Oscar 2023: aspettando i vincitori
In attesa della notte degli Oscar del 12 marzo, ricordiamo insieme tutte le nomination. A farne incetta è Everything Everywhere All at Once, seguito da Gli spiriti dell'isola e Niente di nuovo sul fronte occidentale. Noi tifiamo Alice Rohrwacher candidata per il miglior cortometraggio
Non smetteremo mai di ripeterlo: il cinema è magia, emozione, passione, avventura, paura, riflessione e tanto altro. È una delle forme d’arte più complete, in grado di avvolgerti e travolgerti grazie alle immagini, ai suoni e soprattutto alle storie portate sul grande schermo dagli attori. È per questo che è sempre un piacere celebrarlo e assistere a cerimonie importanti come quella dei premi Oscar, la cui 95esima edizione si terrà nella notte tra il 12 e il 13 marzo (con riferimento al fuso orario italiano) al Dolby Theatre di Los Angeles e verrà presentata da Jimmy Kimmel (noi potremmo vederla in diretta su Sky e, in chiaro, su TV8). Nell’attesa vi ricordiamo tutte le nomination, che vede primeggiare il film Everything Everywhere All at Once con 11 candidature, seguito da Gli spiriti dell’isola e Niente di nuovo sul fronte occidentale, entrambi a quota 9.
Noi italiani naturalmente faremo poi il tifo per Alice Rohrwacher, candidata all’Oscar per il Miglior cortometraggio con Le pupille
Le statuette più ambite
Partiamo dai due premi più ambiti, ovvero quelli per il Miglior film e il Miglior regista.
Nella prima categoria si sfideranno: Avatar – La via dell’acqua di James Cameron, Gli spiriti dell’isola di Martin McDonagh, Elvis di Baz Luhrmann, Everything Everywhere All at Once di Daniel Kwan e Daniel Scheinert, Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger, The Fabelmans di Steven Spielberg, Tár di Todd Field, Top Gun: Maverick di Joseph Kosinski, Triangle of Sadness di Ruben Östlund e Women Talking – Il diritto di scegliere di Sarah Polley.
Invece nella cinquina per il Miglior regista troviamo: Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola, Daniel Kwan e Daniel Scheinert per Everything Everywhere All at Once, Steven Spielberg per The Fabelmans, Todd Field per Tár e Ruben Östlund per Triangle of Sadness.
Chi saranno i migliori attori?
Tra le categorie che catturano di più l’attenzione ci sono quelle naturalmente legate alle performance attoriali. E la domanda scatta spontanea: chi sarà il Miglior attore protagonista tra Austin Butler (Elvis), Colin Farrell (Gli spiriti dell’isola), Brendan Fraser (The Whale), Paul Mescal (Aftersun) e Bill Nighy (Living)?
E chi la Miglior attrice protagonista tra Cate Blanchett (Tár), Ana de Armas (Blonde), Andrea Riseborough (To Leslie), Michelle Williams (The Fabelmans) e Michelle Yeoh (Everything Everywhere All at Once)?
A comporre invece la cinquina del Miglior attore non protagonista ci sono: Brendan Gleeson (Gli spiriti dell’isola), Brian Tyree Henry (Causeway), Judd Hirsch (The Fabelmans), Barry Keoghan (Gli spiriti dell’isola) e Ke Huy Quan (Everything Everywhere All at Once).
Mentre in quella per la Migliore attrice non protagonista: Angela Bassett (Black Panther: Wakanda Forever), Hong Chau (The Whale), Kerry Condon (Gli spiriti dell’isola), Jamie Lee Curtis (Everything Everywhere All at Once) e Stephanie Hsu (Everything Everywhere All at Once).
Le sceneggiature, originali e non
Non ci può essere un buon film senza una buona sceneggiatura. È per questo che gli Oscar che premiano la scrittura sono così preziosi.
A contendersi la statuetta per la Migliore sceneggiatura originale sono Martin McDonagh per Gli spiriti dell’isola, Daniel Kwan e Daniel Scheinert per Everything Everywhere All at Once, Steven Spielberg e Tony Kushner per The Fabelmans, Todd Field per Tár e Ruben Östlund per Triangle of Sadness.
C’è poi quello per la Migliore sceneggiatura non originale, che vede in lizza: Edward Berger, Lesley Paterson e Ian Stokell per Niente di nuovo sul fronte occidentale; Rian Johnson per Glass Onion – Knives Out; Kazuo Ishiguro per Living; Ehren Kruger, Eric Warren Singer e Christopher McQuarrie per Top Gun: Maverick; Sarah Polley per Women Talking – Il diritto di scegliere.
Tra animazione e resto del mondo
L’Academy premia ogni anno anche il Miglior film internazionale, che stavolta sarà un titolo tra: Niente di nuovo sul fronte occidentale di Edward Berger; Argentina, 1985 di Santiago Mitre; Close di Lukas Dhont; EO di Jerzy Skolimowski; The Quiet Girl di Colm Bairéad.
In questa edizione c’è poi particolare attesa per scoprire il vincitore dell’Oscar per il Miglior film d’animazione. A giocarsela sono Pinocchio di Guillermo del Toro di Guillermo del Toro e Mark Gustafson, Marcel the Shell di Dean Fleischer-Camp, Il gatto con gli stivali 2 – L’ultimo desiderio di Joel Crawford, Il mostro dei mari di Chris Williams e Red di Domee Shi.
Costumi, trucco e parrucco
Il carattere di un personaggio viene definito e amplificato dal suo look. Da qui l’importanza di Oscar come quello per i Migliori costumi, che quest’anno vede nella cinquina Mary Zophres per Babylon, Ruth E. Carter per Black Panther: Wakanda Forever, Catherine Martin per Elvis, Shirley Kurata per Everything Everywhere All at Once e Jenny Beavan per La signora Harris va a Parigi.
Candidati all’Oscar per il Miglior trucco e acconciatura sono invece: Heike Merker e Linda Eisenhamerová per Niente di nuovo sul fronte occidentale; Naomi Donne, Mike Marino e Mike Fontaine per The Batman; Camille Friend e Joel Harlow per Black Panther: Wakanda Forever; Mark Coulier, Jason Baird e Aldo Signoretti per Elvis; Adrien Morot, Judy Chin e Anne Marie Bradley per The Whale.
I premi tecnici
Non dimentichiamo degli Oscar tecnici, che premiano i talenti che lavorano duramente sul set per realizzare il miglior film possibile.
Partiamo con la cinquina per il Miglior montaggio: Mikkel E. G. Nielsen per Gli spiriti dell’isola, Matt Villa e Jonathan Redmond per Elvis, Paul Rogers per Everything Everywhere All at Once, Monika Willi per Tár ed Eddie Hamilton per Top Gun: Maverick.
Quella per la Miglior scenografia è invece composta da: Christian M. Goldbeck ed Ernestine Hipper per Niente di nuovo sul fronte occidentale; Dylan Cole, Ben Procter e Vanessa Cole per Avatar – La via dell’acqua; Florencia Martin e Anthony Carlino per Babylon; Catherine Martin, Karen Murphy e Bev Dunn per Elvis; Rick Carter e Karen O’Hara per The Fabelmans.
In lizza per la Miglior fotografia troviamo: James Friend per Niente di nuovo sul fronte occidentale, Darius Khondji per Bardo, la cronaca falsa di alcune verità, Mandy Walker per Elvis, Roger Deakins per Empire of Light e Florian Hoffmeister per Tár.
Arriviamo quindi ai Migliori effetti speciali: Frank Petzold, Viktor Müller, Markus Frank e Kamil Jafar per Niente di nuovo sul fronte occidentale; Joe Letteri, Richard Baneham, Eric Saindon e Daniel Barrett per Avatar – La via dell’acqua;M Dan Lemmon, Russell Earl, Anders Langlands e Dominic Tuohy per The Batman; Geoffrey Baumann, Craig Hammack, R. Christopher White e Dan Sudick per Black Panther: Wakanda Forever; Ryan Tudhope, Seth Hill, Bryan Litson e Scott R. Fisher per Top Gun: Maverick.
Non solo visioni, ma anche suoni
I film non sono fatti solo di immagini, ma anche di suoni e musica. Quindi immancabile l’Oscar per il Miglior sonoro, che il quale competono: Victor Prasil, Frank Kruse, Markus Stemler, Lars Ginzel e Stefan Korte per Niente di nuovo sul fronte occidentale; Julian Howarth, Gwendolin Yates Whittle, Dick Bernstein, Christopher Boyes, Gary Summers e Michael Hedges per Avatar – La via dell’acqua; Stuart Wilson, William Files, Douglas Murray e Andy Nelson per The Batman; David Lee, Wayne Pashley, Andy Nelson e Michael Keller per Elvis; Mark Weingarten, James H. Mather, Al Nelson, Chris Burdon e Mark Taylor per Top Gun: Maverick.
Sarà dura anche la lotta per la Migliore colonna sonora originale, che vede protagonisti:
Volker Bertelmann per Niente di nuovo sul fronte occidentale, Justin Hurwitz per Babylon, Carter Burwell per Gli spiriti dell’isola, Son Lux per Everything Everywhere All at Once e John Williams per The Fabelmans.
Chissà invece quale sarà eletta Migliore canzone originale tra: Applause (musiche e testo di Diane Warren) da Tell It Like a Woman, Hold My Hand (musiche e testo di Lady Gaga e BloodPop) da Top Gun: Maverick, Lift Me Up (musiche di Tems, Rihanna, Ryan Coogler e Ludwig Göransson; testo di Tems e Ryan Coogler) da Black Panther: Wakanda Forever, Naatu Naatu (musiche di M. M. Keeravani; testo di Chandrabose) da RRR e This Is a Life (musiche di Ryan Lott, David Byrne e Mitski; testo di Ryan Lott e David Byrne) da Everything Everywhere All at Once.
Tra documentari e cortometraggi
Il documentario e il cortometraggio sono due generi che, negli ultimi anni, hanno iniziato a far innamorare il pubblico internazionale. Quindi vi consigliamo di prestare molta attenzione a queste categorie, soprattutto perché stavolta si parla anche italiano.
Partiamo dal Miglior documentario, che vede candidati: All That Breathes di Shaunak Sen, Aman Mann e Teddy Leifer; Tutta la bellezza e il dolore – All the Beauty and the Bloodshed di Laura Poitras, Howard Gertler, John Lyons, Nan Goldin e Yoni Golijov; Fire of Love di Sara Dosa, Shane Boris e Ina Fichman; A House Made of Splinters di Simon Lereng Wilmont e Monica Hellstrom; Navalny di Daniel Roher, Odessa Rae, Diane Becker, Melanie Miller e Shane Boris.
Questa invece è la cinquina per il Miglior cortometraggio documentario: Raghu, il piccolo elefante di Kartiki Gonsalves e Guneet Monga; Haulout di Evgenia Arbugaeva e Maxim Arbugaev; How Do You Measure a Year? di Jay Rosenblatt; L’effetto Martha Mitchell di Anne Alvergue e Beth Levison; Stranger at the Gate di Joshua Seftel e Conall Jones.
Arriviamo quindi al Miglior cortometraggio: chi vincerà tra An Irish Goodbye di Tom Berkely e Ross White, Ivalu di Anders Walter e Rebecca Pruzan, Le pupille di Alice Rohrwacher, Nattriken di Eirik Tveiten e Gaute Lid Larssen, The Red Suitcase di Cyrus Neshvad.
Si termina in bellezza con la cinquina per il Miglior cortometraggio d’animazione: Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo di Charlie Mackesy e Matthew Freud; The Flying Sailor di Amanda Forbis e Wendy Tilby; Ice Merchants di João Gonzalez e Bruno Caetano; My Year of Dicks di Sara Gunnarsdottir e Pamela Ribbon; An Ostrich Told Me the World Is Fake and I Think I Believe It di Lachlan Pendragon.
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