Anti-Bully Cover: al via un progetto contro bullismo e cyberbullismo
Anche Leo Gassmann e l’influencer Michelangelo Vizzini scendono al fianco di Bulli Stop per sensibilizzare contro il bullismo e il cyberbullismo
Sempre più diffuso tra giovani e giovanissimi, il bullismo, la prevaricazione fisica o verbale di un individuo sull’altro, ha trovato nella tecnologia un’arma in più per sopraffare le proprie vittime.
Sms, e-mail e chat, i nuovi mezzi della comunicazione e della relazione, sono luoghi anonimi, deresponsabilizzanti e di facile accesso, perversamente “adatti” a minacciare, deridere e offendere.
I numeri del problema
«Bullismo e cyberbullismo sono problemi molto seri che colpiscono più di un quarto degli studenti delle superiori e addirittura il 30% dei ragazzi delle medie, provocando nelle vittime importanti conseguenze che vanno dalla depressione all’autolesionismo, dalle crisi di pianto e ansia fino alla possibilità di prendere in considerazione il suicidio» afferma la professoressa Giovanna Pini, Presidente del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop.
Un progetto per prendere coscienza
Per sensibilizzare i giovani su un tema che li tocca così da vicino, ha preso il via il 13 dicembre il progetto Anti-Bully Cover, promosso dal Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop, con il contributo NON condizionante del gruppo farmaceutico internazionale Recordati. Il dibattito tenutosi presso il Teatro degli Eroi di Roma ha visto coinvolti gli studenti delle classi quinte dell’Istituto Superiore Paritario G.G. Visconti della capitale. Durante la mattinata i ragazzi hanno avuto l’opportunità di riflettere sul tema ascoltando le storie di ex vittime ed ex bulli. L’obiettivo finale del progetto? Informare giovani e insegnanti sulla gravità del bullismo e del cyberbullismo, fornendo loro innovative chiavi di lettura del fenomeno perché possano trovare la forza di lottare, tutti insieme, contro questo grave problema.
Due testimonial d’eccezione
«Il progetto vuole far capire ai giovani che la prevaricazione non è la strada da percorrere per affermarsi. Al tempo stesso vogliamo far sentire la nostra voce presso le Istituzioni affinché gli interventi pubblici strutturati e stabili siano sempre più numerosi e finalizzati ad arginare il problema» commenta la professoressa Pini. Nel progetto sono stati coinvolti anche Leo Gassmann e Michelangelo Vizzini, da anni impegnati nelle attività del Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop. «Non farsi sopraffare e denunciare le violenze che si subiscono, anche solo verbali, non è assolutamente motivo di debolezza; anzi, ho imparato con l’esperienza che il vero coraggio sta nel tenere la testa alta e non farsi scoraggiare» ha affermato Michelangelo Vizzini.« Non è facile per una vittima di bullismo chiedere aiuto, ma si può condividere il proprio disagio con persone che possono capire» ha fatto eco Leo Gassmann. «Questo può aiutare a star meglio: credo che non valga proprio la pena farsi rovinare la vita da un bullo».
Per guardare il video racconto che riassume l’intero progetto clicca qui (youtube.com/watch)
I nuovi portavoce anti-bullismo
Al termine del dibattito è stata consegnata ad ogni studente una anti-bully cover per lo smartphone, un simbolo metaforico di protezione contro il cyberbullismo, che riporta i claim del progetto con il numero che il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop mette a disposizione gratuitamente a favore delle vittime. Il numero sarà a disposizione di tutti i ragazzi, siano essi vittime di bullismo o bulli, e delle loro famiglie. Ogni ragazzo potrà poi essere un portavoce anti – bullismo condividendo stories e reels sui propri profili social con #TheAntiBullyCover; #ProteggitiDaiCyberbulli.
Informazioni sul progetto: https://antibullycover.it/.
Per contattare Il Centro Nazionale Contro il Bullismo – Bulli Stop sito: https://www.bullistop.com/homepage/ o info@bullistop.com
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