Paola Cortellesi è Petra, dai romanzi alla serie tv
Debutta su Sky Cinema Petra, la serie tv tratta dai romanzi di Alicia Giménez-Bartlett, con protagonista Paola Cortellesi
Pronti per l’ennesimo colpo di fulmine seriale? Perché, ne siamo certi, una volta che inizierete a vedere Petra ne diventerete dipendenti. Peccato che (per ora) siano solo quattro episodi (anche se realizzati come dei film), ma l’idea è di realizzarne altri.
L’appuntamento per questa nuova serie tv (una produzione Sky Original con Cattleya e Bartlebyfilm) è per ogni lunedì, dal 14 settembre, alle 21.15 su Sky Cinema e in streaming su NOW TV.
Petra ha per protagonista la celebre detective nata dalla penna della scrittrice spagnola Alicia Giménez-Bartlett, interpretata da una meravigliosa Paola Cortellesi. La regia, sofisticata e avvolgente, è firmata da Maria Sole Tognazzi.
Una donna forte, diretta e con un grande intuito
La prima volta che Petra Delicado ha fatto capolino in libreria è stato nel 1996, nel romanzo Riti di morte, uscito in Italia (per Sellerio) nel 2002. Al momento i romanzi gialli che la vedono protagonista sono ben dodici, quindi ha avuto modo di farsi conoscere ed amare dai lettori. Ora per la trasposizione seriale nostrana le hanno italianizzato il cognome in Delicato e l’hanno spostata geograficamente da Barcellona a Genova, un’altra città di mare altrettanto suggestiva e che si rivela perfetta per le sue indagini.
Petra Delicato (Paola Cortellesi) è un’ispettrice della mobile di Genova, che dall’archivio si ritrova catapultata in prima linea a risolvere dei casi di omicidio e di violenza, insieme al viceispettore Antonio Monte (Andrea Pennacchi), un poliziotto vecchio stampo vicino alla pensione, con cui si trova a formare una squadra perfetta.
Petra è una donna forte, diretta, senza peli sulla lingua (a volte anche politicamente scorretta), tendenzialmente asociale e libera, in particolare da legami affettivi (ha già due matrimoni falliti alle spalle), ma soprattutto dotata di un grandissimo intuito che le permette di risolvere anche i casi più complicati.
La parola a Paola Cortellesi
«Ho conosciuto Petra attraverso i romanzi meravigliosi di Alicia Giménez-Bartlett e mi sono innamorata di lei perché è una donna libera di scegliere, sinceramente, di essere fuori dagli schemi. È un personaggio fuori dall’ordinario per via delle sue scelte, che non sente il peso del giudizio degli altri e questo è segno di grande forza. Mi piacerebbe, anche un solo giorno, vivere in una realtà parallela ed essere come lei per vedere com’è» – racconta Paola Cortellesi, che dopo tanti anni e decine di ruoli riesce ancora a sorprenderci con effetti speciali – «Petra è molto diversa da me, mi somiglia solo nel linguagigo ironico che mi appartiene. Per interpretarla ho indagato dentro di lei, pensandola in varie situazioni. Mi piace molto anche il rapporto che crea con il suo collega, Antonio Monte: è straordinario, va oltre l’amicizia però non è amore, è qualcosa di inspiegabile».
E sottolinea: «Ho partecipato a questo progetto con gioia, grazie a un team speciale dagli sceneggiatori a Maria Sole. Ritrovarla dopo il film Passato prossimo (del 2003) è stato un grande regalo, con lei ho avuto modo anche di fare delle prove prima di girare e ormai capita sempre di rado».
Se Petra è femminista? «Lei non si pone come tale, anche se magari lo è, ma non fa manifesto delle sue scelte, non porta una bandiera anche per le altre donne».
E svela: «Mia figlia Laura, che ha sette anni, è abituata a vedere tutte le cose che faccio, però stavolta le ho spiegato che non è per bambini e quindi mi ha chiesto di registarglielo, così lo potrà vedere tra qualche anno!».
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