Ora legale, come affrontarla al meglio
È un passaggio delicato ma con qualche piccola strategia è possibile superarlo senza perdere il sonno, e il benessere
Sarà perché di mezzo c’è anche la primavera, sarà perché comunque il cambio non è mai facile, ma sta di fatto che l’arrivo dell’ora legale, quest’anno fissato nella notte tra il 27 e il 28 marzo, dà sempre qualche problema. A risentirne in modo particolare è il sonno visto che spostare le lancette anche solo di un’ora avanti altera il normale ritmo circadiano, l’orologio interno che controlla il riposo e molti altri meccanismi.
Iniziamo qualche giorno prima
Anche l’umore subisce contraccolpi in negativo, così come la vitalità e la produttività. Affrontare la situazione comunque non è difficile e richiede solo qualche piccola strategia da mettere in atto già con qualche giorno di anticipo cominciando ad andare a letto 15-20 minuti prima ogni giorno e spostando invece in avanti altre attività quotidiane come i pasti o l’esercizio fisico. Se il cambio dell’ora lascia una fastidiosa sensazione di stanchezza meglio assecondare i bisogni del corpo facendo, quando possibile, un riposo pomeridiano anche solo di 20-30 minuti.
Se si fa fatica ad addormentarsi nei giorni che seguono il cambio dell’ora attenzione ai pasti serali: vietato sia abbuffarsi che digiunare.
Meglio una cena leggera con proteine vegetali e carboidrati complessi, pasta, riso, pane, che apportano triptofano, precursore dalla serotonina, l’ormone del relax e del benessere. Per tutto il giorno poi meglio evitare di eccedere con bevande eccitanti, dal caffè all’alcool fino agli energy drink.
Rituali rilassanti
Ben venga tutto quanto la sera può aiutare a rilassarsi, un bagno caldo, qualche minuto di meditazione o anche una mini-seduta di respiro consapevole poco prima di addormentarsi che consiste semplicemente nel respirare a fondo, con lentezza, per una decina di volte.
Stop alla luce blu
Vietato invece far tardi su smartphone e altri dispositivi elettronici perché la luce blu che emettono può inibire la ghiandola pineale, ritardando la produzione della melatonina, l’ormone che regola i meccanismi del sonno. Sul comodino funziona sempre bene una tazza di camomilla, di melissa o di passiflora mentre la sera o durante il giorno, in base al prodotto scelto, si può ricorrere a un integratore a base di melatonina e altre sostanze naturali rilassanti per conciliare un riposo sereno.
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