28/07/2020

Can Yaman è il sex symbol dell’estate

Veronica Colella Pubblicato il 28/07/2020 Aggiornato il 28/07/2020

In Italia spopolano le serie tv turche. Merito soprattutto di Can Yaman, uno dei protagonisti più fascinosi, perfetto nel ruolo di eroe romantico tra modernità e tradizione

Can Yaman

Il sex symbol dell’estate 2020? Turco, di origine albanese e macedone. Can Yaman è diventato il volto delle fiction turche che stanno facendo ascolti da record anche in Italia. Gran parte del merito di questo successo va proprio all’attore, indiscutibilmente splendido al di là di ogni barriera linguistica.

Eroe romantico, attore, modello e persino soldato, Can si è fatto conoscere con Bitter Sweet – Ingredienti d’amore per poi conquistare definitivamente il pubblico con DayDreamer – Le ali del sogno.

E ora non può più venire in vacanza in Italia senza essere letteralmente preso d’assalto, con sua grande soddisfazione.

Bello e colto

Non sono solo i ruoli che interpreta a far innamorare, è che oggettivamente è bravo proprio in tutto. Parla quattro lingue (tra cui l’italiano, che ha studiato al liceo), gioca a basket, suona la chitarra e la batteria e, se proprio dovesse stufarsi di fare l’attore, potrebbe sempre tornare a esercitare la professione di avvocato fiscalista (anche se, come ha precisato nello studio di C’è posta per te, ha sempre preferito il diritto penale). A recitare ha iniziato da poco, riscuotendo più successo in Spagna e Italia che in patria a causa di alcune controversie legate a un presunto flirt con la collega Demet Özdemir commentato con un’uscita infelice. Gestire un successo improvviso a trent’anni può dare alla testa, come scrivono i giornali di gossip che lo accusano di superbia, ma è possibile che le voci sul suo presunto pessimo carattere siano esagerate. Quanto alla sua vita privata, condivide con gli attori nostrani l’abitudine alla riservatezza. La sua unica fidanzata ufficiale è stata Bestemsu Özdemir, con cui però è ormai tutto finito.

Perché le dizi piacciono tanto

L’amore è un linguaggio universale. Una delle ragioni per cui le serie turche come DayDreamer spopolano in Italia, Spagna e Grecia (e anche in Brasile) può essere individuata nella centralità del conflitto che alimenta la passione, con triangoli amorosi, differenze di classe e scontro tra modernità e tradizione. A differenza di soap e telenovelas, il formato prevede episodi lunghissimi che possono arrivare anche a 120 minuti senza annoiare. Anzi, i tagli operati da Canale 5 per ragioni di palinsesto o di adattamento sono stati accolti come una vera e propria eresia. Nulla sfugge alle community di appassionate, che hanno ormai una conoscenza enciclopedica di tutte le serie e sanno destreggiarsi perfettamente tra i canali YouTube ufficiali delle emittenti turche. Certo, il fatto che il principe azzurro arrivi da un Paese così controverso alla lunga potrebbe creare qualche conflitto interiore anche nelle fan più accanite. C’è chi ritiene che il successo internazionale delle dizi e dei loro protagonisti possa far dimenticare la progressiva erosione dei diritti umani e della democrazia denunciata da associazioni come Amnesty International, permettendo al governo di Erdoğan di proiettare un’immagine pubblica addolcita e laicizzata.

Le altre serie turche famose

Non solo Can. Prima di DayDreamer e Bitter SweetIngredienti d’amore ci sono state Happiness (in cui la figlia di un uomo ricco e dispotico si innamora di un giovane di belle speranze indebitato fino al collo), Love of my life (per il genere eterna damigella, innamorata a tempo perso del suo capo), Sweet Revenge (che racconta di un ritorno di fiamma dettato dal karma) e naturalmente Cherry Season, che ha avuto il merito di convertire il pubblico di Canale 5 alla serialità turca. Per la gioia delle fan di Can, l’ultima arrivata è Signor Sbagliato (Bay Yanlis) da seguire sottotitolata in italiano sul canale ufficiale di Fox Turchia. Nel catalogo Netflix trovate le miniserie di fantascienza The protector e The gift, le serie crime Intersection e Black money love, il teen drama Love 101, e le serie ad alta tensione The Yard (ambientato in una prigione femminile, come Vis a vis o il compianto Orange is the new black) e Wolf, serie con Serkan Çayoğlu che appartiene al sottogenere “militaresco”. È stata invece cancellata If only, serie originale Netflix che avrebbe dovuto avere nel cast il primo personaggio gay.