Singin’ In The Rain, arriva a teatro il musical più amato di tutti i tempi
È tutto pronto per il debutto del musical Singin' In The Rain – Cantando sotto la pioggia, diretto da Chiara Noschese, che sarà in scena al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano
Ci sono dei titoli che, appena compaiono sui cartelloni di un teatro, catturano la nostra attenzione facendo scattare la voglia di prenotarsi subito un posto in prima fila. Uno di questi è Singin’ In The Rain – Cantando sotto la pioggia, un vero classico del musical, entrato nell’immaginario collettivo grazie al celebre film diretto da Stanley Donen e con protagonista l’indimenticabile Gene Kelly. La pellicola, datata 1952, è stata indicata dall’American Film Institute miglior film musicale della storia del cinema. Invece il debutto sui palchi teatrali nel West End londinese è del 1983 e non ci ha messo molto ad essere incoronato simbolo del teatro musicale americano e mondiale.
Dal 15 novembre (fino all’11 gennaio 2020) potremo ammirarne una nuova versione, tutta italiana, al Teatro Nazionale CheBanca! di Milano. Alla regia Chiara Noschese.
La trama
Don Lockwood è un’acclamata stella del cinema muto e, insieme alla splendida Lina Lamont, forma una delle coppie più ammirate dello show business. Peccato che lei sia un tipetto viziato, a dir poco insopportabile, come la sua voce che con l’avvento del sonoro diventa un problema per i produttori. In gran segreto, Kathy doppierà la bionda star che nel frattempo, ingelosita dalla storia d’amore tra lei e Don, ne combinerà di tutti i colori pur di mettere i bastoni tra le ruote alla sua antagonista.
La resa dei conti arriverà alla prima del film Il Cavaliere della Danza, durante la quale Lina verrà smascherata nella maniera più esilarante e plateale che ci sia.
La parola a Chiara Noschese
«Nel 1995 ero in scena con Singin’ In The Rain al fianco di Manuel Frattini e questa versione da me diretta non posso che dedicarla a lui» dichiara l’attrice e regista Chiara Noschese. «Per me questo musical rappresenta un bel tuffo in un passato fatto di valori semplice ed eleganza, quella che manca tanto nella società di oggi».
E continua: «Affrontare da regista un titolo cult come questo è un’occasione unica nel mio percorso professionale perché è un musical eccezionale, una meraviglia di intrattenimento: numeri musicali, melodie indimenticabili e gag comiche esilaranti, oltre a una bellissima storia d’amore. Singin’ In The Rain ha un potere ineguagliabile, anche oggi: è una macchina drammaturgicamente e musicalmente perfetta. È una storia che strappa una risata e fa sognare, la perfetta evasione senza mai un momento di noia, quell’ evasione unica, che capita solo quando siamo chiusi in un teatro, immersi in una storia che ci porta in un mondo lontanissimo dal nostro, che parla di poesia, talento, musica, arte, di quella ‘materia divina’ di cui, a mio avviso, abbiamo una grande nostalgia».
Il cast di Singin’ In The Rain
Le coreografie di Singin’ In The Rain sono firmate da Fabrizio Angelini, che anticipa: «Nello spettacolo ci saranno tredici numeri coreografici, tra cui sei di tip tap. Abbiamo cercato di rimanere fedeli all’originale, con qualche nostra piccola aggiunta. È un’esperienza impegnativa, ma gratificante».
Altre informazioni? Le canzoni saranno in italiano, tranne Singin’ In The Rain e in scena ci saranno ventiquattro performer.
A interpretare Don Lockwood è Giuseppe Verzicco, mentre Kathy Selden è Gea Andreotti, Lila Lamont è Martina Lunghi e Cosmo Brown è Mauro Simone. Il ruolo di R.F. Simpson è andato a Massimo Cimaglia, mentre quello di Roscoe Dexter a Roberto Vandelli.
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