Serie tv: Claudio Gioè torna con la terza stagione di Màkari

Ci sono delle serie tv che hanno un posto speciale nel cuore dei telespettatori italiani. Una di queste è Màkari, che torna ora con la sua terza stagione composta da quattro prime serate (per altrettanti casi), in onda in prima serata su Rai1 dal 18 febbraio.

Realizzata da Palomar e Rai Fiction, è liberamente tratta dai romanzi e racconti di Gaetano Savatteri che hanno per protagonista Saverio Lamanna, giornalista e scrittore dallo spiccato talento investigativo. A interpretarlo, ancora una volta, è il bravissimo Claudio Gioè che è affiancato da un cast di alto livello composto da Domenico Centamore, Ester Pantano, Antonella Attili e Filippo Luna, a cui si aggiungono le new entry Serena Iansiti ed Eugenio Franceschini. Alla regia invece troviamo, al posto di Michele Soavi, Monica Vullo e Riccardo Mosca.

Cosa succederà nella nuova stagione

Si torna quindi in Sicilia, nella splendida Macari, dove la vita di Saverio Lamanna sembra scorrere tranquilla: ha nuovi impegni professionali, l’amore con Suleima va a gonfie vele e al suo fianco ha un amico fidato e prezioso come Peppe Piccionello. Però, si sa, il giallo finisce sempre per far capolino sulla sua strada e così si ritroverà ad indagare su quattro nuovi casi di omicidio: uno ha al centro la terribile faida fra due sue ex fidanzate, c’è poi un mistero che affonda le radici nella tragica storia di Gibellina, l’assassinio di un antico amore di Marilù nel corso di un festival letterario e un presunto incidente all’interno di un bellissimo centro termale.

Mentre infatti Giulio, un ex di Suleima e ora suo caro amico, si trasferisce temporaneamente a Macari, Saverio si ritrova come collega Michela che è una sua grande fan e appassionata come lui di crime. Giulio e Michela metteranno in crisi il rapporto tra Saverio e Suleima? Lo scopriremo solo vedendo la serie.

La parola ai protagonisti

«Lamanna avrà qualche gatta da pelare per mantenere Suleima nel suo raggio emotivo e sentimentale» – anticipa Claudio Gioè, che parla poi dei motivi del successo della serie – «Uno degli ingredienti principali è la leggerezza, che però non è da confondere con la semplicità, perché per ottenerla bisogna lavorarci sodo. È più difficile far ridere che piangere, perché ci sono dei tempi quasi matematici, musicali e la scrittura in questo senso è fondamentale. Poi viene presentata una Sicilia contemporanea e scintillante, da preservare anche per le future generazioni». E aggiunge: «È per me un privilegio interpretare un ruolo che ha tanto in comune con me, non solo per l’età, ma anche per il fatto che io sono un palermitano che è tornato a vivere in Sicilia dopo trent’anni passati a Roma e che, come Lamanna, ha avuto il desiderio di recuperare il rapporto con la propria terra».

Siciliana è anche Ester Pantano, che a tal proposito confessa: «Io stessa non sapevo dell’esistenza di Macari, perché quello della Sicilia è uno spazio ampio. Sono felice di far parte di questa famiglia e portare la Sicilia in una considerazione piena, come modo di essere italiani con le sue peculiarità, come in ogni regione».