Ora legale: così non ti temo
Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo sposteremo le lancette un’ora in avanti. Ma cosa fare per non risentirne?
Arriva Pasqua e torna l’ora legale. Nella notte tra sabato 30 e lunedì 31 marzo meglio mettersi un appunto per ricordarsi che si dormirà un’ora meno visto che le lancette dell’orologio andranno spostate un’ora avanti.
Avremo più sonno, sicuramente magari anche per qualche giorno, ma godremo di più luce di cui potremo approfittare per fare qualcosa che ci fa bene come una passeggiata all’aperto prima di rientrare a casa.
Non è ancora stata abolita
Dopo una lunga discussione in cui è stata avanzata la proposta di abolire l’ora legale per passare a un sistema di applicazione perenne dell’ora solare, l’Italia ha stabilito che lascerà ancora in vigore questo sistema, con l’alternanza tra ora legale e solare. Ecco perché tra sabato e domenica le lancette vanno spostate avanti: l’ora legale durerà sette mesi e terminerà l’ultima settimana di ottobre.
Un passaggio non proprio indolore
Avere più ore di luce significa sicuramente risparmiare energia. Un vantaggio, certo che non deve far dimenticare però il fatto che il passaggio dall’ora solare a quella legale, e viceversa, non è mai indolore per il corpo e per la mente. Interrompe infatti bruscamente la ritmicità circadiana, l’orologio biologico a cui il nostro organismo fa costantemente riferimento e che completa il proprio ciclo in 24 ore. Spostare le lancette anche solo di un’ora avanti oppure indietro rompe un equilibrio e impatta negativamente su tutto l’organismo: ne risentono la pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, per non parlare dell’umore.
Come prepararsi al meglio
Ma è soprattutto il sonno ad accusare il colpo quando si cambia l’ora con conseguenze negative sulla concentrazione e sull’efficienza. Ci sente stanchi e affaticati: studiare e lavorare possono diventare più difficoltosi nei giorni che seguono lo spostamento delle lancette proprio per la mancanza di un riposo sereno. Ecco allora qualche contromisura da mettere in atto perché l’adattamento ai nuovi ritmi più rapido e indolore.
Nei giorni che precedono il cambio dell’ora meglio andare a letto un po’ prima del solito. Ma se non si riesce a dormire è sicuramente più opportuno dedicarsi ad attività rilassanti come leggere o ascoltare musica.
In quattro mosse
1. Meglio evitare di fare attività fisica poco prima di andare a dormire ma cercare di seguire una routine regolare di esercizio durante il giorno per allentare lo stress e migliorare la qualità del sonno.
2. Prima di dormire andrebbero evitate attività che possono rendere più difficoltoso addormentarsi come guardare il cellulare, navigare in internet, “perdersi” sui social dal momento che la luce blu dei display tende a mantenere svegli.
3. Un buon riposo nasce da una stanza preparata con cura. Luci soffuse, un delicato profumo di lavanda o di arancio amaro, essenze che conciliano il sonno, una temperatura attorno ai 19 gradi, una federa in raso o in seta aiutano ad abbandonarsi presto tra le braccia di Morfeo.
4. Il sonno scarso o disturbato in genere è una situazione che può perdurare per una settimana, dieci giorni dopo il cambio dell’ora. Se i problemi di sonno invece permangono meglio rivolgersi a uno specialista.
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