Eurovision Song Contest 2019, Mahmood secondo per pochi voti
L'edizione 2019 di Eurovision Song Contest si è conclusa con la vittoria dell'olandese Duncan Laurence. Mahmood arriva secondo
È stato un finale mozzafiato quello dell’Eurovision Song Contest 2019. Il nostro Mahmood si è visto infatti sfuggire la vittoria per un soffio, ma in compenso si è guadagnato un bel secondo posto. A piazzarsi al primo posto è stato Duncan Laurence, il super-favorito artista dei Paesi Bassi, che ha incantato il pubblico europeo con Arcade.
Super-star della serata è stata Madonna, che però ha deluso le aspettative con tanto di stonature.
Mahmood, orgoglio Made in Italy
Si vociferava che Soldi, il pezzo con cui Mahmood ha vinto l’ultimo Festival di Sanremo e che ha portato anche all’Eurovision Song Contest, fosse piaciuta fin dalla prima prova all’Expo di Tel Aviv (location di questa edizione). Però, dobbiamo ammetterlo, non ci siamo fatti illusioni: l’ultima volta che è successo, due anni fa con Francesco Gabbani e la sua Occidentali’s Karma, ci siamo alla fine ritrovati al nono posto.
Così, quando sono iniziate le votazioni (dopo una performance di Mahmood di altissimo livello) e i vari paesi ci facevano salire in classifica fino a raggiungere più volte la prima posizione, ci abbiamo sperato fortemente.
Purtroppo alla fine, per soli 27 voti, l’Italia è stata superata dai Paesi Bassi che venivano dati fin dall’inizio tra i favoriti insieme alla Russia (rappresentata da Sergey Lazarev con Scream), che si è classificata terza.
C’è comunque da dire che Mahmood ha portato a casa il miglior piazzamento per l’Italia degli ultimi anni, che non è poco! Inoltre è stato il primo italiano a ricevere, nell’ambito della kermesse, il Composer Award per la miglior composizione firmata insieme a Dario ‘Dardust’ Faini e Charlie Charles.
E la domanda sorge spontanea: chissà come l’avrà presa Ultimo, che a Sanremo aveva criticato in maniera accesa la vittoria di Mahmood.
I nostri preferiti dell’Eurovision Song Contest 2019
Mahmood è ovviamente numero uno nel nostro cuore, però di canzoni interessanti ne abbiamo sentite in questo Eurovision Song Contest 2019. Un bell’applauso va, per esempio, al vincitore Duncan Laurence dato che la sua Arcade è veramente intensa e delicata al tempo stesso.
Lo stesso vale per il russo Sergey Lazarev (già visto all’Eurovision nel 2016), che ha portato la suggestiva Scream, confermando il suo grande talento (già notato svariati anni fa dal compianto Mike Buongiorno, che lo tenne a battesimo nella trasmissione Bravo Bravissimo).
Ci è piaciuta molto anche Kate Miller–Heidke, rappresentante dell’Australia (che partecipa da qualche anno come ospite), con la sua Zero Gravity: un pezzo suadente che mischia vari generi e mette in luce la sua splendida voce.
Dirompenti invece i norvegesi Keeino che ci hanno travolto con la loro Spirit in the Sky e piacevoli i Lake Malawi, vere pop-star di Repubblica Ceca, che hanno presentato la frizzante Friend of a Friend.
Chissà se ci sarà mercato per loro anche qui in Italia.
La delusione Madonna
La star attesissima della finale era Madonna, la cui performance si è però rivelata una vera delusione. Si è presentata sul palco sfoggiando il suo nuovo look piratesco (con tanto di benda sull’occhio) e ha prima cantato la sua hit storica Like a Prayer (per festeggiare i 30 anni dall’uscita) e poi, accompagnata dal rapper Quavo, il singolo Future tratto dal nuovo album Madame X. L’ex ‘Material Girl’ non ha perso carisma, ma non si può dire lo stesso della voce, tanto che è arrivata persino a stonare. E sui social è stata subito critica spietata. Peccato.
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