14/11/2023

Teatro: classici rivisitati che ci parlano ancora

Emanuela Bruno
A cura di Emanuela Bruno
Pubblicato il 14/11/2023 Aggiornato il 14/11/2023

Fino alla fine di novembre vanno in scena molti spettacoli tratti da opere famose, di grandi autori del passato da Skakespeare a Molière, che le scelte di regia e le rivisitazioni rendono straordinariamente attuali

ASPETTANDO RE LEAR BY SALVATORE PASTORE

Gli spettacoli della seconda metà di novembre sono sempre occasioni per riflettere, oltre che per passare piacevoli serate. Si parte da Shakespeare, da Neil Simon, da Cervantes, da Dostoevskij, da Molière, ma non aspettatevi pièce polverose e “datate”: i registi rielaborano, rileggono, ripropongono autori celeberrimi e personaggi conosciutissimi, traendone insegnamenti e riflessioni assolutamente contemporanee e valide anche ai nostri giorni. Ecco la nostra selezione di lavori da non perdere.

“Il teatro non si occupa semplicemente di storie: ha un modo unico di raccontarle, perché è anche incontro e istante condiviso, un antidoto alla digitocrazia” Serena Sinigaglia, co-direttrice artistica del Carcano di Milano.

Su il sipario!

Alessandro Preziosi è in scena al Del Monaco di Treviso dal 23 al 26 novembre con “Aspettando re Lear” di Tommaso Mattei, di cui è regista e protagonista. Dalla commistione fra il dramma shakespeariano e spunti tratti da Aspettando Godot di Beckett nasce un senso di grande vuoto, quello che rimane dopo che la tragedia del re, tradito dalle figlie, ha avuto luogo.

Dal 16 al 19 novembre, a Milano, il Carcano ospita “Ferdinando” del drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, firmato da Arturo Cirillo che ne è anche interprete con Sabrina Scuccimarra, Annarita Vitolo e Riccardo Ciccarelli. Ambientato nell’ex Regno delle Due Sicilie ormai annesso dai Savoia, nella seconda metà dell’Ottocento, mette in scena sentimenti, disincanto e delusioni che sono vive in qualunque epoca. Il desiderio per un ragazzo bello e prestante porta scompiglio nella casa di una baronessa delusa e ammalata, della cugina povera e zitella che le fa da infermiera e del prete di famiglia, corrotto e vizioso: il fanciullo sovverte tutti gli equilibri, tutti si innamorano, si ingannano e si lasciano ingannare. Vengono intanto smascherati ipocrisie e vecchi delitti, e alla fine ognuno rimane con la propria disperata solitudine.

Sempre a Milano, al Manzoni, dal 21 novembre al 3 dicembre si cambia registro: Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia sono i protagonisti di “La strana coppia – Revival” di Neil Simon, di cui tutti conosciamo la versione cinematografica con Walter Matthau e Jack Lemmon. Guidi, che è anche regista dello spettacolo, commenta: “A chi sostiene che Simon è un autore datato, rispondo che le nevrosi dei protagonisti sono assolutamente al passo con i nostri tempi e che il tema del matrimonio fallito, dell’essere uomini single devastati da una separazione, è più che attuale”.

“Circus Don Chisciotte” è il titolo della pièce di Ruggero Cappuccio in cartellone al Mercadante di Napoli dal 15 al 26 novembre. Marco Cacciola e Michelangelo Dalisi ne sono protagonisti, uno il padrone e intellettuale e l’altro il popolano servo, e sotto la guida di Antonio Latella danno vita alle due facce della natura umana accomunate dallo stesso viaggio eterno verso la parola fina. Il dubbio che il tempo sia solo un’invenzione degli uomini per accettare la fine aleggia sulla trama: «Noi siamo il luogo di noi stessi, noi siamo la prima ed ultima stazione. Il più grande dono che ci è stato dato è la parola, dalla parola noi abbiamo fatto lingua, il nostro eterno viaggiare» riflette Antonio Latella.

Al Teatro Verdi di Padova, dal 22 al 26 novembre, Filippo Dini porta “Agosto a Osage County” di Tracy Letts, in cui è anche attore insieme a un nutrito cast di cui fanno parte Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia e Fabrizio Contri. È un dramma familiare che si svolge in un’afosa contea dell’Oklahoma, dove la scomparsa di un personaggio porta gli altri, tutti interiormente aridi quanto il clima della regione, a riunirsi e a dare inizio a una emozionante resa dei conti reciproca.

Il Rossetti di Trieste porta in scena “Le memorie di Ivan Karamazov” (18-19 novembre) tratto dal romanzo I fratelli Karamazov di Fedor Dostoevskij, con regia di Luca Micheletti che cura anche la drammaturgia insieme a Umberto Orsini, protagonista in scena. La pièce, che ha debuttato al Piccolo di Milano, presenta un Ivan magistralmente interpretato (per la terza volta in carriera) da Orsini.

“Anna dei miracoli”, al Gobetti di Torino (14-19 novembre), è un testo di William Gibson di straordinaria attualità. La regista Emanuela Giordano si chiede cosa accada in una famiglia quando arriva un figlio “imperfetto”. Helen non vede, non sente e non parla e solo l’arrivo di Anna (Mascia Musy), vissuta a lungo fra creature con problemi, troverà il bandolo della matassa. Dal debutto nel 1959 a Broadway, non è cambiato nulla nella profondità di questo lavoro.

Dal 14 al 26 novembre, al Gustavo Modena di Genova, arriva “L’avaro” di Molière nella versione dal ritmo contemporaneo diretta da Luigi Saravo. La verve comica di Ugo Dighero, che impersona Arpagone, ossessionato dal suo denaro e dal terrore di doverlo spendere, rende brillante e credibilissimo il confronto fra due visioni del mondo, quella consumistica e quella conservativa. Molte soluzioni sceniche, dagli spot pubblicitari ai riferimenti agli smartphone, rendono attualissima la pièce.