Venezia 75, vince Netflix e scatta la polemica
Roma di Alfonso Cuaron ha vinto Venezia 75 e il fatto che sia prodotto da Netflix ha fatto scattare la polemica degli esercenti
Venezia 75 si è conclusa con la vittoria di Roma, intenso ed emozionante film di Alfonso Cuaron, che racconta la storia di Cleo, una donna che lavora come domestica in una famiglia medio-borghese di Città del Messico all’inizio degli anni’70.
Chi volesse vederlo dovrà aspettare fino al 14 dicembre, giorno in cui uscirà in Italia in alcune sale selezionate ma soprattutto sarà disponibile sulla piattaforma Netflix che ha anche prodotto il film.
E proprio questo è il fulcro di una polemica portata avanti dagli esercenti, diventata ora ancora più accesa.
Esercenti all’attacco
Già a luglio, quando alla conferenza stampa della Mostra del Cinema era stata annunciata la presenza di titoli targati Netflix, in contrapposizione con la scelta fatta all’ultimo festival di Cannes, alcune associazione di esercenti si erano fatti sentire, preoccupate della ripercussione sulle sale di tale scelta. E ora, che non solo Netflix si è portata a casa il Leone d’Oro ma anche il premio alla migliore sceneggiatura con The Ballad of Buster Scruggs dei fratelli Joel ed Ethan Coen, è scattata la tanto temuta polemica, con toni anche piuttosto accesi.
L’Anac (Associazione Nazionale Autori Cinematografici), la Fice (Federazione Italiana Cinema d’Essai) e l’Acec (Associazione Cattolica Esercenti Cinema) sostengono infatti che sia “iniquo che il marchio della Biennale sia veicolo di marketing della piattaforma Netflix”. Nel comunicato rilasciato sottolineando il fatto che un Leone d’Oro dovrebbe essere alla portata di tutti e che questo potrebbe mettere a serio rischio le sale, per poi chiedere un intervento simile a quello attuato dal Festival di Cannes che hanno escluso dal concorso film legati alle piattaforme streaming.
Peccato che per i film veneziani sopra citati, oltre che per Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, sia prevista anche l’uscita in alcune sale selezionate. Questo significa che in realtà alle sale e alle loro esigenze si è pensato, fin dall’inizio. E allora perché si continua? Sarà la paura del nuovo che avanza?
Tutti i premi di Venezia 75
Nel corso della serata di chiusura, condotta dal madrino Michele Riondino, sono stati assegnati anche altri premi. Oltre al già citato premio alla sceneggiatura ai fratelli Coen, c’è stato il Leone d’argento per la miglior regia vinto da Jacques Audiard per The Sisters Brothers e il Leone d’argento Gran Premio della giuria andato a La favorita di Yorgos Lanthimos, film che si è portato a casa anche la Coppa Volpi alla migliore attrice grazie alla straordinaria interpretazione di Olivia Colman.
A Willem Dafoe la Coppa Volpi alla migliore interpretazione maschile per At Eternity’s Gate di Julian Schnabel.
Invece The Nightingale di Jennifer Kent (unica regista donna in concorso), film discusso per via di alcune scene molto violente, ha vinto il Premio speciale della giuria e il Premio Mastroianni al miglior attore emergente andato a Baykali Ganambarr.
Altre sezioni e premi collaterali
Oltre ai premi principali, ce ne sono altri altrettanto importanti come il Leone del futuro Luigi De Laurentis andato a Yom adaatou zouli (The Day I Lost My Shadow) di Soudade Kaadan dalla sezione Orizzonti.
Sempre a proposito di Orizzonti troviamo:
- Miglior film – Kraben Rahu (Manta Ray) di Phuttiphong Aroonpheng
- Miglior regia – Emir Baigazin per Ozen
- Premio speciale – Anons di Mahmut Fazil Coşkun
- Miglior attrice – Natalya Kudryashowa per Tchelovek kotorij udivil vseh di Natasha Merkulova e Aleksey Chupov
- Miglior attore – Kais Nashif per Tel Aviv On Fire di Sameh Zoabi
- Miglior sceneggiatura – Jinpa di Pema Tseden
- Miglior corto – Kado (A Gift) di Aditya Ahmad
Venezia 75 ha confermato quest’anno la sua bella sezione legata alla Virtual Reality e qui hanno avuto la meglio:
- Miglior VR – Spheres di Eliza McNitt
- Miglior sceneggiatura VR – L’île des morts (Isle of the Dead) di Benjamin Nuel
- Miglior esperienza VR – Buddy VR di Chuck Chae
Non c’è però futuro senza passato e quindi la Mostra del Cinema vanta anche una bella sezione Venezia Classici, che ha premiato:
- Miglior documentario sul cinema – The Great Buster: A Celebration di Peter Bogdanovich
- Miglior film restaurato – La notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani
Da segnalare invece, tra i premi collaterali, il Leoncino d’Oro istituito da Agis Scuola e che ha visto in azione un giuria di studenti appassionati di cinema.
Il loro premio è andato al film tedesco Werk ohne Autor di Florian Henckel von Donnersmarck. Consegnata anche la Segnalazione Cinema For Unicef a What You Gonna Do When The World’s On Fire? di Roberto Minervini.
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