Saldi invernali al via
È scattata già in qualche regione e sta per scattare in tutto il resto dell’Italia la corsa ai ribassi invernali. Le date e i consigli per acquisti sicuri
Ben equipaggiate visto il freddo ma anche con le idee ben chiare su cosa comprare e quanto spendere.
Attesissimi come sempre, i saldi invernali sono arrivati. Ecco le date regione per regione.
3 gennaio: prima a partire è stata la Valle d’Aosta che chiuderà il periodo di saldi il 31 marzo.
5 gennaio: è la data ufficiale per tutte le altre regioni d’Italia, escluse le province autonome di Trento, dove sono i commercianti a decidere liberamente quando effettuare i saldi, e di Bolzano dove i saldi iniziano in alcuni distretti il 13 gennaio per concludersi il 10 febbraio, in altri partono il 24 febbraio e si chiudono il 23 marzo.
- Nella maggior parte delle regioni italiane il periodo di saldi dura 60 giorni concludendosi il tra il 4 e il 6 marzo. Fanno eccezione il Friuli che continua l’operazione fino al 31 marzo mentre la Liguria conclude i saldi il 18 febbraio, Puglia e Veneto il 28 febbraio, le Marche il 1° marzo e la Sicilia il 15 marzo.
Meglio fissare un budget
Secondo le previsioni di Kruk Italia, società di gestione del credito e del debito, il 95% degli italiani approfitterà dei saldi. Ma dal momento che l’83% è consapevole di avere una minor disponibilità economica, farà spese oculate: il 33% comprerà solo il necessario, il 62% si dedicherà allo shopping esclusivamente se vantaggioso e solo un 17% si concederà qualche sfizio. Purtroppo, però ben il 31% degli intervistati dichiara di non avere un budget definito per gli acquisti in saldo. «E questo può essere molto pericoloso» commenta Simona Scarpa, Field Manager di KRUK Italia. «Approfittare degli sconti per l’acquisto di beni utili e necessari è giusto, ma non pianificare un tetto massimo di paniere di spesa, attingere ai risparmi per imprevisti essenziali sono tutte azioni potenzialmente avventate: meglio stabilire un budget di spesa entro il quale si vuole rimanere in considerazione delle proprie entrate e uscite fisse per approfittare dei saldi e concedersi anche qualche piccolo extra» conclude l’esperta.
Per non cadere in trappola
Questi le regole per “saldi chiari e sicuri” messe a punto da Federazione Moda-Italia Confcommercio.
- Prodotti in vendita: i capi proposti in saldo devono essere di stagione o comunque di moda, non fondi di magazzino.
- Indicazioni di prezzo: qualunque tipo di prodotto in saldo deve essere proposto con il medesimo prezzo in vigore negli ultimi 30 giorni. Il negoziante ha l’obbligo di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. L’Antitrust ha raddoppiato da 5 a 10 milioni le multe per pratiche commerciali scorrette.
- Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Chi compra però è tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
- Prova dei capi: non c’è obbligo; è rimessa quindi alla discrezionalità del negoziante.
- Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
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