L’Amazzonia brucia, i pericoli per la salute
Gli incendi producono sostanze inquinanti che possono restare nell'atmosfera e provocare disturbi per lungo tempo e in aree del pianeta anche molto distanti
Gli estesi incendi in Amazzonia che hanno caratterizzato le ultime settimane (come anche quelli in Siberia e in Alaska) sono un’importante sorgente di sostanze inquinanti e che influiscono sull’alterazione del clima. Ma quanto questi fenomeni possono interessarci da vicino e avere ripercussioni sulla qualità della nostra aria nei mesi a venire e, quindi, anche sulla nostra salute?
La parola all’esperto
Paolo Cristofanelli, dell’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del Consiglio nazionale delle ricerche (Isac-Cnr) spiega le conseguenze legate alla combustione di parti così estese di foresta in varie aree del globo. “Quando il fuoco interessa zone molto vaste vengono emessi in atmosfera diversi composti legati alla combustione. Quanto agli effetti a breve o a lungo termine e sull’estensione in varie parti del globo dipende molto dalle condizioni meteorologiche”.
Dipende dalle precipitazioni
“Per quanto riguarda il particolato fine, per esempio, uno dei processi attraverso cui questa sostanza si rimuove dall’atmosfera sono le precipitazioni. In questo momento, in Amazzonia, è la stagione secca, per cui le probabilità che il particolato resti in atmosfera e si diffonda su ampia scala è maggiore” continua l’esperto.
Il problema della Co2
Con la combustione, però, viene emessa anche anche Co2, che ha tempi di vita molto lunghi (di decine di anni in atmosfera) e maggiori possibilità che venga diffusa a livello globale. “Le conseguenze si valuteranno bene solo nei prossimi mesi” continua l’esperto, ma è certo che gli incendi di questa estate in diverse zone del pianeta “rappresentano un’importante sorgente di sostanze inquinanti e climalteranti”.
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