L’amore strappato: Sabrina Ferilli lotta per riprendersi sua figlia

Sabrina Ferilli torna in tv (a tre anni di distanza da Rimbocchiamoci le maniche) con una nuova fiction, L’amore strappato, le cui prime due puntate andranno in onda il 31 marzo, in prima serata, su Canale 5. Seguiranno altri due appuntamenti (con doppio episodio), sempre domenicali.

La storia di una lunga battaglia

Rosa e Rocco sono felici, innamorati e hanno due splendidi figli, Ivan e Arianna. Facciamo la loro conoscenza nel 1995, mentre si preparano a festeggiare il compleanno di Ivan, oltre ad assistere alla recita scolastica di Arianna. La bambina però, poco prima del suo ingresso in scena, viene prelevata dalle forze dell’ordine all’insaputa dei genitori. Subito dopo il padre Rocco viene messo in stato di fermo, con una terribile accusa: aver abusato della figlia. Arianna verrà quindi strappata all’amore dei suoi cari. Quella che viene raccontata è la lunga battaglia per riportarla a casa.

Sembra incredibile ma è tutto vero

«Il filosofo Wittgenstein scrive che tutto ciò che non può essere spiegato deve essere raccontato: abbiamo scelto di mettere in scena questa storia perché è, per certi versi, davvero inspiegabile» hanno dichiarato Simona e Ricky Tognazzi . «Quando abbiamo cominciato a leggere il libro di Angela Lucanto, che raccontava la terribile vicenda di cui era stata protagonista, non riuscivamo a capacitarci che i fatti fossero realmente accaduti. Sembrava scritta da un abile e in qualche modo, perfido sceneggiatore, per colpire non solo il cuore dei lettori ma soprattutto la loro coscienza».

Quella de L’amore strappato è infatti una storia vera, già raccontata nel libro Rapita dalla giustizia scritto da Angela Lucanto, madre della piccola, insieme ai giornalisti Caterina Guarneri e Maurizio Tortorella.

Una vicenda drammatica, che ha anche dell’assurdo e sottolinea le ombre del nostro sistema giudiziario: il marito di Angela, infatti, venne accusato  ingiustamente, tanto che il processo si chiuse con un’assoluzione piena. La figlia però non ha potuto riabbracciare i familiari per ben 11 anni, passando da due centri di assistenza per minori e poi venendo persino adottata.