Pechino Express 2017. Ed è già odi et amo
I primi giudizi sulle coppie in gara al termine della prima puntata di Pechino Express 2017. I promosso e i bocciati (per sempre?), secondo noi
Puntuale, con popcorn e bevanda zuccherata gasata. Come ogni anno (alla faccia della dieta). L’attesa era tanta, le aspettative pure. E non sono state deluse. Parte come un razzo la nuova edizione di Pechino Express, l’adventure game più cool in Italia.
Sempre ben fatto, sempre culturalmente degno, trashamente pure. Ma, soprattutto, con un’anima.
Dieci tappe, dalle Filippine (partenza da Pagbilao) al Giappone (arrivo a Tokio), passando per Taiwan.
Verso il Sol Levante
Un’edizione che promette fuochi d’artificio, la numero 6, sottotitolo Verso il Sol Levante. E, seppur le coppie ricalchino modelli stereotipati già visti in precedenza, va bene così: questi confini netti, si sa, aiutano lo spettatore a stabilire quel rapporto di simpatia/antipatia che crea affezione al programma. Quindi good. Passiamo a raccontare la puntata, con tutti i suoi momenti top e down. E assegno, sbilanciandomi, il primo voto, ai fini della gara e dello show in generale.
Le Caporali
Punta di diamante dell’edizione è la coppia delle Caporali, Antonella Elia e Jill Cooper. Grintose, combattive, ma anche volubili e sensibili davanti alle belle umanità. Tra i momenti top, indimenticabile Antonellina che cerca di parlare il filippino all’autista dell’autobus. O, quando, aggredita da un “gattino microscopico”, ha ammesso che “l’ha aperta in due come un cocomero”. Parole sue, eh! L’impressione, comunque, è che le due siano due tori alla stessa corrida. Vestite di rosso, tra l’altro. Staremo a vedere. Nel frattempo, voto: 8,5.
Gli Amici
Bene gli Amici, gli youtubers Alice Venturi e Guglielmo Scilla (in arte Willwoosh, protagonista di un coming out a poche ore dall’andata in onda che stamattina faceva registrare già 370.000 visualizzazioni), che vincono la tappa finale. Tirata d’orecchi per la loro preparazione in inglese. Battuta tranquillamente da un qualsivoglia bambino filippino. Indimenticabile l'”enjoy your gelat” di Guglielmo e le “frases” di Alice. Simpatia e gentilezza, anyway, premiano sempre. Voto: 7,5.
I Maschi
Non l’avrei detto, ma si destreggiano bene anche i Maschi, gli attori Francesco Arca e Ascanio Molteni. Questi due, diciamocelo, hanno, durante la gara, una reattività inferiore a quella di un qualunque umano nell’arco di tempo tra la sveglia del mattino e lo scatto per alzarsi dal letto. Agli annali questo stralcio di dialogo: “Confido nelle tue doti comunicative”, dice Rocco a Francesco. “Fortissime”, risponde l’altro. Meno male che ci ridono sopra. Comunque, voto 7.
Le Clubber
Interessanti le Clubber, Valentina Pegorer ed Ema Stokholma: energiche, pronte a tutto, sempre sorridenti e cordiali. Godono anche della simpatia (e storia) travolgente di Sinon Loresca, la star filippina che balla sui tacchi. Per loro un 6,5, ma possono fare, ci conto, di più.
I Modaioli
Sufficienti, per ora, i Modaioli. Marcelo Burlon e Michele Lamanna. Diciamocelo, non spiccano per simpatia. Michele dichiara di non essersi “mai sentito così stanco in tutta la sua vita” al termine della prima giornata (porocucciolo). Ma, l’ammetto, cambio un po’ idea quando Marcelo racconta la sua esperienza lavorativa, con sua madre, come addetto delle pulizie di un hotel. Un “lavoro dignitoso”, dice giustamente lui. Loro sembrano un motore a diesel, staremo a vedere. Intanto un 6/7.
Le coppie insufficienti
In sintesi, ahimé, le coppie insufficienti. I Las Estrellas, Olfo Bosé e Rafael Amargo, le Figlia e Matrigna, Eugenia Costantini e Agata Cannizzaro. Per loro un 5. Un appunto a parte per gli Egger, Alessandro e Cristina: non sono i semplici antipatici, ma sono arroganti e totalmente fuori luogo. Ad esempio, la madre che si ferma durante la gara per mangiare dell’anguria, per poi lamentarsi che è troppo calda. Da tirarle quella collana di perle dal collo e fasciarle la bocca. Lui è sicuramente migliore di lei, ma non ci vuole tanto.
Ovviamente si giudica quello che si è visto, quindi non si attaccano i singoli al di fuori del gioco e tanto meno le relative professionalità. Bello lui, sicuramente, ma non balla, per niente. E quel piccolo graffietto che riporta sulla guancia destra a metà puntata dicesi giustizia divina. Unica nota positiva, quando festeggiano durante una folcloristica processione locale. Un’occasione persa, per loro in primis. E per chi avrebbe potuto dare al programma un contributo davvero migliore. Loro arrivano ultimi, ma vengono salvati dalla busta nera. Purtroppo.
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