timololo.
Nessuna nuova reazione avversa specifica per bimatoprost e timololo monodose è stata osservata durante gli studi clinici.
La maggior parte delle reazioni avverse riportate con bimatoprost e timololo monodose ha riguardato gli occhi, è stata lieve e nessuna grave.
In base a uno studio di 12 settimane su bimatoprost e timololo monodose somministrato una volta al giorno, la reazione avversa più comunemente riportata con bimatoprost e timololo monodose è stata l’iperemia congiuntivale (prevalentemente da in traccia a lieve e ritenuta di natura non infiammatoria) nel 21% circa dei pazienti e ha portato alla sospensione del trattamento nell’1,4% dei pazienti.
Tabella delle reazioni avverse.
La Tabella 1 riporta le reazioni avverse segnalate durante studi clinici con entrambe le formulazioni monodose e multidose di bimatoprost e timololo (all’interno di ciascuna classe di frequenza, le reazioni avverse sono riportate in ordine decrescente di gravità) o nel periodo post marketing.
La frequenza delle possibili reazioni avverse elencate qui di seguito è definita mediante la seguente convenzione:
Molto comune ≥1/10
Comune ≥1/100, <1/10
Non comune ≥1/1.000, <1/100
Raro ≥1/10.000, <1/1.000
Molto raro <1/10.000
Non nota la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili
Tabella 1
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario Non nota reazioni di ipersensibilità inclusi segni o sintomi di dermatite allergica, angioedema, allergia oculare
Disturbi psichiatrici Non nota insonnia², incubo²
Patologie del sistema nervoso Comune cefalea,
Non nota disgeusia², capogiro
Patologie dell’occhio Molto comune iperemia congiuntivale
Comune cheratite puntata, erosione corneale², sensazione di bruciore², irritazione della congiuntiva¹, prurito oculare, sensazione di puntura nell’occhio², sensazione di corpo estraneo, occhio secco, eritema della palpebra, dolore all’occhio, fotofobia, secrezione oculare², disturbi visivi², prurito palpebrale, peggioramento dell’acuità visiva², blefarite², edema palpebrale, irritazione dell’occhio, aumento della lacrimazione, allungamento delle ciglia
Non comune irite², edema congiuntivale², dolore palpebrale², sensazione anomala nell’occhio¹, astenopia, trichiasi², iperpigmentazione iridea², cambiamenti periorbitali e palpebrali associati ad atrofia dell’adipe periorbitale e tensione cutanea con conseguente approfondimento del solco palpebrale, ptosi palpebrale, enoftalmo, lagoftalmo e retrazione della palpebra1,2,, cambiamento di colore (scurimento) delle ciglia¹
Non nota edema maculare cistoide², tumefazione degli occhi, visione offuscata², fastidio oculare
Patologie cardiache Non nota bradicardia
Patologie vascolari Non nota ipertensione
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Comune rinite²
Non comune dispnea
Nota broncospasmo (prevalentemente in pazienti con broncospasmo preesistente) ², asma
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Comune pigmentazione delle palpebre², irsutismo², iperpigmentazione della cute (perioculare)
Non nota Alopecia, colorazione anormale della pelle (perioculare)
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione Non nota affaticamento
¹ reazioni avverse osservate solo con la formulazione monodose di bimatoprost e timololo.
² reazioni avverse osservate solo con la formulazione multidose di bimatoprost e timololo.
Come altri medicinali oftalmici per uso topico, bimatoprost e timololo viene assorbito nella circolazione sistemica.
L’assorbimento del timololo può causare effetti indesiderati simili a quelli osservati con i beta-bloccanti sistemici.
L’incidenza di reazioni avverse sistemiche dopo la somministrazione di medicinali oftalmici per uso topico è inferiore rispetto a quella di reazioni conseguenti alla somministrazione sistemica.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Altre reazioni avverse che sono state osservate con una delle sostanze attive (bimatoprost o timololo) e potrebbero quindi verificarsi anche con BITRAPOL sono elencate qui di seguito nella Tabella 2: Tabella 2
Classificazione per sistemi e organi Reazione avversa
Disturbi del sistema immunitario reazioni allergiche sistemiche inclusa anafilassi¹
Disturbi del metabolismo e della nutrizione ipoglicemia¹
Disturbi psichiatrici depressione¹, perdita di memoria¹, allucinazione¹
Patologie del sistema nervoso sincope¹, accidente cerebrovascolare¹, aumento dei segni e dei sintomi della miastenia grave¹, parestesia¹, ischemia cerebrale¹
Patologie dell’occhio ridotta sensibilità corneale¹, diplopia¹, ptosi¹, distacco della coroide in seguito a chirurgia filtrante (vedere paragrafo 4.4)1, cheratite¹, blefarospasmo¹, emorragia retinica², uveite²
Patologie cardiache blocco atrioventricolare¹, arresto cardiaco¹, aritmia¹, insufficienza cardiaca1, insufficienza cardiaca congestizia¹, dolore toracico¹, palpitazioni¹, edema¹
Patologie vascolari ipotensione¹, ipertensione², fenomeno di Raynaud¹, sensazione di freddo alle estremità¹
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche esacerbazione dell’asma², esacerbazione della BPCO², tosse¹
Patologie gastrointestinali nausea¹, ², diarrea¹, dispepsia¹, bocca secca¹, dolore addominale¹, vomito¹
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo eruzione psoriasiforme1 o esacerbazione della psoriasi¹, eruzione cutanea1
Patologie del sistema muscoloscheletrico e del tessuto connettivo mialgia¹
Patologie dell'apparato riproduttivo e della mammella disfunzione sessuale¹, riduzione della libido1
Patologie sistemiche e condizioni relative alla sede di somministrazione astenia1,2
Esami diagnostici anomalie degli esami di funzionalità epatica²
¹ reazioni avverse osservate con timololo.
² reazioni avverse osservate con bimatoprost.
Reazioni avverse segnalate con colliri contenenti fosfato. Molto raramente sono stati riportati casi di calcificazione della cornea associati all'uso di colliri contenenti fosfati in pazienti con cornea significativamente danneggiata.
Segnalazione delle reazioni avverse sospette. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza.
Non esistono dati adeguati sull’uso dell’associazione fissa di bimatoprost/timololo in donne in gravidanza.
BITRAPOL non deve essere usato durante la gravidanza se non strettamente necessario.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost.
Non sono disponibili dati clinici relativi a gravidanze esposte al medicinale.
Gli studi sugli animali hanno evidenziato una tossicità riproduttiva a dosi elevate tossiche per la madre (vedere paragrafo 5.3).
Timololo.
Gli studi epidemiologici non hanno rivelato effetti di malformazione, ma hanno mostrato un rischio di rallentamento della crescita intrauterina durante la somministrazione di beta-bloccanti per via orale.
Inoltre, nel neonato, sono stati osservati segni e sintomi di beta-blocco (es.
bradicardia, ipotensione, distress respiratorio e ipoglicemia) quando i beta-bloccanti venivano somministrati alla madre fino al parto.
Se si somministra BITRAPOL fino al parto, il neonato deve essere monitorato accuratamente durante i primi giorni di vita.
Gli studi condotti sugli animali trattati con timololo hanno mostrato tossicità riproduttiva a dosi significativamente più elevate rispetto a quelle impiegate nella pratica clinica (vedere paragrafo 5.3).
Allattamento.
Timololo.
I beta-bloccanti vengono escreti nel latte umano.
Tuttavia, a dosi terapeutiche di timololo in collirio, è improbabile che nel latte materno siano presenti quantità sufficienti a produrre sintomi clinici dell’azione beta-bloccante nel neonato.
Per ridurre l’assorbimento sistemico, vedere paragrafo 4.2.
Bimatoprost.
Non è noto se il bimatoprost sia escreto nel latte umano, ma viene escreto nel latte dei ratti.
BITRAPOL non deve quindi essere utilizzato durante l’allattamento.
Fertilità.
Non esistono dati relativi agli effetti di BITRAPOL sulla fertilità nell’uomo.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna temperatura particolare di conservazione.
Tenere i contenitori monodose nella bustina, per proteggere il medicinale dalla luce.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.