Venezia 74: Octavia Spencer è irresistibile come i suoi personaggi
Octavia Spencer, l'attrice americana premio Oscar per The Help, interpreta Zelda nel film The Shape of Water di Guillermo Del Toro. Ed è impossibile non amarla
Alla 74a Mostra del Cinema di Venezia è arrivato l’incanto con The Shape of Water, favola dark diretta da Guillermo Del Toro che racconta la love story tra Elisa, una ragazza muta che lavora come donna delle pulizie in una base militare e una strana creatura a metà tra uomo e pesce, che è stato catturato dal governo americano. Il tutto è ambientato nel 1962 (quindi in piena Guerra Fredda) a Baltimora. A vestire i panni di lei è l’attrice Sally Hawkins, mentre lui è interpretato da Doug Jones (qui veramente difficile da riconoscere).
Nel cast c’è anche Octavia Spencer (premio Oscar nel 2012 per The Help), che è arrivata a Venezia insieme al regista e alla protagonista.
L’irresistibile Zelda/Octavia
Octavia Spencer nel film è Zelda, collega di Elisa e sua migliore amica. Un personaggio molto divertente, di cui sarà difficile non innamorarsi. Così l’attrice lo racconta: «Zelda sarà anche una donna delle pulizie, ma è brillante e intelligente. È una sorta di regina dell’ufficio, che è autonoma nelle sue azioni finché non interviene una figura autoritaria a darle degli ordini. Non è la prima volta che interpreto un personaggio che vive in quel periodo storico, però Guillermo è sicuramente riuscito a ritagliare per me un ruolo diverso dai miei precedenti».
L’idea del film
Dietro alla storia raccontata in The Shape of Water c’è una idea condivisa dal regista insieme alla protagonista Sally Hawkins. «È stato un momento di strana sincronia nei pensieri» spiega l’attrice (già vista in film come Jane Eyre e Blue Jasmine). «Io stavo mettendo giù qualche appunto per un mio cortometraggio su una donna che non sapeva di essere una sirena, poi un giorno il mio agente mi scrive per dirmi che Guillermo aveva pensato a me per un suo nuovo progetto in cui una donna si innamorava di un tritone. Mi è caduto quasi il telefono di mano, perché è raro che accadano cose del genere. Poi ci siamo trovati, abbiamo parlato delle nostre idee e abbiamo iniziato a lavorarci». Il risultato speriamo che possano vederlo presto anche gli spettatori italiani, in sala.
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