X Factor 2020: tutto è pronto per i live

È tutto pronto per l’inizio della fase clou di X Factor 2020, ovvero quella dei live. Il talent show musicale più amato della tv entra così nel vivo (nonostante le inevitabili difficoltà dovute a questo momento particolarmente complicato), mettendo uno contro l’altro (ma con affetto) i quattro giudici Emma, Hell Raton, Manuel Agnelli e Mika che porteranno sul palco i loro talenti.

Ecco cosa dobbiamo aspettarci, anche attraverso le parole dei protagonisti.

I live in epoca Covid

Per forza di cose questa edizione di X Factor non è come le altre: abbiamo visto le fasi delle Audition e dei Bootcamp senza pubblico, gli Home Visit trasformarsi in Last Call. E ora i live, che si terranno nella nuovissima Sky Wifi Arena (sempre in diretta), avranno solo un pubblico di figuranti per ovvi motivi di sicurezza. Gli stessi che hanno portato la produzione a rinunciare al consueto loft in cui i concorrenti vivevano insieme, condividendo le emozioni dell’esperienza del talent, preferendo degli alloggi singoli. Però, in compenso, i ragazzi e il loro percorso artistico saranno messi ancora più al centro. Lo dimostra il fatto che, per la prima volta, il live debutterà con una puntata tutta dedicata ai loro inediti (che avranno poi spazio nell’album X Factor Mixtape 2020 che uscirà il 30 ottobre). Una bellissima novità, che darà sicuramente più pepe alla gara. Quest’ultima, lo ricordiamo, durerà per sette puntate condotte come sempre da Alessandro Cattelan, che riesce sempre a fare la differenza con il suo mix di simpatia e professionalità.

Dopo ogni puntata ci sarà, invece dell’Extra Factor, il nuovo appuntamento con Hot Factor ovvero un talk a caldo con i giudici, che segna il gradito ritorno di Daniela Collu.

Ultima chicca: ci sono anche delle new entry nel team creativo dello show ovvero Laccio e Shake, esponenti della community artistica Modulo Project.

Mika, Manuel e le loro squadre forti

Da quello che abbiamo visto e sentito finora ci sembra che le squadre di Mika e Manuel Agnelli siano piuttosto forti.

Il primo porterà sul palco gli Over Eda Marì, N.A.I.P. e Vergo, avvalendosi della consulenza di Taketo Gohara.

«Siamo una squadra colorata, che può mostrare le varie sfumature della musica pop con una bella contaminazione di generi” – dice Mika – “Il nostro obiettivo è provocare emozione ed empatia. Ora il pubblico, in questa nuova dimensione dello show, potrà vivere ciò che ho vissuto io nelle prime fasi quando mi sono trovato davanti a loro. Sono curioso di scoprire l’opinione della gente a casa».

Manuel Agnelli torna invece a capo dei Gruppi: Little Pieces of Marmelade, Manitoba e Melancholia. Al suo fianco, come producer, Rodrigo D’Erasmo.

«Sono felice, perché la mia è una squadra con personalità particolari, forse la più originale da quando c’è X Factor»- dice Manuel – «Ora la musica vive un periodo di grande fermento, con varie influenze e all’estero stanno di nuovo tornando di moda le band e le chitarre, quindi possiamo dire che X Factor fotografa il presente e il futuro».

A Emma ed Hell Raton i più giovani

Sono comunque ben agguerrite anche le giovani squadre delle new entry Emma ed Hell Raton.

Emma guiderà gli Under Uomini: Blind, Blue Phelix e Santi. Ad aiutarla, in veste di producer, Frenetik & Orange.

«Sono tre ragazzi con una forte personalità, che hanno tanto da raccontare e ogni giorno scopro qualcosa di nuovo su di loro. Mi rendo conto che sono giovanissimi e così scatta il mio essere protettiva, però insieme ci divertiamo anche tanto” – racconta Emma – “Cerco di essere molto presente, ma sono loro che devono combattere sul palco per realizzare i propri sogni».

A Hell Raton il compito di seguire la squadra delle Under Donne, insieme al produttore Slait Pisano. Le sue artiste sono: Casadilego, cmqmartina e MYDRAMA.

«Queste ragazze riescono sempre a sorprendermi e a emozionarmi. Sono timide, ma coraggiose e pronte ad accettare le sfide” – spiega Hell Raton – “Il rap mi ha formato e ha determinato la mia carriera, ma questo non mi vieta di lavorare anche con altri generi perché il metodo di lavoro, con le sue regole, rimane il medesimo. E così ho preparato dei percorsi adatti ad ognuna di loro».