15/05/2021

Ostaggi: una black comedy per Vanessa Incontrada

Laura Frigerio
A cura di Laura Frigerio
Pubblicato il 15/05/2021 Aggiornato il 17/05/2021

Diretta e interpretata da Eleonora Ivone, con nel cast Vanessa Incontrada, Giamarco Tognazzi, Francesco Pannofino, Alessandro Haber è disponibile dal 15 maggio su Sky Cinema PrimaFila Premiere

Ostaggi- Vanessa Incontrada

Il cinema italiano si trova (nonostante il periodo pandemico) in una fase piuttosto vivace e fertile, con tanti bei film che ormai hanno a disposizione sempre più canali per arrivare al pubblico. Tra questi Ostaggi, una dark comedy che segna il debutto alla regia dell’attrice Eleonora Ivone, disponibile dal 15 maggio su Sky Cinema PrimaFila Premiere.

Tratto dall’omonima pièce teatrale di successo di Angelo Longoni, il film è scritto proprio da quest’ultimo insieme a Eleonora, la quale dimostra la giusta sensibilità per portare sullo schermo questa storia di disagio e disperazione trovando l’equilibrio perfetto tra vari registri.

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A impreziosire l’opera prima un bel cast composto da Gianmarco Tognazzi, Vanessa Incontrada, Elena Cotta, Francesco Pannofino, Alessandro Haber e Jonis Bascir, a cui si aggiunge la stessa Eleonora Ivone.

Le musiche sono di Niccolò Agliardi, già vincitore di un Golden Globe e candidato all’Oscar con il brano Io sì cantato da Laura Pausini.

La storia

Marco è un piccolo imprenditore in grave crisi economica, totalmente abbandonato dallo Stato, che all’idea di non riuscire a pagare i suoi operai e a mantenere le sue figli perde la testa. Decide di fare una rapina, però le cose non vanno come sperato e così improvvisa entrando in una panetteria e prendendo in ostaggio tutti i presenti. Si tratta di Remo, panettiere pavido e aggressivo; Ambra, ex infermiera ora prostituta; Regina, una pensionata cardiopatica; Ismail, un venditore somalo. Il commissario di polizia e la negoziatrice Anna dovranno risolvere la delicata situazione.

La parola alla regista  

Il cast, in collegamento via Zoom, ci ha raccontato questa avventura a partire da Eleonora Ivone: «Quando si passa da dietro a davanti la macchina da presa bisogna mantenere una lucidità e un distacco totale. Come attrice ho lavorato molto sulla psicologia del mio personaggio (Anna), mentre come regista sono stata tototalmente rapita tanto che mi piacerebbe tanto rifarlo. Sono fortunata perché ogni collega attore ha ascoltato le mie esigenze, regalandomi la possibilità di trovare la strada giusta».

Vanessa Incontrada e il resto del cast

Nei panni di Marco troviamo Gianmarco Tognazzi, che dice: «È un uomo perbene, che tiene alla famiglia e ai dipendenti, ma si ritrova in un sistema che non ti permette di avere una via di uscita e ti può portare all’esasperazione. Poi si renderà conto che i suoi ostaggi hanno lo stesso problema». Finzione e realtà si sono poi fuse sul set con la presenza della figlia Andrea Viola Tognazzi nei panni della primogenita di Marco: «Per me l’emozione più forte è stata proprio quella di aver recitato con lei. Era la sua prima volta e se l’è cavata molto bene, anche se credo che non vorrà continuare questa strada».

Vanessa Incontrada, nel ruolo di Ambra è brava e sensuale più che mai : «Lei sceglie il suo lavoro e lo fa con estrema dignità. È coraggiosa, sarcastica, ironica, protettiva e ha la capacità di capire chi ha davvero davanti. Sono caratteristiche che in parte che mi appartengono, però lei gioca di più con il suo corpo, a differenza mia che sono più timida».

Meravigliosa come sempre è Elena Cotta, che interpreta Regina: «È il personaggio più scopertamente umano, ha una fragilità nella sua esistenza molto pesante da reggere. Lei esprime la normalità di una persona qualunque. Coinvolta in questa situazione, riesce a tirare fuori dignità e grinta. Il suo è un carattere che mette tutti in linea e per questo mi è piaciuto tanto».

«l mio Ismail è invece un disperato arrivato dal mare. Nonostante l’avessi già interpretato in teatro, mi sono commosso molto anche mentre giravo”» spiega Ionis Bashir.

«Il mio panettiere invece non è un personaggio propriamente positivo, però il bello del mestiere dell’attore è proprio quello di interpretare chi è molto diverso da te nella vita» dice Francesco Pannofino.

Sulla stessa linea è Alessandro Haber: «Il mio commissario ha ben poco di umano e tenero. È un represso che vuole sparare ad ogni costo”. E aggiunge: “Questo è un film tragicomico che mi piace tanto».