Leonardo: la vita del genio del Rinascimento si tinge di giallo
La serie evento dedicata a Leonardo Da Vinci debutta su Rai 1 il 23 marzo. Nel cast Aidan Turner, Freddie Highmore, Giancarlo Giannini e Matilda De Angelis
È difficile raccontare un genio. Della vita privata di Leonardo Da Vinci si sa molto poco: figlio illegittimo di un notaio e di una donna di servizio, fu allevato nella casa dei nonni paterni con grande senso pratico. Si dice che fosse alto, forte, bello e dotato di una curiosità insaziabile pari solo al suo perfezionismo. Raramente era soddisfatto dei suoi risultati e pare che sia morto con la convinzione di aver offeso Dio e l’umanità perché le sue opere non avevano raggiunto la qualità che si era prefissato. Oltre a dipingere, scolpire, progettare macchine belliche e porre le basi per lo studio dell’anatomia, insomma, deve aver inventato anche la sindrome dell’impostore.
La sua personalità complessa ed enigmatica è al centro della nuova serie evento di Frank Spotnitz e Steve Thompson, in onda su Rai 1 per quattro serate a partire da martedì 23 marzo.
Un giallo in otto puntate che mescola storia e invenzione, immaginando Leonardo come imputato di un processo per omicidio.
Il prezzo della genialità
Il Leonardo di questa serie tv, interpretato dall’irlandese Aidan Turner (Poldark, Lo Hobbit), è un uomo tormentato da dubbi, debolezze e passioni. Lo conosciamo il giorno del suo arresto, quando ha ormai lasciato Firenze per il ducato di Milano. A indagare sull’omicidio di Caterina da Cremona (Matilda De Angelis) è il giovane ufficiale del Podestà Stefano Giraldi (Freddie Highmore di The Good Doctor), a cui Leonardo si dichiara innocente. Ricordando i suoi giorni di apprendista nella bottega di Andrea Del Verrocchio (Giancarlo Giannini) Leonardo ripercorre il suo complicato rapporto con Caterina, modella, amica e musa ispiratrice.
Ogni episodio si concentra su una delle opere di Leonardo, intrecciando verità e finzione. La stessa Caterina è una donna realmente esistita, di cui però conosciamo solo il nome: una delle modelle con cui Leonardo ha lavorato, come mostrano alcuni contratti dell’epoca. Nella serie è uno spirito inquieto, forte e vulnerabile al tempo stesso, la sola donna per cui Leonardo prova una fascinazione che rasenta l’ossessione.
Il mondo di Leonardo
La storia sarà anche inventata, ma gran parte di quello che vedremo sullo schermo è frutto di accurate ricerche storiche. “Dai paesaggi ai suoni, dai materiali alle tecniche, fino ai capelli unti e allo sporco sotto le unghie” precisa il regista Daniel Percival. “Non volevo che ci accontentassimo di provare il mondo di Leonardo, dovevamo abitarlo”. E così il direttore della fotografia, Steve Lawes, ha utilizzato solo la luce che Leonardo stesso avrebbe utilizzato per dipingere: il sole e la luna per gli esterni, lume di candela e camino acceso per gli interni. Lo spettacolare guardaroba creato dal costumista Alessandro Lai attinge a modelli, trame e tessuti dell’epoca, mentre un team di artisti ha disegnato, dipinto e scolpito i capolavori perduti di Leonardo, da Leda col cigno all’affresco della Battaglia di Anghiari. Quanto alle ambientazioni, è stato fatto l’impossibile: oltre alle 50 location in cui è stata girata la serie, con 3000 comparse a rendere questo mondo ancora più vivo, lo scenografo Domenico Sica ha ricreato in studio il refettorio di Santa Maria delle Grazie e i saloni dei palazzi del Rinascimento fiorentino e milanese.
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