A distanza di 150 anni come è cambiata questa disciplina sanitaria? In principio si chiedeva un consulto per combattere il mal di schiena. Oggi le donne, che sono le principali pazienti, possono sfruttare una rosa sempre più ampia di ambiti di azione
22 giugno 2024: l’osteopatia compie 150 anni e festeggia con un’evoluzione continua e con un numero crescente di persone che ricorrono ai trattamenti per problemi clinici sempre più diversificati. Abbiamo fatto tre domande a Silvia Ratti, osteopata ROI (Registro osteopati italiani) specializzata in problematiche femminili, per capire in quali ambiti si muovono le ricerche osteopatiche e come stanno cambiando i percorsi di cura.
In ottica preventiva l’osteopata collabora sempre di più in equipe interdisciplinari con ginecologhe e ostetriche.
Dal trattamento “per il mal di schiena” ai benefici per una rosa sempre più ampia di problematiche cliniche: come è cambiata l’osteopatia negli ultimi anni?
L’inquadramento dell’osteopatia come disciplina sanitaria in Italia ha dato un’ulteriore spinta verso l’importanza della ricerca e ha permesso un progressivo inserimento della figura dell’osteopata nelle équipe multidisciplinari. Inoltre la formazione postgraduate ha permesso ai professionisti di acquisire competenze specialistiche, come ad esempio nella salute della donna, in area pediatrica o nello sport.
Come è cambiato il rapporto delle donne con l’osteopatia? Sono numerose quelle che si rivolgono all’osteopata?
I dati raccolti sul territorio ci dicono che le donne, in ogni fascia d’età, rappresentano la popolazione che con maggior frequenza si rivolge all’osteopatia per problematiche di genere.
Quali sono i disturbi per cui le donne si rivolgono più frequentemente all’osteopata e traggono beneficio dai trattamenti?
Le cause di consulto sono molto dipendenti dall’età. Sicuramente una delle principali è la prevenzione di disturbi muscoloscheletrici in gravidanza, poi ci sono altre problematiche come le disfunzioni del pavimento pelvico e tutta la gamma di disturbi legati alla menopausa. Soprattutto in quest’ambito crescono le richieste di consulto osteopatico.