12/02/2019

Cuore: ora l’angioplastica la fa il robot

Maura Prianti
A cura di Maura Prianti
Pubblicato il 12/02/2019 Aggiornato il 12/02/2019

Per la prima volta in Italia un sistema robotico ha impiantato uno stent. Il paziente è tornato a casa dopo solo 2 giorni dall'intervento al cuore

The robot doctor is examining the heart at the clinic. The future diagnosis of a heart problem. Nurse cyborg is controlling blood pressure.

Le coronarie sono le arterie del cuore. Se si ostruiscono il muscolo cardiaco potrebbe smettere di battere, per questo è essenziale intervenire con un’angioplastica, un’operazione di cardiochirurgia complessa. Adesso, però, si è riusciti a disostruire questi vasi sanguigni grazie all’aiuto di un robot.

L’intervento hi-tech è stato effettuato a Catanzaro

L’angioplastica robotica è stata realizzata su un paziente di 64 anni, che già aveva avuto un infarto. All’uomo è stata disostruita una coronaria attraverso la via percutanea, cioè “il robot” è stato inserito attraverso un piccolo foro nell’arteria del polso e da lì si è risaliti al cuore. L’intervento è stato eseguito dal professor Ciro Indolfi, ordinario di Cardiologia e direttore del centro ricerche delle malattie cardiovascolari dell’università Magna Graecia di Catanzaro.

Il paziente è già a casa

L’operazione hi-tech è stata fatta il 22 gennaio scorso, ma dopo due giorni l’uomo è stato dimesso, perché le sue condizioni di salute erano buone. L’utilizzo della tecnica robot, infatti, riduce i rischi durante l’angioplastica, permette di operare con più precisione e con meno effetti collaterali per il paziente.

È stato inserito anche uno stent

Il sistema robotico è costituito da un braccio meccanico che fa avanzare nelle arterie catetere e stent, grazie a dei sensori che permettono di eseguire questi movimenti con più sicurezza e precisione di quanto possa fare un essere umano. Il robot, sviluppato dal centro ricerche del dipartimento di Cardiologia dell’università Magna Graecia di Catanzaro, ha eseguito prima una dilatazione della coronaria ostruita e poi ha impiantato uno stent medicato, cioè una specie di piccola “rete” che è andata a riparare il vaso sanguigno dove si era indebolito a causa dell’ostruzione.

Cure sempre più all’avanguardia

È la prima volta che in Italia viene inserito uno stent grazie a un sistema robotico. Questo successo, però, aprirà la strada a nuove  soluzioni mediche, non a caso è la cardiologia la branca della medicina dove negli ultimi 20 anni sono state introdotte più innvoazioni hi-tech.