05/02/2020

Sanremo 2020, le pagelle della prima serata

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 05/02/2020 Aggiornato il 05/02/2020

Diamo i voti alla prima serata del 70esimo Festival di Sanremo, dagli artisti in gara ai conduttori passando per gli ospiti

Sanremo 2020 le pagelle della prima serata

Cosa ne pensate dell’esordio di Sanremo 2020? Pare che la prima serata del Festival targato Amadeus sia stato premiata dagli ascolti, ma dobbiamo sempre tenere conto dell’effetto curiosità che mai come quest’anno è stata amplificata dalle varie polemiche.

Lo spettacolo è stato nell’insieme noioso e dispersivo, tanto che l’effetto sbadiglio è rimasto costante fino ad intensificarsi sul far della notte (le telecamere dal Teatro Ariston si sono spente all’1.30 circa).

Ci sono stati anche degli elementi che ci sono piaciuti. Ecco quindi le nostre pagelle della prima serata, che riguardano gli artisti in gara, gli ospiti e naturalmente i conduttori.

La gara delle Nuove Proposte

La serata è iniziata con i primi scontri delle Nuove Proposte, che ha visto arrivare alla finale di venerdì Tecla Insolia e Leo Gassmann. Eliminati Eugenio in Via Di Gioia e Fadi.

Eugenio in Via Di Gioia – Tsunami: energici e frizzanti, si vede che alle spalle hanno esperienza e carriera. Peccato siano stati eliminati. 7
Tecla Insolia – 8 marzo: bella voce e discreta interpretazione, però il pezzo sa di datato.
Fadi – Due Noi: personaggio simpatico, canzone carina, ma interpretazione che ha lasciato molto a desiderare. 5
Leo Gassmann – Vai bene così: era visibilmente emozionato, ma è riuscito ugualmente a mostrare la potenza della sua voce. E il pezzo è ben scritto. 8

I primi Big in gara

Ieri si sono esibiti anche i primi dodici Big in gara, votati (come le Nuove Proposte) da una giuria demoscopica. La classifica finale ha visto al primo posto Le Vibrazioni e all’ultimo il duo composto da Morgan e Bugo, però noi non siamo d’accordo.

Irene Grandi – Finalmente io: un gran bel ritorno per la cantante toscana, con un pezzo scritto da Vasco Rossi. Esplosiva. 7+
Marco Masini – Il confronto: pezzo orecchiabile, con un testo da ascoltare con attenzione. Bella potenza emotiva. 6/7
Rita Pavone – Niente (Resilienza 74): ha dominato il palco dell’Ariston come una vera star, con un pezzo rockeggiante che ha sorpreso tutti. 8
Achille Lauro – Me ne frego: al di là della provocazione artistica sul fronte outfit, presenta un pezzo che strizza l’occhio alle radio ma non ci convince. 6
Diodato – Fai rumore: una ballad romantica accompagnata da parole che accarezzano e al tempo stesso scuotono l’anima. Brividi. 8
Le Vibrazioni – Dov’è: una ballad onestamente sotto le aspettative, tanto che non comprendiamo il loro primo posto. 6
Anastasio – Rosso di rabbia: una carica di parole che arrivano dritte come fendenti, su una base rockeggiante.
Elodie – Andromeda: chi ha osato musicalmente è lei, con un pezzo (firmato da Mahmood e Dardust) che mischia i generi con grande sapienza, passando dall’elettronica al pop con tocchi disco. 7/8
Bugo e Morgan – Sincero: un buon brano pop cantautorale con echi agli anni’80, che probabilmente ha bisogno di essere ascoltato più volte per essere metabolizzato. 6+
Alberto Urso – Il sole ad est: il giovane tenore ha puntato sul classico, forse troppo. Bravissimo, ma non basta. 6+
Riki – Lo sappiamo entrambi: pezzo pop senza infamia e senza lode. 6
Raphael Gualazzi – Carioca: pezzo raffinato e ritmato, ricco di influenze, che mostra il lato più giocoso dell’artista. 7

Un pensiero sugli ospiti

Gli ospiti rappresentano uno degli ingredienti fondamentali di questo Festival di Sanremo. Alcuni, come sappiamo, sono fissi altri occasionali.

Tiziano Ferro – lui ha come sempre una voce straordinaria ed è un piacere ascoltarlo, ma è caduto su Almeno tu nell’universo. 7/8
Fiorello – ha adempiuto al suo compito, ovvero fare da supporter all’amico-collega Amadeus, ma non ha brillato purtroppo e non ci ha fatto ridere. 6-
Al Bano e Romina – hanno fatto la storia della musica e vederli cantantare insieme è sempre emozionante. Peccato per il playback. 7+
Gessica Notaro e Antonio Maggio – il loro pezzo, La faccia e il cuore, è intenso e racconta con forza la storia dolorosa di Gessica, che scopriamo avere una bella voce. Peccato non fossero in gara. 8
Emma Marrone – prima è comparsa sul palco insieme al cast de Gli anni più belli (l’ultimo film di Gabriele Muccino, in cui la troviamo in veste di attrice), poi ha cantato un medley dei suoi successi ed infine è stata accompagnata da Amadeus nel palco all’esterno dell’Ariston dove si è esibita davanti a un pubblico numeroso. Sempre una fuoriclasse. 8

Il conduttore e le sue primedonne

Non vi preoccupate: non ci stiamo dimenticando del conduttore-direttore artistico e delle due donne che ieri sera l’hanno accompagnato sul palco.

Amadeus – per lui condurre un quiz o il Festival di Sanremo sembra essere la stessa cosa. Privo di pathos, ci ha fatto persino rimpiangere Claudio Baglioni. 5
Rula Jebreal – il suo monologo sulla violenza contro le donne è stato incisivo, anche perché si è messa a nudo raccontando la storia di sua madre. L’abbiamo trovata un po’ troppo rigida nella co-conduzione. 7
Diletta Leotta – la conduzione è il suo mestiere e lo sa fare bene. Ha portato una ventata di freschezza e di energia sul palco. 7

La classifica della prima serata decisa dalla giuria demoscopica

1) Le Vibrazioni
2) Elodie
3) Diodato
4) Irene Grandi
5) Marco Masini
6) Alberto Urso
7) Raphael Gualazzi
8) Anastasio
9) Achille Lauro
10) Rita Pavone
11) Riki
12) Morgan e Bugo