Teatro: venite a scoprire la sorprendente modernità dei testi antichi
Ci sono classici sempre attuali, testi cinquecenteschi dal sapore contemporaneo, perfino un adattamento del più antico poema giunto a noi dalla civiltà sumera
Stanno arrivando sulle scene una ventata di spettacoli molto particolari e innovativi, sia per le scelte di regia che per i temi approfonditi. Ci sono dei drammaturghi classici, come Cechov, c’è il testo di un anonimo cinquecentesco che parla di eros con accenti modernissimi e c’è addirittura un adattamento del più antico poema giunto a noi dalla civiltà sumera.
E poi non mancano le proposte contemporanee, fra toni noir, sfide e racconti di eventi bizzarri che costellano la vita di tutti noi.
“Viviamo in un’epoca brutale, dove al suono di bombe e mitragliatrici si aggiunge quello affannato di esistenze in perpetua prestazione. Ecco perché il teatro è quanto mai importante” Serena Sinigaglia, co-direttrice artistica del Carcano di Milano
Su il sipario!
Silvia Ajelli è la protagonista di “Pictures”, dai racconti di Catherine Mansfield: nella pièce, proposta al Ridotto del Mercadante di Napoli (23 febbraio-5 marzo) con la regia di Luca Bargagna, sfilano le istantanee di una serie di donne di età diverse, con le loro storie e le loro emozioni sfaccettate.
Al Teatro Carcano di Milano, dal 28 febbraio al 5 marzo, Luigi Lo Cascio, Vincenzo Pirrotta e Giovanni Calcagno recitano “Gilgamesh. L’epopea di colui che tutto vide”: l’eroe sumero, protagonista del più antico poema a noi noto (VIII-VII secolo a.C.), lascia gli agi di re per andare alla ricerca di risposte sulla caducità della vita umana.
Il Del Monaco di Treviso ospita l’one-man-show “La mia vita raccontata male” di Francesco Piccolo (24-26 febbraio) in cui Claudio Bisio, diretto da Giorgio Gallione, fonde istrionicamente vicende pubbliche e private, reali e romanzate.
Patrizia Pellegrino e Jane Alexander portano in scena al Manzoni di Roma (23 febbraio-12 marzo) “La Venexiana”, un testo cinquecentesco che parla di erotismo e di trasgressione: le due protagoniste, una vedova e una sposata, si innamorano di Giulio, splendido giovane che passa da un letto all’altro, in un intreccio amoroso di grande modernità.
Dal 28 febbraio al 5 marzo, al Gobetti di Torino, arriva il pluripremiato “Farfalle”, una favola nera firmata e diretta da Emanuele Aldrovandi: il titolo allude alla collana con cui due sorelle, interpretate da Bruna Rossi e Giorgia Senesi, eseguono un gioco divertente ma crudele.
Il “Giardino dei ciliegi” di Cechov con la firma di Rosario Lisma è in cartellone dal 28 febbraio al 12 marzo al Teatro Gustavo Modena di Genova: la fine di un luminoso passato e la speranza in una vita nuova, in cui solo i giovani possono credere, sono i temi che si intrecciano fra malinconia e illusioni.
Protetto da un muro di plexiglas, il pubblico assiste ai palleggi di Max, appassionato giocatore di tennis interpretato da Paolo Valerio nello spettacolo “Il muro trasparente” (al Rossetti di Trieste dal 24 al 26 febbraio). Il match sportivo si sovrappone e si confonde con la sfida della vita, in cui si alternano solitudine, amore e crisi da affrontare con la stessa grinta e la stessa passione. Trascinante la colonna sonora, che scivola dagli anni Settanta a oggi.
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