Una melagrana per la prevenzione
Un frutto delizioso che in questi giorni aiuta la ricerca: con ogni melagrana acquistata si aiuta la lotta contro il tumore del seno
La melagrana diventa simbolo della lotta al tumore al seno. La buccia e la parte bianca sono, infatti, ricche di sostanze, come flavonoidi e minerali, mentre gli arilli (i semi contenuti nelle bacche) di antocianine, fondamentali per la prevenzione di malattie cardiovascolari e tumorali. Per questo, da lunedì 8 ottobre al 4 novembre 2018 Aldi, multinazionale della grande distribuzione organizzata, propone l’iniziativa “La Melagrana per la Ricerca”. Le melagrane acquistate presso tutti i punti vendita contribuiranno al finanziamento della ricerca sul tumore al seno: per ogni chilo acquistato, Aldi devolverà 0,25 euro alla scienza. Inoltre diffonderà ogni settimana una ricetta a base di melagrana, in collaborazione con Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro).
Gustose e benefiche, le melagrane sono amiche delle donne. Perfette, con il loro mix di antiossidanti, in un menù buono e protettivo.
Oggi il tumore fa meno paura
Il tumore alla mammella è ancora oggi la neoplasia più frequente nel genere femminile, con circa 50mila nuove diagnosi ogni anno in Italia. Circa 135 donne ogni giorno scoprono di avere un tumore al seno ma oggi la diagnosi fa meno paura, perché la sopravvivenza è aumentata anche grazie alle scoperte scientifiche su prevenzione e terapie.
Quanto conta la “sana” tavola
È ormai riconosciuto che una sana alimentazione, basata soprattutto sul consumo quotidiano di frutta e verdura ricche di antiossidanti, ha un effetto protettivo. I chicchi della melagrana, in particolare, sono un concentrato di antiossidanti (tannini e flavonoidi), ma non solo: apportano anche vitamine, specialmente la C, minerali e oligoelementi (come potassio, manganese e zinco). Ricchi di fibre, contribuiscono anche alla salute dell’intestino: a determinare l’effetto probiotico sono i polisaccaridi, sostanze in grado di stimolare la crescita di batteri benefici nel colon e quindi di preservare la microflora intestinale. Ma la ricerca attuale è focalizzata soprattutto sui polifenoli: intende inquadrare il possibile ruolo di flavonoidi e tannini del melograno nel controllo dell’infiammazione cronica di basso grado, considerata oggi il denominatore comune delle principali patologie croniche.
È il momento di gustarla
È questo il momento migliore per gustarla: i frutti infatti maturano tra tardo autunno e inverno. Per conoscere il punto vendita Aldi più vicino, visitate il sito oggiperdomani.it, mentre per sostenere la ricerca di Airc l’indirizzo è https://nastrorosa.it/.
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