BICALUTAMIDE RAT 28CPR RIV50MG

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Prezzo indicativo

BICALUTAMIDE RAT 28CPR RIV50MG

Principio attivo: BICALUTAMIDE
  • ATC: L02BB03
  • Descrizione tipo ricetta: RR - RIPETIBILE 10V IN 6MESI
  • Presenza Glutine: No Il farmaco non contiene glutine
  • Presenza Lattosio: Il farmaco contiene lattosio

Data ultimo aggiornamento: 07/12/2011

Carcinoma prostatico in stadio avanzato Trattamento del carcinoma prostatico in stadio avanzato in associazione con un analogo LHRH (ormone di liberazione dell’ormone luteinizzante) o in caso di castrazione chirurgica • Carcinoma prostatico localizzato in stadio avanzato La Bicalutamide (alla dose giornaliera di 150 mg) è indicata sia da sola che come trattamento adiuvante alla prostatectomia radicale o radioterapia nei pazienti con carcinoma prostatico localizzato in stadio avanzato con alto rischio di progressione della malattia (vedere paragrafo 5.1).
Ogni compressa contiene 50 mg di bicalutamide. Eccipiente con effetto noto: Ogni compressa contiene 35 mg di lattosio monoidrato. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Controindicazioni

Ipersensibilità al principio attivo o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1.
La bicalutamide è controindicata nei soggetti di sesso femminile e nei bambini (vedere paragrafo 4.6).
La co-somministrazione di bicalutamide con terfenadina, astemizolo o cisapride è controindicata (vedere paragrafo 4.5).

Posologia

Posologia Uomini adulti e anziani • Carcinoma prostatico in stadio avanzato Una compressa rivestita con film (50 mg) una volta al giorno.
Il trattamento con bicalutamide deve iniziare almeno 3 giorni prima di iniziare il trattamento con l’analogo dell’LHRH, oppure contemporaneamente alla castrazione chirurgica.
• Carcinoma prostatico localizzato in stadio avanzato Tre compresse rivestite con film (150 mg) una volta al giorno.
La bicalutamide deve essere presa senza interruzione per almeno 2 anni o fino alla progressione della malattia.
Metodo di somministrazione Via: orale Le compresse devono essere ingerite intere con del liquido.
Bambini ed adolescenti La bicalutamide è controindicata nei bambini e negli adolescenti.
Compromissione della funzione renale Per i pazienti con funzione renale compromessa non è necessario correggere la dose.
Non c’è esperienza sull’uso di bicalutamide nei pazienti affetti da grave compromissione della funzione renale (clearance della creatinina < 30 ml/min) (vedere paragrafo 4.4).
Compromissione della funzione epatica Non è necessario correggere la dose nel caso di pazienti affetti da lieve compromissione della funzione epatica.
Il medicinale si può accumulare in pazienti con compromissione della funzione epatica moderata o grave (vedere paragrafo 4.4.).

Avvertenze e precauzioni

Il trattamento deve essere iniziato sotto il diretto controllo di uno specialista.
La bicalutamide è metabolizzata estesamente nel fegato.
I dati mostrano che la sua eliminazione può essere più lenta nei soggetti con grave compromissione della funzione epatica, con conseguente incremento dell’accumulo di bicalutamide.
Pertanto, la bicalutamide deve essere usata con cautela nei pazienti con compromissione della funzione epatica moderata o grave.
Si deve prendere in considerazione un’analisi periodica della funzione del fegato, a causa della possibilità di modificazioni a livello epatico.
La maggior parte delle modificazioni è prevista entro i primi 6 mesi di terapia con bicalutamide.
Raramente durante il trattamento con la bicalutamide sono state osservate gravi alterazioni epatiche ed insufficienza epatica, e sono stati riportati esiti fatali (vedere paragrafo 4.8).
La terapia con bicalutamide deve essere interrotta in presenza di gravi alterazioni.
Negli uomini trattati con antagonisti dell’LHRH è stata osservata una riduzione della tolleranza al glucosio.
Ciò può manifestarsi con l’insorgenza di diabete o di perdita del controllo glicemico nei soggetti con diabete preesistente.
Pertanto, nei pazienti trattati con bicalutamide in associazione ad agonisti dell’LHRH, si deve prendere in considerazione il monitoraggio dei livelli ematici di glucosio.
È stato dimostrato che la bicalutamide inibisce il citocromo P450 (CYP 3A4), quindi si richiede cautela in caso di co-somministrazione con medicinali metabolizzati principalmente dal CYP 3A4 (vedere paragrafi 4.3 e 4.5).
La terapia di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT.
Nei pazienti con una storia di prolungamento dell’intervallo QT o con fattori di rischio per il prolungamento dell’intervallo QT e nei pazienti che ricevono medicinali concomitanti che possono prolungare l’intervallo QT (vedere paragrafo 4.5), prima di iniziare il trattamento con Bicalutamide ratiopharm i medici devono valutare il rapporto rischio-beneficio, inclusa la possibilità di Torsioni di punta.
Dal momento che non c’è esperienza sull’uso di bicalutamide in pazienti con grave compromissione della funzione renale (clearance della creatinina <30 ml/min), si richiede cautela nell’uso della bicalutamide in questi pazienti.
Nei pazienti cardiopatici è consigliabile il monitoraggio periodico della funzione cardiaca.
Per i pazienti con carcinoma prostatico localizzato in stadio avanzato con progressione oggettiva della malattia associata ad elevato valore del PSA, occorre considerare l’interruzione della terapia con bicalutamide.
Eccipienti Lattosio I pazienti con rari problemi ereditari di intolleranza al galattosio, il totale deficit di lattasi o malassorbimento di glucosio-galattosio non devono assumere questo medicinale.
Sodio Questo prodotto medicinale contiene meno di 1 mmol di sodio (23 mg) per compressa rivestita con film, cioè essenzialmente “senza sodio”.

Interazioni

Non vi è evidenza di alcuna interazione farmacodinamica o farmacocinetica tra la bicalutamide e gli analoghi dell’LHRH.
Gli studi in vitro hanno mostrato che la bicalutamide è un inibitore del CYP3A4 con minori effetti inibitori sulle attività del CYP2C9, 2C19 e 2D6.
Sebbene gli studi clinici che hanno utilizzato antipirina come marcatore dell’attività del citocromo P450 (CYP) non abbiano mostrato evidenze di possibili interazioni medicinali con la bicalutamide, l’esposizione media al midazolam (AUC) è risultata aumentata fino all’80%, dopo somministrazione concomitante di bicalutamide per 28 giorni.
Per i medicinali con un basso indice terapeutico tale aumento può assumere rilevanza clinica.
Per questo motivo, l’uso concomitante di terfenadina, astemizolo e cisapride è controindicato (vedere paragrafo 4.3) e si deve usare cautela con la somministrazione concomitante di bicalutamide con composti come ciclosporina e inibitori dei canali del calcio.
Può essere necessaria una riduzione della dose di questi medicinali, particolarmente se si evidenziano effetti del medicinale eccessivi o avversi.
Nel caso della ciclosporina si raccomanda un attento monitoraggio delle concentrazioni plasmatiche e delle condizioni cliniche soprattutto all’inizio e alla fine del trattamento con bicalutamide.
Si deve usare cautela quando si prescrive la bicalutamide con altri medicinali che possono inibire l’ossidazione del medicinale, per es.
cimetidina e ketoconazolo.
In teoria ciò può tradursi in un incremento delle concentrazioni plasmatiche della bicalutamide, che può causare un aumento degli effetti indesiderati.
Gli studi in vitro hanno evidenziato che la bicalutamide può spostare l’anticoagulante cumarinico, il warfarin, dai suoi siti di legame alle proteine.
Pertanto, se si inizia la somministrazione di bicalutamide in pazienti già in trattamento con un anticoagulante cumarinico, il tempo di protrombina deve essere attentamente monitorato.
Poiché il trattamento di deprivazione androgenica può prolungare l’intervallo QT, deve essere attentamente valutato l’uso concomitante di Bicalutamide ratiopharm con medicinali noti per prolungare l’intervallo QT o con medicinali in grado di indurre Torsioni di punta come i medicinali antiaritmici di classe IA (ad esempio chinidina, disopiramide) o di classe III (ad esempio amiodarone, sotalolo, dofetilide, ibutilide), metadone, moxifloxacina, antipsicotici, ecc.
(vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

In questo paragrafo, gli effetti indesiderati sono definiti come segue: molto comune (≥1/10); comune (≥1/100, <1/10); non comune (≥1/1.000, <1/100); raro (≥1/10.000, <1/1.000); molto raro (<1/10.000), non nota (la frequenza non può essere definita sulla base dei dati disponibili).
Tabella 1: Frequenza delle reazioni avverse
Classificazione per sistemi e organi Frequenza Bicalutamide 150 mg/die (monoterapia) Bicalutamide 50 mg/die (+ analoghi dell’LHRH)
Patologie del sistema emolinfopoietico Molto comune  Anemia
  Comune Anemia 
Disturbi del sistema immunitario Non comune Ipersensibilità, Angioedema e Orticaria Ipersensibilità, Angioedema e Orticaria
Disturbi del metabolismo e della nutrizione Comune Anoressia, Diabete mellito, Diminuzione dell’appetito Anoressia, Diabete mellito, Diminuzione dell’appetito
  Non comune Iperglicemia Iperglicemia
Disturbi psichiatrici Comune Diminuzione della libido, Depressione Diminuzione della libido, Depressione
Patologie del sistema nervoso Molto comune  Capogiri
  Comune Capogiri, Sonnolenza Sonnolenza
Patologie cardiache Comune  Infarto miocardico (sono stati riportati esiti fatali)g, Insufficienza cardiacag
Non nota Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5) Prolungamento dell’intervallo QT (vedere paragrafi 4.4 e 4.5)
Patologie vascolari Molto comune  Vampate di calore
  Comune Vampate di calore 
Patologie respiratorie, toraciche e mediastiniche Non comune Dispnea, Malattia polmonare interstizialee (sono stati riportati esiti fatali) Dispnea, Malattia polmonare interstizialee (sono stati riportati esiti fatali)
Patologie gastrointestinali Molto comune  Dolore addominale, Stipsi, Nausea
  Comune Dolore addominale, Stipsi, Diarrea, Dispepsia, Flatulenza, Nausea Diarrea, Dispepsia, Flatulenza
  Raro Vomito Vomito
Patologie epatobiliari Comune Epatotossicità, Ittero, Ipertransaminasemiaa Epatotossicità, Ittero, Ipertransaminasemiaa
  Raro Insufficienza epaticab (sono stati riportati esiti fatali) Insufficienza epaticab (sono stati riportati esiti fatali)
Patologie della cute e del tessuto sottocutaneo Molto comune Rash 
  Comune Alopecia, Irsutismo/ricrescita dei capelli, Secchezza della pelled, Prurito, Sudorazione Alopecia, Irsutismo/ricrescita dei capelli, Secchezza della pelle, Prurito, Rash, Sudorazione
  Raro Reazioni di fotosensibilità Reazioni di fotosensibilità
Patologie del tessuto muscoloscheletrico e del tessuto connettivo Comune Dolore muscoloscheletrico Dolore muscoloscheletrico
Patologie renali e urinarie Molto comune  Ematuria
  Comune Ematuria 
Patologie dell’apparato riproduttivo e della mammella Molto comune Ginecomastia e dolorabilità della mammellac Ginecomastia e dolorabilità della mammellad
  Comune Disfunzione erettile Disfunzione erettile
Patologie sistemiche e condizioni della sede di somministrazione Molto comune Astenia Astenia, Edema
  Comune Dolore toracico, Edema Dolore toracico
Esami diagnostici Comune Aumento di peso Aumento di peso
a Le modificazioni epatiche raramente sono gravi; sono spesso transitorie e si risolvono o migliorano nel corso del trattamento o in seguito all’interruzione della terapia.
b Elencata come reazione avversa al farmaco in seguito alla revisione dei dati di post-commercializzazione.
La frequenza è stata determinata dall’incidenza degli eventi avversi riportati di insufficienza epatica in pazienti che hanno ricevuto il trattamento nel braccio bicalutamide 150 mg negli studi EPC in aperto.
c La maggior parte dei pazienti trattati con bicalutamide 150 mg in monoterapia riporta ginecomastia e/o dolore alla mammella.
Negli studi clinici, questi sintomi sono stati classificati come seri nel 5% dei pazienti.
La ginecomastia può non risolversi spontaneamente dopo l’interruzione della terapia, specie dopo trattamento prolungato.
d Date le convenzioni di codifica usate negli studi EPC, gli eventi avversi di “secchezza della pelle” sono stati codificati con il termine COSTART come “rash”.
Non può quindi essere determinato alcun descrittore di frequenza separato per la dose di 150 mg di bicalutamide, tuttavia viene presunta la stessa frequenza utilizzata per la dose da 50 mg.
e Elencata come una reazione avversa al farmaco in seguito alla revisione dei dati di post-commercializzazione.
La frequenza è stata determinata dall’incidenza degli eventi avversi riportati di polmonite interstiziale durante il periodo di trattamento randomizzato con 150 mg negli studi EPC.
f Può essere ridotto con la castrazione concomitante.
g Osservati in uno studio farmaco-epidemiologico degli agonisti LHRH e anti-androgeni usati nel trattamento del tumore alla prostata.
Il rischio è apparso aumentato quando la bicalutamide alla dose di 50 mg è stata usata in combinazione con agonisti LHRH, ma non è stato evidenziato alcun aumento del rischio quando la bicalutamide alla dose di 150 mg è stato usata come monoterapia per il trattamento del tumore alla prostata Segnalazione delle reazioni avverse sospette La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale.
Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: https://www.aifa.gov.it/content/segnalazioni-reazioni-avverse.

Gravidanza e allattamento

Gravidanza La bicalutamide è controindicata nelle donne e non deve essere somministrata nelle donne in stato di gravidanza o alle madri che allattano.
Fertilità In studi sugli animali è stata osservata una compromissione reversibile della fertilità (vedere paragrafo 5.3).
Un periodo di fertilità ridotta o di infertilità può essere presunto negli uomini.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna condizione particolare di conservazione.

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Segnalazione degli effetti indesiderati
Se dovesse manifestarsi un qualsiasi effetto indesiderato, compresi quelli non elencati in questo foglio, è doveroso rivolgersi al proprio medico, ad uno specialista e/o al farmacista. La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Gli effetti indesiderati possono essere segnalati direttamente tramite il sistema nazionale di segnalazione all'indirizzo www.agenziafarmaco.it/it/responsabili. Segnalando gli effetti indesiderati si può contribuire a fornire maggiori informazioni sulla sicurezza di questo medicinale.