X Factor 2024: le emozioni di Mimì e degli altri finalisti

Una delle cose belle dell’edizione 2024 di X Factor è stata la mancanza di quella competizione insana e aspra che troppe abbiamo visto nel mondo dei talent e dei festival canori. Nel corso della finale anche noi a casa abbiamo percepito nei ragazzi la semplice voglia di essere lì su quel palco a fare musica davanti a un pubblico, della gara importava relativamente.

L’entusiasmo di Mimì

«È stata un’esperienza surreale, un colpo di adrenalina assurdo! Poi ci siamo sostenuti a vicenda, siamo ormai una famiglia e ci vogliamo bene. Non pensavo di vincere, anche perché questi mesi ho condiviso la casa con dei musicisti straordinari» – dice la cantante.

Come vede il fatto che Manuel Agnelli l’abbia più volte indicata come un “simbolo”? «Io in realtà non penso di esserlo, ma sono portatrice di un piccolo cambiamento e sono molto grata di avere l’occasione di dimostrare che tutto ciò è possibile e mostrare la comunità nera in maniera più leggera. Dal 2018 ad oggi sono stati fatti dei grandissimi passi in avanti, ma non è abbastanza. L’Italia ha radici meravigliose, ma può cambiare ancora e guardare al futuro. Io sono fiera di essere afro-italiana».

Bisogna dire che la diciassettenne di Usmate Velate (in provincia di Monza-Brianza) ha le idee molto chiare su quello che vuole fare “da grande”: «Studio cinematografia e fotografia, quindi se va male con la musica passo all’audiovisivo. Comunque per il futuro mi auguro di vivere bene la musica, di potere creare una community di persone che abbia voglia di seguirmi. Mi piacerebbe portare un po’ di soul e R’n’B in Italia, con l’obiettivo di fare tour, di cantare in festival. Insomma, non vedo l’ora di farvi ascoltare cosa succede».

A chi dedica la sua vittoria? «Ai miei genitori, che sono stati i primi a spronarmi».

Il futuro degli altri finalisti

Ai Les Votives è stato chiesto cosa pensano dell’accostamento che molti hanno fatto al loro percorso a X Factor con quello dei Maneskin: «Loro fanno un genere diverso dal nostro, ma è certo che hanno aperto la strada a tutti noi». E i loro prossimi progetti? «Per prima cosa ci siamo accorti che abbiamo bisogno di un social media manager perché su quel fronte siamo dei boomer!».

«Anche noi abbiamo sempre curato poco Instagram, perché ci è sempre importato solo della musica» – dicono I Patagarri – «Possiamo anticiparvi che usciranno a breve dei nuovi brani, a cui abbiamo iniziato a lavorare quando eravamo nel loft».

«Io sono sempre stato molto timido e ho iniziato a postare su TikTok, ma senza mostrarmi, solo poco tempo fa» – svela Lorenzo – «Comunque per il futuro ho già in mente che percorso fare e avrò bisogno di un team che mi segua. Sono poi sicuro che Lauro ci aiuterà anche fuori di qua».