Una giornata per la salute delle donne
Il 22 aprile è la Giornata nazionale della Salute della Donna. Negli ospedali del network Bollino Rosa, tante visite e diagnosi gratuite in diversi ambiti della medicina
In occasione della Giornata nazionale della Salute della Donna, che si celebra il 22 aprile, Fondazione Onda organizza dal 18 al 24 aprile la nona edizione dell’(H) Open per promuovere l’informazione, la prevenzione e la cura al femminile. Le strutture del network Bollino Rosa che hanno aderito all’iniziativa offriranno gratuitamente servizi clinici, diagnostici e informativi (in presenza e a distanza) nelle aree specialistiche di cardiologia, colonproctologia, dermatologia, diabetologia, dietologia e nutrizione, endocrinologia e malattie del metabolismo, ginecologia e ostetricia, medicina della riproduzione, neurologia, oncologia ginecologica, oncologia medica, pneumologia, psichiatria, reumatologia, senologia, urologia e nell’ambito dei percorsi dedicati alla violenza sulla donna.
«Fondazione Onda rinnova il suo impegno nei confronti di una causa che sentiamo nostra da quando l’allora Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, istituì la giornata dedicata alla salute femminile», afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda.
Quando
Sul sito www.bollinirosa.it sono consultabili tutti i servizi offerti con indicazioni su date, orari e modalità di prenotazione. È possibile selezionare la regione e la provincia di interesse per visualizzare l’elenco degli ospedali aderenti e consultare i servizi offerti. L’iniziativa (H) Open Week sulla Salute della Donna è realizzata con il contributo incondizionato di Astellas Pharma, Gedeon Richter, Prodeco Pharma e Theramex e con il sostegno di Profumerie eb® di Esselunga.
Il network
Fondazione Onda dal 2007 attribuisce agli ospedali che erogano servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili il riconoscimento del Bollino Rosa. Il gruppo, composto da 361 ospedali dislocati sul territorio nazionale, sostiene Fondazione Onda nel promuovere, anche all’interno degli ospedali, un approccio “di genere” nella definizione e nella programmazione strategica dei servizi clinico-assistenziali, indispensabile per garantire il diritto alla salute non solo delle donne ma anche degli uomini.
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