La musica al femminile del momento

C’è tanta aria di girl power in questo inverno musicale. Sono infatti numerose le uscite discografiche al femminile, tra nomi già noti al grande pubblico e altri considerati “di nicchia” ma che vale davvero la pena scoprire. Quindi preparatevi ad arricchire la vostra playlist con sonorità che vanno dalla dance anni’90 all’indie rock, dal synth-pop alle sinfonie.

Ecco i nostri suggerimenti di ascolto, tra artiste italiane e internazionali.

Big italiane e straniere

Tra le sorprese Made in Italy di questa stagione c’è sicuramente Ero romantica di Arisa, un album che lei definisce “un atto d’amore verso l’umanità nelle sue varie sfaccettature”. Le undici tracce che compongono questo lavoro si muovono tra romanticismo e urgente bisogno di libertà, carnalità e spiritualità. Il tutto all’insegna della contaminazione: si va infatti dalle ballad ai ritmi dance anni’90, non facendosi mancare anche un pizzico di rap. Che dire: in questo periodo Arisa, che è anche tra i concorrenti di Ballando con le stelle, ci sta davvero sorprendendo con effetti speciali.

Un album che ci accompagnerà anche durante tutto il periodo delle feste natalizie è sicuramente Heroines (in uscita il 3 dicembre), del Maestro Beatrice Venezi, tra le poche donne al mondo a dirigere orchestre a livello internazionale, che in questo nuovo lavoro di avvale della collaborazione dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Come si può intuire dal titolo, questa opera presenta una serie di ritratti sinfonici di quelle che nell’immaginario collettivo sono considerate delle eroine per eccellenza, da Medea a Giovanna d’Arco, da Isotta a Evita.

Invece un album che già da qualche giorno stiamo letteralmente consumando è 30 di Adele, anticipato dal meraviglioso singolo Easy on Me che vanta un videoclip diretto dal celebre regista Xavier Dolan. La voce e l’intensità di questa artista riescono ancora una volta a regalarci tante emozioni.

Sul fronte singoli non possiamo non segnalarvi On My Way di Jennifer Lopez, tratto dalla colonna sonora del film Marry Me (in uscita nelle sale il prossimo 17 febbraio), che vede nel cast non solo la pop-star ma anche Maluma e Owen Wilson.

Tra i singoli più interessanti del momento c’è indubbiamente Passeggero di Giordana Angi, che si muove su ritmi dal sapore latino e vuole essere un primo assaggio del nuovo capitolo artistico della giovane cantautrice diventata nota grazie ad Amici. 

Il fascino delle artiste indie

Però come sempre vi consigliamo di inserire nella vostra playlist anche voci lontane dal mainstream, ma se vogliamo ancor più affascinanti.

Partiamo dal panorama internazionale con il duo formato da Jade Jackson e Aubrie Sellers, che ha pubblicato un bellissimo album dal titolo Breaking Point. Nella musica di Jackson+Sellers si incontrano il songwriting americano, il country della West Coast, il rock degli anni’70 e l’indie pop. Da ascoltare tutto d’un fiato.

Lo stesso vale per Valentine, il nuovo album di Snail Mail. Dietro a questo nome si cela il progetto solista della cantautrice e chitarrista Lindsey Jordan, che ancora una volta si muove abilmente su terreni indie rock ricchi di contaminazioni. Un giovane talento assolutamente da scoprire.

In Italia merita particolarmente attenzione Elena Sanchi, tornata sulle scene con il singolo Diavoli notturni, che ha fatto da apripista all’uscita del suo terzo album La lingua del bacio. La cantautrice si muove tra songwriting e indie pop, mettendo al centro i luoghi dell’anima.

Invece il cantautorato si sposa con il jazz nel brano In France they kiss on main street, pubblicato da Joni Mitchell nel 1975 e rivisitato dalla bravissima Fabiana Martone: questo è il primo tassello del mini-album Living in shadows and light (in uscita il 10 dicembre), interamente dedicato alla produzione della fine degli anni’70 della celebre cantante canadese.

Vi consigliamo poi di ascoltare con la massima attenzione 1984, il nuovo singolo delle I’m Not a Blonde, che anticipa l’uscita dell’Ep Welcome Shadows (in uscita il 10 dicembre). Il duo femminile, italiano di nascita ma dal sound (synth-pop) internazionale, si ispira (come si può intuire dal titolo) al celebre capolavoro di George Orwell e ci regala una canzone autobiografica e al tempo stesso politica, che riflette sui tempi che stiamo vivendo.