X Factor 9: vince Giosada nell’anno della “rivoluzione”

Redazione Pubblicato il 11/12/2015 Aggiornato il 11/03/2016

Gran finale per X Factor 9: spettacolo di alto livello, ospiti internazionali, ascolti in ascesa. A vincere l'edizione è il cantante barese, ma soprattutto un cast composto da antidivi...

Xfactor-giosada

Sarà la vecchiaia, nonostante non abbia ancora raggiunto gli anta, sarà che avrò avuto qualche crampo asintomatico, ma mi sono commosso. Già, mentre coriandoli e luci incoronavano la nuova promessa della musica italiana, io avevo gli occhi lucidi. Appena un po’, certo, però erano umidi. Merito di un bellissimo show, a sua volta frutto di una macchina assolutamente perfetta, nonostante particolarmente difficoltosa per ovvi motivi.

Giovanni da Bari, che ha girato l’Europa con le band

X Factor ha il suo vincitore: Giovanni Sada, in arte Giosada, 26enne di Bari, del segno della Vergine. Nel tempo libero ama riposarsi, si è dichiarato “platonicamente” innamorato e sogna che la sua voce “possa essere una salvezza per qualcuno”. Ha cominciato a cantare a 7 anni, ha cantato e suonato in 5 band, con le quali ha girato tutta l’Europa da est a ovest in 12 tour, ma il concerto a cui è più affezionato è quello fatto con la sua prima band, nel 2007. Tra le sue canzoni preferite, Centro di gravità permanente di Battiato, River of Tears di Eric Clapton e Amore che vieni amore che vai di De Andrè. Era nel gruppo degli Over di Elio, insieme a Davide, che si è classificato al terzo posto.

Il testa a testa con gli Urban strangers

Un’edizione che si conclude con la vittoria di chi avevamo definito “probabile finalista” già nel lontano 2 ottobre, con le sue note quasi accennate tra un abbraccio ed un altro, a volte rotte dalla commozione. E con una sconfitta, quella degli Urban Strangers, che ha sorpreso, perché erano dati come favoriti. Ma il duo conquista la medaglia d’argento e non penso  che i ragazzi di Somma Vesuviana possano ritenersi minimamente sfortunati. A seguire, come dicevamo, un bravo Davide e una comunque meritevole e già abbastanza “diva” Enrica.

A vincere, soprattutto, su tutto, è stato lo spettacolo. La direzione artistica di Luca Tommassini ha regalato grandi emozioni e perfette cornici stilistiche.

Bravi tutti quelli che hanno lavorato per rendere la finale davvero sfavillante. Per non parlare dell’ottimo contorno musicale, tra esibizioni e dietro le quinte, con grandi nomi della musica italiana e mondiale: Coldplay e Cesare Cremonini, ma anche Skunk Anansie ed Elio e le storie tese, Mika e Fedez.

Applausi anche per i giudici

Ma ad entusiasmare particolarmente è tutto il team dei giudici: Mika e Fedez, Skin ed Elio, aldilà di chi ha vinto e chi no, hanno dimostrato professionalità e soprattutto umanità. Hanno permesso ai concorrenti di essere i veri protagonisti, senza inutili isterismi e le sceneggiate che spesso oscuravano i cantanti delle precedenti edizioni a causa di giurati particolarmente e inutilmente polemici. Niente patetiche scenette cattura spettatore, né convenevoli buonisti. E meno male.

I numeri confermano il successo

La dimostrazione di questo alto livello qualitativo viene dai numeri: l’ascolto medio della finale sale a circa 2 milioni 620 mila spettatori, in crescita del 32% rispetto alla finale 2014. Lo share complessivo ha sfiorato il 10%, con un picco del 15.13% alle 23.53, durante la proclamazione del vincitore. E ora, nella mia testa, risuona quel claim di settembre, prima che tutto questo iniziasse, che gridava “rivoluzione”. Sì, c’è stata. Ed è stata bellissima.